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14/05/17

La signora che "pulisce Roma" con la borsa di Prada vale 75.341 editoriali su "cos'è il Pd" (Alessandro Robecchi)

La signora che "pulisce Roma" con la borsa di Prada vale 75.341 editoriali su "cos'è il Pd"
(Alessandro Robecchi)


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Questi vanno nell'umido o nell'indiffirenziata?

Questi vanno nell'umido o nell'indiffirenziata?
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Virginia Raggi:In queste ultime ore anche un noto partito, il PD, quello che è responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma, ha deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente per il noto principio secondo cui "chi sporca pulisce".

Da qualche anno a Roma si sono moltiplicati i cittadini che, autonomamente o in forma associata puliscono Roma, le sue strade e i suoi parchi. Questo perché l'amministrazione è obbiettivamente un po' in sofferenza. La situazione dei rifiuti è a tutti nota ma si sta normalizzando.
In queste ultime ore anche un noto partito, il PD, quello che è responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma, ha deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente per il noto principio secondo cui "chi sporca pulisce".
Un po' tardivo, comunque lo aspettiamo e gli diamo i migliori auguri di benvenuto. Ci auguriamo che non sia uno sterile spot elettorale: per far questo vi aspettiamo non soltanto questa domenica ma per quelle a seguire per i prossimi vent'anni.


-0:43

vedere che le banche ci hanno rovinato e i responsabili stanno lì a comandare ancora mi da il voltastomaco, Cariravenna, la banca del presidente Abi Patuelli: “Credito a stranieri e pensionati? Solo con l’ok del capo zona”

vedere che le banche ci hanno rovinato e i responsabili stanno lì a comandare ancora mi da il voltastomaco,mi da rabbia, mi da una cosa sola, il desiderio di vederli in galera e alla fame, si a pane  e acqua, invece con i governi che abbiamo avuto e che abbiamo stanno tutti lì, a girarsi le poltrone, sempre gli stessi nome, non muoiono mai,e se muoiono hanno l'erede il figlio o parente intimo che li rimpiazza, poi in tv questa la chiamano democrazia, questa è dittatura.Le banche che hanno sofferenze per 300 miliardi di euro e i loro capi ancora a comandare danno la fotografia perfetta di questo paese, più delinqui e più sei approvato dal potere,tanto siamo  noi che li manteniamo tutti,chi ha pagato per dissesti ecc, il pirla di Corona, cioè non che io lo difendi,ma a confronto dei banchieri e politici è un  santo,ma Corona penso abbia pestato piedi che non doveva ed è stato punito severamente, mi chiedo e Mussari è ancora a piede libero,vedrà un giorno di galera, penso di no,ma Corona si, adesso per me l'unica è votarli via, mandarli via,chi può farlo solo il m5s, altri non possono sono dentro invischiati,sono nella merda con tutto il sistema e ci tengono a tenerlo saldamente in mano che lo sappiamo noi semplici cittadini,lavorare stanca e si muore pure prima, e loro non lo vogliono per se stessi 



http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/14/cariravenna-la-banca-del-presidente-abi-patuelli-credito-a-stranieri-e-pensionati-solo-con-lok-del-capo-zona/3581945/

Cariravenna, la banca del presidente Abi Patuelli: “Credito a stranieri e pensionati? Solo con l’ok del capo zona”

Cariravenna, la banca del presidente Abi Patuelli: “Credito a stranieri e pensionati? Solo con l’ok del capo zona”
LOBBY

Una circolare dell'istituto prevede il giro di vite: istruttorie più rigorose per chi è nato all'estero (ma i "cinesi" sono considerati categoria a sé stante), chi abita in condominio e chi vive con l'assegno Inps. Se lo stesso criterio fosse stato applicato a tutti, la Cassa non avrebbe un rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di 129,5

Quanta paura fanno i pensionati? A giudicare dal giro di vite al credito che hanno dato alla Cassa di Ravenna, tanta, tantissima, al punto da assimilarli ai “clienti a sofferenze” ed “ex sofferenze” con “notizie pregiudizievoli” e ai clienti con “inadempienze probabili”, “past due” ed “ex inadempienze probabili in bonis”. Niente paura: sono in buona compagnia. La banca del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha varato una politica di “tolleranza zero” nei confronti di diverse categorie di persone: sei nato all’estero? Hai un coniuge straniero? Sei cinese? Sei un condomino? Beh, in tutti questi casi l’autonomia del direttore di filiale è azzerata: per concedere un banalissimo scoperto sul conto bisogna passare come minimo dal capo zona/capo area commerciale/preposto sede centrale. Lo si legge in una circolare del 4 maggio.
Per carità, nulla di illegittimo, però fa una certa impressione leggere nero su bianco che “l’autonomia di concessione degli scoperti di conto corrente in capo alla categoria pensionati viene ricondotta all’organo minimo capo zona/capo area commerciale/preposto sede centrale (CSZ) e deve riguardare esclusivamente scoperti limitati nel tempo e concessi a fronte di specifiche esigenze”. Viene da chiedersi cosa avranno fatto di male questi poveri vecchietti, quegli stessi cui magari la banca di Patuelli negli anni scorsi ha riempito i portafogli di proprie azioni non quotate e di obbligazionisubordinate
Stesso discorso vale per i cittadini italiani nati all’estero, con la differenza che la valutazione del capo zona/capo area commerciale/preposto sede centrale si estende a tutte le pratiche di fido, anche nel caso di cointestazioni e di società il cui socio di maggioranza – pur cittadino italiano – sia nato all’estero. Una misura che sembra volta soprattutto a frenare l’erogazione del credito nei confronti di chi, magari, la cittadinanza italiana l’ha ottenuta in un secondo tempo, come diversi cittadini stranieri che vivono in Italia da decenni. Una discriminazione bella e buona. E se così non è, invece, si tratta di una palese idiozia: perché dal punto di vista del credito dovrebbe essere più rischioso un cittadino italiano nato, per dire, a Nizza rispetto a uno nato a Forlì?
Ma alla Cassa di Patuelli non basta: hanno deciso di discriminare nell’ambito stesso della categoria degli stranieri, stabilendo che i cinesi non sono stranieri qualunque, ma sono più stranieri degli stranieri (o più italiani degli “altri” stranieri) e che quindi meritano una categoria a sé stante: quella dei cinesi appunto. Che differenza c’è tra stranieri “normali” e “cinesi”? Basta leggere: “Tutte le pratiche di soggetti di nazionalità cinese (o appartenenti alla comunità cinese) devono essere portate alla delibera del competente organo solamente dopo aver acquisito il parere preventivo dell’Ufficio Fidi-Corporate di Gruppo, salvo ulteriori limitazioni su particolari operazioni che abbiano specifiche autonomie deliberative”.
Insomma, sembra di capire che queste pratiche vengano sottoposte a un esame particolarmente rigoroso, cosa che dovrebbe valere nello stesso modo per tutti e non solo per i cinesi, i pensionati, i nati all’estero, gli “altri” stranieri e i condomini. Se fosse stato applicato questo criterio con rigore, la Cassa ravennate non si troverebbe ad avere un Texas ratio, cioè un rapporto tra sofferenze nette e patrimonio, di 129,5. Ma si sa, in Italia chi trova un amico (specie se banchiere) trova un tesoro

13/05/17

✿⊱ Gianna Nannini - Mamma ✿⊱ HITALIA ✿⊱



Mamma, son tanto felice
perché ritorno da te.
La mia canzone ti dice
ch'è il più bel sogno per me!
Mamma son tanto felice...
Viver lontano perché?

Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più

Mamma
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più!

Sento la mano tua stanca
cerca i miei riccioli d'or
Sento, e la voce ti manca
la ninna nanna d'allor
Oggi la testa tua bianca
io voglio stringere al cuor

Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più

Mamma
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più!

Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più

Mamma
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più!

Mamma

Mamma

Le Piramidi sommerse a largo della costa di Cuba sono il prodotto di un’avanzata tecnologia | Segni dal Cielo

Chi è questo piddino che rovescia cassonetti a Roma e crea disagio a tutti i cittadini ?

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conoscere il limite delle figure di merda no?

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I precedenti ci sono stati,solo che siccome eravamo noi i colpiti se ne sono fregati alla grande, la verità fa male .Pirateria informatica, Europol: “Attacco hacker senza precedenti?

l'avevano gia fatto a me è capitato,hanno distrutto documenti e foto, anche a me ed altri hanno chiesto un riscatto, e al potere politico mondiale non gliene è fregato un cazzo,tanto eravamo noi a rimetterci,oggi tutto sto casino,lo sanno pure i somari che devi avere un disco di riserva e mandare sempre una copia in modo che se il pc va all'aria i dati li hai tutti,ma con i soldi che spendono e spandono con i geni dell'informatica non ci hanno pensato.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/13/pirateria-informatica-europol-attacco-hacker-senza-precedenti-serve-indagine-renault-blocca-fabbriche-francia/3582960/

Pirateria informatica, Europol: “Attacco hacker senza precedenti? Serve indagine”. Renault blocca fabbriche in Francia

Pirateria informatica, Europol: “Attacco hacker senza precedenti? Serve indagine”. Renault blocca fabbriche in Francia
MONDO

L'azione illegale via web di ieri ha colpito soprattutto i pc degli ospedali inglesi e diverse imprese in tutto il mondo. Il ministero dell'Interno russo, la società ferroviaria statale e la Banca centrale russa hanno reso noto di essere stato oggetto dell'attacco cibernetico. Bbc online: sono 99 i Paesi interessati. Avast: "Circa 75mila casi di siti infettati". Cyber Intuition: "E' italiana la tecnologia che sta neutralizzando il cyberattacco"

Quando ci arrestano? Editoriale di Marco Travaglio da Il Fatto Quotidiano 13 maggio 2017

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Quando ci arrestano?

Editoriale di Marco Travaglio
da Il Fatto Quotidiano 13 maggio 2017 

Ormai è ufficiale. Il caso Consip è tutto un complotto del pm Woodcock e del Fatto Quotidiano. Tiziano Renzi ha dichiarato a verbale che la notizia di essere indagato a Napoli l’ha appresa dal nostro Marco Lillo (che, astuto come una volpe, avrebbe avvertito lui anziché scriverlo sul nostro giornale). Quanto a Henry John Woodcock, le sue colpe sono note da tempo: fin dalla più tenera età, si ostina a osservare i precetti della Costituzione scritta, tipo che “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, anziché di quella materiale, tipo “non disturbare il manovratore” e “quieta non movere et mota quietare” (non agitare ciò che è calmo, ma calma piuttosto ciò che è agitato). Dunque è di nuovo nel mirino di politici, media e alti magistrati, come gli accade da quasi vent’anni, cioè da quando, giovane pm a Potenza, cominciò ad affacciarsi sulle cronache nazionali. Si disse che indagava per finire in copertina, ma erano i personaggi in cui si imbatteva nelle sue indagini che erano da copertina, non lui (che non ha mai rilasciato interviste sulle sue inchieste in vita sua). E lo erano perché il potere in Italia è talmente marcio che, quando un pm fa seriamente il suo mestiere, ovunque si trovi, anche in Lucania, è facile che incappi in pezzi grossi della politica, dell’economia, della Pubblica amministrazione, delle forze dell’ordine, della magistratura. Basta sollevare un sasso o grattare un intonaco, e subito saltano fuori i vermi. Chi non vuole grane, ma solo campare in santa pace, fa finta di niente, si gira dall’altra parte, o si contenta dei vermiciattoli di superficie, richiudendo subito il pertugio prima che venga fuori il grosso del verminaio.

Lui no: si accanisce a scavare ancora per ricostruire tutta la trama, fino ad afferrare il vermone capo o la pantegana regina della cloaca. Un masochista, incurante della sorte toccata a tanti colleghi come lui. Tutte le grandi inchieste sul potere in Italia sono sempre nate da uno spunto casuale che mai, sulle prime, avrebbe fatto immaginare gli sviluppi successivi. Mani Pulite scaturì da una causa per diffamazione intentata da Mario Chiesa a un cronista de Il Giorno per un articolo sul racket del caro estinto al Pio Albergo Trivulzio, incrociata dal pm Antonio Di Pietro con una banale causa di separazione e alimenti fra il ras socialista dei vecchietti e l’ex moglie. E, tirando il filo fino al bandolo della matassa e seguendo le tracce dei soldi senza alcuna fretta di chiudere subito, venne giù tutta Tangentopoli. Lo scandalo Toghe Sporche nacque da un libretto al portatore di B., usato per saldare una parcella all’avvocato Vittorio Dotti.

E Dotti l’aveva girato alla fidanzata Stefania Ariosto per pagarle un mobile di antiquariato. Interrogando la Teste Omega, il pool di Milano scoprì che B. comprava giudici e sentenze tramite i suoi avvocati Previti & C. Idem per lo scandalo Consip: Woodcock indaga sullo smaltimento dei rifiuti speciali all’ospedale Cardarelli di Napoli, il che spiega perché impiega il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (Noe). Di lì, dalla ditta appaltatrice di Alfredo Romeo e dai sospetti legami con esponenti della camorra, si scopre da intercettazioni e pedinamenti che l’imprenditore usa come “facilitatori” Tiziano Renzi e il fido Carlo Russo per entrare dalla porta principale alla Consip, dove punta all’appalto più grande d’Europa da 2.7 miliardi e ha già corrotto il dirigente Marco Gasparri con 100 mila euro. I due pizzini di Romeo recuperati dal Noe nel cassonetto della spazzatura dei suoi uffici romani dimostrano l’intenzione di retribuire babbo Tiziano con 30 mila euro al mese e Russo con 5 mila a bimestre. Ma sul più bello l’indagine viene rovinata da varie fughe di notizie. Già a ottobre il padre dell’allora premier viene a sapere che si indaga su di lui a Napoli per i rapporti con Romeo, anzi per un loro incontro, da lui confessato al sindaco di Rignano Daniele Lorenzini e raccontato anche dal commercialista napoletano Alfredo Mazzei (invece la frase “L’ultima volta che ho incontrato Renzi”, erroneamente attribuita a Romeo, era del suo consulente Italo Bocchino: uno dei due presunti falsi contestati al capitano del Noe Giampaolo Scafarto). Questa è la genesi dell’indagine, che non parte dalla volontà di “incastrare” la famiglia Renzi: ma da un appalto ospedaliero che nessuno poteva sospettare avrebbe portato da Napoli a Rignano sull’Arno, la Betlemme renziana. Ora però fa comodo raccontarla in un altro modo, il solito: se uno ha la febbre non è colpa della malattia, ma del termometro. Quindi l’inchiesta Consip arriva a babbo Renzi, e poi ai renziani Lotti, Del Sette, Saltalamacchia, Marroni e Vannoni non perché, a vario titolo, si sono interessati di appalti Consip o di fughe di notizie e poi si sono accusati a vicenda, ma per una congiura targata Woodcock e Noe.

I fatti, cioè i pizzini, le intercettazioni, le testimonianze, i documenti, spariscono. Anzi, si enfatizza l’inchiesta sull’inchiesta aperta a spron battuto a Roma per un paio di errori nell’informativa investigativa di Scafarto, che non inficiano uno solo degli indizi-chiave sugli indagati, e si perde di vista l’inchiesta-madre, che intanto va a rilento.

Ieri, l’apoteosi: una raffica di titoli suggestivi di giornali e tg sul verbale (reso pubblico poche ore dopo l’interrogatorio) del capitano Scafarto, come se questi avesse indicato in Woodcock il suggeritore o il mandante di uno di quegli errori: un paragrafetto dell’informativa sui sospetti di interventi dei servizi segreti nell’inchiesta. Sospetti che – scrivono gli smemorati “colleghi” – erano infondati.

Infondati un paio di palle: Bocchino incontrava l’ex Sismi Marco Mancini e l’ex capocentro della Cia in Italia Robert Gorelick; l’iPhone di Scafarto era probabilmente infettato da un virus spia, visto che appena acceso dopo la ricarica diventava incandescente e si scaricava all’istante; ogni mossa del Noe era nota alle alte sfere dell’Arma e agli indagati in tempo reale; e restano da identificare due dei soggetti che spiavano il Noe durante il recupero dei pizzini, mentre un terzo si è già rivelato un passante (il secondo falso contestato a Scafarto, che non lo precisò nell’informativa) e un altro tizio sospettato di appartenere all’Aise si è poi scoperto un collaboratore di Romeo. Quindi che fece Woodcock? All’ufficiale che gli raccontava questi episodi, consigliò di dedicarvi un paragrafo della sua informativa. Capito lo scandalo?
[…] continua


l'articolo completo su Il FQ oggi in edicola
➡️ http://www.ilfattoquotidiano.it/il-fatto-quotidiano-prima-…/ 
➡️ http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/quando-ci-arrestano/

video Macron, Crozza-De Luca: "Ora anche Renzi può vincere. Naturalmente in Francia, qui già lo conoscono..."

Nuova aggressione al #ServizioGiardini di @Roma ma i tentativi di chi vuole fermarci sono destinati al fallimento https://www.

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Nuova aggressione al Servizio Giardini
I tentativi di chi vuole fermarci sono destinati al fallimento
Apprendo con rabbia e dispiacere dell'attacco che stanotte ha subito il nostro #ServizioGiardini.
Dopo solo undici giorni dalla prima aggressione, ancora una volta denuncio questi gravi danni a mezzi e suppellettili di Villa Lazzaroni nel VII Municipio.
Danni economici di migliaia di euro che stiamo ancora quantificando. Le autorità competenti sono già a lavoro per individuare i colpevoli. Chiunque ha deciso di ostacolare il lavoro di questa Amministrazione non ci riuscirà.
Proprio questa mattina, nonostante tutto, il nostro Servizio Giardino sta completando la manutenzione nei parchi, dal Parco di Villa Carpegna a Villa Celimontana, dal Parco Gino Cervi al Colle Oppio.
Non ci fermeremo, andiamo avanti lavorando e proteggendo la bellezza inestimabile di questa città.

Nuova aggressione al di ma i tentativi di chi vuole fermarci sono destinati al fallimento
 

si sono riuniti a Milano per prenderci per il culo, cacchio un Monti con Obama e Renzi sono destra altro che sinistra

si sono riuniti a Milano per prenderci per il culo, cacchio un Monti con Obama e Renzi sono destra altro che sinistra

è tutto marcio,lo stato italiano è marcio, e bisogna avere il coraggio di cambiare, non votateli più

Consip, il nuovo filone d’indagine punta al consiglio di Stato: “Corruzione in atti giudiziari”

Consip, il nuovo filone d’indagine punta al consiglio di Stato: “Corruzione in atti giudiziari”

L'imprenditore partenopeo Alfredo Romeo, il suo consulente Italo Bocchino e il suo avvocato Stefano Vinti sono i protagonisti dell'indagine aperta dai pm capitolini e svelta dall'Espresso in edicola domani. L'ipotesi degli inquirenti è che esista una sorta di compravendita di sentenze nella giustizia amministrativa
Tra i clienti di Amara c’è anche l’imprenditore Ezio Bigotti, citato a sua volta – senza essere indagato – nell’inchiesta Consip. Fondatore del Gruppo Sti, console onorario del Kazakistan, è considerato da Romeo il suo nemico giurato nella corsa alle grandi commesse pubbliche. Vicinissimo ai deputati Denis Verdini e Saverio Romano, Bigotti ha ancora aperto un contenzioso milionario con la Regione Siciliana: nel 2007, infatti, ha vinto la gara per la creazione di una società mista pubblico privata. La Spi – Sicilia patrimonio immobiliare -avrebbe dovuto censire i beni immobili della Regione in cambio di 80 milioni di euro. Soldi finiti alla F.B. acronimo di Finanziaria Bigotti  che per il 45 % appartiene alla Lady Mary II: società anonima con sede in Lussemburgo.