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10/10/18

Dibba: "La verità è che oggi, Bankitalia, è di fatto controllata dalle banche private che dovrebbe controllare e le banche private sono incazzate nere, non perché ci sarà deficit al 2,4%, ma perché, per la prima volta, si distribuiscono risorse alla povera gente e non a loro"

Dibba: "La verità è che oggi, Bankitalia, è di fatto controllata dalle banche private che dovrebbe controllare e le banche private sono incazzate nere, non perché ci sarà deficit al 2,4%, ma perché, per la prima volta, si distribuiscono risorse alla povera gente e non a loro"

https://www.ilblogdellestelle.it/2018/10/democrazia_significa_potere_ai_cittadini_non_agli_avvoltoi_del_secolo.html

Io la adoro”. (Maria Teresa Meli) Ma anche io adoro lei”, risponde Fusaro. “Io la adoro perché bisognerebbe pagarla per le figure di merda che sta facendo lei”



Bagarre a Tagadà (La7) tra la giornalista del Corriere della SeraMaria Teresa Meli, e il saggista Diego Fusaro sulla manovradel governo gialloverde. La firma del Corriere commenta il ministro dell’Economia, Giovanni Tria: “Con tutto il dolore che mi provoca questo paragone e con tutto il rispetto per le vittime, ma Tria mi sembra un ostaggio delle Brigate Rosse. Pare che stia lì con il cartello e che dica: ‘Sto qua, non posso fare niente, aiutatemi’. Dopodiché, c’è quella parolina che ormai non conta più niente e che si chiama ‘dignità’, per cui uno prende e si dimette. Siccome questo signore non era niente di che, né è mai stato un professore esimio, si tiene quel posto che ha. Ma se fossi in lui, me ne andrei a gambe levate“. Qualche minuto dopo, la giornalista polemizza con Fusaro, il quale osserva: “Qui c’è da sperare che il governo sia un fortilizio resistenziale rispetto a questo assedio dei burocrati, dei tecnocrati, dei signori della finanza”. “Scusi Fusaro, ma il voto popolare non si è espresso per un governo gialloverde” – insorge Meli – “Questo governo non è insignito dal dio popolo”. Fusaro prende la parola e replica: “Mi perito di precisare rispetto a quanto detto dalla signora demofoba che ha poc’anzi parlato…”. “Si periti” – risponde la giornalista – “Scusi, ma dire che io sono demofoba è come chiamare lei ‘filosofo’, che invece non è. Io la adoro”. “Ma anche io adoro lei”, risponde Fusaro. “Io la adoro perché bisognerebbe pagarla per le figure di merda che sta facendo lei”, continua Meli. “Lei umilia la sua intelligenza in tal guisa” – ribatte Fusaro – “La invito a stare composta e a mantenere una sua compostezza”. “In tal guisa? Lei non sa neanche parlare“, controbatte Meli. “Come no?” – obietta lo scrittore – “Io parlo un ottimo italiano, è lei che ricorre al turpiloquio umiliando la sua intelligenza”. “Veramente la umilio parlando con lei”, commenta Meli. La polemica riprende alcuni minuti dopo, Meli definisce ‘stupidaggini’ le affermazioni di Fusaro e il saggista protesta: “Lei non può starnazzare scompostamente”. A stento la conduttrice, Tiziana Panella, tenta di sedare lo scontro, che riprende successivamente, quando Fusaro definisce la firma del Corriere “turbomondialista”.

Marocco, Marina apre il fuoco. Spari sul barcone coi migranti

Ecco cosa sta succedendo Marocco, Marina apre il fuoco. Spari sul barcone coi migranti Momenti di tensione nel Mediterraneo. La Marina militare del Marocco ha sparato su un'imbarcazione con almeno 50 migranti a bordo
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/marocco-marina-apre-fuoco-spari-sul-barcone-coi-migranti-1586513.html

Toti .non ho nulla da insegnare a Salvini, ma ho qualche preoccupazione per Forza Italia, che come Pdl prendeva più del 30%, mentre oggi fa il 7-8%”.

te lo spiego io il perchè come te tutti starnazzate come galline di allevamento ognuno nella sua gabbia e non vedete oltre, manco capite che oltre a fare male al partito fate male all'Italia e questo non possiamo perdonarvelo,puntiamo alle prossime elezioni fra 5 anni dove non ci sarete proprio


Forza Italia, Toti: “Non voglio scissioni ma il partito rifletta su errori”. E scherza: “Il ‘quid’ per ricostruire? Porta male”

Luisella Costamagna oggi sul fatto

09/10/18

L’Ufficio Paramentare di Bilancio, è stato nominato nel 2014. Ha un mandato di 6 ANNI. Il consiglio è composto da 3 membri SCELTI, fra una rosa di 10 candidati votati dalle commissioni Bilancio di #Senato e #Camera,dai Presidenti di Camera e Senato Cioè,da #Boldrini e #Grasso

L’Ufficio Paramentare di Bilancio, è stato nominato nel 2014. Ha un mandato di 6 ANNI. Il consiglio è composto da 3 membri SCELTI, fra una rosa di 10 candidati votati dalle commissioni Bilancio di e ,dai Presidenti di Camera e Senato Cioè,da e

vendere il nostro debito a noi italiani, con un tasso al 3% e lo si deve potere comperare tramite internet senza commissioni, cioè direttamente, così la speculazione finisce

per me dobbiamo avere la nostra banca e fare in modo che il debito lo comperino gli italiani,magari tramite internet, io volendo un 2000 euro li potrei anche investire per aiutare,ma mi frena il fatto che devo andare alla posta e dare la commissione a chi mi fa il lavoro,invece se io potessi tramite interne comperare senza dare commissioni sarei più motivata

Kurz, il cancelliere “sovranista” che azzera il deficit

  • –di 
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Mentre il governo gialloverde litiga con Bruxelles sui propri conti pubblici, c’è un esecutivo “sovranista” che va in direzione opposta. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, considerato uno tra i leader più vicini all’asse di destra dell’Europa dell’Est, ha annunciato che Vienna presenterà alla Commissione europea una bozza di bilancio 2018-2019 con un deficit pari allo zero per cento.
È la prima volta in assoluto dal 1995, l’anno di adesione di Vienna all’allora comunità europea. In parallelo il rapporto debito pubblico-Pil, secondo pilastro dei parametri di Maastricht, è dato in discesa dal 78,3% del 2017 al 74,2% del 2018, per calare ulteriormente al 70,5% nel 2019. La notizia arriva direttamente dall’account Twitter di Kurz, in un post dove il cancelliere spiega che l’allontamento «dalla politica del debito sta dando i suoi frutti. Risparmiamo e, al tempo stesso, possiamo permetterci misure come il bonus alle famiglie o l’aumento delle pensioni». Quando parla di «risparmio», Kurz allude ai tagli operati in alcuni settori del budget pubblico - come le spese per i richiedenti asilo e la Pa - in favore di investimenti su difesa, istruzione e, appunto, l’accoppiata bonus famigliari-previdenza.
Kurz, il populista «moderato» che rispetta l’Europa
L’elezione di Kurz, il primo ministro più giovane al mondo (32 anni compiuti ad agosto), era stata salutata come una vittoria della destra populista in un paese chiave per i rapporti con la Germania e il cosiddetto blocco di Visegrad. In effetti il cancelliere ha giocato buona parte della sua campagna elettorale sulla retorica anti-immigrazione e fa tutt’ora da ponte con i paesi dell’Est capeggiati dall’Ungheria di Viktor Orbán, alleato ideale nel contrasto a un meccanismo di quote che sarebbe stato istituito dallariforma - fallita - del regolamento di Dublino. Salvo qualche steccata occasionale a Bruxelles, però, il cancelliere non ha mai sposato una linea euroscettica né, tantomeno, di insofferenza verso la moneta unica.
Il suo Österreichische Volkspartei, il partito popolare austriaco, è affiliato alla famiglia europea del Ppe e si è anche smarcato occasionalmente dalle posizioni di Visegrad (ad esempiovotando a favore dell’articolo 7 contro l’Ungheria, una procedura di infrazione approvata dall’Europarlamento per le violazioni dei principi europei commesse da Orban). Un atteggiamento che si rispecchia anche nelle scelte di politica economica, abbastanza ortodosse rispetto alla linea dei Popolari e del suo inevitabile paese di riferimento, la Germania. Kurz, annunciando il traguardo del deficit a zero, ha rivendicato la bontà di una politica incentrata sull’alleggerimento del debito e sul risparmio nella spesa pubblica.
Via cinque punti di deficit in un decennio
Se si dovesse arrivare davvero a un deficit pari allo zero per cento del Pil, l’Austria metterebbe a segno una riduzione di oltre cinque punti percentuali rispetto al 5,4% toccato nel 2009. Oggi la disoccupazione viaggia al 6,9% a settembre 2018, in calo rispetto al picco negativo del 2016 (10%) ma ancora sopra gli standard del 4,95% registrati fra il 1960 e il 2018 (dati Tradingeconomics). Il tragitto verso il nulldefizit, il deficit a zero, è iniziato in realtà durante gli anni della grande coalizione fra socialdemocratici e popolari, rimasta al governo in maniera quasi ininterrotta negli ultimi decenni. Lo stesso vale per il debito pubblico, salito fino a picchi dell’84,4% nel 2014 e disceso da allora fino al 74,2% stimato per l’anno in corso.

Il bello (brutto) dell'aumento dello #spread è scoprire quando era cresciuto così tanto: ieri "spread a 310, non succedeva da maggio" (maggio?); oggi "spread vola a 315, ai massimi da aprile 2013" (aprile 2013?). Com'è che eravamo messi così male e non lanciavano allarme?



Il bello (brutto) dell'aumento dello è scoprire quando era cresciuto così tanto: ieri "spread a 310, non succedeva da maggio" (maggio?); oggi "spread vola a 315, ai massimi da aprile 2013" (aprile 2013?). Com'è che eravamo messi così male e non lanciavano allarme?

il governo del cambiamento che la UE non vuole perchè darebbe un cattivo esempio?No perchè poi la gente in europa si sveglia e li manda a cagare

il governo del cambiamento che la UE non vuole perchè darebbe un cattivo esempio?No perchè poi la gente in europa si sveglia e li manda a cagare, perchè sono stati dei macellai a servizio della finanza mondiale che non sono popolo ma un centinaio di merde galattiche io la penso così,non fanno gli interessi della gente, non ne vogliono sapere delle sofferenze ma solo dei soldi che loro mettono nel bottino,per me sono dei malati mentali incurabili, per un motivo semplice, sono in delirio d'onnipotenza, si nasce e si vive e si muore, tutti pure il paperone che ha soldi e allora se non te li godi,se non distribuisci sei una mente malata, siamo governanti da malati mentali

Giovanni Tria, in audizione in Parlamento sulla nota di aggiornamento al Def, ha difeso la manovra dell’esecutivo Lega-M5s: “Coraggioso non vuol dire impavido o irresponsabile. La stabilità finanziaria non può essere raggiunta senza stabilità sociale”, ha detto, insistendo che “è il momento di prendere decisioni coraggiose al contrario dei governi precedenti”. La presa di posizione arriva nel giorno del taglio delle stime pil da parte del Fmi
 di F. Q.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/09/def-tria-ritardo-italia-inaccettabile-coraggiosi-non-vuol-dire-irresponsabili-reddito-per-evitare-sentimenti-anti-ue/4679902/



la realtà è non quella dell'espresso,ma questa che ho scritto. secondo l'espresso: "dall’estate del 2013 per le sue due camere, il salone e i due bagni il gruppo parlamentare ha speso finora 40 mila euro di affitto."


"dall’estate del 2013 per le sue due camere, il salone e i due bagni il gruppo parlamentare ha speso finora 40 mila euro di affitto."
Cioè? Fatemi capire...
Rocco Casalino ci è costato di affitti 40.000€ in 5 anni, cioè 8000€ all'anno, cioè circa 650€ al mese?
E questa cifra sarebbe scandalosa per Roma ?
"Altri 50 mila euro, invece, sono andati per la pigione di un grande appartamento abitato fino allo scorso autunno da altri tre dipendenti."
Cioè 10.000€ l'anno divisi tra 3 persone () =3.333 € (:12 ) che per dodici mesi fanno 277€ al mese a testa ?
secondo l'espresso: 
M5S, le case degli uomini di Casaleggio pagate coi fondi pubblici del Senato

08/10/18

LO SCHIFO CHE FA CHE TEMPO CHE FA CHE, TANTO PAGA L'ITALIANO INCULATO DA I VARI PD, FI E ALTRO CIARPAME lo share di Che tempo che fa “i dati medi da settembre a maggio attestano uno share del 16,4% e del 14,6%

LO SCHIFO CHE FA CHE TEMPO CHE FA CHE, TANTO PAGA L'ITALIANO INCULATO DA I VARI PD, FI E ALTRO CIARPAME  lo share di Che tempo che fa  “i dati medi da settembre a maggio attestano uno share del 16,4% e del 14,6%


Sullo share di Che tempo che fa, “i dati medi da settembre a maggio attestano uno share del 16,4% e del 14,6% per la seconda parte della domenica fino a mezzanotte e saranno oggetto di analisi e comparazioni al termine della stagione”. E sui ricavi pubblicitari assicurano: “Quelli finora conseguiti presentano valori superiori rispetto ai costi sostenuti”

https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/rai-ecco-il-contratto-di-fazio-106-milioni-alla-sua-societa/


Rai, ecco il contratto di Fabio Fazio: a lui 2,2 milioni di euro. Alla sua società altri 10,6

Che tempo che fa - Il costo totale è 18, l’artista ne guadagna 2,2. Format e produzione sono di Officina Srl che al 50 % è del conduttore

Rai, ecco il contratto di Fabio Fazio: a lui 2,2 milioni di euro. Alla sua società altri 10,6

CAROFIGLIO NON TI RENDE PIù SCRIVERE, SEI PASSATO A LIBRI PAGA DEL PD, E NON TI CONVIENE PERCHè COME PARTITO è ALL'ESTINZIONE

CAROFIGLIO NON TI RENDE PIù SCRIVERE, SEI PASSATO A LIBRI PAGA DEL PD, E NON TI CONVIENE PERCHè COME PARTITO è ALL'ESTINZIONE

LA COLPA DELLO SPREAD SU E GIù è DELLE BANCHE E DELL'INGORDIGIA CHE LE CONTRADDISTINGUE, SE NON AVESSERO NELLA PANCIA DERIVATI LO SPREAD NON SALIREBBE MAI

LA COLPA DELLO SPREAD SU E GIù è DELLE BANCHE E DELL'INGORDIGIA CHE LE CONTRADDISTINGUE, SE NON AVESSERO NELLA PANCIA DERIVATI LO SPREAD NON SALIREBBE MAI.

PER POI QUANDO SONO IN Difficoltà ANCHE SE SONO ORAMAI PRIVATE DEVE INTERVENIRE LA CASSA DELLO STATO,PER LE BANCHE ABBIAMO DATO IN TRE ANNI 30 MILIARDI, QUESTO PERCHè DIRIGENTI INCACACI E VORACI GIOCANO A MONOPOLI, SI DEVE ASSOLUTAMENTE DIVIDERE LE BANCHE CHE SVOLGONO CREDITI E PRESTITI PER FAMIGLIE E IMPRESE DA QUELLE SPECULATIVE OSSIA CHE TRATTANO DERIVATI,COSì SE VANNO MALE CAZZI LORO E DEI DEFICIENTI CHE CI FANNO I LORO AFFARI

Spread Btp-Bund rallenta a 304, dopo un massimo a 310. Soffre la Borsa

Il tasso a 10 anni ai massimi dal 2014La targa di Piazza Affari in una foto d'archivio © JENNIFER LORENZINI

Alta tensione oggi sui mercati, dopo la bocciatura da parte dell'Ue del Def venerdì scorso. Lo spread Btp-bund decennale rallenta a 304, a fine mattinata, dopo un massimo a 310. Venerdì in chiusura lo spread era a 279.
La corsa del rendimento dei buoni italiani è arrivata fino al 3,60% (3,56% alle 13,00), un livello che non veniva toccato dal febbraio 2014, ben prima che la Banca centrale europea lanciasse il programma di acquisto dei titoli di Stato che ha fatto crollare ovunque i rendimenti nell'Eurozona. 
Debole anche l'euro che scambia a 1,147 sul dollaro. 
Pressione anche sui titoli di Stato sulla parte a breve della curva dei rendimenti: lo spread sul Btp a cinque anni è volato a 300 punti base, a brevissima distanza dal 10 anni con un appiattimento della curva dei rendimenti che segnala l'allarme crescente dei mercati. Il livello toccato oggi rappresenta un massimo dallo scorso maggio, quando la formazione del governo aveva esposto l'Italia ad un'elevata tensione sui mercati.
Continua la discesa di Piazza Affari, in calo del 2,5% a 19.835 punti, ai minimi da aprile 2017. Il comparto più penalizzato è quello delle banche, con il Ftse Italia Banche in perdita del 4% (-3,6% quello relativo al settore finanziario), che paga uno spread fra Btp e bond decennali salito sopra i 300 punti, dopo il richiamo dalla Commissione Ue, che ha definito il Def un "motivo di seria preoccupazione".

IGAROVOX / TRIBUNE - Mentre il governo italiano ha annunciato che il deficit pubblico sarebbe pari al 2,4% del PIL anziché il 1,6 richiesto dall'Europa, Steve Ohana analizza i rischi gestiti dall'Unione europea e Italia.


FIGAROVOX / TRIBUNE - Mentre il governo italiano ha annunciato che il deficit pubblico sarebbe pari al 2,4% del PIL anziché il 1,6 richiesto dall'Europa, Steve Ohana analizza i rischi gestiti dall'Unione europea e Italia.
Steve Ohana è professore di finanza presso ESCP Europe.

Il venerdì è stato un giorno di verità per l'Italia e l'Europa. Mentre per diverse settimane, investitori e commentatori sembravano rassicurati sulla situazione italiana e hanno accolto con favore la presenza nel governo dell'economista Giovanni Tria come guardiano delle finanze italiane, i due leader della maggioranza, il leader della Lega Matteo Salvini e il Movimento a cinque stelle Luigi Di Maio hanno annunciato che il deficit pubblico per il 2019 non sarebbe pari all'1,6% del PIL, come previsto dai mercati, ma attorno al 2,4%.

Non ci sono voluti più a preoccupare i mercati: i tassi italiani a 10 anni sono aumentati dello 0,25% nella giornata di venerdì, raggiungendo il 3,15%. Il mercato azionario italiano ha ceduto quasi il 4%, appesantito dalle banche italiane, tra cui il gigante Unicredit ha perso quasi il 7% e la Banca Popolare di Milano oltre il 9%. L'intero settore bancario europeo era in rosso, con perdite tra il 3 e il 4% per tutte le mega-banche francesi e tedesche.
Quali sono le intenzioni del governo italiano in questo nuovo gioco di poker che è appena iniziato con le istituzioni europee?
La marea "giallo-verde" del marzo 2018 è nata dalla crisi di sfiducia del pubblico italiano nei confronti delle istituzioni europee. L'Italia, con una crescita zero del PIL pro capite a partire dal lancio della moneta unica e la disoccupazione rimane ostinatamente al di sopra della media europea, è percepito a ragione come il principale perdente dell'euro. E, nonostante tutti i suoi sforzi per rispettare l'ortodossia economica e di bilancio europeo (vedi sotto). La mancanza di solidarietà dei paesi europei nei confronti di paesi che, come l'Italia e la Grecia, sono stati in prima linea nell'accogliere i migranti dal 2015, ha inoltre alimentato fortemente questa ondata euroscettica.
È in questo contesto che Salvini e Di Maio hanno cercato dal maggio 2018 di iniziare un tiro alla fune con l'UE sulle questioni migratorie, economiche e di bilancio. Mostrando spettacolari gesti di disobbedienza alle regole della governance europea, i due leader italiani stanno minando progressivamente la credibilità delle istituzioni guardiane di queste regole. Istituzioni internazionali come l'FMI e la Commissione europea sostengono un deficit pubblico dello 0,8% del PIL per ridurre lo stock di debito pubblico italiano dal 132% di oggi al 110% nel 2025? La coalizione annuncia il triplo di questo deficit per il 2019. I precedenti governi hanno deindicato le pensioni sull'inflazione e hanno prolungato l'età legale della pensione per accontentare Bruxelles? Questa riforma sarà rivista. Il Job Act del leader democratico Matteo Renzi mirava a rispettare la doxa europea sulla flessibilizzazione del mercato del lavoro? La maggioranza annuncia la sua intenzione di tornare sulle possibilità di rinnovare i contratti a tempo determinato e le facilitazioni di licenziamento offerte alle società. E così è con tutte le regole della governance europea, dal patto fiscale alla privatizzazione delle autostrade, attraverso le regole di accoglienza dei migranti.
Salvini ha lanciato con Steve Bannon una coalizione di partiti politici simili alla Lega, chiamati "Il movimento".
Questa strategia di sfiducia nei trattati europei lascia solo cattive soluzioni ai leader europei. Se chiudono un occhio sulle trasgressioni italiane, tolgono la poca credibilità che rimane delle regole comuni. Se entrano in conflitto, anche verbalmente, con il governo italiano, permettono a Di Maio e Salvini di rappresentare i garanti della sovranità popolare contro l'establishment. Inoltre, Emmanuel Macron o Bruno Le Maire sono veramente qualificati a tenere una conferenza in Italia, coloro che hanno appena annunciato un disavanzo del 2,8% del PIL nel 2019 (con Inoltre, a differenza Italia , un saldo primario ancora in deficit)? Come potrebbe la Commissione europea predicare l'Italia senza dire nulla per la Francia?
La strategia di Salvini e Di Maio non è quindi destinata a causare a breve termine una "grande notte", per non dire un'uscita dall'UE o dalla zona euro, produzione per la quale attualmente non hanno maggioranza. Per ora, l'obiettivo del capo della Lega sembra polarizzare l'opinione pubblica italiana ed europea in vista delle elezioni europee del maggio 2019, dove spera di portare al Parlamento europeo la maggioranza dei deputati che condividono la sua linea di sovranità e anti-immigrazione . È in questo senso che ha lanciato con Steve Bannon una coalizione di partiti politici simili alla Lega, che i suoi due fondatori chiamavano "Il movimento".
Ci sono poche possibilità che le istituzioni europee possono sedare la guerriglia mettendo il governo italiano alle ginocchia, come avevano fatto con il leader greco Alexis Tsipras nel 2015.
Certo, l'UE può contare sui mercati e sulla famosa "diffusione" - il divario tra i tassi di indebitamento tedesco e italiano - per "disciplinare" la coalizione sovrana. Questa pressione del mercato è diventata ancora più importante dal momento che la BCE ha annunciato la fine del suo programma di allentamento quantitativo nel dicembre 2018 e che l'agenzia di rating Moody's ha ha dichiarato che potrebbe abbassare il rating del debito italiano nell'ottobre 2018. Ma l'importanza di questa pressione del mercato non dovrebbe essere esagerata perché, anche se l'aumento dello spread si è rivelato uno svantaggio per la solvibilità degli operatori privati ​​e delle banche, quindi per il credito e in definitiva per la crescita e l'occupazione, l'elettorato della coalizione no non daranno la colpa a Salvini e Di Maio. Alcuni economisti molto popolari in Italia criticano la BCE per non aver fatto tutto quanto è in suo potere per garantire la convergenza dei tassi italiani nei confronti dei tassi francesi e tedeschi, nonostante una situazione fiscale abbastanza invidiabile (Italia è l'unico principale paese dell'OCSE a mantenere un saldo primario - un saldo fiscale escluso l'interesse del debito - in attivo rispetto ai primi anni '90. D'altro canto, finché l'Italia riesce a finanziarsi abbastanza bene nei mercati, non deve preoccuparsi troppo delle variazioni giornaliere dei tassi di indebitamento. Poiché il suo debito pubblico ha una durata media di sette anni, le fluttuazioni a breve termine dei suoi tassi di indebitamento hanno un impatto minimo sulle sue spese. interesse globale. Queste cariche molto alte (poco meno del 4% del PIL, quasi il doppio della Francia) derivano dal peso del debito pubblico ereditato dagli anni '70 -'80 e dalla crisi finanziaria del 2008, nonché dall'elevato livello del suo debito pubblico. tasso d'interesse dal 2010. Un retaggio di cui l'attuale coalizione al potere non è responsabile.
L'Italia è il più grande mercato obbligazionario in Europa.
Se, a seguito di una creditori di panico, seguiti da un rifiuto della BCE di venire in suo aiuto, l'Italia non poteva più rifinanziare a costi ragionevoli proprio debito sui mercati, quindi, come illustrato bene il giorno Venerdì, il problema italiano diventato quello di tutta l'Europa e anche oltre: l'Italia è infatti il ​​primo mercato obbligazionario europeo e il terzo più grande mercato obbligazionario dopo Stati Uniti e Giappone. La sua banca Unicredit è una banca sistemica la cui caduta potrebbe portare a una crisi bancaria globale. Sebbene il debito pubblico italiano sia prevalentemente di proprietà (e sempre più) dei residenti,
E, se la BCE decidesse non solo di far decollare i tassi di indebitamento del governo italiano ma anche di privare le banche italiane di liquidità, in una ripetizione della crisi greca dell'estate 2015, poi Salvini e Di Maio cogliere l'opportunità di emettere una nuova valuta. Questo scenario era già stato menzionato nel programma elettorale della Lega attraverso il possibile uso di "mini-robot", questa valuta fiscale parallela all'euro che il governo è pronto a rilasciare se necessario. Si può pensare che la maggioranza sta attivamente preparando per tali scenari quando si sa che gli scritti di economisti scettici che sono ora in posizioni chiave nel governo e il Parlamento italiano (Paolo Savona, Claudio Borghi e Alberto Bagnai).
Se in ginocchio il governo italiano è probabilmente impossibile per l'UE, sostieni questa guerriglia
Da parte italiana, se la guerra di usura con l'UE continua, è probabile che l'elettorato diventi impaziente e il governo finirà per perdere il suo capitale di fiducia.
la terza economia della zona euro può anche essere una sfida esistenziale per la comunità Sul versante italiano, se la guerra di logoramento con l'UE si trascina, è probabile che l'elettorato della Lega e l'impaziente M5S e che il governo italiano alla fine perderà la forte fiducia di capitale di cui gode oggi (i due partiti nella coalizione sono accreditati con il 62% nelle urne, con la Lega avanzando di 12 punti rispetto alle elezioni dello scorso marzo).
Questo è probabilmente il motivo per cui sia Salvini che i leader europei impegnati nei risultati del mercato unico e l'euro, Emmanuel Macron in testa, pongono tali aspettative nelle elezioni europee del maggio 2019. Il risultato di queste elezioni sarà- è abbastanza chiaro per determinare l'esito della guerriglia italiana contro l'UE?


07/10/18

bisogna dare tutto il sostegno possibile al governo gialloverde, cercheranno in tutti i modi di farlo cadere perchè tocca privilegi di criminali,di lobby e di politici di grande corso, che per me sono dei rottinculo

Luigi Di Maio, archivio © ANSA

Va ancora all'attacco di media ed Ue il vicepremier Luigi Di Maio dopo le parole di ieri sull'Unione Europea e sui giornali ("dal gruppo Espresso fake news perciò muore").
"Il sistema mediatico e il sistema europeo - ha detto durante un incontro elettorale in Basilicata - ormai hanno deciso che questo governo deve cadere il prima possibile. Ma più fanno così, più ci compattano".
io grillina da sempre  aggiungo che :
bisogna dare tutto il sostegno possibile al governo giallo/verde, cercheranno in tutti i modi di farlo cadere perchè tocca privilegi di criminali,di lobby e di politici di grande corso, che per me sono dei rottinculo.
Adesso che stanno facendo girare la storia del sindaco di Riace, questo signore si becca milioni di soldi pubblici per fare assistenza e senza speranza che questa diventi reddito,altro che 780 euro al mese, quì ogni ospite africano si becca i 35 euro al giorno che fanno 1050 al mese, tutto per un baraccone che funziona con i soldi nostri,mettiamo che tutt'italia funziona così,altro che 2300 miliardi di debito, sarebbero a confronto noccioline, sono criminali e vogliono come sempre con la falsa carità riempirsi le tasche chiesa compresa e vaticano in prima fila con tutta la politica corrotta che vive alle nostre spalle da sempre, dobbiamo serrare le fila e dobbiamo sostenere questo governo con tutte le nostre forze