22/10/16
21/10/16
“PARTORIRÒ MIO NIPOTE”: A 60 ANNI USERÀ GLI OVULI DELLA FIGLIA MORTA PER LA FECONDAZIONE IN VITRO
“PARTORIRÒ MIO NIPOTE”: A 60 ANNI USERÀ GLI OVULI DELLA FIGLIA MORTA PER LA FECONDAZIONE IN VITRO…
Mamma al cubo. Questo è il futuro di una donna inglese che sta lottando da cinque anni per poter utilizzare gli ovuli della figliadefunta per la fecondazione in vitro.
Gli specialisti hanno accolto la richiesta della 60enne, che andrà negliStati Uniti per sottoporsi alla fecondazione, dopo che anche laCorte d’Appello ha approvato la richiesta. Dopo anni di battaglie legali, la donna potrebbe quindi diventare mamma del nipotino.
La donna ha dichiarato di aver promesso alla figlia malata di ricorrere alla fecondazione con i suoi ovuli. La Human Fertilisation and Embryology Authority, l’organizzazione che regola le tecniche di fecondazione nelle cliniche inglesi, non era convinta che la figlia potesse essere d’accordo, non avendo le prove.
E’ stata la Corte d’Appello inglese ad approvare la richiesta della donna, che, secondo i giudici, ha dimostrato che la volontà della figlia c’era e ci sarebbe stata se fosse stata ancora in vita.
Ci tengo a chiarire personalmente come l'amministrazione si stia muovendo riguardo il bilancio delle partecipate della Città di Torino.
Ci tengo a chiarire personalmente come l'amministrazione si stia muovendo riguardo il bilancio delle partecipate della Città di Torino.
Tra il bilancio 2015 di GTT e quello di Infra.To, entrambi redatti sotto la precedente amministrazione, esiste un disallineamento. A luglio la mia giunta si è trovata a dover approvare i bilanci di queste partecipate per non metterle in gravissima difficoltà rischiando di ridurre servizi essenziali per i cittadini. Abbiamo immediatamente evidenziato e messo a verbale lo scostamento e la volontà di risolverlo e attivato le procedure per fare chiarezza.
Infatti, il 26 settembre, il gruppo di lavoro di tecnici del Comune costituito su iniziativa della giunta ha iniziato la verifica di debiti e crediti esistenti tra la Città e le società partecipate e tra di esse, con riferimento al bilancio rendiconto 2015.
I tecnici hanno il compito di svolgere le analisi entro 45 giorni lavorativi e in base alle conclusioni a cui arriveranno si deciderà se sia necessario o meno affidare a una ditta esterna la ricognizione di eventuali crediti/debiti non conciliati, anche in accordo con la proposta di alcuni gruppi di minoranza alla delibera presentata dalla giunta.
Per queste scelte, dettate dalla prudenza e dalla volontà di chiarire la complessa situazione che abbiamo trovato al nostro insediamento, siamo anche stati criticati da alcuni esponenti dell'amministrazione precedente. Noi però continuiamo a lavorare e a tenervi informati.
Rosarno, gli italiani in rivolta: occupano le case degli immigrati
E' proprio quello che vogliono,una guerra tra poveri e loro ad ingozzarsi alle nostre spalle,SVEGLIA!!!!!
A Rosarno è in atto una vera e propria guerra fra poveri. Dodici famiglie italiane stanno lottando strenuamente, dall’alba di ieri, per poter...
LAST-WEBS.COM
non pagherò più il canone rai,mi ha rotto i cabassi echecacchio
Parole che ai più maligni potrebbero sembrare uno spot pubblicitario, ma che invece vanno a comporre la presentazione di Sara Keshk, un musulmana velata che si presenta ai telespettatori Rai, nell'appuntamento con il programma A Nemo, nessuno escluso, come una ragazza fedele a Maometto.
Il velo islamico in onda sulla Rai
La giovane Sara entra coraggiosa accopagnata della luci dello studio, alla domanda del pubblico "Chi sei", risponde con sicurezza: "Sono Sara Keshk e studio scienze della comunicazione". Quello che segue è un lungo monologo sui traumi e sui sopprusi a cui può andare incontro una ragazza nell'Italia di oggi. Sguardi di odio, di intolleranza e talvolta anche aggressioni, come quella che sostiene di aver subito "quando attraversando un semaforo un automobilista" le ha sputato in faccia.
Ciò che però regna sovrano sul palco di mamma Rai è la figura del velo. Questo, secondo Sara la "difende dall’ignoranza degli altri e rappresenta la mia identità". Ma non solo: "È uno scrigno per la donna che è preziosa e deve essere custodita, me lo diceva la mamma". Sorgono un paio di domande: perchè non spiegare cosa realmente fa nella vita? Oppure cose ama fare nel tempo libero? Nessun riferimento alle preghiere, nessun riferimento alle amicizie che coltiva e neppure alcun dettaglio sullo studio universitario che ha scelto. Banalità, penserete voi, ma sono discorsi normali per uno studente e per un giovane adulto che si presenta alla "società".
Sara invece pone solamente l'accento questione velo. Un dettaglio che stride se si pensa a ciò che invece non ammette la giovane, ovvero il fatto di essere membro di ben due organizzazioni islamiche: Islamic Relief e Gmi(Giovani musulmani d’Italia). Insomma, una trovata per fare propaganda al velo e per puntare il dito contro gli intolleranti o solo una dimenticanza causata dall'emozione del palcoscenico?
Nel programma Nemo, nessun escluso, viene mandata in onda la testimonianza di…
ILGIORNALE.IT
Gianluigi Paragone: 'Basta un Sì, come piace ai padroni'
#GABBIAOPEN Gianluigi Paragone:
"Se ti ritrovi con #Obama dalla tua diciamo che la campagna per il Sì si mette in discesa. “Basta un sì” che in americano si traduce più o meno così: caro #Renzi, io ti appoggio tu però appoggiaci nelle missioni militari, apri alle nostre banche d’affari e alle nostre multinazionali. E soprattutto tieni botta contro #Putin. Basta un sì. Per avere un governo più libero dal parlamento. Un governo tipo House of Cards. Un governo moderno e decisionista. Come piace ai padroni, grandi o piccoli. Quelli che in questi anni hanno ottenuto lo smantellamento del #lavoro. Il #JobsAct gli ha dato il colpo di grazia. Basta un Sì per entrare nel mondo delle meraviglie."
"Se ti ritrovi con #Obama dalla tua diciamo che la campagna per il Sì si mette in discesa. “Basta un sì” che in americano si traduce più o meno così: caro #Renzi, io ti appoggio tu però appoggiaci nelle missioni militari, apri alle nostre banche d’affari e alle nostre multinazionali. E soprattutto tieni botta contro #Putin. Basta un sì. Per avere un governo più libero dal parlamento. Un governo tipo House of Cards. Un governo moderno e decisionista. Come piace ai padroni, grandi o piccoli. Quelli che in questi anni hanno ottenuto lo smantellamento del #lavoro. Il #JobsAct gli ha dato il colpo di grazia. Basta un Sì per entrare nel mondo delle meraviglie."
Se ti ritrovi con Obama dalla tua… la campagna per il Sì si mette in discesa. Diciamolo, come direbbe D’Alema. Che però è dall’altra parte.
LA7.IT
Carlassare vs Rondolino: 'Non conosce la Costituzione meglio che non parli'
Ecco un momento del dibattito sul #referendum a #GABBIAOPEN:
Fabrizio Rondolino attacca la costituzionalista Lorenza #Carlassare che replica sul concetto di democrazia e rappresentanza popolare.
Fabrizio Rondolino attacca la costituzionalista Lorenza #Carlassare che replica sul concetto di democrazia e rappresentanza popolare.
Voi da che parte state?
Un momento del dibattito in cui Fabrizio Rondonlino attacca la costituzionalista Lorenza Carlassare (schierata per il No al referendum)
LA7.IT
20/10/16
Trump è peggio della Clinton, ma peggio di Trump c'è solo la Clinton. Siete certi che #BASTAUNSÌ per dormire sonni tranquilli?
Trump è peggio della Clinton, ma peggio di Trump c'è solo la Clinton.
Siete certi che #BASTAUNSÌ per dormire sonni tranquilli?
articolo 78 della riforma costituziioale e guerra sia Con Matteo Renzi capo, del Governo a comunicare gli interventi militari italiani sono stati i vertici USA e NATO. L’Ambasciatore americano e Barak Obama temono la vittoria del NO. Come cambia l’articolo 78 della Costituzione?
Aspettiamoci ALTRO LETAME per VIRGINIA RAGGI NON PERCHÉ stia lavorando male ANZI! STA LAVORANDO BENISSIMO QUELLO È IL PROBLEMA.. Sta togliendo dalle mani DEGLI AMICI DEGLI AMICI I CONTRATTI PER GESTIONI DI CONTRATTI ESTERNI che potrebbero essere gestiti internamente a costo ZERO CAPITO? Raggi: «Costretti a mantenere in organico dirigenti di Mafia Capitale!» - SocialBuzz.it Generano sconforto le parole della sindaca di Roma Virginia Raggi alla commissione parlamentare antimafia sulla qualità della nostra giustizia. Nell’intervento ha fatto…
Sta togliendo dalle mani
DEGLI AMICI DEGLI AMICI
I CONTRATTI PER GESTIONI DI
CONTRATTI ESTERNI
che potrebbero essere gestiti internamente
a costo ZERO
CAPITO?
"se votate per Hillary, vi faccio un pompino": la proposta-choc di Madonna
"se votate per Hillary, vi faccio un pompino": la proposta-choc di Madonna
http://www.maxim.com/
"Buco da 5 milioni di euro": l'ex sindaco Fassino indagato
"Buco da 5 milioni di euro": l'ex sindaco Fassino indagato
Al Comune di Torino mancano 5 milioni di euro. Lo avrebbero scoperto i pm della città che stanno indagando sui bilanci municipali dopo un esposto presentato dal consigliere Alberto Morano (il candidato sindaco sostenuto dalla Lega Nord nelle scorse elezioni).
Per questo questa mattina, come racconta La Stampa, la procura della Corte dei Conti ha inviato la Guardia di Finanza negli uffici del Comune per acquisire tutta la documentazione utile ad accertare se c'è stato il reato di "falso in atto pubblico" nei bilanci del 2015 delle partecipate dei trasporti Gtt e Infra.To ipotizzato dal procuratore Ciro Santoriello. L'accusa si riferisce al periodo in cui era sindaco Piero Fassino (Pd). Proprio lo scorso giugno la giunta comunale guidata dal sindaco Chiara Appendino, aveva adottato una delibera per selezionare una società e affidarle il controllo sui rapporti, compresi quelli economici, tra l’ente e le partecipate.
FONTE:
ANSA
Per questo questa mattina, come racconta La Stampa, la procura della Corte dei Conti ha inviato la Guardia di Finanza negli uffici del Comune per acquisire tutta la documentazione utile ad accertare se c'è stato il reato di "falso in atto pubblico" nei bilanci del 2015 delle partecipate dei trasporti Gtt e Infra.To ipotizzato dal procuratore Ciro Santoriello. L'accusa si riferisce al periodo in cui era sindaco Piero Fassino (Pd). Proprio lo scorso giugno la giunta comunale guidata dal sindaco Chiara Appendino, aveva adottato una delibera per selezionare una società e affidarle il controllo sui rapporti, compresi quelli economici, tra l’ente e le partecipate.
FONTE:
ANSA
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