Il punto G non esiste. E allora perché hanno inventato una bambola del sesso con il G-spot?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/20/il-punto-g-non-esiste-e-allora-perche-hanno-inventato-una-bambola-del-sesso-con-il-g-spot/3532854/donne di tutto il mondo che, finalmente, potranno sentirsi libere perché non dovranno più “cercarlo” e non più anormali, inferiori o patologiche perché non hanno (l’inesistente) punto G.
Le affermazioni sul punto G di Beverly Whipple, Emmanuele Jannini, Odile Buisson, Helen O’Connell, Barry Komisaruk, Adam Ostrzenski, Irwin Goldstein, Chiara Simonelli, Alessandra Graziottin, Fabrizio Quattrini e altri, non hanno basi scientifiche. Il punto G è diventato il centro di un business multimilionario: tutte le donne devono sapere che il suo ampliamento chirurgico proposto da alcuni ginecologi è un intervento inutile e inefficace. La chirurgia estetica sui genitali femminili potrebbe essere definita anche come una mutilazione genitale, vedi nella rivista Gynecologic and Obstetric Investigation del 2013.
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