IMMAGINI DEL GIORNO ESCLUSIVE
26/07/17
Luigi Di Maio . LA CASTA DEL PD SI TIENE LA PENSIONE PRIVILEGIATA
Luigi Di Maio .
LA CASTA DEL PD SI TIENE LA PENSIONE PRIVILEGIATA
Qui in Aula sta succedendo di tutto. Il Pd fa finta di essere come noi, ma in realtà è sempre la solita casta. Come potete vedere in questo video ho proposto di applicare la legge Fornero (quella che vale per tutti gli italiani) ai parlamentari già da questa legislatura. Il Pd ha votato contro per tenersi il privilegio: vogliono che venga applicata dopo le elezioni. A loro no. I loro privilegi sono intoccabili e noi dobbiamo continuare a pagarglieli. Mentre noi abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, e restituito milioni di euro di stipendi, loro decidono di tenersi stretto il trattamento privilegiato alla faccia di tutti i cittadini a cui la legge Fornero è stata applicata dall'oggi al domani.
fuori di testa, io non voto,perchè un maroni mi fa solo schifo
Referendum Lombardia, Maroni compra 24mila tablet per il voto elettronico. Spesi 23 milioni di euro
COSTI DELLA POLITICA
Il 22 ottobre saranno allestiti in tutta la regione 8mila seggi. Il presidente difende la scelta: "È un investimento, non una spesa, perché i tablet rimarranno in dotazione alle scuole come strumento didattico"
di F. Q. | 26 luglio 2017
Rivoluzione campi rom: i nomadi dovranno pagare tasse e bollette o verranno espulsi
Ad annunciarlo è stata la sindaca Chiara Appendino, accompagnata dai suoi…
quando chi governa non ascolta i cittadini è dittatura, non è democrazia e nascono conflitti, quest sta accadendo in europa
Francia, cittadini costruiscono muro per impedire l’ingresso ai migranti. “Non è razzismo. Il governo ci ha ignorati”
MONDO
Gli abitanti di Séméac, cittadina dei Pirenei, hanno costruito una barriera lunga 18 metri davanti a un ex albergo di Formula 1 destinato a diventare un centro d'accoglienza per 85 persone. Il sindaco è dalla parte dei concittadini: "Quando abbiamo chiesto un confronto con i soggetti responsabili nessuno ci ha risposto"
di Gianni Rosini | 26 luglio 2017
MONDO
Gli abitanti di Séméac, cittadina dei Pirenei, hanno costruito una barriera lunga 18 metri davanti a un ex albergo di Formula 1 destinato a diventare un centro d'accoglienza per 85 persone. Il sindaco è dalla parte dei concittadini: "Quando abbiamo chiesto un confronto con i soggetti responsabili nessuno ci ha risposto"
di Gianni Rosini | 26 luglio 2017
questi morti hanno colpevoli e sono i politici, italiani,degli Usa, Cina,Russia e francia ecc
mettere foto così su giornali e internet è da scemi, un pò di dignità almeno nel mostrare cose così, poi mi pare un fotomontaggio,ma poi è colpa mia ?Non mi sento in colpa e non ne voglio più, motivo è impossibile integrare una massa di gente così,poi islamica, cioè se hanno bisogno di schiavi lo dicano e li mettiamo in galera, non i trafficanti ma i politici, che sono loro la causa e loro è la colpa di questi morti
Marco Travaglio - Sorrisi e furboni Il Fatto Quotidiano
Marco Travaglio - Sorrisi e furboni
Il Fatto Quotidiano
Il Fatto Quotidiano
Nella sinistra italiana, specializzata in dibattiti inutili, polemiche oziose e batracomiomachie nominalistiche pur di non andare mai alla sostanza delle cose, c’è grande fermento a proposito dei sorrisini, delle smancerie, dei baci e degli abbracci che si sono scambiati, alla festa della fu Unità di Milano, la sottosegretaria pidina Maria Elena Boschi e il fondatore di Campo progressista Giuliano Pisapia. Il quale, criticato da Mdp per quell’eccesso di trasporto verso la statista aretina, ha annullato un fondamentale incontro con Roberto Speranza di cui, se si fosse tenuto, nessuno avrebbe saputo nulla.
Ovviamente Pisapia è libero di abbracciare e sorridere a chi gli pare, specie se si tratta di pezzi grossi del partito che l’ha sostenuto per 5 anni come sindaco di Milano e che l’altra sera lo aveva invitato alla sua festa. Ma, con buona pace di Aldo Cazzullo che sul Corriere irride alle critiche a Pisapia (“forse per soddisfare gli scissionisti del Pd, doveva prendere a schiaffi la Boschi”) e di Michele Serra che fa altrettanto su Repubblica (“confondere la gentilezza con la debolezza è un equivoco tipicamente infantile”).
Se ai sorrisi e agli abbracci fosse seguito il discorso chiaro e netto che i suoi simpatizzanti si sarebbero attesi da un leader che si propone di riunire la sinistra dispersa e disorientata dopo quattro anni di politiche berlusconiane targate Pd, nessuno avrebbe fatto caso alla forma dei convenevoli e tutti avrebbero badato alla sostanza delle sue parole.
Invece, per l’ennesima volta, quelle parole di rigorosa discontinuità dal renzismo Pisapia non le ha pronunciate, limitandosi ai soliti pensierini ambigui e fumosi che fanno pensare al peggio. E cioè delle due, l’una: o Pisapia non ha la statura del leader di sinistra che vorrebbe essere, oppure non ha alcuna intenzione di diventarlo. E, nel secondo caso, chi sperava che intorno a lui si coagulasse quel vasto movimento di opinione che in America si è riunito attorno a Sanders, in Francia attorno a Mélenchon e in Gran Bretagna attorno a Corbyn, dovrà rassegnarsi all’idea di un Pisapia stampella di Renzi e cercarsi un altro approdo.
La Boschi non è una passante: è uno dei simboli viventi della catastrofe renziana; la donna che ha prestato il suo nome a una controriforma costituzionale devastante e poi devastata dai due terzi degli elettori; la donna che col caso Etruria incarna il neofamilismo amorale, le doppie verità 2.0 e i nuovi conflitti d’interessi fra politica e affari subentrati a quelli berlusconiani. E Pisapia che fa? Se la ritrova davanti, o accanto, in un dibattito dinanzi agli elettori di centrosinistra.
E non dice un monosillabo sui chiarimenti che Lady Etruria deve ai risparmiatori sugl’interventi indebiti su vari banchieri per salvare – fra i tanti istituti decotti – proprio quello amministrato così bene dal padre, sulle bugie in Parlamento per scavallare la mozione di sfiducia, sulla querela annunciate e mai presentate contro De Bortoli, sulle non-risposte alle domande del Fatto?
La Boschi, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è la testimonial di quel governo Genticloni che ha appena truffato 3 milioni di lavoratori che avevano firmato i referendum della Cgil contro i voucher, ritirati e poi ripristinati per impedire agli italiani di votare: possibile che Pisapia non abbia trovato nulla da obiettare?
La Boschi è uno dei volti più noti di quel Giglio magico che s’è pappato l’Italia per tre anni, distribuendo centinaia di poltrone di potere ad amici e amici degli amici, con i risultati sotto gli occhi di tutti; quel Giglio Magico che non ha ancora restituito i finanziamenti avuti da Salvatore Buzzi, appena condannato a 20 anni per aver corrotto alcuni pezzi grossi del Pd; quel Giglio Magico che copre i conflitti d’interessi e le indagini sul sindaco di Milano Beppe Sala, successore e beniamino di Pisapia: possibile che l’aspirante leader della sinistra non trovi le parole per porre una questione morale che tutti vedono? Non un sospiro sui favoritismi di Etruria, sul verminaio di Expo e sulle pesanti condanne per l’ex Mafia Capitale (frettolosamente archiviate dai partiti dietro il falso dilemma mafia sì-mafia no)?
Questi sono i temi che i suoi potenziali elettori avrebbero voluto sentir affrontare con impietosa franchezza da Pisapia, a prescindere dagli abbracci e dei sorrisi alla Boschi. Siccome si è guardato bene dall’affrontarli, e non ha ancora chiarito se il suo Campo progressista è alternativo o complementare al PdR (il Partito di Renzi, che ormai è tutt’altra cosa dal Pd, ammesso e non concesso che il Pd sia mai stato qualcosa), piuttosto si candidi a vicesegretario del Pd: carica oggi occupata da tal Martina, cioè vacante.
Perchè non è affatto vero quel che scrive Serra: “il fatto che Pisapia sia stato… costretto a chiarire e a spiegare è mortificante, non certo per lui, ma per un luogo politico – la sinistra – che sembra diventato una somma di insicurezze e (dunque) di debolezze”.
In politica i chiarimenti e le spiegazioni non sono mai troppi. Soprattutto se i leader continuano a non chiarire e a non spiegare i propri pensieri, ma a mascherarli furbescamente dietro le fumisterie politichesi per tenersi le mani libere. Non sappiamo se Corbyn abbraccerebbe Blair: ma, anche se lo facesse, gli direbbe tutto ciò che pensa di lui e delle sue politiche, e nessuno s’insospettirebbe. Non sappiamo se Mélenchon farebbe lo svenevole con Macron (l’idolo dei renzusconiani che, nel breve volgere di un mesetto, s’è già sgonfiato in Francia e pure in Italia): ma, anche se lo facesse, parlerebbe così chiaro nessuno dubiterebbe della loro incompatibilità.
Se a Pisapia basta un sorriso alla Boschi per far pensar male la gente di sinistra, non è colpa della gente di sinistra. É colpa sua.
Ovviamente Pisapia è libero di abbracciare e sorridere a chi gli pare, specie se si tratta di pezzi grossi del partito che l’ha sostenuto per 5 anni come sindaco di Milano e che l’altra sera lo aveva invitato alla sua festa. Ma, con buona pace di Aldo Cazzullo che sul Corriere irride alle critiche a Pisapia (“forse per soddisfare gli scissionisti del Pd, doveva prendere a schiaffi la Boschi”) e di Michele Serra che fa altrettanto su Repubblica (“confondere la gentilezza con la debolezza è un equivoco tipicamente infantile”).
Se ai sorrisi e agli abbracci fosse seguito il discorso chiaro e netto che i suoi simpatizzanti si sarebbero attesi da un leader che si propone di riunire la sinistra dispersa e disorientata dopo quattro anni di politiche berlusconiane targate Pd, nessuno avrebbe fatto caso alla forma dei convenevoli e tutti avrebbero badato alla sostanza delle sue parole.
Invece, per l’ennesima volta, quelle parole di rigorosa discontinuità dal renzismo Pisapia non le ha pronunciate, limitandosi ai soliti pensierini ambigui e fumosi che fanno pensare al peggio. E cioè delle due, l’una: o Pisapia non ha la statura del leader di sinistra che vorrebbe essere, oppure non ha alcuna intenzione di diventarlo. E, nel secondo caso, chi sperava che intorno a lui si coagulasse quel vasto movimento di opinione che in America si è riunito attorno a Sanders, in Francia attorno a Mélenchon e in Gran Bretagna attorno a Corbyn, dovrà rassegnarsi all’idea di un Pisapia stampella di Renzi e cercarsi un altro approdo.
La Boschi non è una passante: è uno dei simboli viventi della catastrofe renziana; la donna che ha prestato il suo nome a una controriforma costituzionale devastante e poi devastata dai due terzi degli elettori; la donna che col caso Etruria incarna il neofamilismo amorale, le doppie verità 2.0 e i nuovi conflitti d’interessi fra politica e affari subentrati a quelli berlusconiani. E Pisapia che fa? Se la ritrova davanti, o accanto, in un dibattito dinanzi agli elettori di centrosinistra.
E non dice un monosillabo sui chiarimenti che Lady Etruria deve ai risparmiatori sugl’interventi indebiti su vari banchieri per salvare – fra i tanti istituti decotti – proprio quello amministrato così bene dal padre, sulle bugie in Parlamento per scavallare la mozione di sfiducia, sulla querela annunciate e mai presentate contro De Bortoli, sulle non-risposte alle domande del Fatto?
La Boschi, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è la testimonial di quel governo Genticloni che ha appena truffato 3 milioni di lavoratori che avevano firmato i referendum della Cgil contro i voucher, ritirati e poi ripristinati per impedire agli italiani di votare: possibile che Pisapia non abbia trovato nulla da obiettare?
La Boschi è uno dei volti più noti di quel Giglio magico che s’è pappato l’Italia per tre anni, distribuendo centinaia di poltrone di potere ad amici e amici degli amici, con i risultati sotto gli occhi di tutti; quel Giglio Magico che non ha ancora restituito i finanziamenti avuti da Salvatore Buzzi, appena condannato a 20 anni per aver corrotto alcuni pezzi grossi del Pd; quel Giglio Magico che copre i conflitti d’interessi e le indagini sul sindaco di Milano Beppe Sala, successore e beniamino di Pisapia: possibile che l’aspirante leader della sinistra non trovi le parole per porre una questione morale che tutti vedono? Non un sospiro sui favoritismi di Etruria, sul verminaio di Expo e sulle pesanti condanne per l’ex Mafia Capitale (frettolosamente archiviate dai partiti dietro il falso dilemma mafia sì-mafia no)?
Questi sono i temi che i suoi potenziali elettori avrebbero voluto sentir affrontare con impietosa franchezza da Pisapia, a prescindere dagli abbracci e dei sorrisi alla Boschi. Siccome si è guardato bene dall’affrontarli, e non ha ancora chiarito se il suo Campo progressista è alternativo o complementare al PdR (il Partito di Renzi, che ormai è tutt’altra cosa dal Pd, ammesso e non concesso che il Pd sia mai stato qualcosa), piuttosto si candidi a vicesegretario del Pd: carica oggi occupata da tal Martina, cioè vacante.
Perchè non è affatto vero quel che scrive Serra: “il fatto che Pisapia sia stato… costretto a chiarire e a spiegare è mortificante, non certo per lui, ma per un luogo politico – la sinistra – che sembra diventato una somma di insicurezze e (dunque) di debolezze”.
In politica i chiarimenti e le spiegazioni non sono mai troppi. Soprattutto se i leader continuano a non chiarire e a non spiegare i propri pensieri, ma a mascherarli furbescamente dietro le fumisterie politichesi per tenersi le mani libere. Non sappiamo se Corbyn abbraccerebbe Blair: ma, anche se lo facesse, gli direbbe tutto ciò che pensa di lui e delle sue politiche, e nessuno s’insospettirebbe. Non sappiamo se Mélenchon farebbe lo svenevole con Macron (l’idolo dei renzusconiani che, nel breve volgere di un mesetto, s’è già sgonfiato in Francia e pure in Italia): ma, anche se lo facesse, parlerebbe così chiaro nessuno dubiterebbe della loro incompatibilità.
Se a Pisapia basta un sorriso alla Boschi per far pensar male la gente di sinistra, non è colpa della gente di sinistra. É colpa sua.
io la tim l'ho disdetta,mai più metterò un telefono fisso,fate come me
Tim, perché la buonuscita di Flavio Cattaneo sarà un boomerang
di Gianluigi Paragone | 25 luglio 2017
25/07/17
Banca d'Italia, alla Corte Costituzionale e alla Presidenza della Repubblica privilegi da re, per me sono solo parassiti della società.Giorgia Meloni, furia cieca contro la Boldrini: "Vitalizi, l'ultima vergogna: a chi li vuole salvare"
parassiti dell'italia,ma fanno proprio schifo,più hanno e più vogliono,sono zecche, sono sanguisughe, ma io di questa gente non voglio più avere rispetto,li voglio in galera
Giorgia Meloni è una furia cieca. Il leader di Fratelli d'Italia si scaglia contro la sinistra sulla faccenda dei vitalizi: "Hanno dichiarato inammissibile e 'lesivo dell’autonomia' l'emendamento di Fratelli d'Italia per chiedere alla Banca d'Italia, alla Corte Costituzionale e alla Presidenza della Repubblica di adeguare i loro ordinamenti alla legge sull’abolizione dei vitalizi". A respingere l'emendamento del leader di Fdi sono stati gli uffici tecnici della Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini. "In pratica", si infuria la Meloni, "la sinistra dice che in Italia ci sono privilegi che il Parlamento non può toccare. Vergognoso".
Giorgia Meloni è una furia cieca. Il leader di Fratelli d'Italia si scaglia contro la sinistra sulla faccenda dei vitalizi: "Hanno dichiarato inammissibile e 'lesivo dell’autonomia' l'emendamento di Fratelli d'Italia per chiedere alla Banca d'Italia, alla Corte Costituzionale e alla Presidenza della Repubblica di adeguare i loro ordinamenti alla legge sull’abolizione dei vitalizi". A respingere l'emendamento del leader di Fdi sono stati gli uffici tecnici della Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini. "In pratica", si infuria la Meloni, "la sinistra dice che in Italia ci sono privilegi che il Parlamento non può toccare. Vergognoso".
Macron fa affari d'oro con la Libia e noi lo prendiamo nel cul,io direi,basta sbarchi nei nostri porti,non possiamo più sostenere la spesa, non abbiamo più danè
Migranti, accordo con la Libia è un bluff. Record di sbarchi: “Il 99% dei gommoni parte dalle spiagge controllate da Sarraj”
MONDO
L'intesa tra Roma e Tripoli è stata salutata dal governo italiano come la "svolta" nella lotta ai traffici di esseri umani nel Mediterraneo. Ma oltre agli annunci, secondo Frontex, è successo poco. "Il 99% dei 3mila migranti sbarcati ad Augusta nell'ultimo mese - spiega Carlo Parini, capo del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa - proveniva da Sabrata"
di Marco Pasciuti | 16 marzo 2017
Vitalizi, l’ex deputato di An Raisi: “Perderò la pensione. Dovevo rubare”No devi lavorare come tutti, per rubare lo avete fatto abbastanza facendo disastri al nostro paese, poi hai un bel curriculum da politico fregnaccia
Enzo Raisi (San Lazzaro di Savena, 23 settembre 1961) è un politico e imprenditore italiano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Raisi
Ha 56 anni, dunque può lavorare per la pensione ancora per 11 anni,poi mica ha fatto solo il deputato, cioè ci saranno i contributi versati e prenderà la pensione come tutti,ma che cazzo vuoole, politica non vuol dire essere dio, stronzo sei e basta
https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Raisi
Ha 56 anni, dunque può lavorare per la pensione ancora per 11 anni,poi mica ha fatto solo il deputato, cioè ci saranno i contributi versati e prenderà la pensione come tutti,ma che cazzo vuoole, politica non vuol dire essere dio, stronzo sei e basta
Vitalizi, l’ex deputato di An Raisi: “Perderò la pensione. Dovevo rubare”
POLITICA
È un post polemico quello pubblicato su facebook dall'ex finiano che attacca la nuova norma contro il privilegio previsto per gli onorevoli: "Se passa la nuova norma non avrò né la pensione Inps né il vitalizio. Grazie di cuore Italia vi meritate solo i ladri: questo è quello che meritate"
di F. Q. | 25 luglio 2017
Macron si fa li cazzi sua e noi ci pigliamo gli immigrati e io voglio votare, voglio un governo,non fantocci di poteri forti e multinazionali
Migranti, trovati 11 morti a bordo di un gommone durante un’operazione di salvataggio. In Sicilia attese 1000 persone
MONDO
Una ong spagnola ha trovato i corpi senza vita tra i quasi 200 migranti che viaggiavano tra la Libia e l'Italia. In Sicilia sbarcheranno circa mille persone salvate da navi di Medici Senza Frontiere e Guardia Costiera
di F. Q. | 25 luglio 2017
MENTRE LA STAMPA HA PREFERITO GALLEGGIARE SULLE ACQUE DEL LAGO DI BRACCIANO ALLA RICERCA DI UNO SCONTRO CHE METTA K.O. LA SINDACA RAGGI, la Capitale d'Italia assegnava al magistrato Antonino Di Matteo la cittadinanza onoraria di Roma.
MENTRE LA STAMPA HA PREFERITO GALLEGGIARE SULLE ACQUE DEL LAGO DI BRACCIANO ALLA RICERCA DI UNO SCONTRO CHE METTA K.O. LA SINDACA RAGGI, la Capitale d'Italia assegnava al magistrato Antonino Di Matteo la cittadinanza onoraria di Roma.
Erano assenti tutte le opposizioni, partito di maggioranza e di governo in primis (Pd), comprensibilmente terrorizzati dalla presenza in aula dell'illustre magistrato.
Operazione dei Nas in tutta Italia: «Soldi dalle case farmaceutiche ai medici» - FarmaciaVirtuale.it
http://farmaciavirtuale.it/operazione-dei-nas-in-tutta-italia-soldi-dalle-case-farmaceutiche-ai-medici/
Operazione dei Nas in tutta Italia: «Soldi dalle case farmaceutiche ai medici» - FarmaciaVirtuale.it
Il ministero della Salute rende noti i risultati di una vasta operazione effettuata dai NAS: «Medici e funzionari percepivano denaro dalle case farmaceutiche in cambio…
Vaccini, presidio free-vax a Montecitorio. Imposimato invita alla disobbedienza: "Genitori, non lo applicate"
“Presidente, sei il nostro presidente”: Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, prende la parola al presidio davanti a Montecitorio. È il popolo dei free-vax e dei no-vax a scendere ancora una volta in piazza in vista dell’approvazione del decreto Lorenzin alla Camera. La fiducia è prevista per venerdì.
“Se decideranno di approvare il decreto nonostante la nostra contrarietà”, dice Imposimato, “sarà disobbedienza civile. Genitori: non lo dovrete applicare. E non vi preoccupate: non sarete voi, ma loro ad essere contro la legge, perché il decreto è incostituzionale”.
Luca Volontè già esponente del Movimento di Comunione ecc ecc, cioè tutti cristiani e tutti ladri, scontato.Corruzione, “immunità parlamentare non preclude perseguibilità”. La Cassazione annulla proscioglimento Volontè
Luca Volontè
Laurea in scienze politiche, già esponente del Movimento di Comunione e Liberazione. Comincia la sua attività politica con il Partito Popolare Italiano, del quale, nel 1994, viene nominato responsabile per gli enti locali. Segue Rocco Buttiglione nella scissione dal PPI, che porta alla nascita del CDU di cui diventa dirigente organizzativo.
È stato eletto alla Camera dei deputati nel 1996, capolista al proporzionale nella circoscrizione Lombardia-2.
https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Volont%C3%A8
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/24/corruzione-immunita-parlamentare-non-preclude-perseguibilita-la-cassazione-annulla-proscioglimento-volonte/3751620/
Corruzione, “immunità parlamentare non preclude perseguibilità”. La Cassazione annulla proscioglimento Volontè
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ
I supremi giudici hanno accolto il ricorso della Procura di Milano contro il proscioglimento dell’ex deputato dell’Udc accusato di aver ricevuto da politici azeri una tangente da 2 milioni 390.000 euro per orientare il proprio voto come membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa in favore del governo dell’Azerbaijan
di F. Q. | 24 luglio 2017
Ecco quel che penso della sentenza su Mafia Capitale
"Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!" Peppino Impastato
di Beppe Grillohttp://www.beppegrillo.it/2017/07/non_e_mafia_e_una_montagna_di_merda.html
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