IO COME DONNA NON MI SONO VOLUTA SPOSARE E AVESSI AVUTO UN FIGLIO ME LO SAREI TENUTO E SENZA PADRE, IO HO AVUTO COME PADRE UN PADRONE,BOTTE A MIA MADRE,E CA CHI GLI CAPITAVA ATTORNO DELLA FAMIGLIA,IO HO AVUTO LA FORTUNA DI CRESCERE CON DEGLI ZII, CHE SONO STATE PERSONE AFFETTUOSE E QUALCHE SBERLA L'HO PRESA,MA ERA PER INSEGNARMI,PER DARMI UNA SCOSSA NON PER FEROCIA E SADISMO,MIO PADRE L'HO CONOSCIUTO CHE AVEVO 11 ANNI, MI DISSE STAI QUì CHE ARRIVO,DOPO MEZZA GIORNATA CHE STAVO AL BAR, VENNE UN MIO CUGINO CHE IO NON CONOSCEVO E MI PORTò DA MIA ZIA,IO PIANGEVO DISPERATA, LA SERA ARRIVò IL MIO PAPà E SICCOME CON MAI ZIA ERA IN DISACCORDO MI DISSE CHJE ANDAVAMO DALLA NONNA, IO MI RIFIUTAI E EBBI DA LUI IL PRIMO SBERLONE, MIA ZIA INTERVENNE E MI PORTò VIA E LO MANDò IN BUONE MANIERE PERCHè ERA DONNA COLTA ECC, A FARE IN CULO.ALLA FINE PARTIMMO PER IL NORD, A MILANO MI PERSE IN STAZIONE, MI RITROVò E COSì ANDAMMO A CASA, Lì MIA MADRE E I MIEI FRATELLI ABITAVANO IN DUE LOCALI, PICCOLISSIMI , MIO PADRE VOLEVA LE CASE POPOLARI,MIA MADRE SPERAVA CHE NON GLIELA DAVANO,DISSE CHE Lì NOI SAREMMO CRESCIUTI DELINQUENTI E AVEVA RAGIONE, LA CASA NON GLIELA DIEDERO,IL SINDACO GLI DISSE CHE ESSENDO LUI UN MAESTRO E AVENDO UN REDDITO ECC, NON NE AVEVA DIRITTO, PASSò L'INVERNO,IO FUI BOCCIATA IN PRIMA MEDIA, E ALL'ESTATE IL SIGNOR PADRE PADRONE ANDò AL SUD A COLTIVARE LA TERRA DI MIA MADRE CHE MANCO LA DOVEVA NOMINARE, ERA DI MIO PADRE PURE QUELLA.
MIA MADRE AFFITTò UNA CASA NORMALE APPROFITTANDO DELLA SUA ASSENZA, INSOMMA UN PADRE CHE RA DI UN EGOISMO ESTREMO,UNA MADRE CHE RA SUCCUBE ,NOI FIGLI CHE ERAVAMO PERSI, INFATTI DICEMMO A NOSTRA MADRE DI SEPARARSI,MA LEI ERA DONNA FEDELE ECC, MIO PADRE LA PICCHIAVA SEMPRE, PURE MIA SORELLA MIO FRATELLO MENO PERCHè ERA MASCHIO E FORTE, E PER ME CI FURONO DUE VOLTE ANCORA CHE LE PRESI,UNA VOLTA A CINGHIATE, L'ALTRA PERCHè SCALZA D'INVERNO, MEZZA NUDA ANDAI DAI CARABINIERI A DIRE CHE MIO PADRE STAVA PICCHIANDO MIA MADRE, MI ACCOMPAGNARONO,E Lì LUI MI PICCHIò DAVANTI AI CARABINIERI, NON MOSSERO UN DITO CHE LUI AVEVA LA PATRIA PODESTà.
ALLA FINE ALLA QUARTA VOLTA CHE SI APPRESTAVA NELLA SUA OPERA DI PICCHIAMENTO, IO GLI DISSI DI AMMAZZARMI PERCHè SE RIMANEVO VIVA L'AMMAZZAVO IO, NON MI TOCCò PIU' PERCHè IO L'AVREI FATTO.
A PILON DICO CHE è UNO STRONZO, E SE DEVONO LEGIFERARE STE COSE è MEGLIO CHE IL GOVERNO CADA.
UN UOMO CHE VUOLE GIUDICARE UNA DONNA NON è NORMALE,PER UN MOTIVO SEMPLICE NON SA COSA SENTE UNA DONNA DEL SUO CORPO, UNA DONNA MALTRATTATA è UNA DONNA FERITA, NON è SPONTANEA FA FATICA PURE AD AMARE I FIGLI, HA PAURA DI TUTTO,VIVE NEL TERRORE, ADESSO FA BENE SE SI SEPARA,MA SE POI UN PILON DE MERDA LEGIFERA CHE PURE DA SEPARATA COMANDA IL MASCHIO CARO PILON TI AUGURO IMPOTENZA A VITA, PERCHè SEI SOLO UNO STRONZO.
E ANDIAMO ALLA QUESTIONE GAY, CHI NE HA PAURA ,CHI COME TE LI VUOLE CONTROLLARE HA PAURA DELLA LATENZA CHE HA IN SE,IN POCHE PAROLE PILON SEI UN GAY E NON TI ACCETTI, E ALLORA FAI LA GUERRA A TE STESSO,VAI DALLO PSICOLOGO FATTI CURARE.
Presa Diretta ha smascherato il ddl Pillon
Una grande prova di servizio pubblico quello della puntata intitolata Dio, Patria e Famiglia, che ha mostrato chiaramente l’intenzione del governo di ristabilire un nuovo Medioevo per donne e bambini.
No divorzio, no aborto, no diritti civili alle persone omosessuali. Questo il disegno che si cela dietro il ddl Pillon, attualmente in discussione al Senato, presentato astutamente come un provvedimento volto a equilibrare l’affido condiviso in caso di separazioni ma che nasconde invece, riga dopo riga, molto altro.
In questi mesi abbiamo visto in tivù e in pubbliche occasioni il senatore Pillon esporre il suo disegno millantando interesse per il bene dei minori, parlando di diritto alla bigenitorialità, concetto su cui chiunque è d'accordo e che è già possibile con le leggi che abbiamo per i padri che responsabilmente vivono il loro ruolo con amore e impegno anche dopo la separazione. Ma la giornalista Giulia Bosettidurante la puntata del 28 gennaio di Presa Diretta (Rai Tre) ci ha dato la possibilità di spogliare il disegno del vestito della festa, raccontandoci come è nato, da chi è stato scritto, quali intenti nasconde, contro le donne e la loro libertà. Ci ha svelato la sua grande ipocrisia. Nelle sue interviste ha raccolto i valori e gli intenti di dei vari co-autori e sostenitori del disegno di legge Pillon che di fronte a domande semplici hanno dovuto dare risposte chiare, riassumibili in pochi punti:
-Il femminicidio non esiste;
-La violenza domestica ha le chiavi di casa e porta i tacchi a spillo;
-L’eutanasia va vietata;
-La famiglia è solo quella con mamma e papà;
-L’aborto è più grave dello stupro;
-L’aborto va vietato per la salvaguardia della specie;
-La famiglia ha finalità procreativi e ci stiamo riempendo di musulmani, rischiamo l’estinzione;
-Da quando le donne hanno acquisito il diritto di divorziare non sono più realizzate e felici di prima;
-Le donne stanno meglio a casa ad accudire i figli. Bisogna alzare gli stipendi agli uomini così che le donne possano smettere di andare al lavoro;
-Le donne valide anche nel mondo della politica sono poche, la maggior parte sono carrieriste;
-Il matrimonio non è basato sull'amore;
-Se uno si vuole separare no sono fatti suoi;
-Il divorzio va vietato perché la famiglia non è una questione privata ma un fatto sociale;
-Oggi siamo più forti perché al governo abbiamo il ministro Fontana e abbiamo la Lega;
(Se tutto questo vi sembra impossibile andate su Raiplay a rivedere la
puntata).