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22/08/16

siamo una dittatura di mafiosi,L'assalitore egiziano liberato accoltella subito un ragazzo

andiamo a votare, abbiamo bisogno di un paese normale dove chi delinque paga non chi magari scrive cose sgradevoli sui potenti e viene censurato,salassato,multato e poi galera, abbiamo chi ci governa che ha legiferato per essere lui impunito e noi reggiamo questo carico, se abbiamo noi italiani detto basta immigrati epoi devono essere espulsi devono essere espulsi,altrimenti non siamo più democrazia siamo una dittatura di mafiosi


http://www.ilgiornale.it/news/politica/lassalitore-egiziano-liberato-accoltella-subito-ragazzo-1298064.html


L'assalitore egiziano liberato accoltella subito un ragazzo

Aveva massacrato un anziano nel Lodigiano per un euro. Rilasciato, ferisce il giovane che lo aveva bloccato


Viene lasciato libero e, qualche ora dopo, trova per strada il giovane che lo aveva bloccato, nella sequenza da arancia meccanica che avrebbe potuto uccidere il 67enne, e lo accoltella forandogli un polmone e facendolo finire dritto in sala operatoria.
Finalmente arrestato, ora il trentenne egiziano è stato portato in cella di sicurezza nella caserma dei carabinieri di Lodi e stamattina dovrà affrontare, in tribunale a Lodi, il giudizio per direttissima per lesioni personali aggravate. Si chiama Moustafa Hussein, ha 30 anni. Da dieci anni circolava per Sant'Angelo Lodigiano e da qualche mese chiedeva, dal pomeriggio alla sera, la carità, di negozio in negozio in centro. E bisognava dargliela. E c'è anche chi gli ha detto no e si è trovato le gomme dell'auto tagliate come raccontano diverse persone in paese.
Tre giorni fa l'egiziano blocca, fuori da un bar, per l'ennesima volta un anziano del posto. Si chiama Andrea Grossi, prende 500 euro di pensione al mese e ha fondato, per poi esserne l'animatore volontario per 35 anni, la locale sezione della Croce Bianca. L'uomo gli aveva dato due euro di mancia il giorno precedente. Stavolta non ha moneta. Cerca di spiegarlo all'egiziano che all'improvviso scatena l'inferno. Prima gli assesta, violentissimo, due pugni in faccia. Poi si guarda intorno veloce e, in pochi secondi, trova un manico di scopa abbandonato: inizia a colpire Andrea a bastonate dappertutto. All'addome, alle braccia, alle gambe e anche in testa. L'uomo trova la forza di chiedergli perché gli stia facendo tutto questo. Per tutta risposta, l'egiziano continua a assestare nuovi colpi. Intorno a loro diverse persone che, però, si allontanano velocemente temendo il peggio.
Solo un ventisettenne, italiano, a un certo punto urla all'immigrato: «Cosa fai? Smettila subito, non vedi che lo stai ammazzando?». Dopo di che, prendendo colpi a sua volta, lo allontana dal pensionato. Sarà un ufficiale della polizia locale a disarmare del bastone l'egiziano e a placcarlo. Poi arrivano anche i carabinieri. E l'ambulanza. Andrea Grossi viene portato in ospedale. E l'aggressore? Se ne torna a casa tranquillo. È così che due giorni dopo, a due passi da casa, incontra il ventisettenne che aveva difeso l'anziano e che ha la sfortuna di abitare vicino a lui, e lo colpisce diverse volte al torace con un coltello da tasca lungo cinque centimetri, mandandolo in prognosi riservata. Finalmente arriva l'arresto.
Il sindaco di Sant'Angelo Lodigiano Maurizio Villa oggi chiederà, urgentissima, la riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica perché «fatti simili non si debbano mai più vedere». A Sant'Angelo Lodigiano gli stranieri rappresentano, ormai, il 18 per cento della popolazione. Solo un mese fa un nordafricano aveva fatto irruzione nella basilica locale, durante la Messa, terrorizzando e urlando frasi in arabo.
E tutti ricordano ancora il massacro di capodanno di sette anni fa, quando fu ucciso brutalmente nel suo negozio, per rubare due soldi e quattro gratta e vinci, il tabaccaio settantacinquenne Mario Girati: da tre tunisini e un egiziano.

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