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11/03/17

-MAFIA DI STATO E COSA NOSTRA-


-MAFIA DI STATO E COSA NOSTRA-
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A fine settembre 2015 il capo del Viminale era nel capoluogo per la festa della Polizia. Pochi giorni dopo il Pd locale denunciava: "È inaccettabile la chiusura di un intero quartiere al fine di consentire la partecipazione di un Ministro all’inaugurazione di un ristorante". La segretaria del circolo dem: "Mai smentiti". Alfano ha detto a giornali e agenzie di non aver partecipato a quell'evento, ma a un'interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera da Walter Rizzetto, il vice di Alfano Filippo Bubbico evitava di evadere la richiesta di chiarimento su quella serata!!!
Il ministero dell’Interno non ha mai smentito la presenza di Angelino Alfano all’inaugurazione del ristorante Pitti a Catania. O almeno non l’ha fatto ufficialmente, pur avendone l’occasione, e nonostante il responsabile del Viminale abbia più volte sottolineato il contrario, annunciando di essere pronto a querelare sia Il Fatto Quotidiano che Mario Michele Giarrusso, il senatore del Movimento 5 Stelle autore di un attacco all’indirizzo dello stesso Alfano durante la festa nazionale dei pentastellati in corso a Palermo.
Ma andiamo con ordine. La vicenda del ristorante Pitti di Catania esplode due giorni fa, quanto la procura antimafia della città etnea ordina il sequestro preventivo del locale. Il motivo? Secondo gli inquirenti la società che lo gestisce è riconducibile a Salvatore Caruso, coinvolto in un’operazione antimafia del gennaio scorso contro la cosca Santapaola – Ercolano. Il ristorante aveva già conquistato le pagine di cronaca il 29 settembre del 2015, quando un articolo pubblicato dal blog “Il Post Viola” – e ripreso da diverse testate locali – segnalava la presenza dello stesso Alfano all’inaugurazione del locale, proprio mentre era in corso a Catania la festa della polizia. Una presenza, quella del ministro dell’Interno in città, che non era certo passata inosservata, dato che per l’occasione l’intera zona di piazza Manganelli – a ridosso della quale si trova il ristorante – era stata blindata e sgomberata dalle automobili per lasciare spazio a un codazzo di auto blu. “È inaccettabile la chiusura di un intero quartiere e preavviso ai residenti solo la mattina, al fine di consentire la partecipazione di un Ministro all’inaugurazione di un ristorante”, commentava infatti Adele Palazzo, segretaria del Pd Centro Storico di Catania, in un comunicato stampa datato 1 ottobre 2015. “Ho scritto quel comunicato dopo aver saputo dai residenti della presenza di Alfano in piazza Manganelli compresa la visita al ristorante, che aveva provocato disagi all’intera zona, e nessuno – compreso il Ministro – ha mai smentito il contenuto della mia nota stampa”, dice l’esponente dem.
Eppure oggi Alfano smentisce quella circostanza, almeno mediaticamente. Ma così non ha fatto il suo viceministro Filippo Bubbico, rispondendo ad un’interrogazione a risposta scritta presentata dal deputato (ex M5s, ora Fratelli D’Italia) Walter Rizzetto. Il parlamentare chiedeva conto del denaro speso per consentire la partecipazione di Alfano alla festa della polizia. “Si è appreso che il 29 settembre il Ministro interrogato e il capo della polizia Alessandro Pansa hanno partecipato alla festa organizzata a Catania in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, finanziata con denaro pubblico; tali festeggiamenti non si limitavano esclusivamente alla funzione religiosa: sono proseguiti con banchetti ed eventi musicali in cui erano coinvolti oltre 90 musicisti che compongono la banda della polizia di Stato, suscitando l’indignazione degli agenti di polizia”, scriveva Rizzetto nella sua interrogazione depositata il 6 ottobre 2015. Poi il deputato citava l’episodio della visita al ristorante del leader Ncd super scortato. “Si apprende – proseguiva sempre il parlamentare – che circa 48 vetture in coda durante la parata abbiano, avuto funzione di scorta al Ministro interrogato, al capo della polizia Alessandro Pansa, al sindaco Enzo Bianco e alle altre personalità politiche presenti alla manifestazione, per raggiungere a fini privati il ristorante Pitti sito a ridosso di Piazza Manganelli resa parcheggio riservato alle vetture in questione, dopo aver rimosso e multato le vetture dei residenti di zona che, a quanto è dato sapere, non erano stati avvisati per tempo del divieto di sosta straordinario indetto il 29 settembre 2015”.
Per rispondere a Rizzetto, il Viminale impiega quattro mesi. Poi, il 4 febbraio 2016 ecco che arriva la risposta di Bubbico. Cosa scrive il viceministro dell’Interno nel suo atto parlamentare? Di tutto e di più. Comincia ricordando che “la Polizia di Stato ha due momenti solenni di celebrazione: la ricorrenza dell’anniversario di fondazione e quella dedicata al Santo Patrono che, nel caso specifico, ricorre il 29 settembre, giorno in cui si festeggia San Michele Arcangelo”. Prosegue spiegando che quest’anno “la banda musicale della Polizia di Stato ha tenuto un concerto presso il teatro Massimo Bellini, concesso a titolo gratuito, offrendo alla cittadinanza un momento di condivisione e vicinanza con l’istituzione”. Precisa addirittura “che l’orchestra, al pari delle formazioni musicali delle altre Forze di polizia e Forze armate, ha tra i compiti istituzionali quello di esibirsi su tutto il territorio nazionale”. Parole utilizzate per spiegare o smentire la visita scortata di Alfano al ristorante Pitti? Zero. Bubbico semplicemente non ne parla: risponde punto su punto all’interrogazione di Rizzetto ma sceglie di glissare sulla presenza di Alfano al ristorante poi sequestrato per mafia. E pazienza se adesso dal Viminale annunciano querele sottolineando che “la dichiarazione di Giarrusso è ancora più grave perché giunge dopo la reiterazione odierna di una smentita che già il ministro Alfano aveva fatto il 3 ottobre del 2015″. Una rettifica che evidentemente deve essere sfuggita anche a Bubbico. Che, infatti, quattro mesi dopo aveva la possibilità di rendere ufficiale quella smentita verbale di Alfano, mettendola nero su bianco nella risposta all’interrogazione di Rizzetto. Dove però della presenza del ministro all’inaugurazione del ristorante sequestrato per mafia semplicemente non si parla. Come dire: verba volant, scripta manent.

Consip, Gomez: "Giustizia non funziona in Italia? Conviene alla classe politica e agli amministratori pubblici"

Disabili, Ficarra e Picone: “Governo Gentiloni ha tagliato il fondo? No, ha proprio toccato il fondo”

10/03/17

Pink Floyd - Uno di questi giorni

Consip, Travaglio: "Dopo una settimana di notizie, i colpevoli sono i magistrati e non i ladri"

si ricomincia dalla lingutta, epoi il resto?Non se pò mette è pornografia

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Giustizia Piddina...

Photo published for Giustizia Piddina…

questi grillini!!!!!

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Striscia La Notizia, Ficarra e Picone: "Pd? Emiliano vuole che sia partito di chi non conta niente. Ora è partito di chi conta i soldi" - Il Fatto Quotidiano

ho detto tutto

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ho detto tutto

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giusto

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Cu.. Cùù.. Posso interessare..?Cantone e Tronca tacciono

Cu.. Cùù..
Posso interessare..?

sai che ti dico governo di sinistra:va a cagare, se tu sei sinistra io so dio in persona.siete lo schifo fascista di sempre .Il reddito di cittadinanza è dignità,quello che il governo adesso vuol dare è carità pelosa sempre coi soldi nostri

20 miliardi per le banche, 1 per i poveri #GentiloniNonMiFreghi


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di MoVimento 5 Stelle
Il ddl povertà approvato ieri in Senato dalla maggioranza è una presa in giro colossale, che non a caso arriva alla fine della legislatura. Il Governo Gentiloni tenta di salvare la faccia con un bluff, inseguendo il reddito di cittadinanza del M5S. Il risultato è un obbrobrio: una rivisitazione della social card di Berlusconi e niente più. Vengono stanziate risorse insufficienti fregandosene di milioni di italiani in difficoltà. La povertà non si combatte con l'elemosina, ma con un piano che al sostegno al reddito affianchi il reinserimento lavorativo. Il nostro reddito di cittadinanza prevede 15 miliardi di euro per aiutare i nuclei famigliari in difficoltà e 2 miliardi per rilanciare i centri per l'impiego. Reddito e lavoro.
C'è anche la truffa. Il ddl povertà è una legge delega: quindi in realtà nonostante i titoli dei giornali nulla è stato fatto! Ci saranno effetti reali solo con i successivi decreti legislativi se ci saranno. Ad oggi è un annuncio, un provvedimento in bianco che non dice nulla. Sappiamo solo una cosa: le risorse stanziate non bastano. Eppure i soldi ci sono. Gentiloni come primo atto ha creato 20 miliardi di nuovo debito a favore delle banche (compresa quella del Pd). E ora ne mette uno per i poveri perchè non ci sono i soldi? A chi vuol darla a bere?
Secondo le prime indiscrezioni, a beneficiare del miliardo stanziato dal Governo sarebbero soltanto alcune famiglie con figli minori o quelle con un membro under 55, escludendo così i pensionati e i giovani. Eppure più di 1 milione e mezzo di pensionati percepiscono una pensione inferiore a 500 euro al mese, negli ultimi anni 400 mila pensionati hanno abbandonano il nostro Paese per andare all'estero a cercare una vita dignitosa, la disoccupazione giovanile è intorno al 40% (in alcune regioni del Sud addirittura si avvicina al 60%), oltre 100 mila persone, soprattutto giovani, abbandonano ogni anno il nostro Paese.
Se oggi si parla di contrasto alla povertà è solo grazie alla battaglia portata avanti dal MoVimento 5 Stelle che ha sempre detto che NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO. La soluzione però non è quella dell'elemosina a fini elettorali e propagandistici. La soluzione è il reddito di cittadinanza, primo e principale pilastro del nostro programma di governo. Un reddito che al sostegno affiancherà risorse per riavviare al lavoro i disoccupati, nell'ottica di un grande piano di rilancio economico e industriale. Tutto il resto sono elemosine elettorali. #GentiloniNonMiFreghi

però io che i libri di camilleri li ho letti tutti è un'altra cosa e dico libri,ossia non ha scritto solo Montalbano

però io che i libri di camilleri li ho letti tutti è un'altra cosa e dico libri,ossia non ha scritto solo Montalbano

oggi sul fatto quotidiano si legge tutto il marcio che c'è, tanto paghi tu italiota che vuol dire idiota, Tutti i nomi dei politici citati nelle carte dei pm su Alfredo Romeo

oggi sul fatto quotidiano si legge tutto il marcio che c'è, tanto paghi tu italiota che vuol dire idiota

L’agenda del cactus – Tutti i nomi dei politici citati nelle carte dei pm su Alfredo Romeo

A LICINE. Sostiene Italo Bocchino, l’ex finiano indi factotum per Alfredo Romeo: “Temo che ancora una volta poi Gianni prende la seggiata… de Magistris sta facendo operazioni clientelari a tutto spiano… eh!”. I suoi interlocutori sono due. Lo stesso Romeo e Stefano Caldoro, socialista berlusconiano, già governatore campano. La seggiata, in dialetto napoletano, è la sediata. […]

L’agenda del cactus – Tutti i nomi dei politici citati nelle carte dei pm su Alfredo Romeo

m5s primo partito Sondaggi elettorali, il Pd perde quasi due punti in una settimana.

 Sondaggi elettorali, il Pd perde quasi due punti in una settimana. Cresce il M5s

09/03/17

Gianna Nannini Quale amore vuoi video e testo


Dietro l'auto che partiva
il sole appena nato
ancora un pò ubriachi e senza fiato
metti via le tue risposte
le tue vacanze forse
è stato tutto molto bello grazie
e dopo te ne vai,
mi manchi già
e dopo non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Sotto il cielo delle fabbriche
il cuore sbatte a vuoto
eppure sembra tutto come un gioco
e restare nella nebbia
a toccarci fino in fondo
cercando di fermare questo sogno
E allora te ne vai,
mi manchi già
e allora non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
Quale amore vuoi?
Poi l'aereo che ti chiama
gli occhiali nel taschino
la tua espressione storta da bambino
non mi fai capire niente
domani mi domandima
quei tuoi occhi sono già distanti
A quale amore vai?,
mi manchi già
A quale amore vai?,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo posso dare dove vai
quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo voglio dare dove sei
Writer(s): Fabio Pianigiani, Gianna Nannini

Mina - Io ti amavo quando ... Io ti amavo e tu di una stirpe pazza di eroi resistevi e pagavi



Guarda che
ti amavo
quando tu quegli occhi tuoi
per primo no
non li abbassavi mai
quando per convincermi
spaccavi il cielo e poi
tiravi me
nel caos dei tuoi guai.
Io ti amavo e tu
di una stirpe pazza di eroi
resistevi e pagavi
i sogni che sai
posso ben dire di te
che non ti piegavi mai
è vero mai, mai, mai
neanche con me.
Guarda che
ti amavo
quando quel sorriso lì
era lì più ironico di così
quando le sconfitte
tu le invitavi a casa
pur di non dire nemmeno un sì.
Io ti amavo e tu
di una stirpe pazza di eroi
resistevi e pagavi
i sogni che sai
posso ben dire di te
che non ti piegavi mai
è vero mai, mai, mai.
Ma oggi che anche tu ti chini di più
e la gente la temi un pò
io devo imparare
imparare ancora ad amare in te
un altro uomo.
Io ti amavo e tu
di una stirpe pazza di eroi
resistevi e pagavi
i sogni che sai
posso ben dire di te
che non ti piegavi mai
è vero mai, mai, mai
neanche con me.

CONSIP: TUTTI GLI INTRECCI

Sempre più convinto che sarà Cantone, il prossimo a darci tante gioie..

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Piercamillo Davigo - La Gabbia Open (08 marzo 2017)

Fabrizio Rondolino è solo da denunciare, questo sputa sulle persone per bene per difendere i criminali a tutte le ore in tv



http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/09/consip-rondolino-vs-lillo-non-ci-sono-soldi-lunico-reato-e-la-fuga-di-notizie-lui-parli-pensando-a-renzi-che-ti-guarda/3440439/

Duro scontro a La Gabbia Open (La7) tra il vicedirettore del Fatto Quotidiano Marco Lillo e il giornalista dell’Unità Fabrizio Rondolino. Al centro della discussione il caso Consip. Secondo Rondolino la fuga di notizie è l’unico reato sicuro dell’inchiesta, che ha danneggiato le indagini e la reputazione degli indagati: “Nel caso Consip inventato da Woodcock e dal Fatto, non ci sono ne soldi ne tangenti”. Tesi contestata da Marco Lillo. “Tu dovresti fare il giornalista, racconta i fatti. Io penso che Rondolino, quando parla in televisione, parla pensando a Matteo Renzi che lo guarda e non ai telespettatori”.

“La Lubjanchi”: di Marco Travaglio

“La Lubjanchi”: di Marco Travaglio

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – La Lubjanka è il palazzone di Mosca che dal 1918 ospita i servizi segreti russi: prima Ceka, poi Gpu, poi Nkvd, poi Kgb, oggi Fsb. Famigerata per gli arresti di massa, le grandi purghe, le torture e i brutali interrogatori dei dissidenti poi deportati in Siberia (Solženicyn immortalò il tutto in Arcipelago Gulag), è il simbolo del terrore sovietico e postsovietico, tanto che i moscoviti non hanno mai smesso di ironizzare: “La Lubjanka è il palazzo più alto di Mosca perché da lì si vede direttamente la Siberia”. Mai avremmo immaginato di risentirla evocare oggi: non a proposito dei modi un po’ ruvidi di Putin, ma dei terribili inquisitori che indagano sul caso Consip. Il merito dell’inaspettata denuncia va al samizdat nostrano, diretto dal rag. Claudio Cerasa e ridotto alla clandestinità dall’occhiuto regime poliziesco della Repubblica delle Procure, oltreché dall’odiosa congiura dell’intero popolo italiano che si ostina a non acquistarlo e soprattutto a non leggerlo: Il Foglio – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 9 marzo 2017, dal titolo “La Lubjanchi” –.Con grave sprezzo del pericolo e soprattutto del ridicolo, il quotidiano clandestino raccoglie il grido di dolore di uno dei tanti perseguitati dalle purghe giudiziarie: l’avvocato Alberto Bianchi che, essendo “tipo notoriamente schivo e riservato”, regala all’amorevole intervistatrice Annalisa Chirico appena quattro colonne di piombo d’intervista (fosse esuberante ed estroverso, non basterebbe una Treccani).
Ed eccoci alla Lubjanka, anzi Lubjanchi: siccome alcuni osservatori, da l’Espresso al prudentissimo Antonio Polito del Corriere, sollevano dubbi sui conflitti d’interessi dell’avv. Bianchi, questi si sente vittima del “sillogismo della Lubjanka”.
“La cronista – annota sbigottita la Chirico – è colta alla sprovvista”, anche perché il nostro avvocato dall’“aspetto algido e austero” di solito “evita i cronisti”. Pazienza, con lei avrà fatto un’eccezione, forse perché Annalisa di lui sa proprio tutto, persino cosa tiene nel cassetto del guardaroba (“i gemelli che esibisce ai polsi, ne possiede a iosa”, e chissà lei come fa a saperlo, ah saperlo).
Dicevamo del sillogismo della Lubjanka che “il petalo pistoiese del ‘Giglio magico’, oggetto dei desideri di lobbisti e imprenditori” (ovviamente respinti con perdite) e delle croniste del Foglio (un po’ meno), “dopo 62 anni trascorsi placidamente nel quasi completo anonimato, nella routine del contado, con un matrimonio annullato e zero figli”, ci “illumina” così: “Funziona in tal guisa: tu sei nominato da Renzi in Open e Marroni da Renzi in Consip/tu sei nominato legale di Consip da Marroni/ergo tu fai gli interessi del nominante (Renzi) in Open e Consip”.
E si sa: “Gli interrogatori degli oppositori al regime sovietico si svolgevano secondo analoghi sillogismi”. Più che un sillogismo, una supercazzola che proviamo a tradurre in italiano, a costo di incorrere in una di quelle “gigantesche invasioni della privacy a puro scopo scandalistico, senza rispetto per l’intimità e la vita famigliare” che lo schivo avvocato lamenta per babbo Renzi, uomo “di specchiata onestà”. Bianchi fa l’avvocato a Firenze ed è vicino alla Dc, poi alla Margherita. Nel 2001 Tremonti (governo B.) lo nomina liquidatore di Efim. Nel 2012 Renzi, sindaco di Firenze, lo nomina presidente della Fondazione Big Bang (poi Open), nata nello studio Bianchi per raccogliere fondi per la sua corrente e le Leopolde. A proposito di “gemelli a iosa”, Bianchi ha pure un fratello, Francesco: Renzi lo fa commissario al Maggio Fiorentino. Nel 2014 il premier Renzi piazza Alberto nel Cda di Enel. Intanto lo schivo e algido avvocato si mette in società con Marco Carrai, di cui è testimone di nozze con Matteo. E fa il consulente per società pubbliche controllate dal governo Renzi (Fs, Consip ecc). Consip, guidata dal renziano Luigi Marroni e anche prima, gli paga 340 mila euro di parcelle in tre anni. Ora si scopre da un’intercettazione che l’anno scorso Palazzo Chigi (regno di Renzi e Lotti) chiamò Marroni per salvare le coop rosse Cns e Manutencoop che, dopo la sanzione del Garante del mercato per aver fatto cartello in una gara, secondo le regole Consip dovevano essere escluse da un nuovo appalto da 532 milioni. “Questa cosa – dice Marroni – l’ho affidata all’avv. Bianchi… Se condividiamo la scelta con Bianchi, lui è amico di Palazzo Chigi e gliela spiega lui”.
Cioè: il cassiere di Renzi riceve incarichi da Renzi e segue le imprese interessate agli appalti Consip; chissà se poi queste, riconoscenti, finanziano la fondazione di Renzi. Lo fece Alfredo Romeo con 60 mila euro nel 2013, quand’era condannato in appello per corruzione (non ancora assolto in Cassazione e non ancora riarrestato per corruzione). E lo fece Salvatore Buzzi con almeno 5 mila euro (restituiti dopo la retata di Mafia Capitale). Degli altri non si sa, perché – spiega Lubjanchi – la normativa sulla privacy consente al finanziatore di una fondazione di non essere disclosed senza esplicita autorizzazione. Open si attiene alla legge vigente. Cambino la legge e ci adegueremo”.
Purtroppo Matteo, in tre anni, s’è scordato di cambiarla: vorrebbero tanto, lui e Bianchi, rivelarci i non disclosed che li finanziano, ma proprio non possono. C’è, è vero, la questioncina del collettore di fondi per Renzi che riceve da Renzi e dai suoi amici incarichi da cui dipendono affari di gruppi privati che finanziano o potrebbero finanziare Renzi tramite Open o pensano di finanziare il babbo con 30 mila euro al mese. Ma ragionando “in tal guisa” si dà “la stura all’inarrestabile cultura del sospetto onnipervasivo, anticamera della tirannia” e soprattutto della Lubjanka.
Basta un niente e da Arcipelago Gulag, con tutti quei gemelli a iosa, più un fratello e qualche babbo, ti ritrovi in Arcipelago Consip.

m5s al 48% In Italia non ne parlerà nessuno. Questo è il sondaggio di oggi della BBC Inglese, l'unica ad aver previsto la vittoria di Trump in America, e quindi assolutamente affidabile.


 
In Italia non ne parlerà nessuno. Questo è il sondaggio di oggi della BBC Inglese, l'unica ad aver previsto la vittoria di Trump in America, e quindi assolutamente affidabile.
Siamo contro tutto e tutti, siamo noi contro chi vuole continuare a mangiare sulle nostre spalle.
Condividiamo e almeno noi diamoci da fare per dare un futuro a questa Italia, Alessandro e Luigi lo sanno e dobbiamo dargli una mano.
Ora tocca a noi!

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08/03/17

quale amore vuoi-gianna nannini video e testo



Dietro l'auto che partiva
il sole appena nato
ancora un pò ubriachi e senza fiato
metti via le tue risposte
le tue vacanze forse
è stato tutto molto bello grazie
e dopo te ne vai,
mi manchi già
e dopo non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Sotto il cielo delle fabbriche
il cuore sbatte a vuoto
eppure sembra tutto come un gioco
e restare nella nebbia
a toccarci fino in fondo
cercando di fermare questo sogno
E allora te ne vai,
mi manchi già
e allora non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
Quale amore vuoi?
Poi l'aereo che ti chiama
gli occhiali nel taschino
la tua espressione storta da bambino
non mi fai capire niente
domani mi domandima
quei tuoi occhi sono già distanti
A quale amore vai?,
mi manchi già
A quale amore vai?,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
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quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo posso dare dove vai
quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo voglio dare dove sei
Writer(s): Fabio Pianigiani, Gianna Nannini

Lettera aperta di un giovane lucano a #Pittella e politici lucani:"Avete svenduto la #Basilicata al malaffare"..

Lettera aperta di un giovane lucano a e politici lucani:"Avete svenduto la al malaffare"...

I seguaci renziani attaccano Raggi sulle buche, ma guardate un po' chi ha gestito gli appalti romani sulla manutenzione stradale? #consip

  1. I seguaci renziani attaccano Raggi sulle buche, ma guardate un po' chi ha gestito gli appalti romani sulla manutenzione stradale?