il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

02/06/18

io grillina ti dico:fontana datti na calmata, le famiglie arcobaleno esistono e nel contratto di governo non ci sono le tue idee che sono private, ossia non in potenza legislativa

le famiglie arcobaleno ci sono e sono state riconosciute per prima da roma dove Virginia la grande ne ha riconosciuta una di due mamme la prima in italia,seguita subito da torino e poi milano, ossia lo sono di fatto, poi è umano perchè famiglia è chi sta insieme e si dedica ai figli, cosa importa se poi sono omo,bi sesso o etereo,ai bambini importa che ci sia amore e benessere per la loro crescita, il resto è solo pregiudizio.
La lega che nei sondaggi vola deve stare attenta, anche gli omosessuali votano e non sono pochi e i diritti devono essere diritti e non pregiudizio, attenti pure alle nascita, aumentare ancora la popolazione è un suicidio, bisogna invece dato che il paese è per vecchiaia a percentuali importanti badare all'assistenza che sia mirata e non asettica, ci può essere quella domiciliare, insomma i vecchi non vanno isolati,se sono motivati e non emarginati si ammalano meno e costano meno alla società.

Lorenzo Fontana: “Famiglie gay non esistono. Più figli, meno aborti”. Salvini: “Le sue idee non sono nel contratto di governo”

Lorenzo Fontana: “Famiglie gay non esistono. Più figli, meno aborti”. Salvini: “Le sue idee non sono nel contratto di governo”
In un solo giorno il leghista intervistato da Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, Avvenire e Gazzettino. Da un lato per rassicurare che i diritti esistenti non saranno toccati. Dall'altro per ribadire che non ce ne saranno di nuovi. E il vicepremier lo stoppa: "Libero di avere le sue idee, ma non sono la priorità"


Le associazioni contro Salvini: "No alla sforbiciata da 5 miliardi".VOGLIO DIRE ALLA CARITAS CHE A LAVORARE ALLA CARITAs non lavori,non sei assunto per merito ma per raccomandazione, voglio dire alla caritas che la carità per prima cosa la fa a se stessa

Print



Salvini e la "sforbiciata" sull’accoglienza: il monito delle associazioniIl parere delle organizzazioni sulle parole del neo ministro degli Interni. Arci: “Dimezzare le spese in maniera casuale è impossibile, Italia ha leggi da rispettare”. Oxfam: “Pacchetto immigrazione ha permesso di allentare vincoli europei”. Caritas: “In accoglienza lavorano onestamente tanti italiani”
"Mi sono confrontato con il presidente del Consiglio e gli ho chiesto di prestare particolare attenzione a quei 5 miliardi di euro che anche quest'anno sono destinati al mantenimento di migliaia di immigrati. Ecco, io vorrei dare una bella sforbiciata. Mi sembrano un po' tantini onestamente. A casa loro - ha poi concluso- sarà una delle nostre priorità: porte aperte alla gente perbene, un biglietto di sola andata a quelli che vengono qui solo a far casino e pensano di essere mantenuti a vita". Lo ha detto ieri sera in un comizio a Sondrio il leader della Lega Matteo Salvini, che oggi pomeriggio giurerà come nuovo ministro dell'Interno. In poche parole Salvini racchiude due dei principi cardine del contratto di governo tra Movimento cinque stelle e Lega sul tema immigrazione: una stretta all'accoglienza dei migranti e un aumento dei rimpatri per gli irregolari.
Intenzioni più volte ribadite in campagna elettorale e sulle quali il mondo del sociale ha espresso perplessità. “Oggi Salvini andrà a firmare per assumere l’incarico di ministro dell’Interno, una volta messo davanti alla situazione italiana vedremo se darà seguito o meno alle sue parole - sottolinea Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas italiana -. Rimandiamo ai fatti, non sappiamo se possiede qualche ricetta magica per evitare di accogliere persone che ne hanno diritto: un conto sono i desiderata del ministro, un conto sono i fatti e le leggi da rispettare”. Forti ricorda che sui territori anche molti sindaci leghisti, che si erano proclamati contro l’accoglienza, hanno poi portato avanti progetti Sprar. “Molti stanno accogliendo bene - aggiunge -. Va anche ricordato che nel settore dell’accoglienza sono impegnate migliaia di persone italiane. Che fanno questo lavoro onestamente, non sono tutti parte di Mafia capitale: l'incapacità di pochi non può pesare sugli sforzi dei molti. Tagliare i 5 miliardi all’accoglienza vuol dire non rispondere all’emergenza e crearne di altre”.
Anche per Filippo Miraglia, vicepresidente di Arci “dimezzare le spese per l’accoglienza in maniere del tutto casuale è impossibile a meno di non togliergli il cibo alle persone o farle stare per strada - sottolinea -. L’Italia sull’accoglienza ha delle regole da rispettare che derivano da tre direttive europee. Quanto si spende è proporzionato al numero degli arrivi. In questi anni si è già cercato di tutelare meno i richiedenti asilo - aggiunge - il primo a provarci è stato un ministro della Lega, Roberto Maroni, che non volendo riconoscere la protezione temporanea a chi arrivava dalla Libia li fece aspettare due anni, prima di dargli lo status. Nel frattempo si spesero molti più soldi del necessario. Il furore razzista porta a un aumento della spesa pubblica: quando si punta a ridurre le tutele si pongono ostacoli che fanno aumentare i costi della burocrazia”. Per Miraglia, inoltre, dopo i recenti fatti di Macerata il ministro dovrebbe “ponderare meglio le parole. L’immagine negativa dei richiedenti asilo non fa altro che caricare le tante persone che hanno rancore contro gli stranieri. Da Macerata in poi gli episodi di violenza razzista sono stati tanti, un ministro dovrebbe governare con responsabilità e dare l’esempio”.
Francesco Petrelli, senior advisor di Oxfam Italia ricorda che innanzitutto c’è una questione inerente ai “valori e ai principi”. “L’Italia ha degli impegni da mantenere per quanto riguarda il diritto all’accoglienza delle persone con protezione internazionale - afferma -. Le leggi e le convenzioni vanno rispettate”. In secondo luogo per Petrelli “si possono discutere le politiche europee ma solo se si sta dentro le norme europee”. Infine, “va ricordato che all’interno del pacchetto immigrazione ci sono i margini che consentono al nostro paese di allentare i vincoli europei. Quei quattro miliardi che spendiamo in accoglienza, infatti, fanno parte di una flessibilità contrattata con l’Europa sui vincoli di bilancio e il rispetto dei parametri. Forse il ministro Salvini - conclude - deve approfondire meglio la materia”.

Grillo suona la campanella dalla terrazza dell'hotel mentre in cielo passano le Frecce tricolori

Grillo suona la campanella dalla terrazza dell'hotel mentre in cielo passano le Frecce tricolori

Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha seguito la parata e staserà sarà a Piazza della Bocca della verità


Beppe Grillo ha seguito la parata militare, che si è svolta in via dei Fori imperiali, a Roma, dalla terrazza dell'hotel Forum, dove il fondatore del Movimento 5 Stelle soggiorna quando è nella Capitale. Un video ha immortalato Grillo sotto un tendone arancione mentre era intento a suonare una campanella, proprio nel momento in cui in cielo passavano le Frecce tricolori.

Grillo resterà a Roma e stasera, alle 19, parteciperà alla manifestazione convocata dai 5 Stelle a Piazza della Bocca della verità. Ad annunciarlo lo stesso Grillo in un tweet dove scrive: "Questa sera mi eleverò per voi in Piazza della Bocca della Verità".


Cristiano De André: "Mio padre avrebbe votato 5 stelle. Il Pd? Ha distrutto la sinistra, trasformata in mercato del potere"

Cristiano De André: "Mio padre avrebbe votato 5 stelle. Il Pd? Ha distrutto la sinistra, trasformata in mercato del potere"

BUON LAVORO E INIZIA LA TERZA REPUBBLICA, QUELLA DEI CITTADINI E NON DEI POLTRONIFICI PER CULI FALACCIDI

Ricordo a #Renzi che è stato ASSOLTO dalla Corte dei Conti (per aver assunto 4 funzionari in provincia) perché...”incapace di percepire l’illegittimità del suo operato” quindi prima di parlare....#GovernoLega5S




#PD allo sbando: manifesta contro un governo nato da un giorno e, non sapendo che minchia dire, la butta sul fascismo. Ormai col #PD non siamo più nella politica, sconfiniamo nella psichiatria.

Ecco le due Persone che affiancheranno il Ministro della Giustizia " Alfonso Bonafede " come Consiglieri


info5stelle qui si parla senza Censura del M5S e di tutti gli altri partiti.

INFO5STELLE.BLOGSPOT.COM

01/06/18

Spiegel adesso che stiamo pensando a noi e vogliamo migliorare la situazione italia, debellare le mafie e anche quelle finanziarie siamo mangia spaghetti con cappio?

Spiegel adesso che stiamo pensando a noi e vogliamo migliorare la situazione italia, debellare le mafie e anche quelle finanziarie siamo mangia spaghetti con cappio?Mi sa che la mafia fa comodo alla germania, cioè state facendo una figura di merda, noi vogliamo un cambiamento e democratico, basta pagare interessi che  danno vita a parassiti e si capisce chi è il parassita 

 Spiegel ancora all’attacco dell’Italia: copertina con spaghetti a forma di cappio e la frase “Ciao amore”

Der Spiegel ancora all’attacco dell’Italia: copertina con spaghetti a forma di cappio e la frase “Ciao amore”
Nel sottotitolo si legge: "Come l’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé". Solo pochi giorni fa un altro attacco era partito contro l'Italia accusata di essere “scroccona” (schnorrer) ai danni degli altri membri dell’Unione europea

poveraccia ,poi uno dice perchè non voti sinistra ma come fai a votarli

IL VIOLENTISSIMO ATTACCO A SALVINI E DI MAIO DELLA ANNUNZIATA: BUGIARDI
"Bugiardi". E' questo il titolo a caratteri cubitali che l'huffingtonpost.it, il giornale online diretto da Lucia Annunziata, mostra a metà mattinata. Sotto, le facce…
PIOVEGOVERNOLADRO.INFO

quelli onesti che danno lezioni,mi sa che sono pure peggio dll'italia


I tedeschi, si sa, sono sempre pronti a fare la ramanzina all’Italia. Chiunque a Berlino si sente titolato a puntare il dito. 28 settembre – Se non è la cancelliera Angela Merkel,…
IMOLAOGGI.IT

I derivati del tesoro. Vietato sapere come i nostri politici ci hanno fatto già perdere 32 miliardi e ce ne faranno perdere altri 15 da qui al 2020! Padoan impone il Segreto di Stato! Ce ne parla Milena Gabanelli, come al solito dalla parte della Gente.




Quanto pesano i derivati di Stato: ecco i conti sui cento contratti
Bocciata la mozione del M5S che chiedeva di vedere il contenuto degli impegni. Il ministero dell’Economia si è appellato al segreto di Stato
Di Milena Gabanelli
Notizia buona: qualche settimana fa la Camera ha approvato le mozioni della maggioranza per aumentare la trasparenza sui contratti derivati del Tesoro. D’ora in poi il ministero dell’Economia dovrà pubblicare sul sito del Dipartimento del Tesoro con maggiore frequenza, «preferibilmente trimestrale», i dati aggiornati sul valore di mercato dei contratti e sul valore su cui si calcolano i flussi finanziari (nozionale) . Notizia cattiva: bocciata la mozione del M5S che chiedeva di vedere cosa c’è scritto nei singoli contratti. Il ministero si è appellato al segreto di Stato.
La storia comincia a marzo 2012, quando Bloombergnews rende noto che il Tesoro Italiano, a fine 2011, ha chiuso in anticipo un contratto con Morgan Stanley liquidando senza batter ciglio 2,57 miliardi di euro. Si poteva negoziare e pagare meno, o abbiamo esaudito i desiderata della banca d’affari? Senza conoscere le clausole ti puoi solo fidare. Subito dopo però emergono indiscrezioni su altre operazioni in derivati con perdite miliardarie per il Tesoro, proprio mentre il ministro Fornero produceva «esodati» per mancanza di fondi. Parte una commissione di indagine parlamentare, una raffica di interrogazioni e question time. Le dichiarazioni dei ministri pro-tempore e del direttore del debito Maria Cannata sono sempre state rassicuranti qualificando il tema derivati di Stato come un problema estemporaneo e comunque sotto controllo.
Purtroppo i dati del Def ed Eurostat mostrano che il problema non è per niente sotto controllo e che le perdite effettive sono una costante nel bilancio dello Stato. In soldoni: 32 miliardi dal 2011 al 2016. Ma in essere ci sono ancora un centinaio di contratti per un controvalore di poco meno di 150 miliardi di euro e che possono produrre perdite negli anni a venire per 40 miliardi di euro. Lo stesso Tesoro le ha già stimate in 15 miliardi tra il 2017 e il 2020. Ma come fa il ministero a quantificare in modo così preciso le perdite, se ha sempre dichiarato di aver usato i derivati per proteggere il debito pubblico dal rischio di rialzo dei tassi di interesse? Che senso ha se la maggior parte del debito è già a tasso fisso? Chi ha analizzato le risposte fornite dal ministero di volta in volta, e sempre farcite di tecnicismi, non ha dubbi: si tratta di operazioni speculative che coprono in realtà i rischi delle banche dal calo dei tassi. Perché stipulare contratti che ti impegnano a pagare un tasso fisso prefissato per 30-40 anni, se non hai la sfera di cristallo? Inoltre molte di queste operazioni sono swaption, ovvero scommesse. Per semplificare si potrebbero paragonare alla vendita del diritto di prelazione su una casa, dopo 1 anno, alla metà del suo valore corrente. Queste «vendite» hanno consentito allo Stato di incassare subito e sistemare qualche bilancio difficile, ma lo hanno esposto al rischio di perdite ingenti negli anni a venire. Tre miliardi solo nel 2016, e almeno altrettanti sembra si spenderanno tra il 2017 e il 2018. Dove sta l’interesse dello Stato?
Intanto a luglio il procuratore della Corte dei Conti Massimiliano Minerva rinvia a giudizio per danno erariale per più di 4 miliardi di euro, Morgan Stanley, i ministri e direttori generali del Tesoro pro-tempore Domenico Siniscalco, Vittorio Grilli, Vincenzo La Via e l’inossidabile Maria Cannata, da più di 3 lustri direttore del debito pubblico. Per la Corte dei Conti il derivato con Morgan Stanley e ciò che ne è conseguito non sembrano riflettere l’interesse dei contribuenti. E tutti gli altri contratti contengono invece qualche vantaggio per noi? Bisognerebbe vederli, ma il ministro Padoan taglia la testa al toro: «Mettere in chiaro i contratti equivale a danneggiare il Paese, ad esporlo al rischio di speculazioni degli operatori di mercato».
Finora pare che siano state queste chiusure anticipate e le rinegoziazioni opache a rappresentare una speculazione ai danni del Paese. Conoscere i contratti, vedere le condizioni a cui sono stati stipulati, come sono stati gestiti nel tempo e analizzarli attraverso gli «scenari di probabilità» (cioè con gli stessi strumenti che usano le banche), ci farebbe capire se lo Stato ha fatto bene a farli, ha ricevuto i giusti compensi per i rischi che si è assunto, e magari anche a fare luce su come mai dirigenti del Mef, come Grilli e Siniscalco, sono finiti proprio a lavorare per quelle banche straniere che avevano stipulato questi contratti con lo Stato italiano. C’è da dire che quando Consob e Bankitalia proposero di utilizzare gli scenari di probabilità per i derivati degli enti locali, il Mef prima prese tempo, poi li fece rimuovere da qualsiasi ipotesi di lavoro con un provvedimento del governo Letta. E infatti sui derivati degli enti locali luce non verrà mai fatta, anzi non abbiamo neanche i dati aggregati che con tanta fatica sono stati ottenuti per quelli dello Stato italiano. In un Paese dove non si trova il denaro per mettere in sicurezza le scuole, mantenere efficiente la sanità pubblica e manutenere le infrastrutture per prevenire rischi sismici ed idrogeologici, è bello discutere dei vitalizi.

Meglio o meno peggio? Editoriale di Marco Travaglio


Meglio o meno peggio? Editoriale di Marco Travaglio

(pressreader.com) – Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano del 1 Giugno 2018 – È con somma sorpresa, mista a incredulità, che registriamo la prevalenza del buonsenso dopo 88 giorni di manicomio. Ci sarà tempo per giudicare il governo Conte. E l’unico giudizio che conosciamo, anche per la nostra ragione sociale, è quello sui fatti. Della maggioranza 5Stelle-Lega abbiamo già detto tutto: avremmo preferito un accordo tra il M5S e un centrosinistra profondamente rinnovato, ma queste tre ultime parole si sono rivelate un ossimoro, grazie a Renzi e ai suoi presunti oppositori interni. Molte cose della Lega e alcune dei 5Stelle non ci piacciono, ma il demenziale Aventino del Pd non ha lasciato alternative al patto giallo-verde. Salvo, naturalmente, le elezioni anticipate che ci avrebbero regalato un magnifico governo Salvini-Berlusconi. E, tra un governo con Salvini premier alleato del Caimano e un governo con Conte premier sostenuto dal M5S al 32,5% e dalla Lega al 17.5%, preferiamo il secondo: non sappiamo ancora se definirlo sulla carta migliore o meno peggiore, ma lo sapremo presto. Il programma, frutto evidente di un compromesso fra due culture e sensibilità diverse se non opposte, non cambia.
È un misto di molte proposte sacrosante e attese da decenni a costo zero o addirittura a vantaggio mille (su prescrizione, corruzione, mafia, carceri, manette agli evasori, conflitti d’interessi, Rai, Tav, acqua pubblica, tutela dell’agricoltura, green economy, vitalizi e altri tagli alla casta, revisione delle missioni militari all’estero e della Buona Scuola), riforme giuste ma di incerta copertura (reddito di cittadinanza, salario minimo, investimenti pubblici e revisione della Fornero), leggi sbagliate, scoperte e forse incostituzionali (la flat tax, a meno che non si riveli una semplice ed equa riduzione delle aliquote fiscali), assurdità da Stato di polizia (le forze dell’ordine armate di Taser, la pistola elettrica paralizzante inserita da Amnesty fra gli strumenti di tortura; e la licenza di sparare ai ladri anche quando non minacciano nessuno) o da governo xenofobo (gli asili nido gratis solo per bambini italiani), annunci ambigui tutti da verificare (i rimpatri individuali di immigrati irregolari senza diritto d’asilo sono doverosi, le espulsioni di massa sono vietate dalla Costituzione e dalla giurisprudenza europea). La lista dei ministri invece è parzialmente nuova. Savona, dipinto dal Colle come un kamikaze del Jihad Anti-Euro, va incredibilmente agli Affari europei: a Bruxelles stanno già preparando il comitato di accoglienza. A riequilibrarlo, c’è il ministro degli Esteri Enzo Moavero, non proprio un nome di cambiamento.
Viene dai governi Monti e Letta (e pare fosse in lista pure nell’abortito Cottarelli). All’Economia c’è un altro prof: Giovanni Tria, docente ed ex preside a Tor Vergata, con un buon curriculum, a parte i trascorsi con Brunetta. Il resto è un mix di tecnici e politici: a parte Di Maio al Lavoro, Sviluppo e Telecomunicazioni e Salvini all’Interno, non c’è nessun nome eclatante. Ci sono i pretoriani dei due leader: i dimaiani Fraccaro ai Rapporti col Parlamento e alla Democrazia diretta, Bonafede alla Giustizia e Grillo alla Salute; i salviniani Fontana ai Disabili, Centinaio all’Agricoltura e Stefani agli Affari regionali. L’ex finiana e neoleghista Bongiorno si occuperà di PA, sperando che riesca a farla funzionare un po’ meglio dei centralini della sua associazione Doppia Difesa. Fanno ben sperare Mauro Coltorti, ordinario di Geologia a Siena, e il generale Sergio Costa scopritore della terra dei Fuochi, ministri pentastellati delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Non altrettanto si può dire dei ministri dei Beni Culturali Bonisoli (M5S), esperto di moda e design, e dell’Istruzione Busetti (Lega), docente di Educazione fisica e burocrate del Miur. Completano il quadro le grilline Barbara Lezzi (M5S) al Mezzogiorno ed Elisabetta Trenta alla Difesa. Esperta di intelligence, sicurezza e cooperazione, la Trenta dovrà chiarire un’ombra di conflitto d’interessi familiare (il marito colonnello al vertice di Segredifesa, che si occupa dei contratti delle Forze Armate).
Dopo tanti fallimenti e colpi di scena, abbiamo un governo di compromesso: magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come l’hanno dipinto i giornaloni prim’ancora che nascesse. Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni. Non c’è neppure un ministro inquisito o condannato, ed è la prima volta dal 1994. Nessun ministro puzza di berlusconismo, ed è la prima volta dal 1983, quando con Craxi iniziò la lunga e ininterrotta stagione nera delle leggi ad personam e ad aziendam. I pericoli potrebbero arrivare dal Viminale, se Salvini tornasse indietro dal pragmatismo delle ultime settimane per reindossare i panni del Cazzaro Verde xenofobo e sparafucile da campagna elettorale permanente. […]

Medico, laureata con 110 e lode; Giulia Grillo, il ministro della Sanità che l'Italia aspettava da anni


E' la 43enne siciliana Giulia Grillo, medico e attualmente capogruppo alla Camera,…

ATTIVISTACINQUESTELLE.BLOGSPOT.COM

31/05/18

DICO SI A MELONI NEL GOVERNO IL PERCHè è SEMPLICE NON CI SI DEVE PERDERE NEL IO SONO DI SINISTRA E IO FASCISTA E IO ALIENO ECC E NON SI BADA ALLA SOSTANZA

DICO SI A MELONI NEL GOVERNO IL PERCHè è SEMPLICE NON CI SI DEVE PERDERE NEL IO SONO DI SINISTRA E IO FASCISTA E IO ALIENO ECC E NON SI BADA ALLA SOSTANZA,NOI ABBIAMO DETTO NON SIAMO SINISTRA O DESTRA,SIAMO IL M5S, DA SOLI NON SI GOVERNA A BERLUSCONI ABBIAMO DETTO NO PERCHè è UN PREGIUDICATO, LA MELONI NON LO è, SUPERIAMO BARRIERE IDEOLOGICHE E NON METTIAMOCI IN TESTA CHE NOI NON SIAMO AL SINISTRA, ALTRIMENTI VOTAVO LORO,SE NEL 2008 NON HO VOTATO,CIOè NON SONO ANDATA AL SEGGIO è PERCHè IO HO DECISO DI NON ESSERE DI SINISTRA, NON SCRIVO IL PERCHè PERò UN ESEMPIO LO FACCIO,IO DONNA DOVEVO INTEGRARE L'ISLAMICO E TOLLERARE CERTI ATTEGGIAMENTI DA RETROGRADI E RAZZISTI VERSO IL SESSO FEMMINILE PRECHè è LA LORO CULTURA, IO ALLA SINISTRA HO DETTO VAFFANCULO, E NON LA VOTERò MAI PIù.
CI SONO ALTRE COSE CHE NON MI SONO ANDATE GIù, POI HO SENTITO GRILLO, CHE DICEVA E DICE QUELLO CHE PENSO IO E HO VOTATO I 5 STELLE CHE NON SONO SINISTRA, ALTRIMENTI NON LI VOTEREI,DETTO QUESTO ADESSO DICO PERCHè MELONI NO,NON è BERLUSCONI, I RAGAZZI DI FDI SONO ,POSSONO ESSERE DEGLI OTTIMI ALLEATI,DI SICURO MEGLIO DEL PD E DI COTTARELLI

Governo, diretta – Incontro Di Maio-Salvini sui ministri. Alla Camera anche Meloni. Il nodo è ingresso di Fdi nell’esecutivo

Governo, diretta – Incontro Di Maio-Salvini sui ministri. Alla Camera anche Meloni. Il nodo è ingresso di Fdi nell’esecutivo
CRONACA ORA PER ORA - Serie di riunioni a Montecitorio per ritentare la strada della soluzione alla crisi. Fratelli d'Italia: "Pronti a rafforzare la maggioranza". Sibilia (M5s): "Ok se rispettano il contratto". Ma l'ipotesi della Meloni ministra viene respinta da ambienti Cinquestelle

Veltroni lui con 9000 euro al mese in pensione a 50 anni e non gli basta mai,si fa un filmetto da autore che ha la terza media, se lo fa pagare dal contribuente e se lo fa premiare dalla nomenclatura, ossia una schifezza di casta purissima,ma un operaio che fa fatica a vivere vota te?Io no

Veltroni lui con 9000 euro al mese in pensione a 50 anni e non gli basta mai,si fa un filmetto da autore che ha la terza media, se lo fa pagare dal contribuente e se lo fa premiare dalla nomenclatura, ossia una schifezza di casta purissima,ma un operaio che fa fatica a vivere vota te?Io no

De Santis Pannecchia Carlo ha condiviso un link nel gruppo: Tutto Travaglio Originale.
1 h
Unitevi, smettete di farvi le guerre.
Affidate a Gentiloni il compito di ricucire politicamente l'identità del PD.
L'appello di Walter Veltroni
A colloquio con il fondatore di Repubblica, Walter Veltroni cerca di spiegare le ragioni della crisi...
FANPAGE.IT