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24/06/17

ministro Lorenzin vergognati e dimettiti, raccontare balle, ma che schifo mi fai


Fabio Fazio, rinnovo dorato con la Rai. Fico: “È uno scandalo, classico comunista con cuore a sinistra e portafogli a destra”

Fabio Fazio, rinnovo dorato con la Rai. Fico: “È uno scandalo, classico comunista con cuore a sinistra e portafogli a destra”

Fabio Fazio, rinnovo dorato con la Rai. Fico: “È uno scandalo, classico comunista con cuore a sinistra e portafogli a destra”
MEDIA & REGIME
Il presidente della Commissione di vigilanza Rai attacca l'aumento di stipendio: "Quando era stato preventivato di toccare lo stipendio a Fazio voleva scappare in un’altra tv". Da mesi il conduttore di Che tempo che fa ripeteva che avrebbe potuto lasciare la Rai

Giornalista freelance distrugge la Lorenzin – Il video che stanno condividendo tutti i genitori! |


Sono una freelance ma oggi rispondo come MAMMA alla notizia del bambino…
INFORMAREXRESISTERE.FR

Virginia Raggi senza freni: taglio ai maxistipendi in Campidoglio, INCREDIBILE

GRANDE VIRGINIA, LEGGETE TUTTI!
Il sindaco Raggi ha deciso. Saranno ritoccati al ribasso le retribuzioni di capo segreteria e coordinatore dello staff della prima cittadina. Un post di
ITALIARIALZATI.NET

Fedez risponde al ministro Franceschini: "Non avrai il monopolio delle mie opinioni, le querele non mi spaventano"

ma dai ceh se pò

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

adesso le tv non dicono nulla?

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Il bambino morto nell'ospedale di monza l'altro giorno, non è mancato per colpa del morbillo!! 

Governo, politici, giornalisti, TV e giornali, finitela di fare terrorismo psicologico sulle persone, solo per favorire la vostra nuova legge sui vaccini! 

Siete solo le marionette di un sistema marcio e corrotto fino al midollo! 😡

Fate girare!

per la signora raggi se pò fare, ma vaffanculo....(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Qualche mese fa, quando la Procura di Roma annunciò la “Circolare Pignatone” per escludere dagli atti processuali le intercettazioni “manifestamente irrilevanti”

“Raggi di sòla”: di Marco Travaglio

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Qualche mese fa, quando la Procura di Roma annunciò la “Circolare Pignatone” per escludere dagli atti processuali le intercettazioni “manifestamente irrilevanti” dal punto di vista penale, subito ricopiata come prezioso incunabolo da altri solerti uffici giudiziari, ci preoccupammo non poco: vuoi vedere – ci dicemmo – che non potremo più sapere nulla di tutto quel materiale rilevante politicamente e moralmente che finora veniva depositato alle parti processuali? L’allarme crebbe quando pubblicammo la telefonata fra i Renzi padre e figlio sull’affare Consip, che ci pareva rilevante politicamente e anche penalmente (il babbo, dopo averlo sempre negato, non escludeva di aver incontrato Alfredo Romeo “al bar”, e il pargolo lo accusava di non aver detto la verità a un tal “Luca” che aveva tutta l’aria di essere l’indagato ministro Lotti). Ma ci fu spiegato da insigni magistrati ed egregi colleghi allergici alle notizie che basta, è uno scandalo, è ora di finirla di pubblicare roba penalmente irrilevante. Quello che ancora non sapevamo è che il nuovo Codice di Hammurabi valeva per tutti, fuorché per Virginia Raggi e i 5Stelle – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 24 giugno 2017, dal titolo “Raggi di sòla”.
Infatti da due giorni tg e giornali sono pieni di conversazioni, sms e messaggi in chat penalmente irrilevanti, depositati agli atti del processo per corruzione a Raffaele Marra e dell’indagine sulla sindaca di Roma per falso nella nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) a capo del Dipartimento Turismo e per abuso nella nomina di Salvatore Romeo a capo-segreteria. Sospirone di sollievo: almeno sulla Raggi si può continuare a sapere e a pubblicare di tutto e di più. Persino la telefonata del novembre scorso in cui Marra commenta con l’amica Concetta la sua intervista-autogol al Fatto e quella in cui insulta le deputate anti-raggiane dei 5Stelle, la cui rilevanza penale e attinenza col processo per la casa regalata 5 anni fa al dirigente dal costruttore Scarpellini non può sfuggire ad alcuno. Poi ci sono le intercettazioni che “inchiodano” la Raggi, come scrivono i giornaloni “garantisti”. “Telefonate roventi”, titola per tutto il giorno il tg di Sky, versione satellitare di Pd1, Pd2 e Pd3: insomma roba hard, “Quel gran pezzo della Virginia”. Altro che la notizia dei servizi segreti coinvolti nelle soffiate Consip (qualche trafiletto e via).
La prova regina. “Marra, una chat smentisce la Raggi. E Casaleggio le scriveva cosa fare”, titola La Stampa su 2 pagine (non una riga sugli 007 e Consip). La Raggi disse all’Anticorruzione di aver nominato Renato Marra in autonomia su indicazione dell’assessore Adriano Meloni.
Invece per i pm decise tutto il fratello Raffaele, capo del Personale. Ed ecco la “prova regina” de La Stampa: una chat vecchia come il cucco, in cui la Raggi contesta a Marra di non averle detto dell’aumento di stipendio legato alla promozione del fratello: cioè una sindaca discute col suo capo del Personale delle fasce retributive di un dirigente. E con chi dovrebbe parlarne? Con l’usciere? Con l’impresa delle pulizie? Se uno decide una nomina e s’informa sugli aspetti tecnici col responsabile Risorse umane, significa che la nomina l’ha decisa lui? Boh. Ma questo è il meno. Prima pagina de La Stampa: “Così Casaleggio istruiva la Raggi”. Dovendo pubblicare sul blog di Grillo un post della sindaca sull’emergenza abitativa, Casaleggio le dice di inserire una frase che faccia “capire se questi sono veramente nelle case… per emergenza abitativa”. Scandalo: “La sindaca della prima città d’Italia teleguidata” e “intimorita”. Dove andremo a finire, signora mia.
Il ruolo chiave. Pure il Corriere sfodera uno scoop mica da ridere: “Fino all’arresto, Marra ha sempre avuto un ruolo chiave in Campidoglio”. In effetti la cosa era piuttosto risaputa anche senza intercettazioni, trattandosi del vicecapo di gabinetto della sindaca e poi del suo capo del Personale. Ora però l’hanno scoperto anche in via Solferino. Ma c’è di più: “Anzi, era proprio la sindaca ad interpellarlo per tutte le scelte strategiche”: tipo le nomine delle risorse umane, di cui era il capo. Chi l’avrebbe mai detto. “E in una chat ammette candidamente di aver preso proprio con lui la decisione sulla nomina di Renato Marra”. Ah sì, e dove? Tenetevi forte: “L’11 ottobre l’allora vicesindaco Frongia chiama Marra per chiedere chiarimenti sulle modalità ‘per conferire un incarico dirigenziale’” (non a Renato, a un altro). E, quel che è più grave, “Marra gli fornisce i suggerimenti necessari”. Ora voi capite bene la gravità della situazione: il vicesindaco deve nominare un dirigente e a chi si rivolge? Mica al salumiere sotto casa, come farebbe un vicesindaco normale. No: al capo del Personale. E quello che fa? Anziché spedirlo dal pizzicagnolo, gli fornisce i suggerimenti necessari: roba da ergastolo. E non è finita. L’indomani Frongia richiama Marra: “Virginia mi ha detto di chiedere a te per capire meglio. Io non ho capito per quale motivo non si possono cambiare le deleghe (le sue, di Frongia, ndr) adesso, perché io ho ancora quelle vecchie e sto impazzendo. Perché dice che bisogna fare gli interpelli”. E Marra, luciferino: “Esatto, facciamo gli interpelli…”. Una vergogna. Infatti il Corriere titola scandalizzato: “‘Virginia mi ha detto di chiedere a te’: nelle chat il ruolo chiave di Marra”. Peccato che non si parlasse di Renato Marra, ma di Frongia. Però tutto fa brodo. E resta comunque lo sconcio di un capo del Personale che fa il capo del Personale (“19 promozioni decise da Marra”, roba da matti). Infatti com’è ora il sostegno di Casaleggio alla Raggi? “Freddo”. E come fa il Corriere a saperlo? I cronisti gli domandano “se la sindaca sia ancora appoggiata dal M5S” e lui risponde “Sì”. Ma non un “Sì” normale: “un sì flebile e molto laconico”. Di quei sì molto laconici usati comunemente “per indicare un appoggio gelido”. Ecco, non freddo: gelido.
L’ha saputo dai giornali. Secondo il Messaggero, “la promozione del fratello vigile non era stata comunicata al sindaco”: “Nomine, Raggi a Marra: ‘L’ho saputo dai giornali’”. Quale miglior prova che decise tutto il fratello Raffaele? Peccato che nelle intercettazioni si legga l’esatto contrario. La Raggi dice a Raffaele di aver appreso dai giornali non la nomina di Renato, fatta da lei (“Abbiamo detto che restava con Meloni”), ma il connesso aumento di stipendio. E, a conferma del fatto che la nomina l’ha decisa lei, Marra risponde: “Se può servire, puoi sempre revocarlo, così anche l’altro Marra paga per nulla: qualunque sarà la tua scelta, come sempre, la rispetterò”. Ma basta un bel titolo farlocco per trasformare una prova a discarico della Raggi in una a carico: è il garantismo caltagironico.
Caos Raggi. Su Repubblica torna la fortunata rubrica quotidiana “Caos Raggi”. Il “caos Raggi” di giornata è l’annuncio del l’assessore Colomban che, per motivi di salute e altri impegni, lascerà la giunta in autunno, com’è noto da dicembre (lo scrisse il Fatto). In cronaca di Roma, ecco le chat: “Tutti pazzi per Marra, l’eminenza grigia: pareri a Frongia, suggerimenti a Meloni, riserve su Raggi”. Si ripropone anche qui l’incredibile vicenda di un capo del Personale che si occupa del Personale. E non solo: Corrado Augias è passato da piazza del Popolo ed è rimasto “allibito” per la presenza di una misteriosa e inquietante “incastellatura mostruosa con decine di altoparlanti, apparati luminosi, torri di controllo”. Oddio, che sarà mai: un Ufo? No, il palco del Wind Summer Festival, concerto di musica pop trasmesso anche in tv e non organizzato dal Comune. “Dunque – tuona Augias – la sindaca, ignara di quali responsabilità i cittadini le abbiano incautamente affidato, pecca non solo per ciò che non fa, ma anche per ciò che fa”. Addirittura un concerto in piazza: via, son cose che non si fanno. D’estate, poi. “Ho telefonato ininterrottamente al 113, ai Vigili urbani e al Comune” per impedire lo scempio, ma niente: il concerto s’è fatto lo stesso. Prossima volta, chiedere prima ad Augias.
Ps. L’8 settembre 2016, per i 20 anni di Radio Capital, il gruppo Repubblica-Espresso organizzò il concertone “One night in Capital”. Indovinate dove? In piazza del Popolo. Fortuna che Augias quel giorno non passava di lì, se no erano cazzi.

UNA COSA CHE NON SAPETE SU Fedez. Avete sentito cosa sta accadendo tra Fedez e il Ministro Dario Franceschini? Provo a spiegarvelo meglio e a raccontarvi anche qualcosa che molto probabilmente non sapete.


UNA COSA CHE NON SAPETE SU Fedez.
Avete sentito cosa sta accadendo tra Fedez e il Ministro Dario Franceschini? Provo a spiegarvelo meglio e a raccontarvi anche qualcosa che molto probabilmente non sapete.
Ai margini di una conferenza sui “diritti d’autore” il rapper milanese ha dichiarato che l’applicazione di una direttiva europea, che andrebbe ad aprire il mercato dei diritti d’autore, non c’è ancora stata. Il motivo? “Andate a vedere che lavoro fa la moglie di Franceschini” ha rilanciato Fedez. Ed ecco il punto di contatto tra me e l’artista.
A marzo mi attivai per chiedere chiarimenti al Ministro su questa faccenda.
La moglie di Franceschini è stata assunta da poco da una Fondazione (Sorgente) appartenente ad una Holding (che si chiama anch’essa Sorgente, ma state attenti: Sorgente group spa) che gestisce un patrimonio immobiliare molto importante e in questo patrimonio rientrano anche delle proprietà di SIAE, società che detiene il monopolio dei diritti d’autore e contro la quale sembra esserci stata una linea troppo morbida, nonostante la direttiva europea richiedesse la rimozione del monopolio.
La signora Di Biase (moglie Franceschini) ed il suo ruolo in Sorgente, potrebbe effettivamente rappresentare un conflitto d’interessi?
L’ho chiesto tre mesi fa, quando interrogai il Ministro Franceschini per chiedere delucidazioni in merito all’assunzione della moglie nel gruppo Sorgente. Sorgente Group SpA è una holding attiva nei settori immobiliare e della finanza; il patrimonio immobiliare posseduto dai fondi e dalle società controllate, sommato a quello gestito è di oltre 5 miliardi di euro. Il titolare di Sorgente Group SpA è lo stesso della fondazione omonima, Valter Mainetti.
La moglie di Franceschini è stata assunta nella Fondazione, dove è stata inquadrata alle relazioni esterne. Di fatto i consorti lavorano a stretto contatto, perché la fondazione si occupa di arte e cultura ed ha relazione frequenti con il Ministero. I finanziamenti pubblici sotto forma di agevolazioni fiscali alla Fondazione Sorgente ammontano negli ultimi documenti ministeriali a circa 2 milioni di euro all’anno.
Al di la della diatriba sui diritti d’autore ed il presunto collegamento con SIAE, non sarebbe opportuno caro Ministro Franceschini utilizzare maggiore chiarezza?
Non sarebbe il caso di affrontare con trasparenza la questione diritti d’autore e chiarire qualsiasi possibile situazione di conflitto d’interessi che potrebbe coinvolgere la sua persona e la propria consorte?
Io e milioni di cittadini, e credo anche Fedez aspettiamo risposta a quelle domande a cui non ha dato seguito nell’interrogazione parlamentare.
La verità è uno tzunami.

- Ricostruzione del vaso di Pandora Consip . -

- Ricostruzione del vaso di Pandora Consip . - 
Post 1/7 riguardante Tullio Del Sette .
Tv e giornali stanno CENSURANDO e subiscono NON AUTORIZZAZIONI a pubblicare . #VERGOGNA !!!
- Condividi questo e i prossimi post che seguiranno .
- Proverò a spiegare la questione grave , squallida e che riguarda tutta la famiglia Renzi e molti amici di famiglia .
#Seguiteci #Condividete #Ovunque #Tuttidevonosapere .
- Segue Post 2/7 sull'altro Generale Emanuele Saltalamacchia
#Staytuned
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l'auditel delle tv va sempre più giù, e così si premia FaZIO, cioè meno ascolti fai e più prendi, questo alla rai che paghi tu

Finalmente una buona notizia. Fabio Fazio non lascerà la Rai. Anzi passerà sulla rete ammiraglia alla modica cifra di quasi 12 milioni di euro in 4 anni. Un milione in più a stagione. Il compenso varierà dalle 255 mila euro a 83 mila euro a puntata. Rai di tutto e di più col canone estorto in bolletta.

le tv hanno sempre meno spettatori, li vedi gli Auditel, Fazio anni fa faceva anche più di 4 milioni di spettatori,oggi se arriva a 3 è tanto,eppure viene premiato,ossia se uno perde spettatori lo mandi via non lo premi,ma alla rai si fa ,perchè paga l'abbonato che abbonato non è, cioè sei costretto a pagare con un prelievo forzoso sulla bolletta dell'enel,sempre di più voterò m5s, questo è uno schifo,non siamo una democrazia ma una dittatura

VOTATE SEMPRE PD, MI RACCOMANDOOOO,
NON SBAGLIATEEEE !!!!
googletag.defineSlot('/134284252/risnaz-300x250', [300, 250],…
RISCATTONAZIONALE.IT

leggete questa??????????????

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3 milioni sono i politici da mantenre,parassiti della società con le forze armate e i ministeri e tutto l'apparato dello stato

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banche gestite da criminali che non pagano mai e anzi sono super pagati,succede in Italia e poi basta

Banche popolari venete, il cambio di rotta di Francoforte non sarà gratis. Berlino presenterà il conto

Banche popolari venete, il cambio di rotta di Francoforte non sarà gratis. Berlino presenterà il conto
LOBBY
Francoforte ha emesso il suo nuovo verdetto stabilendo che i due istituti, giudicati “solvibili” fino a poche ore prima, sono in realtà “falliti o sull’orlo del fallimento”, verdetto che apre la strada alla liquidazione con le regole italiane richiesta dal governo Gentiloni. E così si fa concreto il rischio di in un grave incidente di percorso e di un grosso favore alla Germania, da sempre desiderosa di “normalizzare” la Bce

Una Bibbia Di 1500 Anni Confermerebbe Che Gesù Non Fu MAI Crocifisso, il Vaticano Sotto shock



Con grande costernazione del Vaticano , è stata ritrovata in Turchia una bibbia databile tra i 1500 e i 2000 anni fa, ed è tenuta nel Museo Etnografico di Ankara . Scoperta ma tenuta segreto nel 2000, il libro contiene il Vangelo di Barnaba – un discepolo di Cristo – che dimostrerebbe che Gesù non è stato crocifisso, né era il figlio di Dio, ma un profeta. Il libro chiama inoltre l’apostolo Paolo “L’impostore”. Il libro sostiene inoltre che Gesù ascese al cielo vivo, e che Giuda Iscariota fu crocifisso al suo posto.


Certo, meglio caviale e champagne..

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Compenso annuo da 2,2 milioni per fazio, tanto abbonato del cacchio rai paghi tu,siamo alla follia, la sinistra è come la destra, ossia magnano e basta

uno come Fazio io non lo vorrei manco a pulire il cesso a casa mia, che avrei dubbi sulla sua opera,ma alla rai spendono e spandono,tanto paghiamo noi abbonati,l'anno venturo la tv la getto via e abbonato più non sarò,io ste merde non le voglio più pagare


c'è anche l’«eventuale conduzione del Festival di Sanremo» fra i passaggi della proposta di accordo in esclusiva fra Fabio Fazio e Rai cui il Cda di Viale Mazzini ha dato disco verde. Con la riunione di oggi il consiglio di amministrazione della Rai guidata del neo dg Mario Orfeo spiana la strada ai palinsesti autunnali che saranno presentati mercoledì a Milano. E quello di Fazio e del suo “Che tempo che fa”, che approderà su Rai 1 e dalla prossima stagione si autoprodurrà, era uno scoglio da superare che è stato superato, anche se a costo di dure prese di posizione arrivate – trasversalmente agli schieramenti – dal mondo politico.
A ogni modo, a quanto risulta al Sole 24 Ore, il dg Orfeo avrebbe segnalato l’urgenza di un accordo comunicando che c’erano fondati motivi per ritenere che l’artista avesse concluso un accordo con un’altra emittente (non meglio specificata, anche se tutti gli indizi portano a La7) con possibilità di svincolarsi entro e non oltre la mezzanotte del 23 giugno.
Compenso annuo da 2,2 milioni 
Ecco così arrivata la proposta negoziale voluta da Orfeo e approvata dal Cda. In tutto, si parla di un compenso annuo garantito di 2,2 milioni, per 4 stagioni, per realizzare “Che tempo che fa” su Rai1: 32 puntate da tre ore in prime time la domenica e altrettante da un’ora in seconda serata il lunedì. A questo ammontare vanno però sommate le voci legate alla produzione e al resto del cast del programma. Qui Fazio ha dichiarato l’intenzione di partecipare direttamente alla produzione del programma – che quindi non sarà più prodotto da Endemol – conferendo il format (che è di proprietà dell’artista) a una società di produzione di prossima costituzione della quale lui stesso sarà socio. Per la produzione si prevede un corrispettivo complessivo di 2,8 milioni. Il totale del “pacchetto Fazio” arriva dunque a poco meno di 12 milioni, con un impianto complessivo che il documento sottoposto al Cda definisce «non confrontabile» con il precedente visto il differente e più vasto impegno artistico del conduttore che, nei fatti, usufruisce della deroga al tetto sui compensi per le prestazioni artistiche “bettezzata” dal Cda di Viale Mazzini lo scorso 14 giugno.
In tutti questo la Rai, per tutelarsi da provvedimenti normativi “ostili” – fra cui la permanenza nell’elenco Istat – ha introdotto nell’accordo di esclusiva una clausola per recedere dal minimo garantito in caso di flessione dei propri ricavi pari ad almeno il 20% rispetto ai ricavi messi a bilancionel 2016.
Orfeo: passaggio determinante per il rilancio 
Questi dunque, a quanto Il Sole 24 Ore ha potuto ricostruire, sono i termini complessivi della proposta di accordo con Fabio Fazio. «La presenza e la valorizzazione di Fabio Fazio nel palinsesto autunnale 2017 sono un passaggio determinante nella strategia di consolidamento della leadership della Rai e di rilancio della propria attrattività innovativa», ha commentato il direttore generale della Rai, Mario Orfeo. «Lo sforzo fatto per non perdere il valore e la capacità di racconto di Fabio Fazio – ha dichiarato la presidente Rai, Monica Maggioni – è direttamente connesso alla volontà di garantire un futuro all'azienda tenendola ancorata al mercato».
«Le scelte fatte vanno nella direzione di fare l'interesse del servizio pubblico. Una volta chiarito il tema delle deroghe possibili si è trattato di valutare l'esito del negoziato della direzione generale per le prestazioni artistiche di un personaggio identitario della Rai come Fabio Fazio». Lo affermano
all'Adnkronos i consiglieri d'amministrazione di Viale Mazzini, Rita
Borioni e Franco Siddi.
Dal mondo politico sono arrivate reazioni di segnale differente. Di tutt’altro tenore rispetto alla soddisfazione dei vertici Rai è il commento di Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza: «Il rinnovo del contratto a Fazio per ben 4 anni, più della durata di questo e del prossimo Cda Rai, con un aumento di ben il 50% sul compenso, fino ad arrivare a quasi 12 milioni di euro totali, è un vero schiaffo agli italiani che fanno sacrifici e alla povertà». Per Anzaldi ora «è opportuno e urgente che la Corte dei Conti si occupi in maniera decisa di questa vicenda». Critico anche il segretario della Lega Matteo Salvini su Facebook: «Per me è una vergogna!». Anche Maurizio Gasparri (Forza Italia) punta il dito su quella che ha definito una «vergognosa pioggia di milioni di euro con cui vengono innaffiati i conti bancari del capo dei valletti della sinistra tv».

banche fallite, la parte buona se la piglia un'altra banca e i debiti lo stato ossia noi, 12 miliardi ci costerà , criminali siamo governati da criminali

La BCE ha dichiarato che Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono “in fallimento o in probabile fallimento”. E’ la formula standard che si usa per procedere alla risoluzione di un istituto. In sostanza è il nulla osta che dovrebbe portare Intesa Sanpaolo a prendersi la parte “sana” delle due banche, lasciando allo Stato italiano le attività in difficoltà come i prestiti in sofferenza e quelli con un certo grado di rischio. Un’operazione che potrebbe costare alle casse pubbliche 10-12 miliardi di euro. Cioè pagheremo noi contribuenti per errori -forse colpe? forse truffe?- fatti da chi ha diretto questi istituti di credito.
Ed intanto mancano i soldi per combattere, ad esempio, la dispersione idrica che affligge da tempo i nostri acquedotti, lasciati nell'incuria da chi doveva provvedere.
Noi avremo certamente tanti limiti e difetti, ma chi vogliamo mandare a casa certamente è ineguagliabile....

Pavia: Anziana Scippata Al Semaforo Insegue I Ladri E Li Investe. Grave Uno, In Fuga Il Secondo.

23/06/17

CAFONE,BURINO FINO ALL'ULTIMO,è LA PROVA VIVENTE E PURE DA MORTO CHE I SOLDI NON FANNO L'UOMO,MA MAFIA E QUAQUARAQà

CAFONE,BURINO FINO ALL'ULTIMO,è LA PROVA VIVENTE E PURE DA MORTO CHE I SOLDI NON FANNO L'UOMO,MA MAFIA E QUAQUARAQà

Ufo, esistono? A 70 anni dal primo avvistamento siamo ancora qui a discuterne

Ufo, esistono? A 70 anni dal primo avvistamento siamo ancora qui a discuterne

Ufo, esistono? A 70 anni dal primo avvistamento siamo ancora qui a discuterne

La polizia tedesca ordina: non dite la verità sul terrorismo islamico.COSì SI CAPISCE IL MINIMIZZARE GLI STUPRI AVVENUTI L'ULTIMO DELL'ANNO ED ALTRI EPISODI,SIAMO GOVERNATI DA CRIMINALI,L'EUROPA NON è INDIPENDENTE, è SERVA DI ARABI E AMARICANI DEL CAZZO

COSì SI CAPISCE IL MINIMIZZARE GLI STUPRI AVVENUTI L'ULTIMO DELL'ANNO ED ALTRI EPISODI,SIAMO GOVERNATI DA CRIMINALI,L'EUROPA NON è INDIPENDENTE, è SERVA DI ARABI E AMARICANI DEL CAZZO




Il Corriere del Ticino, principale testata del gruppo che dirigo, ha pubblicato questa mattina un documento riservato del Bundeskriminalamt (BKA) la Polizia criminale tedesca. Si intitola «Come agire in presenza di attacchi terroristici” e contiene le linee guida sulle informazioni da trasmettere alla stampa in queste circostanze. L’intenzione è lodevole: evitare il diffondere di allarmismi, ma le conseguenze pratiche sono sorprendenti. E inquietanti.
La premessa dà già il tono:

“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tutto. Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».
Capito? E ancora:
«Le lettere di rivendicazione devono essere citate solo se necessario, ma senza fornire particolari. In caso di dubbio, escludere l’attacco terroristico. Divulgare la teoria dell’autore singolo, come pure quella della persona psichicamente disturbata. In aggiunta: evitare sempre, per cominciare, di parlare di IS (Stato islamico, n.d.r.) o di Islam».
L’autore dello scoop, Stefan Müller, cita un esempio concreto: l’attentato di Dortmund dell’11 aprile contro il bus dell’omonima squadra di calcio. La polizia, dopo una decina di giorni, annunciò che era stato compiuto da Sergej W. (28.enne russo-tedesco nel frattempo arrestato a Tubinga), che aveva ordito l’attentato per speculare in Borsa. Versione, che all’epoca aveva suscitato non poche perplessità. Dal documento scoperto dal Corriere del Ticino si scopre che era giunta una rivendicazione dell’Isis, mai però comunicata ai media. Inevitabile chiedersi adesso: Chi è stato davvero? Sergei o un fanatico del Califfo?
Molto interessante anche la parte del documento in cui, rilevando un netto aumento dei fenomeni terroristici in Europa, si osserva che il quadro è andato peggiorando con «l’apertura delle frontiere da parte di Merkel». Ovvero la Polizia criminale tedesca avvalora l’equazione che le sinistre tendono a liquidare come un pregiudizio o un teorema populista: più immigrati fuori controllo, più terrorismo. La BKA parla di un traffico di passaporti rubati usati dagli attivisti dell’Isis in Europa.
«Dieci milioni di visitatori stranieri all’anno entrano in Germania con passaporti falsi o rubati. In tal senso è possibile correlare la quantità di passaporti rubati con Al Qaeda (IS) e le attività terroristiche islamiste».
Sono menzognere anche le cifre sull’immigrazione clandestina, almeno quelle comunicate in Germania. Leggete questo passaggio del rapporto:
«La percentuale degli ingressi illegali è cresciuta del 70%. I colleghi italiani prevedono l’arrivo di circa 350 mila, fino a 400 mila migranti dall’Africa nell’anno 2017. Verso l’esterno, alla stampa e ad altri media, indichiamo una cifra di 250 mila unità».
E lo stesso vale per i crimini ordinari commessi dagli immigrati. Nel 2015 erano 309 mila, nel 2016 sono saliti a 465 mila. Queste cifre, peraltro, non contengono reati contro l’asilo e la socialità.Ma “ai media – si legge nel rapporto – si parla rispettivamente di 209 mila reati e di 295 mila». Ben 170 mila in meno.
Decisamente esplosivo questo passaggio del rapporto:
«Mai parlare di migranti economici. La sollecitazione giunge direttamente dal ministro della Cancelleria e dal portavoce del Governo. Queste indicazioni sono tassative, per chi non le rispetta sono previste sanzioni severe, procedure disciplinari e il licenziamento dalla polizia».
Sia chiaro: le autorità, da sempre, si riservano una certa discrezionalità nel diffondere le notizie più sensibili o per proteggere agenti infiltrati. Non dicono mai tutta la verità, com’è ovvio. Ma il quadro che emerge da questo rapporto va oltre i normali confini dell’intelligence.
Quando si modificano sistematicamente le statistiche, quando si tenta di dissimulare gli attentati fino a dare istruzioni per fabbricare versioni credibili agli occhi dell’opinione pubblica, quando un governo vieta di parlare di “migranti economici” si è in presenza di un metodo per la creazione di Post Verità governative o, se preferite, di una manipolazione sistematica delle informazioni.
E tutto questo al fine di non turbare il processo elettorale, dunque di non intralciare la campagna elettorale della cancelliera Merkel.
Cose che capitano nella democratica Germania.

“In alcuni decenni i figli di immigrati supereranno il numero dei figli di autoctoni. Allo stato delle cose, ciò è previsto in molte zone d’Italia intorno al 2050.

“In alcuni decenni i figli di immigrati supereranno il numero dei figli di autoctoni. Allo stato delle cose, ciò è previsto in molte zone d’Italia intorno al 2050.io non ci sarò,però penso che la fede pure lei sarà sparita



UN VERO E PROPRIO PROGETTO DI SOSTITUZIONE ETNICA: UN GENOCIDIO CON ALTRI MEZZI, MESSO NERO SU BIANCO DALLA CONFERENZA…
VOXNEWS.INFO

UN VERO E PROPRIO PROGETTO DI SOSTITUZIONE ETNICA: UN GENOCIDIO CON ALTRI MEZZI, MESSO NERO SU BIANCO DALLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
“In alcuni decenni i figli di immigrati supereranno il numero dei figli di autoctoni. Allo stato delle cose, ciò è previsto in molte zone d’Italia intorno al 2050. La cosiddetta “italianità” sarà solo un ricordo. Il paese è avviato a diventare multietnico e multiculturale in modo radicale.” (“Il cambiamento demografico”, Editori Laterza 2011, p.174, a cura del Comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana).