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11/12/17

COME ZITTIRE IL PD IN 1 MINUTO SALVATE LE BANCHE? ECCO COME VI RISPONDONO I CITTADINI > TUTTO DA VEDERE - CONDIVIDI

COME ZITTIRE IL PD IN 1 MINUTO
SALVATE LE BANCHE? ECCO COME VI RISPONDONO I CITTADINI > TUTTO DA VEDERE - CONDIVIDI

ecco adesso ci scommetto che nessuno pagherà, Scontro treni Andria-Corato, chiusa l’inchiesta: 19 indagati. C’è anche il dg del ministero: “Non vigilò sulla sicurezza”

Scontro treni Andria-Corato, chiusa l’inchiesta: 19 indagati. C’è anche il dg del ministero: “Non vigilò sulla sicurezza”

Scontro treni Andria-Corato, chiusa l’inchiesta: 19 indagati. C’è anche il dg del ministero: “Non vigilò sulla sicurezza”
Tocca anche il ministero l'inchiesta sull'incidente ferroviario che causò 23 morti e 50 feriti: la procura di Trani ha chiuso le indagini e risultano coinvolti anche due dirigenti dei ministero dei Trasporti. Secondo i pm ci furono errori materiali dei capostazione e del capotreno. Gravi anche le accuse a Ferrotramviaria, che non avrebbe investito circa 600mila per installare un sistema di sicurezza migliore

l’ex giudice caselli non dimentica: pietro grasso rimase zitto sulla legge contro di me


Ingroia? “Non riesco a parlare se non bene di chi ha lavorato con me a Palermo e lui era fra i più bravi”. Di Pietro? “Un organizzatore eccezionale, un mago…
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governo di merda, che devo dire,ma di notte vai in farmacia per piacere o perchè hai urgenza per bisogno?

i prezzi di prima necessità aumentati del 30% e il governo tace e parla di ripresa, ossia la ripresa per il culo, stanno facendo speculazione e il governo è il colpevole, non controlla un cazzo

Vendite al dettaglio in flessione: -1% a ottobre e -2% tendenziale

Di nuovo in flessione il carrello della spesa. A ottobre 2017 le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1% rispetto al mese precedente e del 2% rispetto allo stesso mese del 2016. Lo rende noto l’Istat. Se poi si osserva un arco di tempo più lungo, cioè il trimestre agosto-ottobre 2017 – prosegue l’Istituto nazionale di Statistica – l’indice complessivo delle vendite al dettaglio registra una lieve contrazione rispetto al trimestre precedente (-0,1% in valore e -0,2% in volume). 
Ma quali beni hanni registrato i cali più consistenti? Su base mensile – rileva l’Istat – le vendite di beni alimentari registrano una flessione dello 0,9% in valore e dell’1,5% in volume mentre le vendite di beni non alimentari diminuiscono dell’1% in valore e dello 0,8% in volume.

Si “spappola”...il #Pd...#Basilicata: il segretario di #Viggiano si dimette per il silenzio assoluto del “partito” sui morti per il petrolio in #ValDagri...d’altronde cosa c’era da aspettarsi da chi non ha mai difeso la ns terra!

L'EDITORIA IN iTALIA SECONDO ME è COME TUTTO IL RESTO, CORROTTA.un paese così è morto, siamo una repubblica fondata sulla raccomandazione e con prodotti scadenti dovuti alla politica che tutto mangia

INTERESSANTE L'ARTICOLO CHE OGGI C'è SUL BLOG DI GRILLO,PERO' PER MIA ESPERIENZA PERSONALE, IO HO SCRITTO TRE ROMANZI,L'EDITORIA IN ITALIA è COME TUTTO IL RESTO CORROTTA.
Perchè dico questo,perchè se vuoi vendere il tuo prodotto ti devi vendere, ossia guardano il guadagno e non l'arte, non che il mio essere scrittrice voglia dire arte,ma almeno leggere e poi giudicare, invece ti arrivano offerte del tipo. di comperare tu il tuo libro per 100 copie che vuol dire minimo 1000 euro e poi loro te lo pubblicano, se hai successo allora ti ritirano le 100 copie da te comperate e via dicendo, sarebbe più onesto dire :noi di te ci occupiamo,ma devi pagare, va da se che se non hai soldi non  pubblichi nulla,poi c'è la parte politica che entra ovunque,ossia la raccomandazione, così mi sono trovata a leggere lo dico nel senso letterale della parola, dei cessi, andavo in biblioteca e trovavo nella bacheca principale testi di autori emergenti, così presa dalla curiosità ne ho letti parecchi, ebbene di emergente c'era la superficialità, la cattiva scrittura,il contenuto mediocre, e allora mi sono chiesta come fanno a farsi pubblicare delle cose così, l'ho capito quando mi ci sono avventurata anche io , adesso un paese così è morto, siamo una repubblica fondata sulla raccomandazione e con prodotti scadenti dovuti alla politica che tutto mangia

La trasparenza del sistema editoriale italiano

di Ruben Razzante, professore di Diritto dell'informazione
Il principio della trasparenza è un principio largamente assente nel mondo dell'editoria italiana. Si parla da sempre della mancanza di editori puri, cioè di soggetti che vivono di informazione, che studiano i modelli di business dell'informazione in altri Stati e cercano di riprodurli in Italia cercando di guadagnare con i mezzi di informazione, quindi senza coltivare interessi extra editoriali.
Queste figure di editori puri in Italia sono pressoché assenti, perché gli editori hanno storicamente utilizzato il mondo dell'informazione per perseguire altre finalità. Avevano altri business, avevano altre aziende in altri settori (bancario, assicurativo, edile), poi anche in quello politico. E quindi hanno utilizzato questi mezzi di informazione anche per perseguire obiettivi su altri tavoli. Questo inevitabilmente ha tolto obiettività all'informazione, ha tolto anche trasparenza perché non sempre i contenuti prodotti da questi giornali e poi anche dai mezzi radiotelevisivi, soprattutto dagli anni 90 in poi, riflettono principi di obiettività, di trasparenza, di interesse pubblico. sono spesso largamente influenzati da questi interessi extra editoriali.
Dal punto di vista legislativo stupisce dire che già negli anni ‘70 erano state fatte delle normative, per garantire per esempio che le banche non entrassero negli assetti proprietari dei giornali. Addirittura la legge bancaria del 1936, e poi una serie di delibere del comitato interministeriale per il credito e risparmio, vietavano alle banche di entrare nella proprietà dei giornali. Nonostante tutto invece i principali quotidiani sono stati e sono in parte tutt'ora condizionati dalle scelte che fanno le banche, e spesso sono le banche a influenzare le scelte editoriali a due livelli: sia perché con i rubinetti del credito e dei fidi inevitabilmente hanno un potere di vita o di morte su queste testate, sia perché i contenuti editoriali che riguardano le vicende a volte opache di queste banche non trovano uno spazio neutrale sui giornali.
Allora forse bisognerebbe che I lettori sapessero, ad esempio, che quando si affronta un argomento che riguarda la condotta delle banche nei confronti dei risparmiatori, il giornalista che se ne occupa non è sempre libero di raccontare la verità perché è condizionato da quelli che sono i grumi di interesse che si addensano attorno alla proprietà editoriale del suo quotidiano. E ancora la commistione con la pubblicità, la dittatura degli inserzionisti, che a volte sono le stesse banche. Ma è chiaro che gli inserzionisti prima di finanziare un contratto pubblicitario cercano di assumere delle garanzie rispetto a un trattamento ad esempio morbido che li riguardi. E quindi anche i contenuti editoriali che riguardano aziende che sponsorizzano la pubblicità sui giornali, che finanziano pubblicità sui giornali, sono notizie da prendere cum grano salis o comunque con tutte le accortezze del caso, perché risultano filtrate attraverso questi interessi pubblicitari.
Quindi è giusto fare un discorso diverso basato, per esempio, su incentivi che premino la qualità dell'informazione, cioè quei giornali che effettivamente si impegnano a garantire un certo livello di trasparenza, per esempio pubblicando sempre i riferimenti agli interessi editoriali del proprio editore. Ogni due o tre giorni o magari ogni settimana pubblicare per esempio in seconda pagina gli assetti proprietari e l'azionariato, tutto ciò che riguarda la proprietà del giornale, affinché il lettore leggendo degli articoli che riguardano queste aziende collegate alla proprietà del giornale, possa fare le sue valutazioni. E' un qualcosa che succede in Inghilterra, e succede anche in Germania. Ci sono degli esempi virtuosi che dimostrano che si può essere trasparenti e quindi garantire al lettore un'adeguata informazione anche su chi c'è dietro, cioè sui soggetti che sono interessati a far uscire determinati contenuti sui giornali. Considerare il singolo cittadino una sorta di stakeholder, cioè di portatore di interessi verso il giornale, l'emittenza radiotelevisiva, il canale informativo, sarebbe un segno di grande maturità democratica.
E’ giusto che il mondo dell'informazione si converta a questo principio della trasparenza, perché altrimenti il rischio è la disaffezione, la perdita definitiva di credibilità, e la sconfitta della democrazia dell'informazione, cioè quella democrazia che consente ai cittadini di esercitare i diritti garantiti dalla costituzione e dalle leggi vigenti proprio sulla base di una corretta informazione, che è la premessa per poter esercitare tutti gli altri dirittihttp://www.beppegrillo.it/2017/12/la_trasparenza_del_sistema_editoriale_italiano.html

al prossimo natale salvini s'è prenotato per il presepe Roma farà il somaro,ossia se stesso

10/12/17

“La capitale della Palestina è Gerusalemme”: correva il tredicesimo secolo d.C.


“La Palestina è l’ultima delle province della Siria verso l’Egitto. La sua capitale è Gerusalemme”. Così scriveva nel tredicesimo secolo il biografo e geografo arabo…
FRONTIERENEWS.IT

facciamo solo schifo.NUOVO OMICIDIO STATALE: CITTADINO ITALIANO SI TOGLIE LA VITA PER LA DISPERAZIONE DOPO AVER VISTO LA SUA CASA PIGNORATA E

“DROGHE PESANTI PER ALMENO 50 SENATORI NEI BAGNI DI PALAZZO MADAMA”: LA PESANTE ACCUSA DI UN PARASSITA DI LUNGO CORSO “Droghe pesanti per almeno 50 senatori nei bagni di Palazzo Madama” “Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti”. L’... DIRETTANFO.BLOGSPOT.COM

Calogero Giorlando ha condiviso un link.
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“Droghe pesanti per almeno 50 senatori nei bagni di Palazzo Madama” “Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti”. L’...
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SUPERFICIE DELL’ANTARTIDE SI NASCONDE QUALCOSA DI CALDO E MISTERIOSO”

“SOTTO LA

Secondo uno studio condotto dalla NASA, alcune sorgenti di calore potrebbero essere alla base dello scioglimento dei ghiacci
Sotto la superficie dei ghiacci dell’Antartide potrebbe nascondersi qualcosa di caldo che ne favorirebbe lo scioglimento. A dirlo è uno studio condotto dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, secondo il quale alcuni fenomeni geologici contribuirebbero a generare calore e quindi a distruggere la superficie della calotta. Si tratterebbe dei cosiddetti “mantle plumes” o pennacchi, zampilli caldi di materia relativamente primordiale, risalenti dal profondo del mantello, lo strato appena al di sotto della crosta terrestre, a contatto con il nucleo esterno, e che andrebbero ad alimentare sacche di magma.
L’ipotesi dei ricercatori è che la sterminata superficie di 1.610.000 chilometri quadrati denominata Terra di Marie Byrd, una delle regioni occidentali dell’Antartide, sia solcata da queste sorgenti di calore, “colpevoli” di generare fiumi e laghi sotterranei e di accelerare così lo scioglimento dei ghiacciai.
La teoria non è nuova: è in auge da 30 anni presso i geologi, da quando uno scienziato della University of Colorado Denver, W. Jason Morgan, ipotizzò l’esistenza di questi pennacchi al di sotto della regione occidentale dell’Antartide. In questo modo, egli riusciva a spiegare l’instabilità della zona e l’attività vulcanica. “Pensavo fosse un’ipotesi assurda – ha spiegato Helene Seroussi del Jet Propulsion Laboratory della NASA -. Non capivo come potesse esserci così tanto calore in presenza di ghiaccio”.
Gli scienziati hanno utilizzato tecniche innovative per supportare l’idea: hanno sviluppato un modello di mantle plume per calcolare quanto calore geotermico sia effettivamente necessario per spiegare quanto accade nella zona di Marie Byrd Land. Hanno poi messo a confronto il modello con i dati empirici raccolti in diverse missioni della NASA in Antartide, per assicurarsi che fosse realistico. I risultati ottenuti hanno portato i ricercatori a pensare che possa esserci un pennacchio, corredato da forte calore e pressione, sotto la superficie dell’area. Potrebbe essersi formato dai 50 ai 110 milioni di anni fa, molto prima che facesse la sua comparsa il manto di ghiaccio. La presenza di tale mantle plume spiegherebbe non solo l’instabilità della zona, ma anche il perché l’area si sia sciolta così rapidamente, 11mila anni fa, in un modo simile a quello che vediamo oggi.
Fonte http://www.huffingtonpost.it/2017/11/10/sotto-la-superficie-dellantartide-si-nasconde-qualcosa-di-caldo-e-misterioso_a_23273078/

Antartide, al via la spartizione delle risorse

Contiene enormi quantità di uranio, petrolio e gas naturale, e ancora minerali ferrosi, nichel, piombo, zinco, carbone, stagno, diamanti, perfino oro. Il tutto in quantità ingenti. E soprattutto il 50% dell’ acqua dolce del pianeta. Le risorse dell’ Antartide sono protette da un accordo internazionale che dura 50 anni, siglato nel 1998: nessuno può sfruttare i suoi giacimenti prima del 2038. Eppure la corsa a garantirsi le risorse del sottosuolo è già partita. Per non parlare di quella a sfruttare le risorse già utilizzabili, come quelle delle acque circostanti, dalle balene (solo in parte protette da una serie di altri accordi) a un minuscolo crostaceo simile a un gamberetto chiamato krill. E poi c’ è il turismo: all’ inizio degli anni ‘ 90 i turisti che sceglievano di pagarsi costose crociere con approdi nella zona antartica erano poche migliaia, ma negli ultimi anni c’ è stata un’ impennata: 46 mila presenze si sono contate nella stagione 2007/2008 (i mesi più miti sono dicembre e gennaio).
E per gestire gli afflussi, promettendo di preservare il delicato ecosistema, opera da vent’ anni l’ International Association of Antarctica Tour Operators. I mesi “caldi”, cioè il nostro inverno, sono quelli più gettonati per visitatori e anche per le equipe scientifiche: le temperature medie, in quei periodi, sfiorano i 30°; mentre nella stagione più rigida, tra luglio e settembre, si scende a circa 65°. Le coste sono meno fredde, ma al centro del continente si possono raggiungere i 90°. Ma vari studi mostrano come la temperatura dell’ Antartide stia lentamente crescendo, facendo temere per la tenuta dei suoi strati di ghiaccio. Un ulteriore motivo di lavoro per gli scienziati di tutto il mondo che vivono lunghi mesi nel continente: sono una quarantina le stazioni permanenti, mentre un centinaio di basi sono temporanee.
L’ Italia è presente con due centri: la stazione pionieristica Mario Zucchelli (nata nel 1985) e l’ italofrancese Concordia, dove lavorano attualmente 6 connazionali su un totale di 14 ricercatori. «La nostra presenza in Antartide è fondamentale per la ricerca. Alla base Concordia, che si trova in quota a 3.200 metri, si studiano i cambiamenti climatici: in particolare astrofisica, fisica dell’ atmosfera, glaciologia, sismologia, chimica dell’ ambiente», dice Roberto Sparapani, del Cnr, a lungo capobase in Antartide. Le risorse del polo Sud richiedono un’ attenta capacità di pianificazione, con calibrati investimenti. La corsa all’ Antartide prosegue a pieno ritmo ma l’ Italia, col suo ponderoso Pnra (Programma nazionale ricerche in Antartide, del 1985) sembra mostrare qualche titubanza rispetto a nazioni come gli Usa o la Gran Bretagna (con la British Antarctic Survey), che sembrano a loro agio su quella superficie di 14 milioni di chilometri quadrati, di cui 13,7 milioni coperti dal ghiaccio. Ora, dopo anni tormentati, il Pnra ha subito da poco un nuovo assetto, che dovrebbe permettergli, così almeno auspicano al ministero della Ricerca, di operare con maggior convinzione. Un decreto ministeriale del 30 settembre 2010 ha messo fine al vecchio consorzio di enti, bocciato anche dalla Corte dei Conti, assegnando nuovi compiti a Cnr ed Enea, le due colonne del Programma, che è presieduto da una ministeriale Commissione scientifica nazionale per l’ Antartide (Csna). Il Cnr ha ora il ruolo di programmazione e coordinamento delle attività di ricerca, mentre l’ Enea ha quello di attuare le spedizioni, con la gestione tecnicologistica delle attività scientifiche. La sfida dei prossimi mesi, tutta italiana, è quella di integrare al meglio le varie realtà che compongono la struttura. «Ora devono formarsi – afferma Sparapani i nuovi gruppi di lavoro, il Miur ancora non ha nominato la commissione scientifica e siamo in attesa.
La norma transitoria del decreto, per fortuna, dà comunque continuità alle missioni sul campo e la Concordia sta lavorando normalmente». Nell’ abbagliante monotonia dei ghiacci (spessi in media 1,6 km), oceanografi, climatologi, astronomi, oltre che geologi e biologi, sono tra gli scienziati più presenti. Tanta attenzione scientifica, che si aggiunge a quella economica, ha un motivo: un rapporto della Columbia University sostiene che il gigantesco buco dell’ ozono che sovrasta l’ Antartide (scoperto a metà degli anni ‘ 80, le dimensioni della sua superficie sono oggi pari a 13,7 milioni di km quadrati) innescherebbe l’ effetto domino sull’ intero emisfero meridionale del globo, divenendo il massimo artefice dei cambiamenti climatici. I valori super partes della ricerca hanno plasmato un altro problema: il suo statuto giuridico. Se diverse nazioni hanno avanzato, nel corso dei decenni, pretese territoriali (come Australia, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia, Argentina, Cile, Gran Bretagna), il continente resta comunque una terra neutrale, garantita da un apposito trattato, l’ Antarctic Treaty, del 1959: vi aderisce oggi una cinquantina di nazioni, tra cui l’ Italia.  FONTE http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/05/03/antartide-al-via-la-spartizione-delle-risorse.html

VIDEO L’appello di due terremotati:”moriremo se non…” spopola sul web e… – Il Fatto Dal Web


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“la verita’” su papa’ boschi: “fondo di 6 miliardi di euro in honduras”. sembra un fake

Hai capito la famiglia Boschi?
Giacomo Amadori per “la Verità” Nella già intricata vicenda del fallimento di Banca Etruria mancava solo la storia di uno strano programma di investimenti intestato a…
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Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono


Le votazioni per l'approvazione del salva Italia con riforma delle pensioni furono…
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albero del 2011 a roma costato 25.000 euro,albero di oggi giunta raggi, 0 euro ed è pure più bello,la mangiatoia è finita

L'immagine può contenere: spazio all'aperto
...e parlano pure! 
1) i cittadini romani relativi che prendono per il culo l'albero di piazza venezia o non ci sono ancora stati (molto probabile) o sono parenti Atac di Alemanno (che sono tantissimi) 
2) lo sapete perché lo fanno? per VENTICINQUEMILA BUONE RAGIONI.. gli anni passati ci mangiava qualche amico e gli alberi facevano pure schifissimo, ma ai militonti di Fratelli d'italia annava bene. Quest'anno nun se magna più e chi sta a dieta sente brucià er fegato

io farei una campagna pubblicitaria nostra dei cittadini per avere una rai privata e senza canone

Guai in vista dopo i ……..chiede aiuto alla politica per……

Gli ascolti de La7 sono in caduta libera, ma per mascherare il crollo dell’audience – e scongiurare il rischio di perdite a bilancio – il gruppo editoriale di Urbano Cairo gioca la carta del servizio pubblico. Una strategia di medio periodo con la quale punta a strappare milioni di euro di canone alla Rai, confidando nell’ aiuto della politica.
D’altra parte con le elezioni alle porte, al mondo della politica fa comodo ,sperando di avere un trattamento di riguardo . In un’ottica di forte taglio dei costi, il palinsesto creato dal direttore Andrea Salerno è tutto all’insegna dell’informazione.In quanto  un’ora di talk show ad alto livello costa 300-400mila euro, per produrre un’ora di fiction, invece, servono almeno 1,2 milioni di euro.
Una scelta più che legitt

Un solo archeologo in #Basilicata per un ricco patrimonio archeologico,9 Musei e importanti aree di scavo : la #MagnaGrecia trasformata in #MagnaMagna per petrolieri...eolico selvaggio, #rifiuti, #nucleare #inceneritori....#Vomito..🤮

la rai è da privatizzare e togliere il canone e non la vogliamo capire, è un merdaio

I sondaggi rimettono in pericolo il #PD ? Ce ne sono alcuni che lo danno a una % a una sola cifra! Il #PD è morto e sepolto dal rottamatore

Austerity bocciata dalla Consulta: Comuni più liberi di spendere

se il m5s perde alle elezioni io dall'Italia me ne vado, quì non si vive più, paghi bollette,cibo e benzina il resto è solo agonia,allora meglio tentare altre strade

Nel 2012 Battista Liserre è partito da Cosenza per fare un dottorato a Marsiglia e non è più tornato. E adesso insegna civilizzazione italiana al campus dell’Essca e all’università di Aix-Marseille. "In Italia a 30 anni sei considerato un ragazzino. Qui, a quell'età, si ricoprono ruoli di grande responsabilità"https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/10/prof-in-francia-scappate-dallitalia-dove-i-politici-hanno-distrutto-tre-generazioni-di-giovani/4021197/

Fiom sicura: “Meglio un governo guidato dal M5S che nelle mani del Pd. Boschi figlia di papà"


Il segretario del sindacato dei metalmeccanici risponde alle parole del ministro delle Riforme che durante la kermesse di Left wing a Torin...
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