il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

09/03/17

CONSIP: TUTTI GLI INTRECCI

Sempre più convinto che sarà Cantone, il prossimo a darci tante gioie..

L'immagine può contenere: 9 persone

Piercamillo Davigo - La Gabbia Open (08 marzo 2017)

Fabrizio Rondolino è solo da denunciare, questo sputa sulle persone per bene per difendere i criminali a tutte le ore in tv



http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/09/consip-rondolino-vs-lillo-non-ci-sono-soldi-lunico-reato-e-la-fuga-di-notizie-lui-parli-pensando-a-renzi-che-ti-guarda/3440439/

Duro scontro a La Gabbia Open (La7) tra il vicedirettore del Fatto Quotidiano Marco Lillo e il giornalista dell’Unità Fabrizio Rondolino. Al centro della discussione il caso Consip. Secondo Rondolino la fuga di notizie è l’unico reato sicuro dell’inchiesta, che ha danneggiato le indagini e la reputazione degli indagati: “Nel caso Consip inventato da Woodcock e dal Fatto, non ci sono ne soldi ne tangenti”. Tesi contestata da Marco Lillo. “Tu dovresti fare il giornalista, racconta i fatti. Io penso che Rondolino, quando parla in televisione, parla pensando a Matteo Renzi che lo guarda e non ai telespettatori”.

“La Lubjanchi”: di Marco Travaglio

“La Lubjanchi”: di Marco Travaglio

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – La Lubjanka è il palazzone di Mosca che dal 1918 ospita i servizi segreti russi: prima Ceka, poi Gpu, poi Nkvd, poi Kgb, oggi Fsb. Famigerata per gli arresti di massa, le grandi purghe, le torture e i brutali interrogatori dei dissidenti poi deportati in Siberia (Solženicyn immortalò il tutto in Arcipelago Gulag), è il simbolo del terrore sovietico e postsovietico, tanto che i moscoviti non hanno mai smesso di ironizzare: “La Lubjanka è il palazzo più alto di Mosca perché da lì si vede direttamente la Siberia”. Mai avremmo immaginato di risentirla evocare oggi: non a proposito dei modi un po’ ruvidi di Putin, ma dei terribili inquisitori che indagano sul caso Consip. Il merito dell’inaspettata denuncia va al samizdat nostrano, diretto dal rag. Claudio Cerasa e ridotto alla clandestinità dall’occhiuto regime poliziesco della Repubblica delle Procure, oltreché dall’odiosa congiura dell’intero popolo italiano che si ostina a non acquistarlo e soprattutto a non leggerlo: Il Foglio – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 9 marzo 2017, dal titolo “La Lubjanchi” –.Con grave sprezzo del pericolo e soprattutto del ridicolo, il quotidiano clandestino raccoglie il grido di dolore di uno dei tanti perseguitati dalle purghe giudiziarie: l’avvocato Alberto Bianchi che, essendo “tipo notoriamente schivo e riservato”, regala all’amorevole intervistatrice Annalisa Chirico appena quattro colonne di piombo d’intervista (fosse esuberante ed estroverso, non basterebbe una Treccani).
Ed eccoci alla Lubjanka, anzi Lubjanchi: siccome alcuni osservatori, da l’Espresso al prudentissimo Antonio Polito del Corriere, sollevano dubbi sui conflitti d’interessi dell’avv. Bianchi, questi si sente vittima del “sillogismo della Lubjanka”.
“La cronista – annota sbigottita la Chirico – è colta alla sprovvista”, anche perché il nostro avvocato dall’“aspetto algido e austero” di solito “evita i cronisti”. Pazienza, con lei avrà fatto un’eccezione, forse perché Annalisa di lui sa proprio tutto, persino cosa tiene nel cassetto del guardaroba (“i gemelli che esibisce ai polsi, ne possiede a iosa”, e chissà lei come fa a saperlo, ah saperlo).
Dicevamo del sillogismo della Lubjanka che “il petalo pistoiese del ‘Giglio magico’, oggetto dei desideri di lobbisti e imprenditori” (ovviamente respinti con perdite) e delle croniste del Foglio (un po’ meno), “dopo 62 anni trascorsi placidamente nel quasi completo anonimato, nella routine del contado, con un matrimonio annullato e zero figli”, ci “illumina” così: “Funziona in tal guisa: tu sei nominato da Renzi in Open e Marroni da Renzi in Consip/tu sei nominato legale di Consip da Marroni/ergo tu fai gli interessi del nominante (Renzi) in Open e Consip”.
E si sa: “Gli interrogatori degli oppositori al regime sovietico si svolgevano secondo analoghi sillogismi”. Più che un sillogismo, una supercazzola che proviamo a tradurre in italiano, a costo di incorrere in una di quelle “gigantesche invasioni della privacy a puro scopo scandalistico, senza rispetto per l’intimità e la vita famigliare” che lo schivo avvocato lamenta per babbo Renzi, uomo “di specchiata onestà”. Bianchi fa l’avvocato a Firenze ed è vicino alla Dc, poi alla Margherita. Nel 2001 Tremonti (governo B.) lo nomina liquidatore di Efim. Nel 2012 Renzi, sindaco di Firenze, lo nomina presidente della Fondazione Big Bang (poi Open), nata nello studio Bianchi per raccogliere fondi per la sua corrente e le Leopolde. A proposito di “gemelli a iosa”, Bianchi ha pure un fratello, Francesco: Renzi lo fa commissario al Maggio Fiorentino. Nel 2014 il premier Renzi piazza Alberto nel Cda di Enel. Intanto lo schivo e algido avvocato si mette in società con Marco Carrai, di cui è testimone di nozze con Matteo. E fa il consulente per società pubbliche controllate dal governo Renzi (Fs, Consip ecc). Consip, guidata dal renziano Luigi Marroni e anche prima, gli paga 340 mila euro di parcelle in tre anni. Ora si scopre da un’intercettazione che l’anno scorso Palazzo Chigi (regno di Renzi e Lotti) chiamò Marroni per salvare le coop rosse Cns e Manutencoop che, dopo la sanzione del Garante del mercato per aver fatto cartello in una gara, secondo le regole Consip dovevano essere escluse da un nuovo appalto da 532 milioni. “Questa cosa – dice Marroni – l’ho affidata all’avv. Bianchi… Se condividiamo la scelta con Bianchi, lui è amico di Palazzo Chigi e gliela spiega lui”.
Cioè: il cassiere di Renzi riceve incarichi da Renzi e segue le imprese interessate agli appalti Consip; chissà se poi queste, riconoscenti, finanziano la fondazione di Renzi. Lo fece Alfredo Romeo con 60 mila euro nel 2013, quand’era condannato in appello per corruzione (non ancora assolto in Cassazione e non ancora riarrestato per corruzione). E lo fece Salvatore Buzzi con almeno 5 mila euro (restituiti dopo la retata di Mafia Capitale). Degli altri non si sa, perché – spiega Lubjanchi – la normativa sulla privacy consente al finanziatore di una fondazione di non essere disclosed senza esplicita autorizzazione. Open si attiene alla legge vigente. Cambino la legge e ci adegueremo”.
Purtroppo Matteo, in tre anni, s’è scordato di cambiarla: vorrebbero tanto, lui e Bianchi, rivelarci i non disclosed che li finanziano, ma proprio non possono. C’è, è vero, la questioncina del collettore di fondi per Renzi che riceve da Renzi e dai suoi amici incarichi da cui dipendono affari di gruppi privati che finanziano o potrebbero finanziare Renzi tramite Open o pensano di finanziare il babbo con 30 mila euro al mese. Ma ragionando “in tal guisa” si dà “la stura all’inarrestabile cultura del sospetto onnipervasivo, anticamera della tirannia” e soprattutto della Lubjanka.
Basta un niente e da Arcipelago Gulag, con tutti quei gemelli a iosa, più un fratello e qualche babbo, ti ritrovi in Arcipelago Consip.

m5s al 48% In Italia non ne parlerà nessuno. Questo è il sondaggio di oggi della BBC Inglese, l'unica ad aver previsto la vittoria di Trump in America, e quindi assolutamente affidabile.


 
In Italia non ne parlerà nessuno. Questo è il sondaggio di oggi della BBC Inglese, l'unica ad aver previsto la vittoria di Trump in America, e quindi assolutamente affidabile.
Siamo contro tutto e tutti, siamo noi contro chi vuole continuare a mangiare sulle nostre spalle.
Condividiamo e almeno noi diamoci da fare per dare un futuro a questa Italia, Alessandro e Luigi lo sanno e dobbiamo dargli una mano.
Ora tocca a noi!

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

08/03/17

quale amore vuoi-gianna nannini video e testo



Dietro l'auto che partiva
il sole appena nato
ancora un pò ubriachi e senza fiato
metti via le tue risposte
le tue vacanze forse
è stato tutto molto bello grazie
e dopo te ne vai,
mi manchi già
e dopo non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Sotto il cielo delle fabbriche
il cuore sbatte a vuoto
eppure sembra tutto come un gioco
e restare nella nebbia
a toccarci fino in fondo
cercando di fermare questo sogno
E allora te ne vai,
mi manchi già
e allora non ci sei,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
Quale amore vuoi?
Poi l'aereo che ti chiama
gli occhiali nel taschino
la tua espressione storta da bambino
non mi fai capire niente
domani mi domandima
quei tuoi occhi sono già distanti
A quale amore vai?,
mi manchi già
A quale amore vai?,
mi manchi già
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un volo tra le stelle e fantasia
quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
un uragano un sogno frenesia
Quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo posso dare dove vai
quale amore vuoi?
quale amore vuoi?
io te lo voglio dare dove sei
Writer(s): Fabio Pianigiani, Gianna Nannini

Lettera aperta di un giovane lucano a #Pittella e politici lucani:"Avete svenduto la #Basilicata al malaffare"..

Lettera aperta di un giovane lucano a e politici lucani:"Avete svenduto la al malaffare"...

I seguaci renziani attaccano Raggi sulle buche, ma guardate un po' chi ha gestito gli appalti romani sulla manutenzione stradale? #consip

  1. I seguaci renziani attaccano Raggi sulle buche, ma guardate un po' chi ha gestito gli appalti romani sulla manutenzione stradale?
     

#padoan difende #Marroni che accusa #lotti #verdini e #TizianoRenzi quindi non è un folle questo Marroni ne vedremo delle belle #consip


  1. difende che accusa e quindi non è un folle questo Marroni ne vedremo delle belle


+ + + NOTIZIA SCANDALO + + + NAPOLITANO INTERCETTATO. ORA È INDAGATO! GUARDATE COSA È SUCCESSO!

martedì 7 marzo 2017

+ + + NOTIZIA SCANDALO + + + NAPOLITANO INTERCETTATO. ORA È INDAGATO! GUARDATE COSA È SUCCESSO!
Nel marzo 2016 Giorgio Napolitano organizza un incontro tra il suo successore Sergio Mattarella e Giovanni Bazoli, all’epoca presidente di Intesa e attivo nella battaglia per il controllo del Corriere della Sera. Lo rivela Panorama in edicola oggi, riportando i contenuti di un’intercettazione sull’utenza di Bazoli, indagato nell’inchiesta su Ubi banca. La telefonata parte da un’utenza in uso al Quirinale (Napolitano si era dimesso da due mesi). L’incontro Bazoli-Mattarella avrebbe dovuto affrontare "alcuni argomenti urgenti", scrive la Guardia di Finanza che riassume la conversazione.
Tra questi argomenti, la lotta per il controllo del Corriere. Scrivono le fiamme gialle: "Napolitano specifica di aver fatto riferimento (con Mattarella, ndr) anche al dialogo di questi anni tra loro (e cioé tra Napolitano e Bazoli, ndr) e prima ancora con Ciampi. Napolitano dice che questi (Mattarella) ha apprezzato, ed ha detto che considera naturale avviare uno stesso tipo di rapporto schietto, informativo e di consiglio. (...) Napolitano dice speriamo bene, anche perché ha sentito fare (riguardo al Corriere) un nome folle, ovvero di quel signore che si occupa o meglio è il factotum de La 7". Quell'Urbano Cairo che poi le ha messe, le mani sul Corsera.
Dopo la conversazione, il banchiere, passando per la segreteria del Quirinale, fissa un incontro con Mattarella: il faccia a faccia avviene il 27 marzo. Dieci giorni prima, il 17 marzo, l'ex Capo dello Stato è anche oggetto di una conversazione tra Bazoli, azionista del Corsera, e l'allora direttore di Repubblica, Ezio Mauro, la concorrenza: "Se tu lo tieni in mano (il Corsera, ndr) io sono tranquillo", afferma Mauro. Dunque l'invito a Bazoli a "non lavarsene le mani di queste scelte". Poi spunta Napolitano: "La situazione ha ancora un margine di incertezza e ti spiegherò se ci vediamo perché, niente, devo vedere Napolitano...insomma, devo, tengo rapporti con lui".
Sempre lui. Sempre Re Giorgio, che dimostra di avere rapporti consolidatissimi con Bazoli. I due infatti si incontrano al Colle il 13 marzo 2014, quando Napolitano è ancora Capo dello Stato. E ancora, il 15 aprile dello stesso anno, in una telefonata tra il patron di Intesa San Paolo e Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione della stessa banca, Bazoli, notano gli inquirenti, "fa presente che giovedì sarà al Colle per un tema diverso dalle banche". Tre giorni dopo, sempre al telefono con Gros-Pietro, Bazoli "riferisce di essere stato a Roma e di aver avuto un incontro col Colle ed aggiunge 'io gli ho chiesto espressamente ed ho avuto da lui l'assicruazione che quantomeno fino alla fine dell'anno lui rimane. Mi pare una notizia molto rassicurante'...". Le mani di Napolitano, insomma, erano ovunque: Colle, banche, Corriere della Sera.

il traffico di scarico su internet della musica fa male ,non solo ai cantanti,ma anche a noi

la musica oggi la scarichi da internet,ma la paghi pare che non tutti lo fanno,programmi che ti fanno scaricare quello che vuoi e non paghi, è comodo,,ma poi se un cantante,un artista non guadagna che canta a fare?cioè trovare la via di mezzo no?Per farle breve io abbasserei i prezzi e in modo che uno trova invitante scaricare visto che non è caro,ma impedire che ci siano anche programmi truffaldini, è comodissimo scaricare da internet, poi manco prendi tutto l'album,io ad esempio scarico quello che mi piace, poi metto sulla chiavetta e la porto in giro, una cosa minuscola con migliaia di brani, ma li pago,perchè voglio essere onesta, e voglio che la musica non muoia, perchè se tutti non paghiamo chi canta più e poi perchè lo dovrebbe ,fare.
stessa cosa faccio con i libri, scarico,pago e me li leggo,e sul mio tablet ci posso mettere migliaia di libri,ossia è comodo,ma secondo me bisogna pagare
spotify905

Quand’è che il settore musica deciderà di fare i conti con la sua imminente fine?

La polemica di 

Almeno per come lo conosciamo, il mercato musicale è destinato a scomparire a breve: ecco perché

e rimasero tutti contusi e scontenti,contusi 8 poliziotti, 5 delle volanti e tre per bloccare il giovane

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/08/milano-ladro-fugge-contromano-tangenziale-e-si-schianta-contro-polizia-e-carabinieri-video/3438669/

Milano, ladro fugge contromano in tangenziale e si schianta contro polizia e carabinieri (video)

Milano, ladro fugge contromano in tangenziale e si schianta contro polizia e carabinieri (video)
CRONACA

Un 27enne italiano, evaso dai domiciliari, prima ha rubato un'auto in viale Monza, poi si è dato alla fuga. E' stato arrestato per rapina, resistenza e lesioni. Nell'incidente che ha portato alla sua cattura sono rimasti contusi 8 poliziotti, 5 delle volanti e tre per bloccare il giovane

La Turchia taglia l’acqua alla Siria dopo l'incontro tra McCain ed Erdogan


Solo alcuni giorni dopo l’“insolito” viaggio di John McCain in Siria e Turchia, il governo
SAKERITALIA.IT

oggi noi donne chiediamo dignità e rispetto,non vogliamo fiori,ma solo la parità, diritti,essere persone, non oggetti

07/03/17

al fratello avvocato di raffaele cantone una consulenza da alfredo romeo da 3.800 euro al mese


ESTRATTO - Marco Lillo per il Fatto Quotidiano Alfredo Romeo esce dal carcere…
DAGOSPIA.COM/RUBRICA-3/POLI…

BANDA RENZI, NON C’E’ SOLO QUESTO PIZZINO: ANCHE “CASSETTI PIENI DI SOLDI” E MONTAGNE DI RISCONTRI E INTERCETTAZIONI

questa è la prova madre per vedere se la magistratura è indipendente o no, che spero sia indipendente, peròòòòòòò!!!!!!

L'immagine può contenere: 3 persone

alla grande.le banche si salvano,20 miliardi per il reddito di cittadinanza manco un centesimo

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi e sMS

Lucio Dalla - Apriti Cuore (con testo) sono io che non sento e per paura di ogni sentimento cinico e indifferente faccio finta di niente


In questa notte calda di ottobre, apriti cuore
non stare li in silenzio senza dir niente
non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
e ti ho tenuto lontano dalla gente
quanti giorni passati senza un gesto d'amore
con i falsi sorrisi e le vuote parole.
Ho perfino pensato in questa notte di Ottobre
di buttarti via... di buttarti via
Ah lo so il cuore non è un calcolo
freddo e matematico
lui non sa dov'è che va
sbaglia si ferma, e riprende
e il suo battito non è logico
è come un bimbo libero
appena dici che non si fa
lui si volta e si offende
non lasciarlo mai solo come ho fatto io
lascia stare il potere, il denaro non è il tuo Dio
o anche tu rimarrai senza neanche un amico

Cambierò, Cambierò
apriti cuore ti prego fatti sentire
Cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente... di niente
anche davanti a questo cielo nero di stelle,
e ce ne sono stanotte di stelle, forse miliardi, cuore non parli?
o sono io che non sento e per paura di ogni sentimento
cinico e indifferente faccio finta di niente
ma non ho più parole in questa notte di ottobre
sento solo lontano un misterioso rumore
e' la notte che piano si muove, e tra poco esce il sole
Cambierò, Cambierò
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente, di niente
Cambierò, Cambierò
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente, di niente
Cambierò, Cambierò
apriti cuore ti prego fatti sentire
cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente, di niente

hahahaahhaah I dati dell'Istat sono di novembre: o negli ultimi tre mesi è migliorato tutto o la homepage del PD sta dando i numeri

L'immagine può contenere: 1 persona

promesse di paraculi

L'immagine può contenere: 3 persone, meme e sMS

Svelato il mistero degli sbalzi di share: è Andrea Romano di Andrea Scanzi Da mesi gli ascolti di La7

Risultati immagini

martedì 07/03/2017
Svelato il mistero degli sbalzi di share: è Andrea Romano
di Andrea Scanzi
Da mesi gli ascolti di La7, al mattino o nel primo pomeriggio, registrano effetti schizofrenici. Lo share sale e poi scende di colpo, per poi risalire apparentemente senza logica alcuna. Dopo lunghi e ponderati studi, si è dato a tale fenomeno il nome di “Effetto Andrea Romano”.
Funziona così: uno è lì che guarda L’aria che tira, oppure Coffee break o magari Tagadà. Inquadrano qualcuno e lo spettatore si ferma. Poi inquadrano Andrea Romano. E lo spettatore scappa. Ogni giorno così. È lo stesso coi Rondolino o con le Meli, ma con Romano forse di più. Il nostro eroe non ha doti evidenti, o se le ha le nasconde benissimo. Scrive malino, parla pallosamente. Oltremodo respingente, ha un eloquio involuto e bolso. Trasuda supponenza e purtroppo per lui non può permettersela. Fisicamente, e pure come timbro di voce, ha un che di Filippo Timi. Però peggio. Parecchio peggio.
“Politico” senza che la politica ne avesse poi così bisogno, Romano ha un fiuto raro nel non beccarne mezza. Quando scriveva su La Stampa, dieci anni fa o giù di lì, puntava su D’Alema e diceva al contempo che Grillo (dopo il VDay) si sarebbe sgonfiato subito. Ci ha preso in pieno, come sempre. Dopo aver girato qualche anno a Nardella, cioè a vuoto, ha cominciato a dirci che l’unica salvezza del pianeta Terra si chiamava Monti. Poi, quando Monti nel 2013 ha giganteggiato con la sua Sciolta Civica, si è reinventato renziano.
Assieme a Genny Migliore incarna il trasformista iper-governativo, perennemente in tivù a dirci che Renzi è Dio, Nardella Gobetti e la Boschi la Madonna. Romano è un po’ assurto a Ghedini di Matteo: son soddisfazioni. Più va in tivù e più porta voti agli altri, come quasi tutti i renziani, ma tanto loro non se ne accorgono mica. Prima del referendum, Romano ci diceva che con la vittoria del “no” saremmo morti tutti. L’Apocalisse sarebbe scesa sul Pianeta Terra e tutto sarebbe stato tragedia. La riforma Boschi-Verdini la conosceva pochino, infatti con Fedriga raccattò una figuraccia epocale, ma lui pontificava comunque. I risultati, ancora una volta, si sono rivelati straordinari: quel che Romano politicamente tocca, muore. O quantomeno agonizza.
È così anche in questi giorni, quando pascola di studio in studio per difendere Renzi, sia esso Matteo o il di lui leggendario padre Tiziano, sul caso Consip. Un caso che, ovviamente, conosce più che altro per sentito dire. Epica l’ennesima figura da Gozi nei giorni scorsi con il noto criminale Marco Lillo, in forza come noto a questo empissimo giornale. In evidente difficoltà, che è poi spesso il suo status naturale, Romano ha ricordato a Lillo di essere un giornalista anche lui. E tutto il mondo ha riso come un sol uomo (l’Unità ha riso di meno: Romano si sta adoperando per affossare pure quella).
Si potrebbe dire che, a furia di cantonate e sconfitte, lo sfavillante Romano diventerà un giorno umile. E magari capirà di avere forse sbagliato “lavoro”. Macché.
Ogni giorno tromboneggia con voce rugginosa e aria sicura, senza contenuti e senza pubblico, come se tre mesi fa (vamos) non fosse stato sfanculato pure lui da 19 milioni di persone. Per lui, e per i renziani, in fondo non è successo nulla.
Ed è questo uno dei tanti problemi dei renziani: continuare a sentirsi Marchesi del Grillo, quando al massimo sono Pretoriani del Renzi. Cioè di nessuno.

Consip, Emiliano a La7: "Una roba che avrebbe fatto saltare uno Stato. Invece tutti tranquilli e al loro posto"

Ops.. La shishmutanda continua a tremare

L'immagine può contenere: sMS

sempre in tv, ma che lavoro è

L'immagine può contenere: 1 persona

06/03/17

IL Video shock: Militari Killer, non è più fantascienza, il Pentagono rivela "Robots Marines" Guardate...

oramai gli umani sono superflui l' elite puo sostituirci
La sfida del Pentagono per il terzo millennio? Un esercito di robot, ovvero, puntare sulla tecnologia per ridurre il personale e fare fronte ai tagli sempre…
INFOQUOTIDIANO.IT

ecco fatto la prescrizione li salva sempre a sti criminali,la legge l'ha fatta il parlamento naturalmente

Processo Maugeri a Torino, dopo le condanna in primo grado scatta la prescrizione in appello per gli imputati

Processo Maugeri a Torino, dopo le condanna in primo grado scatta la prescrizione in appello per gli imputati
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

La Corte d’appello di Torino ha dichiarato che non si deve più procedere contro Umberto Maugeri, l’ex presidente della Fondazione Salvatore Maugeri, Costantino Passerino, ex direttore amministrativo, e Giorgio Grando, ex consulente della Regione Piemonte. Secondo l’accusa e i giudici di primo grado i due manager della sanità privata avevano pagato una tangente al terzo uomo affinché riuscisse a far accreditare una loro struttura a Torino come presidio pubblico.

tu

per me i 5 stelle stanno oltre al 40%

Nessun testo alternativo automatico disponibile.