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26/12/16

Oggi, vigilia di Natale, non volevo parlare di politica. Leggo, tuttavia, l'editoriale di Massimo Giannini su Repubblica, e non posso farne a meno.


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Oggi, vigilia di Natale, non volevo parlare di politica. Leggo, tuttavia, l'editoriale di Massimo Giannini su Repubblica, e non posso farne a meno.

Giannini riporta le parole di Beppe Grillo di ieri sul blog: "Tutti gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati". Per commentarle così: delirio dell'intolleranza e dell'inconsistenza, deriva xenofoba becera e esplicita, speculazione politica. 

Poi, tra le righe dell'articolo, l'ex conduttore di Ballarò dice, riportando un sondaggio Ipsos, che il 65% degli italiani ritiene che "ci siano troppi immigrati".

Quindi, Massimo Giannini in realtà sta dicendo: se il 65% degli italiani ritiene che ci siano troppi immigrati, allora non è Grillo, ma è il popolo italiano, a larga maggioranza, ad essere intollerante, inconsistente e xenofobo.

Ma non sarà invece, che è il giornalista di Repubblica (e, con lui, tutti i radical-chic che, sulla propria pelle, di certo non vivono il dramma della povertà e dell'insicurezza condiviso purtroppo da molti italiani) che, con commenti come questi, fomenta l'inconsistenza e - diciamolo - la vera intolleranza e xenofobia di chi, sulle spalle di questi immigrati irregolari, fa lauti affari, sfruttandoli per pochi euro al giorno e di chi, alle spalle dei contribuenti italiani, gestisce il business dell'accoglienza?

Beppe Grillo dice, mi pare, una cosa semplicissima. Applichiamo le leggi: quando sono irregolari, quando sono clandestini, vanno rimpatriati.

Personalmente, vado anche oltre le parole di Grillo. Penso che quando scendono dai barconi senza documenti, vanno rimandati indietro perché, come dimostra il caso del terrorista tunisino, non puoi mai sapere chi sono veramente: avanzi di galera, stragisti in sonno, menti deboli suscettibili di indottrinamento jihadista. Credo che i richiedenti asilo abbiano diritto a vedere esaminate le proprie pratiche in pochi mesi, per poi essere liberi di andare dove vogliono, in Europa, a lavorare, non tenuti nei lager italiani dell'accoglienza a vegetare. Auspico che, ai paesi che si rifiutano di firmare accordi per riprendere i clandestini respinti, o che, pur avendoli sottoscritti, ogni volta si perdono in lungaggini burocratiche (come ha fatto la Tunisia con Anis Amri), vengano applicate sanzioni economiche salate.

Grillo - e con lui il 65% degli italiani - è inconsistente e intollerante, come dice Giannini?

O è Giannini - e con lui il 35% degli italiani che, apparentemente, ne condivide le tesi - a non aver ancora capito che, di questo passo, si lascia campo aperto, sul serio, a quella che chiamano "deriva xenofoba"?

troppo strana questa storia

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RENZI VOLEVA CAMBIARE LA COSTITUZIONE PERCHE’ LENTA: E COM’E’ CHE IL SALVA BANCHE LO HANNO APPROVATO IN 24ORE! SVEGLIATEVI!

"Avventuriera" Gianna Nannini




 Partiremo insieme senza limiti nel cuore
Avventuriera live #GiannaDalVivo Arena Expo Milano #HitStoryTour
CLIP: "Avventuriera". Una splendida canzone dall'album "Profumo" del 1986.. Guarda su Mediaset On Demand il video del programma I concerti di Italia 1!
WWW.VIDEO.MEDIASET.IT|DI MEDIASET
Dietro la città da una birreria
la sua voce si confonde con la mia
uno sguardo e poi non abito più qui
e ho una corsa dentro che non so fermare
l'ombra della moto azzurra contro l'autostrada
per gli occhi biondi del ragazzi si giocava
un'estate fa un'estate via
sacchi sulle spalle fuoco nelle strade
sangue bianco e nero
una fotografia
questo mondo che ci scappa dalla gola
partiremo insieme nel silenzio del mattino 3
nei tuoi occhi l'universo è sempre più vicino
e dove ogni bandiera si colora con il mare
là dopo la terra è il nostro unico confine
no no no non c'e tempo
via con te tornerò...
avventuriera...
avventuriera
oltre le città non si ferma mai
questa lunga corsa in fondo all'avventura
e tu sola sai quello che darei
per ricominciare un'altra volta ancora
partiremo insieme senza limiti nel cuore
quante lune su di noi nei giorni di Israele
finiremo in quel caffe di porta ticinese
canteremo l'arabo ti bacerò in cinese
no no no non c'è tempo e con te io sarò...
avventuriera...
avventuriera avventuriera...
avventuriera avventuriera...
avventuriera
correremo insieme nelle pioggia del mattino
nei tuoi occhi nasce il giorno sempre più vicino
e dove ogni bandiera si colora con il mare
là dopo la terra è il nostro unico confine

Ecco dov' era finito...!


Ecco dov' era finito...!

aiuto

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Il mio primo bacio. Con una sua canzone. Ciao George, grazie a te ci sarà sempre un "last Christmas". #GeorgeMichael #LastChristmas

Il mio primo bacio. Con una sua canzone. Ciao George, grazie a te ci sarà sempre un "last Christmas".

i sindaci del Pd sempre dalla parte dei cittadini Italiani...leggetevi questa storia...roba da matti

i sindaci del Pd sempre dalla parte dei cittadini Italiani...leggetevi questa storia...roba da matti
"Dormo in macchina e il Comune non mi aiuta", raccontò, il 13 ottobre scorso, Giovanni Palamara davanti alle telecamere di Rete 4, in collegamento diretto
PIOVEGOVERNOLADRO.INFO

Addio George Michael, la pop star muore a 53 anni


GEORGE MICHAEL

Ahahahahah

Ahahahahah

Il sindaco Pd Giuseppe Sala ha fatto tris. Ha tre indagini in corso (e lo sa) ma nessuno lo dice


In verità, Sala è indagato non una, ma tre volte. E lo sa. Perché tutto in questa storia è già stato scritto. Anche se i giornali, che su quel che succede a Roma…
NOTIZIEA5STELLE.IT

25/12/16

il problema è che la Virginia Raggi funziona troppo

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

piddini marchio a garanzia di crimini e misfatti

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dedicato ai piddini des mierdas

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"Troppe bollette, non ce la faccio": a 36 anni si uccide proprio a Natale TODAY.IT

Una notizia drammatica proprio nel giorno della Vigilia di Natale
In casa, accanto al corpo, solo il suo cagnolino: http://tinyurl.com/jpkynhu

a questo criminale lo manteniamo noi,non ha mai lavorato sta merda

Poletti ma perche' cazzo non vai a lavorare tu che nella tua vita di merda hai solo rubato assieme ai tuoi compari del PD ?

Il fallimento di Raggi: 1 no olimpiadi 2 assunzione 1121 insegnanti 3 sospensione sfratti x 300 famiglie 4 150 nuovi autobus



Il fallimento di Raggi:
1 no olimpiadi
2 assunzione 1121 insegnanti
3 sospensione sfratti x 300 famiglie
4 150 nuovi autobus
AGGIUNGO quota B ( salario accessorio a 23.000 mila dipendenti pubblici )che erano fermi li da anni e nessuno ne parla.

Invito a scomparire di Marco Travaglio

Invito a scomparire
di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano 24 dicembre 2016
L’altro giorno l’ho scritto sul filo del paradosso. Ma più passano i giorni più il discorso mi pare serio. I 5Stelle non ce la possono fare a governare Roma, né tantomeno l’Italia. Un po’ per i loro errori e carenze, evidenti e noti a tutti. Ma soprattutto perché non si può governare una nazione corrotta e una capitale infetta soli contro tutti. Quindi lo ammettano onestamente, si scusino per non essere all’altezza delle aspettative, si ritirino in un eremo a studiare e prepararsi per una prossima occasione e nel frattempo lascino il campo agli altri: gli uomini di mondo e di partito, quelli bravi, competenti e capaci. Esaminiamo a mente fredda tre scene.
1) Virginia Raggi al Quirinale saluta mesta decine di sedie vuote attorno a sé mentre i politici veri, quelli che hanno spolpato l’Italia e depredato Roma, si avvinghiano e si abbracciano per augurarsi un nuovo anno pieno di soddisfazioni (per loro) e grassazioni (per noi). Gentiloni salva Mediaset dai francesi cattivi, B. lo aiuta a salvare Mps disossato dalla banca del buco, una mano lava l’altra, e chissenefrega se B. è un pregiudicato circondato da condannati (Cuffaro, Dell’Utri, Previti, e ora anche Formigoni e Scopelliti).
2) L’Oref (i revisori dei conti) boccia il bilancio della Raggi dopo aver avallato tutti quelli (perlopiù falsi) delle giunte precedenti che hanno disossato la Capitale, con le opposizioni e i giornali che evocano lo spettro del commissariamento (e pazienza se il parere dell’Oref non è vincolante e se per approvare i bilanci comunali c’è tempo fino al 27 febbraio, tant’è che in 20 anni nessuna giunta ha mai rispettato la scadenza del 31 dicembre).
3) Giornaloni e tg amplificano i casi giudiziari dei 5Stelle e nascondono quelli, infinitamente più gravi, dei partiti. Intendiamoci: non è una novità, nè un complotto. È un fatto culturale, una forma mentis (anzi dementis) che impregna tutto l’establishment e non si lascia scalfire neppure dall’evidenza. Quasi tutti i politici, i giornalisti, i manager pubblici e privati si sentono inquilini esclusivi di un mondo a parte, chiuso in se stesso, impermeabile a ogni intrusione esterna. Basta osservarli nei Porftolio di Pizzi e nei Cafonal di Dagospia: si fiutano, si strusciano, si palpano, si baciano, si riconoscono anche a occhi bendati, al tatto e all’olfatto. E non ammettono estranei. Con i barbari a 5Stelle speravano di cavarsela come 25 anni fa coi leghisti: comprandoseli. Per ora non ci sono riusciti.
Quando la Raggi dice no al magnamagna olimpico, sono sinceramente increduli, sgomenti. Come si permette questa marziana teleguidata da un “ex comico” di non dire Signorsì, come tutti, come sempre? Da allora, la sindaca Raggi e chiunque le si avvicini diventa un appestato, un lebbroso, un paria da sputtanare e isolare. Lei ci mette del suo, collaborando con errori marchiani alla propria mostrificazione. Ma il resto, il grosso lo fa il Sistema, inventandosi di tutto. Notizie false. Liaison amorose. Persino nuove categorie giuridiche, come quelle che campeggiavano l’altroieri sulle prime pagine: “Ora Raggi può finire indagata”, “Vicino l’avviso di garanzia” (Repubblica), “Probabile invito a comparire per abuso d’ufficio” (Messaggero), “Avviso di garanzia in arrivo” (Giornale), “Raggi presto indagata” (Unità). Nemmeno ai tempi di Tangentopoli si era arrivati a tanto: gli avvisi, così come le iscrizioni, o ci sono o non ci sono. Si possono prevedere, ma aprire le prime pagine dei giornali su un oracolo, fra l’altro piuttosto trascurabile (si parla della promozione del dirigente comunale del Turismo, non di tangenti), fa ridere e pena. Tantopiù che alle tangenti milionarie contestate ai vertici Eni, sulle prime pagine (tranne la nostra) non c’è una riga. E il caso del sindaco Sala, che non “potrebbe essere indagato”, ma lo è tre volte, viene liquidato con molti elogi alla sua comica autosospensione durata tre giorni. Con le interviste di Cantone sulla sua proverbiale onestà, seguite dalla denuncia contro la Raggi. E con il suo annuncio alla Nazione: “Incontro proficuo coi magistrati: sono innocente, resto sindaco”.
Ieri poi c’era quella cosetta rivelata dal Fatto: il generale Del Sette che non “potrebbe essere”, ma è indagato per aver spifferato segreti e cimici di un’inchiesta che sta a cuore a papà Renzi: in prima pagina, zero tituli. In fondo è solo il comandante generale dei Carabinieri, mica il capo del Personale del Campidoglio. Oggi, se vorrete trovare traccia del ministro renziano Lotti indagato per la stessa soffiata, dovrete munirvi di microscopio elettronico. E vedrete che la notizia saranno le sue dichiarazioni perentorie: “L’accusa non esiste, i pm mi sentano”. Già, perché gli indagati del Sistema non attendono pazientemente che i pm li convochino (come le perfide Muraro & Raggi): sono loro a convocare i pm per interrogarli. Poi emettono pure la sentenza. Ciò che vale per l’oligarchia, non vige per gli intrusi. All’oligarchia tutto è permesso, ai marziani tutto è vietato. Il Foglio, cui non difetta la spudoratezza, lo scrive da giorni: i 5Stelle vanno arrestati e posti fuorilegge perché – assicura Sabino Cassese, l’ex giudice costituzionale prediletto da Re Giorgio – “qui si parla di eversione”. Evviva la faccia, finalmente uno che ha il coraggio di dire ciò che tutto il Sistema pensa: chi sta fuori dal giro non deve governare e, se sventuratamente vince, non potendosi abolire le elezioni, si aboliranno i vincitori. Alzi la mano chi pensa che, in un Paese così, anche se per miracolo smettessero di fare autogol, i 5Stelle potrebbero mai governare.
Buon Natale a tutti.

Marione ‏@marionecomix 24 dic #BuonNatale amici...☺

24/12/16

sul fatto che non si dimettesse non avevamo alcun dubbio..................

sul fatto che non si dimettesse non avevamo alcun dubbio...................................
L'intervista. Il senatore Ncd dopo la sentenza sul caso Maugeri: "Un verdetto ingiusto"
REPUBBLICA.IT

Buon Natale dal ministro #Poletti.

Buon Natale dal ministro . Oggi su


 

Nemmeno un #referendum basta ad estirpare la pianta velenosa del renzismo: le mani di #Lotti persino sui diritti della Serie A.


  1. Nemmeno un basta ad estirpare la pianta velenosa del renzismo: le mani di persino sui diritti della Serie A.


i tg non ne parlano,ma siiiiiiiiiiii non è Virginia Raggi




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