QUANDO S'INVECCHIA TUTTI PERDIAMO UN Pò DI MEMORIA,MA QUESTO L'HA PERSA TUTTA,MAGARI CI SI RACCOMANDA A CHI VOTA M5S E LEGA DI NON COMPERARE PIù ROBA CHE è FRUTTO DELLA Pubblicità DI TOSCANI,PERCHè è VERO CHE UN CANE è PIù INTELLIGENTE DI LUI,NON OFFENDE CHI GLI DA IL CIBO
L'ultima inaccettabile porcheria di Oliviero Toscani: chi vota Lega è più stupido di un cane. Le sue ultime scandalose parole
LITIGARE SERVE SOLO AL PD E ALLA UE PER FARE BATTAGLIE E FARE SALIRE LO SPREAD, DUNQUE NON SI LITIGA, ANCHE PERCHè NOI DEL M5S E DELLA LEGA, NOI CHE VI VOTIAMO NON VOGLIAMO LITIGI,VOGLIAMO UN GOVERNO PER 5 ANNI E VOGLIAMO QUESTO GOVERNO
Una deviazione “senza precedenti nella storia del Patto di stabilità“. Non basta la cortesia istituzionale di Pierre Moscovici, che ha portato a mano al ministro Giovanni Tria la lettera di risposta della Commissione Ue al Documento programmatico di Bilancio inviato lunedì, a mitigarne il cont...
MARCO TRAVAGLIO ASFALTA BEPPE SEVERGNINI Travaglio: Io capisco che a Severgnini non importi niente se alla maggioranza degli elettori italiani garba che vengano riformati il Jobs Act e la legge Fornero e che venga fatto il reddito di cittadinanza, ma purtroppo, fino a quando nella Costituzione ci sarà scritto che la sovranità appartiene al popolo, la sovranità apparterrà al popolo e non a Bankitalia o al Fondo Monetario o a Severgnini o a Travaglio. Quando il popolo si pronuncia e premia due forze che vogliono riformare delle leggi, queste ultime vanno riformate. Si può criticare quelle forze politiche se non trovano le coperture, ma non gli si può dire che cosa non possono fare e che cosa possono fare. Quelle sono scelte che riguardano la politica. Se le scelte le fanno i mercati, questi ultimi festeggerebbero se oggi si facesse una legge che impone lo sterminio di massa di tutti i 5 milioni di poveri e, secondo me, lo spread andrebbe sotto zero e le Borse andrebbero in euforia, se si facesse anche una legge che impone il suicidio obbligatorio di tutti i pensionati, ormai trattati come pesi morti.
io di questo presidente ho nausea e rabbia,lui è stato in politica da sempre, è complice di tutta la merda che c'è, che credibilità io posso dare a Mattarella. nessuna
Che dire è stato sempre in primo piano è zompato da un'impegno all'altro, somiglia la sua storia a quella di Amato sempre lì con le mani nel potere per poi dire adesso comportatevi bene voi che io non posso sono un dio, non è credibile, non è amato,è mal sopportato,stanno facendo un'operazione sulla sua immagine immensa,ma la gente non lo
sopporta, il perchè proprio lui rappresenta il vecchio sistema mafioso che l'Italia ha avuto per sempre, dalla fine guerra ad oggi, e noi vogliamo questo governo fortemente, lo vogliamo perchè appunto giovane,diverso, lo vogliamo perchè sempre si spera nel meglio e questo governo è il meglio da sempre.
la manina c'è sempre stata pure con i passati governi, serve a legiferare cose impresentabili indigeste all'opinione pubblica. Poi chi è la manina si fa in fretta a sapere, e se è la lega è ora che si più limpida con l'elettorato di ambo , cioè ci si ricordi che all'elettore del m5s il condono è visto come il peccato capitale. Ma che ci vuole si protocolla tutto e poi si mette il tutto sotto chiave, in passato ci sono state varie manine per leggi che manco sapevamo che esistessero,ci sono stati punti e virgole messe al posto giusto per favorire lobby e malaffare, alcune manine poi hanno agito all'insaputa del legislatore e che vuol dire svuotare quell'ufficio,li mettano a raccogliere i pomodori e mettere gente super fidata, ossia ogni governo si porti il proprio staff e con stipendi contenuti,mi pare che lì ci sono stipendi da re, cioè che superano la decenza e chi glieli ha dati,sempre la politica e perchè? Perchè così sono più manovrabili, perchè la casta sopravvive a tutti i partiti, è il potere oscuro quello che comanda sul serio e deve sparire, costa troppo e poi visto la merda che sono perchè tenerli.
Pace fiscale, Salvini: “Trucchi? No, votata all’unanimità”. Conte: “Nessuna frattura tra M5s e Lega, controllerò io il testo”
Quando la musica è finita Quando la musica è finita, sì Quando la musica è finita Spegni le luci Spegni le luci Spegni le luci, si
Quando la musica è finita Quando la musica è finita Quando la musica è finita Spegni le luci Spegni le luci Spegni le luci
Perché la musica è la vostra speciale amica Danzate sul fuoco come lei richiede La musica è la vostra unica amica Fino alla fine Fino alla fine Fino alla fine
Annulla la mia iscrizione alla Resurrezione Invia le mie credenziali alla casa di detenzione Ho degli amici dentro
La faccia allo specchio non smetterà La ragazza alla finestra non cadrà Una festa di amici “Vivi!” lei urlò Aspettami fuori!
Prima che io affondi nel grande sonno Voglio sentire Voglio sentire l’urlo della farfalla
Torna, piccola Tra le mie braccia Ci stiamo stancando di andare in giro Di aspettare in giro con le nostre teste per terra
Sento un suono molto delicato Molto vicino ma molto lontano Molto leggero, si, molto chiaro Vieni oggi, vieni oggi
Cosa hanno fatto alla terra? Cosa hanno fatto alla nostra brava sorella? Devastata e saccheggiata lacerata e percossa ferita con coltelli nel fianco dell’alba e messa in recinti e trascinata in basso
Sento un suono molto amabile con le tue orecchie appoggiato al terreno Vogliamo il mondo e lo vogliamo… Vogliamo il mondo e lo vogliamo… Adesso Adesso? Adesso!
Notte di Persia, baby Vedi la luce, baby Salvaci! Gesù! Salvaci!
Quindi quando la musica è finita Quando la musica è finita, sì Quando la musica è finita Spegni le luci Spegni le luci Spegni le luci
Bene, la musica è la vostra speciale amica Danzate sul fuoco come lei richiede La musica è la vostra unica amica Fino alla fine Fino alla fine Fino alla fine
Mi ricordo di te ti raggiungo ad occhi chiusi mi ricordo di te per la strada mi incontrerai mi ricordo di te ogni estate sono qua mi ricordo di te tu sorridi e mi dici ciao
che bello è vivere se vivere è con te ora soffia il vento soffia via con te
mi ricordo di te la tua voce nella mia mi ricordo di te e non voglio mandarti via
che bello è vivere se vivere è per te ora soffia il vento ti porta via da me
mi ricordo di te sorso d'acqua tra le dita se ti stringo vai via pioggia o lacrima tornerai so che ritornerai
nel tempo che verrà nel buio che cadrà è vita sempre tornerà nel tempo che verrà nel freddo che sarà sei vita quasi libertà mi ricordo di te
Il ministro Giovanni Tria bene ha fatto a tirare dritto, nonostante le critiche sul Def di Europa, Bankitalia e Fmi. Anche perché, “se il Governo abbassasse il tiro, si indebolirebbe da ogni punto di vista. A Roma diciamo: chi si fa pecora, il lupo se la magna”. Una battuta eloquente quella del professor Antonino Galloni, economista e presidente del Centro Studi Monetari. Bene così, dunque? Bisogna partire da principio. Questo Governo nasce, anche per merito del presidente della Repubblica, con un compromesso: non si può continuare con le vecchie politiche economiche, ma non si può arrivare all’uscita dall’euro. Questo è il solco: si resta in Europa e nell’euro, ma considerando quella che è la situazione italiana. E qual è la nostra situazione? Noi abbiamo enormi ricchezze archeologiche, artistiche, lavorative, tecnologiche non valorizzate. E di contro abbiamo 10 milioni di poveri assoluti, 20 milioni di poveri relativi, 4 milioni di imprese alla canna del gas, 3 milioni di disoccupati ufficiali. Bruxelles ci chiede di continuare con le politiche che hanno creato questa situazione. Noi cosa dovremmo fare? In queste condizioni non è che si può stare a pensare agli zero virgola. Dall’Europa, però, le critiche continuano. Se Bruxelles si scatena perché finora l’Italia non aveva mai alzato la testa, è un problema di Bruxelles. L’Italia fa bene a tirar dritto e a continuare sul solco di quel compromesso di cui dicevamo. Anche se… Anche se? Paradossalmente con più coraggio, con una manovra ancora più espansiva, si avrebbe un effetto sul pil più marcato e quindi un’effettiva riduzione del debito e avremmo anche una movimentazione pesante di centinaia di migliaia di posizioni lavorative aggiuntive. Ma per fare questo bisogna risolvere due questioni. Quali? Oltre all’Europa c’è il prolema dei mercati. In che senso? Bisogna fare in modo che le nostre banche non siano spiazzate da un cattivo rating. Il vero problema non è lo spread, ma il rating. Cosa potrebbe succedere se ci abbassassero ancora di rating? Può accadere che le stesse banche non abbiano alcun interesse a mantenere titoli italiani o non lo possano addirittura fare. C’è una soluzione? Dobbiamo immediatamente attrezzarci con un’agenzia di rating nostra e con un accordo con le grandi banche. Se non si fanno queste due cose è come voler andare ad affrontare i carri armati a mani nude o con le fionde. Ci vogliono invece i bazooka. Il Governo deve immediatamente pensare a predisporre delle difese preventive affinché lo spread non influisca troppo sui tassi d’interessi delle nuove emissioni. Dunque un’agenzia di rating italiana? Sì, poi se ci accordiamo con altri grandi Paesi è ancora meglio. L’importante sono i criteri: questa agenzia dev’essere fatta da professionisti seri, non quelli che fanno parte delle agenzie statunitensi che consigliavano ai loro clienti dieci minuti prima dei crolli dei titoli di acquistarli, come capitato con Lehman Brothers. Servono professionisti bravi che spieghino in base a cosa danno il rating. E su cosa si dovrebbe dare? Da quando esiste la macroeconomia, il rating di un Paese dipende dalle sue capacità di esportare e di sostituire importazioni. In pratica, dipende dalla capacità di avere una bilancia commerciale sostenibile. Al di là delle critiche che arrivano da Bruxelles, com’è messa l’Italia? Questo è il punto. Siccome l’Italia da questo punto di vista sta andando bene, stiamo esportando, siamo la terza potenza mondiale in quanto a diversificazione merceologica dell’export e inoltre stiamo sostituendo moltissime importazioni, non vedo perché dobbiamo avere dei fondamentali negativi. Dovremmo avere anche noi le tre “A”.
In attesa che arrivino le nomine dei direttori di rete e dei telegiornali, a Viale Mazzini, al di là del Consiglio di amministrazione, poco o nulla pare essere cambiato. Perlomeno in fatto di informazione. Basta leggere i dati pubblicati dall’AgCom e relativi al “pluralismo politico/istituzionale in televisione” nel periodo 1-30 settembre 2018 per rendersi conto di come il Nazareno, nei corridoi della tv pubblica, non è mai morto. O, se si vuole, è già risorto. Sommando il tempo che Tg1, Tg2, Tg3 e Rai News hanno riservato alle forze politiche, si scopre un tempo di antenna (il minutaggio complessivo tra interviste e notizie date in terza persona) nettamente sproporzionato. Parlano i dati: al Movimento 5 stelle è stato dato spazio per un totale di 4 ore e 44 minuti; alla Lega 5 ore e 39 minuti. Una sottile differenza che non rispecchia – a esser pignoli – esattamente il risultato elettorale. Ma andiamo oltre: sommando le due forze che compongono la maggioranza si arriva a un totale di 10 ore e 23 minuti.
Lascia quantomeno perplessi scoprire che la sola Forza Italia (risultato elettorale: 14,4%) ha avuto una copertura di 12 ore e 14 minuti. Insomma, il partito di Silvio Berlusconi sui canali di informazione della Rai a settembre ha avuto più spazio di tutta la coalizione della maggioranza parlamentare. E il Pd? Come in un vecchio amarcord è rimasto imprescindibile l’amore per il partito di Matteo Renzi, cui i canali di informazione di Viale Mazzini hanno dedicato 15 ore e 16 minuti. Com’è possibile una distanza di tale sorta? A rivestire un peso dirimente è stata RaiNews che da sola ha dedicato quasi 8 ore a Forza Italia e 9 e 30 minuti al Pd contro le 3 ore per M5S e quasi 4 per la Lega. Curioso anche quanto accaduto sulle reti Mediaset: qui il partito di casa, Forza Italia, ha avuto un peso ancora maggiore: se alle due forze di maggioranza è stata garantita una copertura di circa 5 ore a testa, al Pd di oltre 9 ore, al partito di Berlusconi si sono superate le 22 ore. Così. Giusto per essere imparziali. Decisamente meglio va su La7, dove il tempo concesso ai partiti è equamente distribuito (intorno alle 5 ore), con il Pd che arriva invece alle 8 ore.
I SOGGETTI ISTITUZIONALI – Ma non è tutto. Nel report dell’AgCom è riportato anche il minutaggio concesso alle figure istituzionali: per ogni telegiornale e rete svetta ovviamente il Governo. Ma anche qui c’è una piccola curiosità che lascia intendere il peso del premier Giuseppe Conte rispetto a quello dei ministri, in primis di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al primo è stata garantita una copertura di 14 ore, ai ministri una di 42 ore. Sono lontani i tempi in cui Matteo Renzi fagocitava tutta la squadra dell’Esecutivo. Se prendiamo lo stesso periodo ma di due anni fa (1-30 settembre 2016) la differenza è netta: al presidente del Consiglio era garantito un minutaggio di quasi 24 ore, al resto dell’Esecutivo soltanto di 12. Invariato, dal 2016 al 2018, il tempo concesso all’Ue: in media, in un mese, non si arriva neanche a 2 ore.
TAP.IL GOVERNO FACCIA UN DECRETO E SI SPOSTI L'APPRODO del gasdotto, NON SI PUò VENIRE A COMANDARE A CASA NOSTRA, SE PROPRIO SI DEVE FARE IL TERRITORIO DOVE DEVE APPRODARE LO SCEGLIAMO NOI, E CHI HA DATO I PERMESSI DEVE ANDARE IN GALERA, HANNO FATTO DI NOI IL CESSO D'EUROPA GRAZIE AI PARTITI QUELLI CHE SI SONO DETTI DI SINISTRA E DI è RIMASTA LA MERDA CHE HANNO SPARSO PER IL PAESE ITALIA, VERGOGNA
“Ho sperato che il nuovo governo potesse aiutare la mia terra. Ma non c’è nulla di nuovo: sono stato aggredito da Matteo Renzi e Carlo Calenda esattamente come sono stato attaccato da Barbara Lezzi e Alessandro Di Battista. E infatti sul Tap sono andati a convergere”. Il governatore della Pug...
Conte: “Sono populista, non mi lascio distrarre da vanità e arroganza”
continua su: https://www.fanpage.it/conte-sono-populista-non-mi-lascio-distrarre-da-vanita-e-arroganza/?fbclid=IwAR2vCgo1pgpuPhn2cDX4JsppQQTD6QiXCTSd7XAn04S3TeRtnpUErB8-gDU
http://www.fanpage.it/
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parla di se stesso e del ruolo che ricopre, rivendicando con orgoglio di essere populista: “Il populismo...
vorrei vedere ci sono parecchi componenti del movimento LGBT che hanno una pagina su facebook ed altri social e sono del m5s, che facciamo, sono da noi amati,difesi e tutelati e fontana si chiuda nelle sue sacrestie,che noi usiamo le piazze
“Il contratto di governo non prevede un arretramento culturale sui diritti”. Dentro il Movimento 5 stelle non ci sono solo i malumori di alcuni parlamentari (primo fra tutti il senatore Gregorio De Falco) o le dichiarazioni controcorrente di Roberto Fico. A esporsi oggi sul tema dei diritti è s...
mi chiedo quale paese da il permesso di passare per la propria terra come cazzo piace a chi la usa, io la farei questa opera con i costi tutti per la società che la fa, e poi con un pedaggio,passi per la mia terra e mi paghi e passi dove dico io, echecazzo !!!! non si può tornare indietro perchè Renzi potendo ci vendeva pure le mutande ok,, però l'interesse nazionale è al di sopra di tutto,vuoi passare, ti piace, vuoi guadagnare e allora passi dove dico io, mi pare che la soluzione è a qualche chilometro di distanza, se è così ok,altriementi passino per la Germania
Tap, governo si prende altre 36 ore. E Lezzi dice: “Abbiamo le mani legate, lo stop avrebbe un costo troppo alto”
Dopo l'incontro in tarda serata a Palazzo Chigi non arriva la parola fine sulla questione gasdotto, ma la strada sembra ormai portare al via libera ai lavori come ammette la ministra del Sud M5s. Il ministro Costa annuncia nuove verifiche "sulle cartografie" prima della decisione definitiva