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Elenco blog personale

01/04/17

Tap, mafia e soldi sporchi dietro il gasdotto Nel contestato maxi-progetto per portare il gas dell'Azerbaijan in Puglia spuntano manager in affari con le cosche, oligarchi russi e casseforti offshore. L'inchiesta integrale sul'Espresso in edicola domenica

ahahah i fans di renzie

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PUNTATA DEL 27/03/2017 video e link SOTTO LE STELLE





Una stella Michelin cambia la vita a un ristorante e allo chef, ma anche le forchette del Gambero Rosso e i cappelli dell’Espresso possono fare la fortuna di un cuoco, che da quel momento ha la possibilità di partecipare a trasmissioni televisive, eventi culinari nazionali e internazionali, avere sponsor, diventare consulente, docente e fondare scuole. Ma agguantare stelle, cappelli e forchette ha un prezzo. Qual è? L’inchiesta di Bernardo Iovene racconta come dietro il fantastico mondo della cucina ci sia in realtà un gioco delle parti e un intreccio promiscuo tra cuochi, fornitori e critici delle più prestigiose guide. Un indotto che porta soldi e notorietà a pochi e che crea un sogno: soltanto nel 2016 sono stati circa duecentomila i ragazzi che hanno frequentato gli istituti professionali alberghieri, il 21% in più rispetto al 2010. L’altra faccia della medaglia ci mostra un mestiere che non ha tutela sindacale, dove il doppio turno è la regola, e dove la metà dello stipendio è in nero.
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-71de590b-57f2-4113-87c3-45f169023b78.html

Un ingegnere giapponese inventa una macchina per eliminare la plastica..e nessun giornale ne parla…..condividetelo……salviamo il pianeta…….

Un ingegnere giapponese inventa una macchina per eliminare la plastica..e nessun giornale ne parla…..condividetelo……salviamo il pianeta…….

è da schiattare dal ridere Fratelli di Crozza - Crozza imita De Luca - i Cinque Stellette.. HD 31/03/2017

Striscia La Notizia, Ficarra e Picone: "Tesi di dottorato copiata? Madia sporge querela contro i giornali. Speriamo che la scriva lei"

E non si dica che il Lotti.zzatore non faccia nulla..

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31/03/17

Sesso anale, la guida del sessuologo Vincenzo Puppo: “Quello che è importante è sapere come farlo. Ecco i quattro punti fondamentali”

Sesso anale, la guida del sessuologo Vincenzo Puppo: “Quello che è importante è sapere come farlo. Ecco i quattro punti fondamentali”



SESSO & VOLENTIERI




L'argomento spopola su molti quotidiani, tanto che La Stampa se n'è occupata (salvo poi far sparire l'articolo. Noi del FQMagazine abbiamo chiesto quattro consigli chiave per godersi questa pratica, con tanto di bibliografia

tutta questa gente che non sa perdere è gente che nel m5s non può stare, Marika Cassimatis vada nel piddì

per quello che ne so io, il web stellato non la voleva, un sacco di lamentele perchè lei potesse essere candidata 5 stelle,non che fosse più o meno bella dell'altro candidato,ma per le sue dichiarazioni,non siamo un partito siamo un movimento, e se vuoi esserne candidato lo devi rappresentare e stare alle nostre regole,poche e precise, una è che Grillo faccia il garante e possa mettere l'ultima parola, tutto quì.

Cara la mia tusa il web ,noi del m5s non ti vogliamo, poi se a Genova hai vinto a noi non ci può fregare un bel nulla,ossia di Pizzarotti e Zanni e vari parlamentari che eletti da noi e poi andati alla mangiatoia dei partiti ne abbiamo piene le palle,ma noi del movimento,poi Grillo ha solo fatto quello che noi abbiamo chiesto,chiaro?


http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/31/m5s-genova-grillo-e-di-battista-indagati-per-diffamazione-dopo-la-querela-dellex-candidata-cassimatis/3489141/


M5s Genova, Grillo e Di Battista indagati per diffamazione dopo la querela dell’ex candidata Cassimatis

M5s Genova, Grillo e Di Battista indagati per diffamazione dopo la querela dell’ex candidata Cassimatis
POLITICA

Il leader del Movimento 5 stelle e il deputato sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sotto accusa il post sul blog che sconfessava la vincitrice delle Comunarie e alcune dichiarazioni del parlamentare

Bologna, 14enne a scuola con la testa rasata: “Ha rifiutato il velo islamico” per chi dice e blatera sul fatto che la donna islamica sceglie lei l'essere sottomessa perchè quel velo inutile dire cazzate è sottomissione

per chi dice e blatera sul fatto che la donna islamica sceglie lei l'essere sottomessa perchè quel velo inutile dire cazzate è sottomissione


http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/31/bologna-14enne-a-scuola-con-la-testa-rasata-ha-rifiutato-il-velo-islamico/3488708/


Bologna, 14enne a scuola con la testa rasata: “Ha rifiutato il velo islamico”

Bologna, 14enne a scuola con la testa rasata: “Ha rifiutato il velo islamico”
DIRITTI

La denuncia della preside di una scuola media per il caso di una giovane originaria del Bangladesh. "Mandatemi in un'altra famiglia" ha chiesto la ragazza

Farinetti poi è il colmo dei colmi, uno così dovrebbe essere esportato negli usa col divieto di rientrare in Italia,pena impallinarlo

Giulietto Chiesa vs Friedman: 'CIA e FBI sono organizzazioni eversive contro Trump'



#GABBIAOPEN "Nessuna prova che il KGB abbia interferito nella campagna elettorale di #Trump né sul coinvolgimento di Assange, sono le stesse balle che hanno costruito guerra Iraq" GIULIETTO CHIESA ha posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle di Alan Friedman che grida al complotto dei russi
"Nessuna prova che il KGB abbia interferito nella campagna elettorale di Trump né sul coinvolgimento di Assange, stesse balle della Guerra in Iraq"
LA7.IT

un'altro arrestato ma i tg parlano dei 5 stelle,ma annassero a cagare, sono solo criminali,le priorità del parlamento è mettere in castigo i 5 stelle

un'altro arrestato ma i tg parlano dei 5 stelle,ma annassero a cagare, sono solo criminali,le priorità del parlamento è mettere in castigo i 5 stelle,non di certo fermare la criminalità dei colletti bianche che sta superando la mafia, anzi io direi con certezza sono associati alla mafia, macché la priorità di tg e politici è il nemico 5 stelle, ma io li voto e sempre più fortemente, anzi dirò di più, li amo sti stelloni, li amo proprio


Palermo, arrestato l’ex amministratore delegato della Gesap: “Appalti pilotati all’aeroporto”

Palermo, arrestato l’ex amministratore delegato della Gesap: “Appalti pilotati all’aeroporto”
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

Secondo gli investigatori, guidati dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Dino Petralia, gli appalti per il restyling dell’aeroporto Falcone e Borsellino sarebbero stati affidati sempre alle stesse ditte e senza seguire le procedure dettate dalla legge

È TUTTU UN #COPIAINCOLLA...!! .....FURBACCHIONI STI #SINISTRI....!!


ma come fai a votare sinistra con personaggi sinistri così?

venerdì 31/03/2017 Violare, violando, Violante di Marco Travaglio

venerdì 31/03/2017
Violare, violando, Violante
di Marco Travaglio

Da parecchi anni a questa parte, appena Luciano Violante apre bocca, non riusciamo a non pensare alla barzelletta politicamente molto scorretta del bambino nero che, giocando in cucina, si rovescia addosso un pacco di farina e corre dalla madre: “Mamma, mamma, guarda, sono diventato bianco!”. Quella gli rifila un ceffone: “Così impari. Vai da tuo padre e ripeti quello che mi hai detto”. Il piccolo esegue: “Papà, papà, guarda, sono diventato bianco!”. Il genitore estrae la cinghia dai pantaloni e gliela stampa sul sedere: “Ah sì? E non ti vergogni? Vai subito a ripetere a tua nonna quel che hai detto a me!“. “Nonna, nonna, guarda, sono diventato bianco!”. La vegliarda lo prende a male parole e a borsettate in testa. Il bimbo, dolorante, va in bagno a ripulirsi davanti allo specchio: “Cazzo, cinque minuti che sono bianco e già ’sti negri mi stanno sul culo”. Variante politically correct, ma molto meno divertente: “Cinque minuti che sono bianco e son già diventato razzista”. È la stessa parabola di Violante. Quand’era il giudice istruttore a Torino, indagava su complotti politici che vedeva solo lui, tipo il golpe immaginario di Edgardo Sogno, medaglia d’oro della Resistenza, uno che non sarebbe riuscito a prendere il potere neppure nel suo condominio (infatti fu arrestato e assolto).
Quando entrò in politica, candidandosi nella stessa città in cui aveva indagato (cosa che oggi il suo partito trova improvvisamente orripilante), anticipò quello che oggi lui e il suo partito chiamano “giustizialismo”. Scrisse addirittura la richiesta di impeachment per il presidente Cossiga, accusato di “interferire illegalmente nelle attività del legislativo, dell’esecutivo e del giudiziario”, cosa che poi avrebbe fatto all’ennesima potenza Re Giorgio, fra gli applausi di Violante. Ai tempi di Tangentopoli e Mafiopoli, fu tra i più strenui difensori dei pool di Milano e Palermo, ben contento di passare sui giornali degl’inquisiti per il leader del “partito delle procure” (ci cascò persino Riina). Da presidente dell’Antimafia, interrogò Tommaso Buscetta sulla mafiosità di Andreotti (ma non Vito Ciancimino, che pure l’aveva più volte chiesto: guardacaso l’ex sindaco mafioso stava trattando col Ros del generale Mori, che voleva pure propiziare un colloquio fra i due, rifiutato da Violante, che però si scordò di informarne la Procura di Palermo). Alla discesa in campo di B., bollò Forza Italia come “un manipolo di piduisti e del peggio del vecchio regime” e accusò il Cavaliere di “chiamare la mafia alle armi” e circondarsi di “un giro di mafia”. Poi si candidò in Sicilia nel ’96.
E si fece accompagnare in campagna elettorale sulle Madonie dai fratelli Potestio, imprenditori vicini al Pds finiti sotto inchiesta per concorso esterno (Piero Grasso definì uno di loro, Stefano, “mafio-imprenditore”). Poi, quando fu chiaro chi aveva vinto fra le guardie e i ladri, ingranò la retromarcia. Non era più giustizialista da cinque minuti, e già ’sti giustizialisti gli stavano sul cazzo. Grande sponsor di tutti gli inciuci con B., si vantò di avergli garantito “di non toccare le televisioni” in barba alla sentenza della Consulta che imponeva la riduzione delle reti Fininvest da tre a due. Esaltò la Bicamerale anti-giudici di D’Alema, Boato & C. Iniziò ad attaccare le procure che osavano indagare sui politici, in nome di un non meglio precisato “primato della politica” (anche sulla legge). Parlando dei processi a B., arrivò a teorizzare con i Ghedini e i Pecorella che davanti alla legge i politici sono più uguali degli altri: “Gli eletti alle massime cariche dello Stato possono essere esentati dalla responsabilità penale o, in modo assoluto, per determinati reati, o, a tempo, sinché rivestono una carica politica”. Poi sparò alzo zero sulla Procura di Palermo che, intercettando i telefoni di Nicola Mancino, s’era imbattuta in alcune conversazioni con Re Giorgio che all’epoca tentava di interferire nelle indagini sulla trattativa Stato-mafia. E se la prese col Fatto e con i pochi politici rei di raccontare lo scandalo: “Di Pietro, Grillo, Travaglio e parte del suo giornale sono un blocco politico-mediatico che aggredisce il Quirinale” ai “fini della conquista del potere” e “usa una parte del mondo giudiziario come clava per realizzare un progetto distruttivo” e “abbattere i pilastri istituzionali”: “un serio problema democratico”. Mancò poco che chiedesse di arrestarci per terrorismo.
Purtroppo la lunga retromarcia di Violante-2 da Violante-1 non sortì i risultati sperati: più volte candidato (anche da Cicchitto: sono soddisfazioni) al Quirinale e alla Consulta, non più ricandidato alla Camera, raccattò soltanto una doppia poltrona di “saggio” per le grandi riforme di Napolitano, fortunatamente abortite. Eppure ancora nel 2013, quando il neopregiudicato B. faceva il diavolo a quattro per avere la grazia e non decadere da senatore, il noto participio presente del verbo violare gli fece da scudo umano. E si giocò quel che restava della sua faccia avallando la bizzarra tesi berlusconiana dell’irretroattività o incostituzionalità della legge Severino (tesi poi spazzata via dalla Corte): “Il Senato può sollevare l’eccezione di illegittimità alla Consulta”. E pure alla “Corte di Strasburgo”, abbondantis abbondandum. Ora, per coerenza, difende Minzolini dal rischio che la Severino sia uguale anche per lui: “Il Codice penale è diventato la Magna Charta dell’etica pubblica: un segno di autoritarismo”. Quindi, mentre i dipendenti pubblici devono rispettare regole etiche molto più stringenti del Codice penale, i politici possono delinquere e restare al loro posto anche da condannati definitivi per peculato e interdetti dai pubblici uffici. È la Magna Charta violantiana. Poco charta e molto magna.
© 2017 Editoriale il Fatto S.p.A. C.F. e P.IVA 10460121006

ROMA? NO, MILANO SUI NAVIGLI. NESSUNO NE PARLA. AH GIA', DIMENTICAVO, IL SINDACO DI MILANO NON È VIRGINIA RAGGI. SEMPRE GIORNALISTI CORRETTI.

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30/03/17

orgogliosa di votarvi,sei stupendo

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Sadismo, crudeltà, malvagità, corruzione: ecco il PD che vorrebbe costruire un gasdotto in Puglia, devastandola definitivamente dopo aver installato migliaia di gigantesche trivelle.

Sadismo, crudeltà, malvagità, corruzione: ecco il PD che vorrebbe costruire un gasdotto in Puglia, devastandola definitivamente dopo aver installato migliaia di gigantesche trivelle.

MA I PIDIOTI NON HANNO FATTO I CONTI CON BEPPE GRILLO E I SUOI RAGAZZI FEDELI, PRONTI A BLOCCARE E DiSMETTERE TUTTE LE INFRASTRUTTURE UNA VOLTA PRESO IL POTERE ASSOLUTO.

NOI TRATTATI DA DEMENTI, IN AUTUNNO DIMINUISCE IL PREZZO DELLA LUCE E AUMENTA QUELLO DEL GAS, PERCHE' IN INVERNO CONSUMI IL GAS PER SCALDARE, AD APRILE INVECE DIMINUISCE IL IL PREZZO DEL GAS E AUMENTA QUELLO DALLA LUCE PERCHE' I CONDIZIONATORI VANNO CON ENERGIA ELETTRICA


NOI TRATTATI DA DEMENTI, IN AUTUNNO DIMINUISCE IL PREZZO DELLA LUCE E AUMENTA QUELLO DEL GAS, PERCHE' IN INVERNO CONSUMI IL GAS PER SCALDARE, AD APRILE INVECE DIMINUISCE IL IL PREZZO DEL GAS E AUMENTA QUELLO DALLA LUCE PERCHE' I CONDIZIONATORI VANNO CON ENERGIA ELETTRICA E QUESTO SAREBBE UN GOVERNO PER I CITTADINI?E' UN GOVERNO CHE CI HANNO MESSO I POTERI FORTI, è UNA DITTATURA CHE FA GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI,CAPIAMOLA E MANDIAMOLI A CASA, PER ME DOVREBBERO ANDARE IN GALERA, ALTRO CHE VITALIZI 
Risultati immagini per FOTO GAS E LUCE

LORO RUBANO E POI IL PROBLEMA SONO I 5 STELLE,MA ANNATE IN GALERA PEZZI DI SRTRUNZ

amori nuovi

TUTTI ASSIEME CONTRO IL M5S, di @Goldstein5s #agorarai #coffeebreakla7 #lariachetira #30marzo #giovedi #m5s #Renzi

Photo published for Tutti assieme contro il M5S..

arriveranno a questo,oggi ci ridiamo e domani piangeremo

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

questo ha difeso i lavoratori o è un magnone,giudicate voi

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canta le mantelalte che fra un pò ci vai a regina celi

VERGOGNA, SOLO VERGOGNA, UN PARLAMENTO CHE RAPPRESENTA SOLO I PRIVILEGI DI UNA CASTA CHE HA ROVINATO L'ITALIA , LA BOLDRINI E GRASSO CON MATTARELLA SONO ESPRESSIONE DELLA CASTA NON DI NOI CITTADINI,VERGOGNA Vitalizi, 42 deputati M5s sospesi per le proteste: “Attentato al confronto e al funzionamento delle istituzioni”

VERGOGNA, SOLO VERGOGNA, UN PARLAMENTO CHE RAPPRESENTA SOLO I PRIVILEGI DI UNA CASTA CHE HA ROVINATO L'ITALIA , LA BOLDRINI E GRASSO CON MATTARELLA SONO ESPRESSIONE DELLA CASTA NON DI NOI CITTADINI,VERGOGNA

COSA DEVO DIRE IO CHE HO VOTATO IL M5S, CHE MI STANNO VIOLENTANDO,QUESTO IO DICO, IO FACCIO PARTE DI 9 MILIONI DI CITTADINI CHE HANNO VOTATO IL M5S, E LORO FANNO PARTE DEL NULLA,PERCHè LO DIMOSTRANO GIORNO DOPO GIORNO,SONO LA CASTA, NON SONO POLITICI,SOLO LA CASTA DI MARCIUME E PUZZOLENTE REGIME NAZISTA, SI PERCHè IL NAZISMO DEL 2000 è QUESTO QUà, VERGOGNA 

La protesta di 36 deputati del M5s all’ufficio di presidenza della Camera in occasione della votazione sulle delibere sulle pensioni dei parlamentari è stata valutata dall’ufficio di Presidenza della Camera “un fatto senza precedenti e di assoluta gravità, costituendo un serio attentato al libero dispiegarsi del confronto e del funzionamento delle istituzioni”. Con questa motivazione l’Ufficio di Presidenza sospende 36 deputati M5S. Considerando anche le proteste in Aula gli esponenti M5S interdetti sono 42.
In particolare: sono previsti quindici giorni di sospensione ai 19 parlamentari che hanno cercato di entrare nell’Ufficio di presidenza, cinque alle 17 persone che si sono radunate fuori, dieci per i 29 che erano in Aula sui propri banchi ma avevano esposto i cartelli, dodici per i quattro che hanno abbandonato il loro posto per protestare sotto la Presidenza. Alcuni dovranno pagare una ‘doppia sanzione’, perché protagonisti sia delle proteste a Montecitorio che in Ufficio di Presidenza. La sospensione avverrà in tre fasi per evitare lo stop contemporaneo di 42 deputati. Un primo gruppo da 14 verrà fermato da giovedì 6 aprile, il secondo da mercoledì 17 maggio, il terzo da giovedì 22 giugno.


Vitalizi, 42 deputati M5s sospesi per le proteste: “Attentato al confronto e al funzionamento delle istituzioni”

Vitalizi, 42 deputati M5s sospesi per le proteste: “Attentato al confronto e al funzionamento delle istituzioni”
POLITICA

Processo Mafia Capitale, Buzzi: "Per avere gli appalti assumevo gli amici dei politici"




Mafia Capitale, Buzzi: Eravamo un sistema perfetto e davamo lavoro a 2.200 persone

"Quando ti aggiudichi un appalto nei comuni sotto i 50-60 mila abitanti, i sindaci ti danno la lista delle persone da assumere". Salvatore Buzzi dal carcere di Tolmezzo, in collegamento video con l'aula bunker di Rebibbia dove si tiene il processo Mafia Capitale (che lo vede imputato insieme a Massimo Carminati per associazione di stampo mafioso e un'altra sfilza di reati), spiega ai giudici il sistema di corruzione diffuso in molte amministrazioni locali e il "do ut des" che ha governato per anni il suo rapporto di presidente della cooperativa 29 Giugno con politici e uomini di potere. Anche il sindaco di Sant'Oreste avrebbe presentato a Buzzi una lista con circa 20 persone da assumere, dopo che l'imprenditore si era aggiudicato il servizio di raccolta differenziata nel piccolo comune.
Nel suo lungo esame, il "ras delle coop rosse" ha spiegato di aver pagato al membro del Tavolo di coordinamento nazionale sull'emergenza rifugiati, Luca Odevaine, una mazzetta da 5 mila euro al mese, tutti i mesi, da febbraio 2012 a ottobre 2014. A cui si somma una dazione "extra" in nero da 10 mila euro e un contratto fittizio per l'affitto di tre immobili di proprietà di Odevaine, mai utilizzati dalle cooperative. Il tutto per un totale di 192 mila euro. "Gli ho dato questi soldi perché ci agevolasse nella nostra attività e parlasse con le persone giuste, come il prefetto Gabrielli, per sbloccare i pagamenti arretrati - ha spiegato Buzzi - Poi nel 2014 ho capito che era un bluff".

La frutta è il segreto dell’intelligenza dell’uomo


Il cervello dell’uomo si è evoluto perché era sottoposto a stimoli sociali più complessi degli altri primati o perché
REPUBBLICA.IT

paghi le imposte e poi l'iva sulle imposte, fra poco pagheremo la tassa sull'aria che respiriamo.Bollette, come orientare le famiglie nel mercato libero dell’energia

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/30/bollette-come-orientare-le-famiglie-nel-mercato-libero-dellenergia/3482502/

Bollette, come orientare le famiglie nel mercato libero dell’energia

Per le forniture di energia molte famiglie italiane restano sotto il regime di maggior tutela. Se scelgono il libero mercato, a volte sbagliano contratto e finiscono per pagare di più. Sarebbero utili offerte su misura per alcune categorie di consumatori.
di Anna Airoldi e Michele Polo (Fonte: lavoce.info)
Una tendenza comune a molti paesi
L’Autorità dell’energia (Aeegsi) ha pubblicato l’aggiornamento dei risultati sull’attività di monitoraggio dei mercati al dettaglio dell’energia elettrica e del gas nel 2014-15. I dati confermano in gran parte la situazione fotografata nel precedente documento per il biennio 2012-13. Le piccole imprese e attività commerciali evidenziano una apprezzabile capacità di valutazione delle offerte disponibili, una partecipazione del 45 per cento (contro il 36 per cento precedente) al mercato libero, che a sua volta vede un basso grado di concentrazione.
Per l’utenza domestica – un mercato vicino ai 30 milioni di utenti – il quadro è invece ancora molto statico, tanto che alcuni commentatori, con una notevole dose di superficialità, sono arrivati a parlare di fallimento della libera concorrenza. Il 68 per cento delle famiglie rimane ancora sotto il regime di maggior tutela, la tariffa fissata dall’Autorità; quando passa al mercato libero, nella gran parte dei casi lo fa sottoscrivendo una tariffa offerta dall’esercente del servizio di maggior tutela, suo precedente fornitore.
Il mercato rimane fortemente concentrato a favore dell’operatore dominante, Enel. Confermando un dato già emerso nel precedente monitoraggio, la spesa sostenuta dalle famiglie sul mercato libero appare poi superiore rispetto a quella, a parità di condizioni, in maggior tutela. I dati rilevano una tendenza alla scarsa partecipazione al mercato retail dell’energia da parte delle famiglie, che si ritrova in tutti i paesi europei.
Nel mercato inglese, che ha fatto da apripista alle politiche di liberalizzazione dell’energia, la Competition and Market Authority (Cma) ha realizzato di recente uno studio approfondito che segnala i significativi vantaggi disponibili per chi decidesse di passare al mercato libero e che tuttavia non vengono colti. Tra gli elementi di preoccupazione individuati dallo studio inglese, tassi di switching bassi, tendenza alla crescita dei prezzi, tariffe poco trasparenti e discriminazione di prezzo tra aree differenti.
La situazione in Italia
In una ricerca in corso abbiamo applicato la metodologia della Cma al mercato elettrico italiano studiando le migliori e peggiori offerte disponibili sul mercato libero per diverse tipologie di consumatori domestici, sulla base dei risultati ottenibili sul sito di comparazione dei prezzi Trova Offerte gestito dall’Aeegsi, che include oltre il 90 per cento delle offerte disponibili. Riportiamo nelle due figure i guadagni e le perdite massimi percentuali rispetto a un contratto di maggior tutela per un utente domestico con potenza installata di 3 chilowatt, per diverse classi di consumo medio annuo e per una ripartizione del consumo nelle ore serali/notturne dell’85 per cento (blu), 70 per cento (rosso) e 50 per cento (verde).
Figura 1
polo 1
Figura 2
polo 2
Dai due grafici appaiono evidenti i significativi guadagni ottenibili sul mercato libero dagli utenti domestici, oltretutto percentualmente più elevati per le fasce di consumo più basse. La bassa partecipazione al mercato libero è dovuta agli elevati costi, reali o percepiti, sia nella ricerca delle informazioni sia nel passaggio a un nuovo contratto. Il secondo grafico evidenzia infatti come, scegliendo il contratto sbagliato, un consumatore domestico possa andare incontro a un incremento significativo di spesa.
Questo secondo dato è compatibile con il fenomeno di ritorno alla maggior tutela per una quota dei consumatori sul mercato libero, così come con il perdurante differenziale di spesa, superiore sul mercato libero rispetto alla maggior tutela. I dati appaiono preoccupanti, tanto più se si pensa che nel decreto concorrenza, ancora in attesa di approvazione definitiva al Senato dopo due anni di rimbalzo e annacquamento tra le due Camere, è previsto l’abbandono del regime di maggior tutela e il passaggio al mercato libero per tutte le utenze domestiche dal 2018.
L’Autorità negli ultimi due anni ha favorito una maggiore trasparenza delle bollette, che agevoli la comparabilità delle offerte, e prevede in futuro la definizione di contratti standardizzati che ogni operatore sul mercato libero deve proporre nel pacchetto delle proprie offerte. Sono senza dubbio misure utili ma, vista la situazione di partenza, difficilmente potranno trasformare consumatori passivi e poco informati in soggetti in grado di muoversi tra le diverse offerte cogliendo le occasioni migliori.
È quindi possibile che, almeno in una fase transitoria, sia utile pensare anche in Italia a definire categorie di consumatori particolarmente esposti al rischio di una scelta non ottimale nel mercato libero, ad esempio per età, livello di reddito e istruzione, capacità di accedere agli strumenti informatici, per i quali venga organizzata una gara per la fornitura, a cui gli operatori vengono chiamati a partecipare sulla base di un profilo contrattuale definito dall’Autorità.
In questo modo si verrebbe a definire, attraverso una concorrenza per il mercato, una offerta per alcune categorie di consumatori domestici, le quali manterrebbero ovviamente la possibilità di optare per altre offerte disponibili sul mercato libero.

Vaccini veramente sono utili?Io da piccola ho fatto il morbillo,la varicella, la scarlattina e sono ancora viva ,ho 68 anni

io da piccola ho fatto il morbillo,la varicella, la scarlattina e sono ancora viva ,ho 68 anni, i vaccini a cosa servono,poi chi paga e perchè quei vaccini,di quella casa farmaceutica e il ruolo di un ministro ignorante senza voti con odor di mafia che puzza come il pesce marcio,io non mi fido e voglio solo una cosa, votare

Morbillo, già più di mille casi da inizio 2017. Lorenzin: “Urgente applicare nuovo piano vaccini”

Morbillo, già più di mille casi da inizio 2017. Lorenzin: “Urgente applicare nuovo piano vaccini”

SCIENZA

L'aumento è evidente se confrontato con il 2016, quando in tutto l'anno sono stati registrati 884 casi. Il 90% di tutti i colpiti non era vaccinato, a conferma delle preoccupazioni sul calo delle coperture. Anche l'Oms richiama il nostro Paese: "È tra quelli in cui la malattia è ancora endemica"

oltre al governo usa e pure i puttini,ci sono i fantasmi formaggino,ma vaagahher

Questo dossier tanto pubblicizzato da Il Secolo XIX di Genova è stato fatto dal vecchio segretario di stato Tillerson dell' ormai ex presidente Obama . 
Siccome al Secolo hanno una paura fottuta di andare a chiedere spiccioli in strada hanno l'obbligo di persuadere e quindi dividere le persone tra filo - Russi e filo Americani mentre invece gli unici a essere" FILO DE MIGNOTTA " sono SOLO i giornalisti de Il Secolo XIX della vergogna ! 

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