08/01/17
TG1: SCIE CHIMICHE? TUTTO VERO,
TG1: SCIE CHIMICHE? TUTTO VERO,
di @Antigiornalista
#sciechimiche #sibilia #mentana #inmezzora #arenagiletti #m5s
Mentana incolpa M5S e PD di aver iniziato il dibattito sulle scie chimiche. Ma i primi ad aver dato credibilità all’argomento sono stati proprio i suoi colleghi giornalisti.
In un servizio del primo telegiornale italiano, il TG1, si parla di come i russi usassero aerei speciali per impedire che piovesse in occasione degli eventi politicamente importanti. Poi il telegiornale conclude: “sembrava una leggenda metropolitana e invece era un segreto finalmente svelato” e “non si tratta solamente di propaganda“.
Forse il direttore Mentana e molti suoi colleghi dovrebbero fare una sana autocritica su come e da chi si sono diffuse le bufale in Italia.
Ecco il video del TG1 che ammette l’esistenza delle scie chimiche:
i 5 Stelle sono indagati a prescindere, anche se non lo sono; viceversa i pidini non sono indagati neanche quando lo sono: al massimo, volendo esagerare, sono lambiti ma sollevati" (M.T.).
"Sentite il Corriere della sera di ieri. Pagina 10 sui 5Stelle: “Nei prossimi giorni Raggi potrebbe essere convocata in Procura. L’inchiesta per abuso d’ufficio sulle nomine da lei decise è ormai alla fase finale… Scontato che debba essere interrogata come indagata”(ripetiamo: per due nomine, quella del capo-segreteria e quella del dirigente al Turismo, che per legge spettano alla sindaca). Pagina 12 sul Pd: “Luca Lotti è balzato agli onori delle cronache, suo malgrado, per essere stato lambito da una vicenda giudiziaria, alla quale, peraltro, si è dichiarato totalmente estraneo. Dopo il colloquio con i magistrati è apparso assai più sollevato”. I compilatori dei dizionari della lingua italiana prendano buona nota: i 5 Stelle sono indagati a prescindere, anche se non lo sono; viceversa i pidini non sono indagati neanche quando lo sono: al massimo, volendo esagerare, sono lambiti ma sollevati" (M.T.).
il problema migranti si deve affrontare in Africa e poche palle da raccontarci,il governo questo deve fare con gli alleati.
il problema migranti si deve affrontare in Africa e poche palle da raccontarci,il governo questo deve fare con gli alleati.
La Germania l'ha fatto e con i soldi della UE,perchè noi no, mi chiedo cosa contiamo noi in europa,pare zero ,allora che ci stiamo a fare, perchè li andiamo a prendere, chi accontentiamo e a che ordini obbediamo, non credo che lo facciamo per umanità, ma per uno scopo preciso,calmierare il nord Africa da possibili peggioramenti e dunque danneggiare le multinazionali come quelle del petrolio e delle materie prime, ossia stiamo facendo la solita menata i servi del sistema finanziario americano,per giunta coi soldi nostri.
Se l'ho capito io è lampante, perchè mica sono un'analista in questo campo, dunque i nostri governi ,tutti dal 2011 non eletti,ma messi lì da Napolitano,il comunista che gli USA amano,cioè se lui era comunista io sono un frate eremita, ossia la balla per giustificare un'infiltrato nel pc, dunque questo essere schifoso ci ha propinato governi fantocci per fare gli affari degli americani.
La guerra è finita da 70 anni, è ora di staccarsi dagli USA e farci gli affari nostri,in modo pacifico e però che siano a noi favorevoli, così con la politica italiana siamo solo pieni di debiti per accontentare potenze che sono oramai alla fine .
Con La Russia bisogna andare d'accordo,perchè isolandola si peggiora la situazione democratica.
La Russia non riconosce i diritti dei gay,come se L'Italia li riconoscesse, con la legislazione dei matrimoni di serie b, con il fatto di non potere riconoscere il figlio del compagno/a, cioè siamo anche noi indietro su alcuni fatti, la religione frena grazie all'ignoranza dei popoli,ma non è che isolando la Russia ottieni diritti per loro, bisogna tutti insieme abbandonare le belliche pretese e darci all'armonia, in Africa la politica degli USA ha dato solo distruzione, cerchiamo un'altra strada, se stanno bene lì al loro paese di immigrati non ce ne sono più, tutto quì
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/07/migranti-governo-cie-e-rimpatri-veloci-ma-non-affronta-il-problema-accoglienza/3300923/
Migranti, governo: ‘Cie e rimpatri veloci’. Ma non affronta il problema accoglienza
POLITICA
Minniti: "Un centro da 100 posti in ogni Regione". Ma gli irregolari sono 485mila: “Pensare che si possano espellere tutti fa ridere, non ci crede nessuno - spiega il demografo dell'Ismu Giancarlo Blangiardo - anche se un segnale in questo senso va dato". Gli altri? Solo 2.600 Comuni su 8mila li accolgono. Ora il ministro dell'Interno chiede che l'accoglienza sia "diffusa" su tutto il territorio. Ma non affronta la questione dei centri sovraffollati e malgestiti come quello di Cona
di Lorenzo Bagnoli | 7 gennaio 2017
07/01/17
Un Altro Tentativo,George Michael - One More Try testo e video
Titolo Canzone Tradotto: Un Altro Tentativo
Ne ho abbastanza del pericolo
E della gente per la strada
Sto cercando degli angeli
Solo per provare a trovare un pò di pace
Ora credo sia l'ora
Che tu mi faccia sapere
Quindi se mi ami, dimmi che mi ami
Ma se non mi ami
Lasciami in pace
Perchè insegnante, ci sono cose
Che non voglio imparare
E l'ultima che ho imparato
Mi ha fatto piangere
Perciò non voglio imparare a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità
Per un ragazzo dei quartieri alti
A cui l'insegnante gli ha detto addio
Quando eri solamente uno straniero
E io ero ai tuoi piedi
Non percepivo il pericolo
Ora sento la sfida
Quello sguardo nei tuoi occhi
dicendomi no
Così pensi di amarmi
ora che hai bisogno di me
Ho scritto questa canzone, so che è sbagliato
Lasciami solo andare
Perchè insegnante ci sono cose
Che non voglio imparare
Oh l'ultima che ho imparato mi ha fatto piangere
Perciò non voglio a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità per un ragazzo dei quartieri alti
A cui l'insegnante gli ha detto addio, addio, addio
Perciò quando dici che hai bisogno di me
Che non mi lascerai mai
So che stai mentendo non sei così convincente
Lasciami andare
Perciò insegnante ci sono cose
Che devo ancora
Ma quella che ho imparato è il mio orgoglio
Quindi non voglio imparare a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità
Per un ragazzo dei quartieri alti
Che non ha più la volontà di provare
Mi sento cosi freddo dentro
Magari farò solo un altro tentativo
Canzoni George Michael
Ne ho abbastanza del pericolo
E della gente per la strada
Sto cercando degli angeli
Solo per provare a trovare un pò di pace
Ora credo sia l'ora
Che tu mi faccia sapere
Quindi se mi ami, dimmi che mi ami
Ma se non mi ami
Lasciami in pace
Perchè insegnante, ci sono cose
Che non voglio imparare
E l'ultima che ho imparato
Mi ha fatto piangere
Perciò non voglio imparare a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità
Per un ragazzo dei quartieri alti
A cui l'insegnante gli ha detto addio
Quando eri solamente uno straniero
E io ero ai tuoi piedi
Non percepivo il pericolo
Ora sento la sfida
Quello sguardo nei tuoi occhi
dicendomi no
Così pensi di amarmi
ora che hai bisogno di me
Ho scritto questa canzone, so che è sbagliato
Lasciami solo andare
Perchè insegnante ci sono cose
Che non voglio imparare
Oh l'ultima che ho imparato mi ha fatto piangere
Perciò non voglio a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità per un ragazzo dei quartieri alti
A cui l'insegnante gli ha detto addio, addio, addio
Perciò quando dici che hai bisogno di me
Che non mi lascerai mai
So che stai mentendo non sei così convincente
Lasciami andare
Perciò insegnante ci sono cose
Che devo ancora
Ma quella che ho imparato è il mio orgoglio
Quindi non voglio imparare a stringerti, a toccarti,
A pensare che tu sia mia
Perchè non c'è alcuna felicità
Per un ragazzo dei quartieri alti
Che non ha più la volontà di provare
Mi sento cosi freddo dentro
Magari farò solo un altro tentativo
Canzoni George Michael
una delle più belle canzoni.GABRIELLA FERRI SINNO' ME MORO
Amore amore amore amore mio
In braccio a te me scordo ogni dolore
Vojo resta' co' te
Sinnò me mòro
Vojo resta' co' te
Sinnò me mòro
Vojo resta' co' te
Sinnò me mòro
Nun piagne' amore nun piagne' amore mio
Nun piagne' statte zitto su 'sto còre
Ma si te fa soffri' dimmelo pure
Quello che m'hai da di' dimmelo pure
Quello che m'hai da di' dimmelo pure
Te penso amore te penso amore mio
Tu sei partito e m'hai lassata sola
Ma tu non sai che sento ner còre mio
Ce sento er bene tuo che me consola
Ce sento er bene tuo che me consola
Gabriella Ferri
Terrorismo, il prefetto Gabrielli avverte "Isis? Prima o poi colpirà anche in Italia" - Il Fatto Quotidiano “L‘Isis? Prima o poi colpirà anche noi”. Parola di prefetto Franco Gabrielli, il capo…
“L‘Isis? Prima o poi colpirà anche noi”. Parola di prefetto Franco Gabrielli, il capo…
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Clientele Rai e il (fu) piano Verdelli.paghi il canone rai per mantenere le famiglie di fetenti,non solo famiglie mafiose esistono,ma pure famiglie di raccomandati criminali
come poi puoi ottenere il merito se assumi per famiglia,ossia non è merito essere figlio,moglie,amante ecc di tizio, è solo criminalità coi soldi nostri,ossia soldi pubblici, cosa è la rai,mafia informativa, per non parlare dell'intrattenimento che fa veramente schifo, io non la vedo più che di fegato ne ho uno,ma siccome sono una fans dei cantanti come la nannini,zucchero ecc, vedendo i loro nomi l'ho vista qualche puntata del programma dove erano ospiti, veramente uno schifo, amichenemiche programma per dementi,tolto zucchero e la gianna Nannini il resto era da delirio estremo di cazzate, ossia una donna che si veste come ste due oche è demente pure lei, vestiti che mai indosserai in vita tua, sperpero di denaro per festeggiare poi cosa?Non parlo poi di Granellini che racconta di una bufala,ossia di un fatto vero venuto fuori dal web, bè lui cosa ne fa , quelloo che fa comodo al potere politico, la spaccia per bufala, il resto è eguale che devo dì, zucchero e la Nannini ed altri me li vedo sul web, li vedo meglio e non mi subisco il lavaggio del cervello.
sono talmente chiusi nel loro covo di fogna che manco sanno che il mondo è cambiato, noi non siamo quello che la tv va sbandierando , cioè ma dove vivono, oltre ai parioli c'è un mondo vivo,il loro è morto
È la parte più scabrosa del piano Verdelli quello che avrebbe spinto la presidente Monica Maggioni ed i consiglieri di amministrazione a sfiduciarlo: l'intreccio dei rapporti tra dirigenti, direttori e redattori all'interno delle reti e delle testate giornalistiche. Senza neppure saperlo Verdelli aveva messo le mani nel vero cancro della Rai : il nepotismo familiare e politico. La madre di tutti i nepotismi annidata a Rai Uno e, poi, il due e il tre; per non parlare poi degli incroci con gli appalti e le produzioni affidate agli esterni tutti figli o parenti di qualche mamma santissima. Infatti sono centinaia i parenti eccellenti assunti in pianta stabile negli organigrammi. Molti, mariti e mogli, nelle stesse redazioni. Le promozioni e le conduzioni dei Tg, secondo gli appunti che stava raccogliendo Verdelli, vengono spartite in quota famiglia sia all'interno delle stesse testate che tra testate diverse. Ma la vera partita si gioca sulle conduzioni, rinegoziabili di governo in governo.
Se la Rai di Gubitosi fu subito costretta a reintegrare il capostruttura Livio Leonardi, sospeso con l'accusa, ritenuta dal tribunale ingiusta, di aver tentato di far lavorare la sua compagna, nessuno aveva mai osato unire i puntini dei palinsesti. Verdelli ci stava provando e per questo è stato costretto ad abbandonare viale Mazzini dove è sempre stato considerato un estraneo da abbattere.
L'ultima arrivata, ora in rampa di lancio puntando su UnoMattina estate, è Monica Marangoni, compagna di Cristiano Ceresani, il più stretto collaboratore di Maria Elena Boschi che ora spadroneggia a Palazzo Chigi. Gubitosi, nel tentativo di essere ricevuto da Renzi, affidò proprio alla Marangoni la conduzione di Top in seconda serata su Raiuno e ora furoreggia con uno spazio ad hoc al mattino del weekend su Raiuno, preceduta in conduzione da Ingrid Muccitelli, legata all'ex dg Mauro Masi e seguita da Vira Carbone, moglie di Renzo Lusetti. Vanno in onda a giorni alterni con Eleonora Daniele, il cui nome compare nelle intercettazioni di vari processi per le pressioni fatte per lei da un noto politico, ed Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini. Passando al pomeriggio, sempre di Raiuno, l'allora direttore Giancarlo Leone appena nominato Renzi alla guida del Paese, si premurò di contrattualizzare Cristina Parodi, moglie di Giorgio Gori, come conduttrice della Vita in Diretta. Prese il posto di Paola Perego, moglie di Lucio Presta. Ora potrebbe passare a Raidue, in vista di tempi migliori. Sempre su Raiuno Linea Verde fu affidata a Daniela Ferolla, compagna di Vincenzo Novari, patron per anni della 3, quando era in odor di direzione generale, ma è riuscita a mantenere la postazione anche ora. A 'Petrolio' invece l'approfondimento di Rai Uno c'è Francesca Santolini, madre dell'ultima figlia di Andrea Romano dirigente di punta del PD renziano. A Raidue le cose non vanno meglio. Stando ai boatos interni la direttrice Dallatana vorrebbe liberarsi di Annalisa Bruchi, moglie del fondatore di Forza Italia Mario Valducci, già reduce dal flop di 2Next ora alla guida di una fallimentare striscia di informazione. Inamovibili anche Caterina Balivo, moglie di Guido Breda, e Elisabetta Gregoraci, moglie di Briatore. A Giannini poco servì aver messo in studio Cecilia Carpio, moglie del portavoce della Boschi Di Bonaventura. Fu cacciato lo stesso. Ora nello stesso orario compare Salvo Sottile, figlio del grande Peppino Sottile e marito della potente renziana direttrice di Skytg24 Sara Varetto. Ma Raitre si concentra più sugli appalti, affidati al figlio di Enzo Siciliano, compagno di una anchor di punta di Skytg24, Lorenzo Mieli, e Matilde d'Errico, compagna e socia di Maurizio Iannelli, ex brigatista e anche regista di Amore Criminale.
Effetto Raggi clamoroso: è saltata fuori una maxi truffa della più grande municipalizzata della Capitale! Ora capisci perchè la Raggi dà fastidio ai poteri forti?
Effetto Raggi clamoroso: è saltata fuori una maxi truffa della più grande municipalizzata della Capitale! Ora capisci perchè la Raggi dà fastidio ai poteri forti?
Tangenti e assunzioni facili all’Ama
dialoghi-choc all’esame della Procura
«Sono entrata pagando 17 mila euro». In una chiavetta Usb 36 minuti di registrazioni scottanti sul traffico di posti di lavoro. I fatti risalgono al 2012, l’inchiesta aperta dalla scorsa estate. Coinvolto un sindacalista
Nell’azienda municipalizzata più famigerata d’Italia, quell’Ama che di gentile ha soltanto il nome e in tempi recenti ha fatto respirare ai romani i peggiori miasmi – dalla Parentopoli targata Panzironi alle convulsioni del caso Muraro, dal video con un netturbino che sniffa cocaina alle foto choc dei maiali grufolanti attorno ai cassonetti – quest’esclusiva mancava. Se ne parlava con insistenza, per la verità. Più che una voce, era un mormorio indistinto, bisbigliato da operai, autisti e capisquadra tenendo la mano davanti alla bocca. «Non lo sai? Certo che per entrare in Ama si paga!» Bene, anzi male. Fino a che oggi, finalmente, quel labiale è stato decifrato. Esisteva un tariffario non solo per le promozioni – come scoperto dal Corriere quattro anni fa – ma anche per le assunzioni: 17 mila euro et voilà, la tuta arancione era pronta. E se qualcosa andava storto, la «stecca» saliva: un posto fisso d’altronde è oro colato, come dire di no?
L’inchiesta a Piazzale Clodio è appena agli inizi, ma promette scintille. Le prove del traffico di posti di lavoro sarebbero contenute in una registrazione segretissima sulla quale sta indagando il pm Alberto Galanti, uno dei magistrati del pool «reati contro la pubblica amministrazione» guidato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo. Le indagini, affidate alla Guardia di finanza con ipotesi di reato che vanno dall’estorsione alla corruzione, ruotano attorno a una chiavetta Usb contenente due file, della durata complessiva di 34 minuti e 36 secondi. Il plico, corredato da un testo «esplicativo» scritto da persone ben informate sulle guerre interne, era stato recapitato la scorsa estate al segretario confederale della Cisl Giovanni Luciano, al segretario della Cgil Funzione Pubblica di Roma e del Lazio Natale Di Cola, all’ex presidente dell’Ama Daniele Fortini e all’allora capo del personale, Saverio Lopes. Tra i destinatari figurava anche il Corriere, ma l’indirizzo era errato. Intoppo oggi risolto, grazie a un ulteriore, riservatissimo contatto. E ora la chiavetta è qui, sbobinata parola per parola…
Le conversazioni risalgono a fine aprile 2012: in Campidoglio comandava un Alemanno già fiaccato dalle tegole giudiziarie, prima tra tutte quella legata alla valanga di assunzioni di favore garantite in Ama dall’amico manager Franco Panzironi. I protagonisti degli audio sono tre: lei, la Spazzina Infuriata, che ha materialmente azionato il tasto «rec» del telefonino, pronta a trascinare tutti dai carabinieri pur di riavere i soldi versati (a vuoto!) per far assumere il suo compagno; lui, il Mediatore d’affari, amico della dipendente raggirata, all’epoca in servizio presso un’altra municipalizzata, che cerca di metterci una pezza e le promette di restituirle il maltolto di tasca sua; e infine il terzo personaggio, il Sindacalista Colluso, la cui voce è a tratti tremante, forse nel timore che il tappo salti. Il primo file dura 8 minuti e 47 secondi e contiene due dialoghi. La Spazzina Infuriata alza la voce con il Mediatore. «Ah, aspetta! Ti voglio dire una cosa… Lui dice che la colpa è tutta la tua».
«Lui c’aveva paura che tu lo registravi, io c’ho parlato!»(si sta riferendo al Sindacalista Colluso)
«Si, co’ che caz… lo registro? Va be’, tu sappi ‘na cosa. Lui dice che i soldi te li sei tenuti te!»
«Sì, so tutto, non ti devi preoccupa’, non me metto a fa ‘na sola a te e *** (il convivente)».
«E io lo so, lo so, lo so…»(ironica)
«Qualsiasi cosa mettimi in mezzo a me, non a loro… Mi pare che fino a ieri stava tutto tranquillo…»
«E non è tranquillo! (strilla) Perché io vojo i sol-di!! Le soluzioni so’ due anni che non le trovamo… Comunque so’ 9 mila, non so’ più 26… E quindi adesso *** ha detto che se ne fa carico…» (la Spazzina Infuriata si sta riferendo al Sindacalista Colluso: i 26 mila euro potrebbero essere il totale versato dalla coppia per entrare in Ama, ed essendo lei stata assunta grazie al versamento di 17 mila euro, come risulta dal successivo colloquio, si può dedurre che il secondo posto fisso era stato promesso in sconto, a «soli» 9 mila euro)
«Tu non me le devi di’ a me ste cose! So tutto… Domattina, quando sei libera, mi fai uno squillo, in modo che io capisco che sei te e ti richiamo». (il Mediatore teme di essere intercettato)
«Ok, ciao». «Ciao».
Il secondo dialogo è della stessa giornata, 24 aprile 2012. A registrare è ancora lei, stavolta al telefono con il Sindacalista Colluso. «Pronto?» «Eh?» «Sì, ahò, io c’ho parlato con ***(l’amico Mediatore) Eh, niente… Ci dobbiamo vedere a tre, qualcosa non quadra!».
«Nun me posso mette a litiga’!».
«Guarda, fa’ come te pare! Lui dice che ce l’hai tutti te, tu dici che ce l’ha tutti lui. Lui dice che tu non mi dici niente perché c’hai paura che te registravo. Va bè, cose dell’altro mondo! Quindi adesso ci vediamo a tre e risolviamo… Perché io mi so’ rotta le palle d’aspettà».
«No, guarda, chiamalo e andiamo dai carabinieri tutti e tre…» (tono concitato)
«Vedetela voi, oggi è lunedì, anzi martedì… Io martedì prossimo ci devo ave’ tutti i 17 mila euro se no vado dai carabinieri da sola, io nun vado co’ nessuno…» (la Spazzina Infuriata non ammette repliche. Da notare la cifra in contrasto con la precedente)
«No, la finisco subito, ma stiamo a scherza’? Qui mica stiamo a gioca’, oh!»
«Io lo so che non stiamo a gioca’, perché c’ho rimesso tutto e tu lo sai».
«Io lo so che non stiamo a gioca’, perché c’ho rimesso tutto e tu lo sai».
«Guarda, adesso vado a fa’ ‘na denuncia nei suoi confronti. Mi sono rotto i cojoni, scusami, non ce l’ho con te(il Sindacalista Colluso passa all’attacco, rincara la dose) Non pensavo una cosa del genere! Guarda, ci vogliamo vede’ tutti e tre dai carabinieri?»
«Qualsiasi cosa tu decidi va bene. Io o c’ho i soldi o vado dai carabinieri. Cioè: nun c’ho alternative» (lei non demorde)
«Non ci sono problemi. Punto (ma ci ripensa subito)Allora facciamo così, tu fai quello che devi fare… (biascica, non si capisce bene) …Se hanno fatto una truffa… Non voglio saperne più niente, quello che sta succedendo è gravissimo! Ognuno risponderà delle sue azioni. Allora a ‘sto punto non ci vediamo, se hai deciso…»
«No (lei è puntigliosa) Io non ho deciso niente! Cercavo solo di capire perché uno dà la colpa all’altro. Non voglio passa’ da cretina, eh!»
«Io non c’entro (abbassa la voce)sto fuori, ok? Ci sentiamo, ciao». E mette giù.
«Qualsiasi cosa tu decidi va bene. Io o c’ho i soldi o vado dai carabinieri. Cioè: nun c’ho alternative» (lei non demorde)
«Non ci sono problemi. Punto (ma ci ripensa subito)Allora facciamo così, tu fai quello che devi fare… (biascica, non si capisce bene) …Se hanno fatto una truffa… Non voglio saperne più niente, quello che sta succedendo è gravissimo! Ognuno risponderà delle sue azioni. Allora a ‘sto punto non ci vediamo, se hai deciso…»
«No (lei è puntigliosa) Io non ho deciso niente! Cercavo solo di capire perché uno dà la colpa all’altro. Non voglio passa’ da cretina, eh!»
«Io non c’entro (abbassa la voce)sto fuori, ok? Ci sentiamo, ciao». E mette giù.
Il terzo colloquio risale al 28 aprile 2012 ed è il più vivace. Motore di un automezzo, sferragliare di cassonetti. Stridore di freno a mano tirato, sportello che si apre. Si salutano con un bacetto. La Spazzina Infuriata ha registrato quasi 26 minuti di dialogo per strada con l’amico Mediatore, che all’inizio le spiega come farà a pagarle la cifra dovuta («Allora, ho chiesto un finanziamento, poi la cessione del quinto… Quindi o uno o l’altro i soldi ce stanno…») I due alternano chiacchiere svagate («So’ sfinita, fa un caldo da morì»), confidenze («Come sta tu’ socera?»), sbotti di rabbia per la tangente versata «a buffo» e considerazioni amare su come tirare avanti nell’Italia della crisi: «Vuoi er posto? Lo paghi! Perché oggi il lavoro non c’è, ok. Io te li do, i soldi. Ma se lui non entra(il convivente), tu me li devi ridare su-bi-to, su-bi-to, su-bi-to!»
Il Sindacalista Colluso, presunto mandante della dazione di danaro, è il suo chiodo fisso. La Spazzina Infuriata torna a parlarne. «Loro se sarebbero potuti para’ er c… diversamente. *** è stato fortunato perché di mezzo ci sei tu e la famiglia nostra, se no da mo’ che era zompato».
Ma il Mediatore lo difende, gioca su entrambi i tavoli. «Ci sta la magistratura dentro, da voi! Lui è l’unico che non centra un caz… L’unico! Se lo so’ inc… due volte!»
«Facessero come je pare, ma sta rischiando… Poi è la spocchiezza con la quale te parla, capito? Se *** entrava (fa ancora il nome del compagno)tutto questo non sarebbe successo!»
«No, è un fatto…Il fatto è che loro(si riferisce probabilmente ai delegati sindacali) c’hanno tutto controllato… Se l’Ama tira fuori un euro, dicono: che è st’euro, a chi lo devi dà? A loro non j’entra manco uno spillo ar c…». Fino a che lei, la Spazzina Infuriata, sbotta. «Io diciassettemila euro je l’ho dati, però! Uno sull’altro…. Ta-ta-ta! Tutti contanti!» (la frase è gridata, e questa sembra una prova alquanto eclatante)
Ma il Mediatore lo difende, gioca su entrambi i tavoli. «Ci sta la magistratura dentro, da voi! Lui è l’unico che non centra un caz… L’unico! Se lo so’ inc… due volte!»
«Facessero come je pare, ma sta rischiando… Poi è la spocchiezza con la quale te parla, capito? Se *** entrava (fa ancora il nome del compagno)tutto questo non sarebbe successo!»
«No, è un fatto…Il fatto è che loro(si riferisce probabilmente ai delegati sindacali) c’hanno tutto controllato… Se l’Ama tira fuori un euro, dicono: che è st’euro, a chi lo devi dà? A loro non j’entra manco uno spillo ar c…». Fino a che lei, la Spazzina Infuriata, sbotta. «Io diciassettemila euro je l’ho dati, però! Uno sull’altro…. Ta-ta-ta! Tutti contanti!» (la frase è gridata, e questa sembra una prova alquanto eclatante)
Non solo AMA, lo scandalo travolge anche l’ATAC
Assunzioni a pagamento nelle municipalizzate, lo scandalo si allarga. All’indomani della pubblicazione sul Corriere dei dialoghi tra una spazzina infuriata che aveva pagato 17 mila euro per entrare in Ama, un mediatore incaricato di raccogliere le tangenti e un sindacalista colluso, presunto mandante delle operazioni illegali, dal fascicolo aperto in Procura emergono altri elementi inquietanti. Il primo è che non si sarebbe trattato di casi isolati: le modalità di accesso nell’azienda rifiuti erano per così dire «standardizzate», grazie al versamento di cifre oscillanti tra i 15 e i 20 mila euro e l’intercessione di esponenti legati alla Cisl almeno fino al 2012, epoca dei fatti. Ma non basta. Il pm Alberto Galanti, che sta cercando riscontri a quanto contenuto nella chiavetta Usb e in un foglio allegato al plico, si è infatti trovato di fronte uno scenario più ampio: il «sistema Ama», a quanto pare, vigeva anche in Atac. «Ahò, ma che non lo sai?..»
La novità emerge dal dialogo più lungo, quello di quasi 26 minuti, tra l’operatrice ecologica che protesta in quanto non ha avuto indietro i soldi versati (invano, il tentativo è fallito) per far entrare in Ama il compagno («so’ novemila euro, li rivojo su-bi-to!»), e il mediatore d’affari, che invece fa l’operaio in Atac. I due stanno parlando (lei molto male: «Io vado dai carabinieri, deve suda’ freddo!») del terzo personaggio presente nei file audio, vale a dire il sindacalista, presunto mandante delle dazioni di danaro. L’intermediario sta spiegando alla spazzina, sua amica, che se è stato evasivo al telefono un motivo c’è…
«C’aveva paura che lo registravi!»
«Sì, va be’, ma è un co…!»
«…Perché una collega tua l’ha fatto, una della tua zona… co’ la borza aperta… C’aveva er microfono dentro…»
«Se vede che se lo merita, perché è un co… (ripete il concetto più volte) Stanno a fa’ troppi impicci!»
«Ah *** (la chiama per nome) io solo nun so’ entrato pagando… Io solo! Io all’Atac non ho pagato!»
Eccola, la frase chiave, dal sen fuggita. Il mediatore sta bluffando? Non sembra proprio, non ne avrebbe motivo. Pare al contrario convinto, sincero. L’estensione del «sistema Ama» all’azienda trasporti, d’altronde, avrebbe una sua logica: nella «filosofia» di quel sottobosco di traffichini e reggicoda che operano all’ombra delle municipalizzate, le varie aziende sono infatti considerate un unicum, una specie di gigantesca greppia, una maxivacca da mungere. E la conferma viene dalla battuta successiva della netturbina. «Se il co… invece di farlo entra’ all’Ama (da intendersi: invece di tentare di farlo entrare…) j’aveva trovato un’altra sistemazione!»
«Sì, va be’, ma è un co…!»
«…Perché una collega tua l’ha fatto, una della tua zona… co’ la borza aperta… C’aveva er microfono dentro…»
«Se vede che se lo merita, perché è un co… (ripete il concetto più volte) Stanno a fa’ troppi impicci!»
«Ah *** (la chiama per nome) io solo nun so’ entrato pagando… Io solo! Io all’Atac non ho pagato!»
Eccola, la frase chiave, dal sen fuggita. Il mediatore sta bluffando? Non sembra proprio, non ne avrebbe motivo. Pare al contrario convinto, sincero. L’estensione del «sistema Ama» all’azienda trasporti, d’altronde, avrebbe una sua logica: nella «filosofia» di quel sottobosco di traffichini e reggicoda che operano all’ombra delle municipalizzate, le varie aziende sono infatti considerate un unicum, una specie di gigantesca greppia, una maxivacca da mungere. E la conferma viene dalla battuta successiva della netturbina. «Se il co… invece di farlo entra’ all’Ama (da intendersi: invece di tentare di farlo entrare…) j’aveva trovato un’altra sistemazione!»
Ecco il foglio inserito nel plico con la chiavetta Usb contenente le registrazioni sulla presunta compravendita di posti in Ama. Il materiale è stato inviato la scorsa estate (oltre che al Corriere) a due sindacalisti (Natale Di Cola, della Cgil romana, e Luciano Giovanni, della Cisl nazionale), all’allora presidente dell’Ama, Daniele Fortini, e al capo del Personale, Saverio Lopes. I tratti di pennarello nero tutelano l’identità dei soggetti chiamati in causa. Alessandro Bonfigli, della Cisl, coinvolto nell’inchiesta del 2012 per la vicenda dei «regali» in Ama in cambio di promozioni, è uscito indenne dall’indagine, in quanto la magistratura ha ritenuto non esistessero estremi di reato
Lo scandalo delle assunzioni facili, insomma, avanza. Il «modello» in vigore in via Calderon de la Barca quasi 5 anni fa (secondo molti in parte ancora funzionante) era ben rodato, ci raccontano oggi i botta e risposta finiti sul tavolo del magistrato. Oltre alla spazzina in pena per il convivente, per sua stessa ammissione entrata grazie a una megamazzetta in banconote fruscianti («Io però diciassettemila euro je l’ho dati, uno sull’altro…. Ta-ta-ta… In contanti!»), anche la donna dell’intermediario aveva beneficiato di identica via preferenziale.
È lui stesso, per consolarla del recente intoppo, a ricordarle come andò, tra mille complicazioni. «Allora mo’ te spiego quello che te dicevo di *** (fa il nome di sua moglie) Sai che ha fatto quel fijo de na mignotta? … J’aveva chiesto settemila, tutto a posto… Beh, je portamo ‘sti settemila… Allora semo annati alla prova del dunque (si sta riferendo al test preliminare di guida dei camion) ma dicono ‘no, vattene vattene, c’hanno beccato’…» Posto fisso addio? No, macché, era soltanto un trucco per alzare la posta, spiega… «Me dicono ‘ne servono altri novemila per fa’ sta’ zitto uno’… Capito? Quindi settemila pattuiti e novemila quando è annata alla prova…». E fanno 16 mila euro, perfetto: il conto torna.
D’altra parte, motteggiano la spazzina e l’amico mediatore più avanti, «se qualcuno sgarra deve zompa’ per aria». Si stanno riferendo a un altro sindacalista, di appartenenza Cisl all’apoca delle registrazioni, citato anche lui nel foglio «esplicativo» allegato alla chiavetta Usb che, la scorsa estate, ha dato il via all’inchiesta. Il «sistema» resta la spiegazione di tutto. Se «è logico paga’ perché il lavoro nun se trova» il motivo è il solito, «questa è la politica, fanno sempre così… Perché so’ tutti figli de politici, nipoti…», insiste il mediatore. Il quale, verso la fine, si lancia in un’analisi più ardita, secondo lui utile a spiegare l’«accanimento» che nel 2012 era già in corso contro le assunzioni di parenti e amici. «Purtroppo c’è la magistratura di mezzo, adesso… Ci sono i finanzieri dentro,perché l’Ama la vuole Car-ta-gi-ro-ne, capito?… L’Ama, l’Atac o l’Acea la pija Car-ta-gi-ro-ne, stai tranquilla, sicuro al cento per cento…». Se lo dice lui… Nelle municipalizzate tornate per l’ennesima volta nella bufera, a quanto pare, sono in servizio anche i maghi della finanza capitolina…
È lui stesso, per consolarla del recente intoppo, a ricordarle come andò, tra mille complicazioni. «Allora mo’ te spiego quello che te dicevo di *** (fa il nome di sua moglie) Sai che ha fatto quel fijo de na mignotta? … J’aveva chiesto settemila, tutto a posto… Beh, je portamo ‘sti settemila… Allora semo annati alla prova del dunque (si sta riferendo al test preliminare di guida dei camion) ma dicono ‘no, vattene vattene, c’hanno beccato’…» Posto fisso addio? No, macché, era soltanto un trucco per alzare la posta, spiega… «Me dicono ‘ne servono altri novemila per fa’ sta’ zitto uno’… Capito? Quindi settemila pattuiti e novemila quando è annata alla prova…». E fanno 16 mila euro, perfetto: il conto torna.
D’altra parte, motteggiano la spazzina e l’amico mediatore più avanti, «se qualcuno sgarra deve zompa’ per aria». Si stanno riferendo a un altro sindacalista, di appartenenza Cisl all’apoca delle registrazioni, citato anche lui nel foglio «esplicativo» allegato alla chiavetta Usb che, la scorsa estate, ha dato il via all’inchiesta. Il «sistema» resta la spiegazione di tutto. Se «è logico paga’ perché il lavoro nun se trova» il motivo è il solito, «questa è la politica, fanno sempre così… Perché so’ tutti figli de politici, nipoti…», insiste il mediatore. Il quale, verso la fine, si lancia in un’analisi più ardita, secondo lui utile a spiegare l’«accanimento» che nel 2012 era già in corso contro le assunzioni di parenti e amici. «Purtroppo c’è la magistratura di mezzo, adesso… Ci sono i finanzieri dentro,perché l’Ama la vuole Car-ta-gi-ro-ne, capito?… L’Ama, l’Atac o l’Acea la pija Car-ta-gi-ro-ne, stai tranquilla, sicuro al cento per cento…». Se lo dice lui… Nelle municipalizzate tornate per l’ennesima volta nella bufera, a quanto pare, sono in servizio anche i maghi della finanza capitolina…
si offendono se chiamati sanguisughe,,,,poletti ministro, la moglie assessore, il figlio giornalista a 500.000 euro di soldi pubblici per 5000 copie di giornale
Poletti, parlando con il Resto del Carlino, ha riferito anche di “due lettere con minacce, seppure più sfumate, recapitate in Comune”, giunte nei giorni precedenti anche alla madre, Anna Venturini, assessore del comune di Castel Guelfo (Bologna) con deleghe ai servizi sociali, sanità e scuola.
Dichiarazioni che si riferiscono ai 500mila euro di contributi pubblici che la testata che dirige, con tiratura di 5000 copie, avrebbe ricevuto e che sono parte di una polemica nata dalle frasi del padre sui giovani italiani all’estero:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/07/manuel-poletti-nuove-minacce-al-figlio-del-ministro-busta-con-tre-proiettili-ti-ammazziamo/3300332/
Dichiarazioni che si riferiscono ai 500mila euro di contributi pubblici che la testata che dirige, con tiratura di 5000 copie, avrebbe ricevuto e che sono parte di una polemica nata dalle frasi del padre sui giovani italiani all’estero:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/07/manuel-poletti-nuove-minacce-al-figlio-del-ministro-busta-con-tre-proiettili-ti-ammazziamo/3300332/
Manuel Poletti, nuove minacce. Busta con tre proiettili: “Ti ammazziamo”
CRONACA
Il figlio del ministro del Lavoro, direttore di un settimanale, era stato investito dalla bufera scatenata dalle frasi del padre sui giovani italiani all’estero ed era già stato minacciato: "Questo fatto mi preoccupa ha commentato - ma mi sforzo di rimanere sereno. Continueremo a fare il nostro lavoro e se possibile con maggiore determinazione"
#Rotondi la credibilità di un personaggio che si autopromuove con provocazioni, per mettere in luce sue castronerie. #5minutidivanagloria
- #Rotondi la credibilità di un personaggio che si autopromuove con provocazioni, per mettere in luce sue castronerie. #5minutidivanagloria
Letture in ebook, economiche e comode,oggi si legge così
tre romanzi di Qam, tutti interessanti, leggere in ebook è facile, è bello, su un tablet ci stanno migliaia di romanzi,letture,un tablet pesa 300 grammi, meno di un libro,lo porti ovunque e poi ti fa pure da pc, io con il mio ci faccio di tutto e leggo un sacco di libri
si deve votare a primavera,in 20 milioni lo hanno chiesto,l'abbiamo chiesto,io anche ho votato un no, adesso se la politica vuole essere un minimo credibile si voti il prima possibile
si deve votare a primavera,in 20 milioni lo hanno chiesto,l'abbiamo chiesto,io anche ho votato un no, adesso se la politica vuole essere un minimo credibile si voti il prima possibile, una legge c'è, basterebbe adeguare quella del senato,ossia farla eguale e si può votare, poi una legge fatta come si deve, la si può fare dopo con un parlamento legittimo.
Questo parlamento eletto con una legge elettorale illegittima è fasullo, e anche il presidente della Repubblica è fasullo,allora l'unica via è votare,poi con un parlamento legittimo si può parlare di fare una legge decente, per prima cosa che leghi l'eletto all'elettore,ossia sei eletto con un partito che ha un programma e resti con quel partito e applichi quel programma, oggi noi eleggiamo uomini e donne che ci fanno varie promesse e poi questi una volta in parlamento fanno i cazzi loro.
Così ci sarà stabilità, il parlamentare che non vuole rimanere con il partito , dà dimissioni o viene automaticamente dimesso e subentra chi era dietro di lui,ossia nella lista elezioni.
anche il presidente della repubblica così com'è è il presidente di poche persone, l'attuale l'hanno votato in 700 parlamentari,tutti cambiacasacca, ossia vogliamo un presidente credibile, bene lo votiamo noi popolo, con le elezioni politiche anche il presidente viene votato, almeno così ha più credibilità ed è slegato dai partiti, tante cose bisogna fare, la costituzione va un pò cambiata, ma a favore del popolo non come oggi è a favore della casta, dunque si voti al più presto e dopo con un parlamento legittimo si faccia il nuovo,ma così è solo una dittatura americana di Obama che poi non conta più un cazzo, e di questo nulla sappiamo,ossia di Trump, noi è ora che ci facciamo i nostri affari,la guerra è finita da 70 anni,all'America abbiamo dato,adesso basta
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/06/renzi-e-la-strategia-per-il-voto-anticipato-palese-fi-vuole-accelerare-sul-mattarellum-e-far-traballare-il-governo/3299033/
Milleproroghe, legge elettorale e il rimpallo delle leggi: La manovra a tenaglia per logorare il governo e votare ad aprile
POLITICA
Lo spostamento del dl Salvarisparmio e del Milleproroghe dalla Camera al Senato come parte di un disegno ben definito che ha come obiettivo le elezioni anticipate: "Così i deputati saranno costretti a discutere solo di legge elettorale", dice Rocco Palese
di Valerio Valentini | 6 gennaio 2017
06/01/17
GUARDATE LA FALSITÀ DELL'INFORMAZIONE PIDDINA! Il giornale del PD usa una foto del 2014 per attaccare la Raggi. BASTA BALLE DI GIORNALI E TG! Condividi se li pensi anche tu!
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