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20/06/18

VATICANO OSPITA 23.000 PROFUGHI A SPESE NOSTRE, INCASSA MILIARDO



VATICANO OSPITA 23.000 PROFUGHI A SPESE NOSTRE, INCASSA MEZZO MILIARDO

A documentarlo sono i dati dell’ultimo rapporto della Caritas sulla “Protezione internazionale in Italia“: a giugno 2016, il 17% degli stranieri accolti nel Belpaese erano presi in carico dalla Cei. Mica male. Anche perché di questi 23.201 immigrati che risultano nelle strutture religiose, solo 4.929 mangiano grazie a fondi ecclesiastici o donazioni. I restanti 18.272 (il 79%) la Chiesa li accoglie sì, ma usando i soldi dello Stato.
Difficile fornire una somma precisa. Galantino ad aprile li quantificava in 150 milioni di euro all’anno. A far man bassa di appalti sono le diocesi e la Caritas. L’ente della Cei compare come aggiudicatario in almeno 26 diverse prefetture attraverso le sue diramazioni locali o le fondazioni direttamente controllate. Sondrio, Latina, Pavia, Terni e via dicendo per un importo ben oltre i 30 milioni di euro l’anno. I dati risalgono a tutto il 2016: tra le più ricche la Caritas di Udine, con i suoi 2,7 milioni di euro. Poi la Mondo Nuovo Caritas di La Spezia (1,7 milioni) e infine quella di Firenze (664mila euro). Un capitolo a parte lo merita Cremona, città che ha dato i natali a Monsignor Gian Carlo Perego, direttore Generale di Migrantes (l’ufficio per le migrazioni della Cei). Qui la Chiesa ha fatto bottino pieno: oltre 3 milioni di euro alla diocesi cittadina e 1,6 milioni assegnati alla gemella di Crema. L’attuale vescovo di Ferrara, soprannominato “il prelato dei profughi”, quando guidava la Caritas cremonese lasciò in eredità la cooperativa “Servizi per l’accoglienza” degli immigrati. Coop che ovviamente non si è fatta sfuggire 1,2 milioni di euro di finanziamento nel circuito Cas e altri 2,4 milioni per la rete Sprar 2014/2016 da spartire con altre due associazioni.
“La Chiesa accolga gratis i migranti”, ha chiesto più volte Matteo Salvini invitando i vescovi a dichiararsi pure ospitali, ma senza pesare sui contribuenti. Parole al vento. E così per capire il variegato mondo cristiano nella gestione dell’immigrazione, bisogna pensare al sistema solare: al centro la Caritas (che di solito si occupa solo di coordinare) e tutto intorno un’immensa galassia di organizzazioni più o meno collegate. Vicine al sole ruotano decine di cooperative nate in seno alle diocesi e operative su suo mandato. Spiccano tra le altre la Diakonia onlus di Bergamo, che ha incassato 8,1 milioni. Oppure la Intrecci Coop di Milano, con i suoi 1,2 milioni di euro per l’accoglienza straordinaria a Varese. Dove non arriva la curia ci pensano i seminari, le parrocchie, gli ordini religiosi e le fondazioni. Come la “Madonna dei bambini del villaggio del ragazzo”, che l’anno scorso ha festeggiato l’assegnazione di 1,5 milioni di euro.
A poca distanza dal cuore del sistema si posizionano invece centinaia di associazioni che si richiamano a vario titolo alla dottrina sociale della Chiesa. Qualche esempio? Tra un coro dello Zecchino d’Oro e l’altro, la Antoniano onlus di Bologna ha accolto pure un piccolo gruppo di migranti. E con il sottofondo del “Piccolo coro” si è vista liquidare 129mila euro in un anno. Alla faccia di Topo Gigio. E ancora la cooperativa Edu-Care di Torino (2,6 milioni assegnati), la San Benedetto al Porto di Genova (fondata dal prete “rosso” Don Gallo), le Acli e via dicendo. L’elenco è sconfinato.

HA FATTO PIù DANNI LUI DI UNA GUERRA OGGI, 3 ANNI FA, RENZI FIRMAVA ACCORDO PER SBARCARE IN ITALIA TUTTI I CLANDESTINI



OGGI, 3 ANNI FA, RENZI FIRMAVA ACCORDO PER SBARCARE IN ITALIA TUTTI I CLANDESTINI

Oggi, tre anni fa, il governo italiano firmò l’accordo ‘grazie’ al quale tutti i clandestini prelevati in Libia da tutte le navi straniere – Ong comprese – sarebbero stati scaricati poi in Italia.
Quell’accordo ci è costato centinaia di migliaia di clandestini da ospitare in hotel:

Salvini, chiudere cartelle Equitalia sotto 100mila euro

 Salvini, chiudere cartelle Equitalia sotto 100mila euro © ANSA

"Chiudere sa subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Ora tocca al governo - aggiunge - semplificare il sistema fiscale e ridurre le tasse".
Il ministro dell'Interno ha partecipato alle celebrazioni del 224° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza e ha ringraziato il Corpo per i risultati raggiunti. "Dodicimila evasori totali sconosciuti al fisco e grandi evasori che hanno rubato una media di 2 milioni di euro a testa - ha detto - onore alla Guardia di Finanza che li ha scovati, ora tocca al governo ridurre le tasse e semplificare il sistema fiscale".

FAREMO DIVENTARE ATEI PURE VOI CHE NON SAPETE CHE VIVERE A ROMA E IN ITALIA SI DIVENTA ATEI E MISCREDENTI,L'ABBIAMO NEL DNA

Vergogna a Roma, invasa da Musulmani in preghiera. Parla l’imam “L’italia diventerà un paese islamico”.

EURO24NEWS.INFO

Politica  Vergogna a Roma, invasa da Musulmani in preghiera. Parla l’imam “L’italia diventerà un paese islamico”. giugno 19, 2018 admin 0 Commenti loading... Un altro raduno a Roma, stavolta proprio in pieno centro, che ha visto piu di 5 mila persone di religione Musulmana mettersi assieme...

Marco Travaglio: “Prevenuti preventivi”

Marco Travaglio: “Prevenuti preventivi”

(pressreader.com) – di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano del 20 Giugno 2018 – Fa notizia il sondaggio del TgLa7 sul sorpasso della Lega sui 5Stelle, che farebbero bene a rifletterci: non perché i sondaggi debbano orientare la politica, ma perché i loro elettori sono molto più esigenti degli altri. Sia sulla coerenza (dal “mai con la Lega” al governo con la Lega). Sia sulla questione morale: infatti sono gli unici a indignarsi per lo scandalo Parnasi (che ha pagato politici e fondazioni di quasi tutti i parti, tranne quelli del M5S, ma è bastato l’arresto del superconsulente Lanzalone per far scattare l’allarme, peraltro sacrosanto). Per recuperare il terreno perduto non basterà dunque rubare la scena a Salvini (mission impossible, al momento, anche se alla lunga due-tre sparate al giorno potrebbero stufare): servono segnali concreti e immediati di cambiamento sui temi cari alla base: lavoro, diseguaglianze, legalità, trasparenza, casta.
Ma il sondaggio contiene anche un elemento interessante che non ha fatto notizia: 5Stelle e Lega insieme, premiati il 4 marzo dal 50% di votanti, oggi sfiorano il 60%. Quasi la stessa percentuale di consensi (57% e rotti) che il sondaggio di Ilvo Diamanti per Repubblica accredita al governo Conte. Eppure, a parte il no all’Aquarius, molti annunci, troppe sparate di ministri incontinenti e tre vertici internazionali del neopremier Conte (G7, Parigi e Berlino), il governo in 20 giorni non ha ancora fatto nulla. Si dirà: è proprio per questo. Quando poi, dall’iperuranio delle promesse, si atterrerà sulla dura realtà dei fatti e dei conti, la luna di miele finirà. Può darsi. Ma il vasto consenso dell’esecutivo gialloverde dipende anche da altri fattori. Anzitutto dalle aspettative terrificanti che, nell’establishment nazionale e internazionale e sui media sottostanti, ne avevano accompagnato la gestazione e la nascita. Con un fastidioso retrogusto di guerra preventiva, prevenuta e doppiopesista.
Ve lo vedete Conte? Appena indicato da Di Maio e avallato da Salvini, il professore foggiano fu dipinto come un utile idiota, un taroccatore di curriculum, un mezzo impostore, un re travicello incompetente e buono a nulla che ci avrebbe coperti di ridicolo nel mondo: “Ve lo immaginate – era il ritornello – nei vertici con Trump, Macron e Merkel?”. Il caso ha voluto che li incontrasse subito tutti e tre e ops! Niente corna, cucù, smargiassate, gaffe, frasi sessiste alle signore, battutacce, figuracce, selfie, give me five, mani in tasca, discorsi maccheronici in lingue sconosciute. Parla l’inglese, un po’ meno il francese, sa qualcosa di tedesco, ma soprattutto conosce l’italiano. Sta al posto suo.
Dice poco, ma quel poco lo dice benino. Non sarà un granché, ma viste le profezie di sventura (e i precedenti), è grasso che cola.
Il contratto, orrore! Quando M5S e Lega firmarono il contratto alla tedesca (seppur molto meno dettagliato di quello Cdu-Spd), fu scandalo generale. Ma come, un contratto?! Non si usa, non si fa, è incostituzionale, dove andremo a finire. Detto dagli stessi che non fecero un plissè quando Renzi e B. (l’uno teoricamente al governo e l’altro teoricamente all’opposizione) firmarono un patto segreto al Nazareno per riformare la Costituzione, la legge elettorale e chissà cos’altro. Il contratto gialloverde invece è pubblico, dunque brutto. Anzi, invece di commentare quello firmato da Di Maio e Salvini, si continua ad analizzare la bozza provvisoria e apocrifa uscita sull’Huffington Post. Ora si scopre che il contratto vero è utile: per zittire Fontana e Salvini che delirano di coppie gay, legge 194 e censimenti razziali sui Rom (“non sono nel contratto”).
Savona che paura! Ricordate Paolo Savona? È il diabolico professore che, se fosse diventato ministro dell’Economia, ci avrebbe portati ipso facto fuori dall’euro, bruciando tutti i nostri sudati risparmi. Così assicurava Mattarella, che a causa sua rispedì a casa Conte rimpiazzandolo con Cottarelli per un paio di minuti, spalleggiato da trombette e tromboni a mezzo stampa. Ora Savona è ministro degli Affari europei: il trampolino ideale per farsi esplodere sull’Ue e sull’euro. Ma il satanico prof, dispettoso com’è, non ne ha alcuna intenzione e anzi le sue dichiarazioni paiono piuttosto rassicuranti. Se gliel’avessero chiesto prima, anziché fargli il processo alle intenzioni, avremmo risparmiato tempo, tensioni e qualche punto di spread.
Brrr lo spread! E lo spread impazzito? E le Borse in picchiata? E la bocciatura dei mercati? E il rischio Grecia dietro l’angolo? E la Troika in marcia al Brennero? Era tutta colpa del governo Conte e della maggioranza populista. Oggi non se ne parla più, perché è tornata la calma: sarà merito del governo Conte e della maggioranza populista? O forse il casino dipendeva dall’incertezza sul governo, più che dai suoi ministri?
Santa Spagna. Un anno fa il ministro dell’Interno Minniti (Pd) dichiarava: “Sarei orgoglioso se una e una soltanto fra le navi che operano nel Mediterraneo, anziché in Italia, andasse in un altro porto europeo” (28.6.2017). E voleva chiudere i porti alle navi delle Ong, bloccato all’ultimo dal collega Delrio. Applausi da giornaloni, Gentiloni, Mattarella, Vaticano e Renzi al ministro di centrosinistra che scopriva la legalità e le cantava all’Europa indifferente. Ora, col governo Conte, la sua speranza che una nave sbarchi in un porto non italiano (Valencia) s’è avverata. Cambiando almeno il clima nell’Ue (per i trattati si vedrà). Non servono applausi, che anzi sarebbero fuori luogo, trattandosi di persone costrette a vagare sulle acque agitate del Mediterraneo. Ma i titoli “Grazie Spagna” (Repubblica) e “Spagnoli brava gente” (La Stampa) per un Paese che spara sui migranti, non ne fa entrare nessuno, poi ne prende 500 contro le centinaia di migliaia dell’Italia, fanno specie. Anzi, pena.
Rai, arrivano i mostri. “I 5Stelle vogliono prendersi la Rai” (Giornale), “Le mire dei Cinquestelle su Rai3” (Repubblica). La Rai è tutta nelle mani dei renziani, che hanno occupato – senz’aver mai avuto la maggioranza dei votanti – le tre reti e i tre tg. E fatto cacciare, nel silenzio generale, Gabanelli, Giannini e Giletti. Noi speriamo che i 5Stelle (sulla Lega contiamo poco) tengano fede al contratto ed evitino di occupare non dico le tre reti e i tre tg, ma pure uno strapuntino. E mettano gente brava e senza tessere, in attesa di riformare la Rai perché mai più nessuno sia nominato da un partito. Ma chi avallò la berlusconizzazione e/o la renzizzazione dovrebbe tacere: qualunque cosa facciano, i gialloverdi non potranno eguagliare i renzusconiani.
Tutti ladri. Luca Parnasi ha pagato politici Pd e FI (arrestati perché erano fondi illeciti), e due fondazioni del Pd e della Lega (nessun arresto perché erano fondi leciti, anche se nascosti: tant’è che sono emersi dalle intercettazioni, non dai bilanci). Nessun politico 5Stelle. Vi pare possibile leggere decine di titoloni sui soldi ai 5Stelle (inesistenti), sul “sistema Raggi” (non indagata, dunque deve dimettersi) e sui fondi alla Lega (leciti ma non trasparenti), e nessuno sui fondi al Pd e a Sala (leciti ma non trasparenti)? Il massimo sforzo di Repubblica sul tema è un sommarietto sotto il titolone “L’opa di Parnasi sul governo M5S-Lega: ‘Al Carroccio 200mila’”). Questo: “E spuntano 50mila euro di finanziamento lecito per Sala”. A dire il vero è lecito anche quello alla Lega. Ma il Pd è come Dash: lava più bianco. E i suoi soldi, alla peggio, “spuntano. […]

Fare come in Canada ,per il reddito di cittadinanza i soldi prenderli dalla legalizzazione della prostituzione e delle droghe leggere,inutile fare i perbenisti e poi sapere che mezza popolazione fa uso di droghe

per il reddito di cittadinanza i soldi prenderli dalla legalizzazione della prostituzione e delle droghe leggere,inutile fare i perbenisti e poi sapere che mezza popolazione fa uso di droghe ,è come non vedere che se bevi parecchio ti fai male ma non proibisci la commercializzazione dell'alcool, dunque la droga che è in mano alle mafie e frutta miliardi a decine al traffico di mafia ecc può diventare reddito di cittadinanza.
Io mai fatto uso di droghe,manco bevo alcool,però non posso proibire agli altri di usare sostanze stupefacenti o farsi di vino,allora che facciamo,smettiamo di fare gli ipocriti.
La prostituzione è la stessa cosa, non la debellerai mai perchè fa parte dell'umanità, le vestali cosa erano nei templi ecc ecc, allora si regolarizzi e così si toglie dalle mani delle mafie anche questo,poi se una donna o uomo vuole prostituirsi sono affari suoi,importante è che sia legale e tutelata come un'altro mestiere.

Canada, il Parlamento ha approvato la legalizzazione della marijuana: è il secondo Paese al mondo (il primo del G7)

Canada, il Parlamento ha approvato la legalizzazione della marijuana: è il secondo Paese al mondo (il primo del G7)

Lo stato nordamericano diventa il secondo Paese al mondo dopo l’Uruguay a rendere legale l'acquisto e il consumo di cannabis per uso ricreativo: "Un voto storico che ha messo fine a 90 anni di proibizionismo", ha detto il senatore indipendente Tony Dean, che ha portato avanti il progetto di legge

Emiliano: “Con Di Maio sono rinato, prima su Ilva solo mortificazioni per me

19/06/18

strumentalizzare ,fare cadere il governo e poi il pd che si allea con berlusconi e salvini,è un film che abbiamo già visto

Del “razzismo” e delle strumentalizzazioni
Vorrei rassicurare tutti i nostri elettori riguardo un dato: Nulla di incostituzionale sarà mai nell’agenda del nostro governo. Non siamo razzisti e non lo saremo MAI! Stiamo lavorando per VOI!
Le strumentalizzazioni di questi giorni possono portare solo ad una conseguenza: alienare a noi l’elettorato “di sinistra” e accrescere l’elettorato “di destra” di Salvini. Cui prodest?
Fate un’attenta riflessione... Ad maiora!
https://www.facebook.com/biancalaura.granato/
L'immagine può contenere: una o più persone, barba, testo e primo piano

chiedo a Padellaro,quale alternativa c'e al governo m5s/lega, se si vota si becca un governo lega/fi/fdi, ma si può sapere i giornalai che caxxo vogliono

chiedo a Padellaro,quale alternativa c'e al governo m5s/lega, se si vota si becca un governo lega/fi/fdi, ma si può sapere i giornalai che caxxo vogliono, il finanziamento ai giornali va tolto subito,sti mentecatti,vogliono solo salvare il loro culo,lo so che Padellaro non riceve finanziamenti,ma la 7 sì, li irceve e allora noi italiani a mantenere milioni di zecche e non ne vogliamo sapere più di ste zecche,hai un giornali,hai una tv se sei gradito al pubblico campi,altrimenti va a zappare
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
“Il censimento dei Rom di cui ha parlato il ministro Salvini? E’ soltanto un monitoraggio approfondito di quello che c’è all’interno dei campi Rom”. Così a Otto e Mezzo (La7) il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, motiva le discusse dichiarazioni del leader della Lega. E aggiunge...

per i rom perchè no?A noi è stato fatto anni fa il censimento,mentanaandocazzovivi

voglio ricordare a mentana che già anni fa avemmo un censimento, compilammo chi eravamo e cosa avevamo,quanti in famiglia che casa , se avevi il telefono ecc ecc, l'abbiamo fatto,siamo ancora tutti quì, per capire dove sto io si fa in fretta si va in comune e io risulto iscritta, sono cittadina ecc, per i rom perchè no?
Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana ha mostrato durante l’edizione serale del suo telegiornale un documento del febbraio 1939 in cui il padre della senatrice a vita Liliana Segre è costretto a dichiararsi ‘di razza ebrea’. Lo ha fatto per commentare le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini sul censimento dei rom (poi parzialmente ritrattate dallo stesso ministro). “Questo documento – ha commentato Mentana – è il ricordo di tante cose. Anche del fatto che se si comincia con una schedatura non si sa mai dove si fa a finire”

ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana ha mostrato durante l’edizione serale del suo telegiornale un documento del febbraio 1939 in cui il padre della senatrice a vita Liliana Segre è costretto a dichiararsi ‘di razza ebrea’. Lo ha fatto per commentare le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini...

AIDS, E’ BOOM DI MIGRANTI INFETTI NEI CENTRI PROFUGHI

AIDS, E’ BOOM DI MIGRANTI INFETTI NEI CENTRI PROFUGHI

Si è parlato della situazione socio-sanitaria dei migranti nel nostro Paese nel corso del convegno “Le malattie infettive del Migrante e del Viaggiatore”, giunto alla sua quinta edizione, tenutosi ieri, venerdì 18 novembre, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona, Ferrara.
Organizzato dal professore Carlo Contini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di malattie infettive universitarie di Unife, il convegno si focalizza anche sugli aspetti epidemiologici e clinici delle nuove malattie infettive emergenti e riemergenti che hanno un impatto considerevole sulla salute pubblica.
“In Italia, negli ultimi vent’anni, la popolazione immigrata è cresciuta di quasi 20 volte, subendo, nell’ultimo decennio, un incremento pari a oltre il 150%, con rilevanti differenze tra le regioni – afferma Contini -. Al patrimonio di salute dell’immigrato che appariva giovane, forte, con maggiore stabilità psicologica e spirito d’iniziativa e quindi più sano (effetto migrante sano), si è contrapposto, al suo arrivo in Italia o in altri paesi ospitanti, un patrimonio che si sta dissolvendo sempre più rapidamente (effetto migrante esausto), per malessere psicologico, mancanza di lavoro e reddito, degrado abitativo, assenza di supporto familiare. La nuova organizzazione della vita conseguente al totale sradicamento dall’ambiente di origine e dalle proprie sicurezze è divenuta e diviene così ogni giorno fonte di stress e pericoli per la salute”.
“In tale contesto le malattie infettive rappresentano un importante f






focus del fenomeno migratorio, anche se spesso identificano il migrante quale untore da bonificare e da cui difenderci. E’ innegabile che l’emergere di nuove patologie infettive e la ricomparsa di altre che sembravano destinate a ridursi o ad estinguersi, rappresentano argomenti attuali nella società in cui viviamo e sono quindi riportate all’attenzione in questa edizione del Convegno. Il rischio di contrarre la tubercolosi è pari a 10-15 volte in più tra gli immigrati rispetto alla popolazione italiana, per la fragilità sociale legata al processo migratorio e al paese ospitante, in cui l’incidenza è assai bassa e stabile (5-7 casi/100.000 abitanti). L’infezione da HIV/AIDS, evidenzia un costante e rapido aumento nel tempo dei casi notificati in stranieri, con un tasso di incidenza di quasi 4 volte superiore a quella italiana. A questa si aggiungono le altre malattie sessualmente trasmesse, facilitate anche dalle condizioni di sfruttamento sessuale cui sono sottoposte donne e uomini immigrati. La salute dei migranti è divenuta una delle sfide in Sanità Pubblica e riguarda la necessità di garantire percorsi di tutela a coloro che per vari motivi si trovano a vivere ai margini del sistema. Le caratteristiche interdisciplinari del convegno permetteranno ai partecipanti di interagire con tutte le professionalità presenti, stimolando la collaborazione e migliorando il network di assistenza”.
Ma forse bisognerebbe pensare a proteggere i cittadini tenendo lontano chi può infettarci. No?

APPREZZAMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA SU DI MAIO X IL CASO ILVA.RIMARCANDO LA DELUSIONE SU CALENDA E IL SUO MODO DI FARE. UN FUTURO DELLA ILVA CHE INQUINA DI MENO E RISPETTO X I CITTADINI DI TARANTO X LA LORO SALUTE

APPREZZAMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA SU DI MAIO X IL CASO ILVA.RIMARCANDO LA DELUSIONE SU CALENDA E IL SUO MODO DI FARE. UN FUTURO DELLA ILVA CHE INQUINA DI MENO E RISPETTO X I CITTADINI DI TARANTO X LA LORO SALUTE

Emiliano: “Con Di Maio sono rinato, prima su Ilva solo mortificazioni per me”

“Chiederemo fondi Ue per inclusione sociale, reddito cittadinanza riforma fondamentale.

Migranti, Conte incontra Merkel. La Cancelliera: “Collaboriamo con l’Italia. Rafforzare le frontiere esterne”

Migranti, Conte incontra Merkel. La Cancelliera: “Collaboriamo con l’Italia. Rafforzare le frontiere esterne”

Dopo l’intesa con il presidente francese Macron, il premier incassa l’ok della Cancelliera: “Lotta a scafisti”. Poi la proposta: “Chiederemo fondi Ue per inclusione sociale, reddito cittadinanza riforma fondamentale. Trattato di Dublino superato, senza soluzione europee sui migranti Schengen è a rischio". E Merkel offre aiuto sui centri per l'impiego

editoriale di Marco Travaglio. “Ballusti”

Marco Travaglio: “Ballusti”


(pressreader.com) – di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano del 19 Giugno 2018 – Tenetevi forte, notizia sensazionale: Sallusti ha scoperto la vergogna. Scrive proprio così: “vergognarsi”. Solo che il verbo non è coniugato alla prima persona singolare, come sarebbe doveroso, almeno da quando la grazia presidenziale di San Re Giorgio gli risparmiò gli arresti domiciliari e quella di San Bruti Liberati la galera. No, è coniugato alla terza persona singolare e riferito al sottoscritto e, per estensione, al Fatto. Che, diversamente dal fu Giornale fondato da Montanelli e affondato da Sallusti, ha il brutto vizio di dare notizie. Su tutti. Sabato il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ci ha raccontato come arrivò Luca Lanzalone a contatto con i 5Stelle: Lanzalone non era lo stalliere di Grillo e Casaleggio, né l’igienista dentale della Raggi, non si riuniva con Di Maio in una loggia eversiva, e pare non allestisse per loro cene eleganti o gare di burlesque. Era un professionista affermato che la giunta di Livorno scelse fra una quindicina di civilisti esaminati in un vasto scouting, in base alle competenze e ai progetti per salvare una municipalizzata (non tutti i presunti corrotti sono anche incapaci). Per le stesse ragioni fu chiamato a Roma, come consulente gratuito per lo stadio (di cui contribuì a dimezzare le cubature) e poi come presidente retribuito di Acea (dove nessuno eccepì sul suo operato). Ora è agli arresti con l’accusa di corruzione che, come abbiamo scritto subito, è incompatibile con la sua permanenza in carica. Infatti gli è stato intimato di dimettersi e l’ha fatto.
Ora, potete immaginare la reazione di Sallusti dinanzi a un oggetto volante non identificato detto “notizia”: quella del vampiro davanti alla luce o all’aglio. Sono anni che cerca invano qualcuno da paragonare ai suoi due padroni: quello finto, Paolo B., più volte arrestato e pregiudicato per corruzione; e quello vero, Silvio B., pregiudicato per frode fiscale (“delinquente naturale”), 9 volte prescritto, tuttora imputato per corruzione di testimoni e induzione a mentire e indagato per strage, nonché descritto dalla Cassazione come un finanziatore ventennale di Cosa Nostra. Ai tempi d’oro del bunga-bunga, provò ad apparentarlo con Kennedy, ma poi, sommerso dalle risate dei presunti lettori, capì che era meglio lasciar perdere. Ultimamente è ossessionato dai 5Stelle e dal loro maledetto vizio di non rubare. Gli è andata maluccio con la Raggi, la Muraro e le polizze di Romeo. Ma ora crede di aver trovato il suo uomo in Lanzalone. E, siccome si crede garantista ma non sa cosa vuol dire, addossa le eventuali tangenti del consulente M5S a Grillo, Casaleggio, Di Maio e Raggi.
Per arguirne – doppio salto mortale carpiato con avvitamento – che, se rubano tutti, il suo padrone è innocente. Tutti uguali e tutti ladri: che, per la malavita, è una bella consolazione. Però, anziché accontentarsi di sguazzare giulivo nel letamaio, Ballusti esagera. Pretende pure di passare per un giornalista, per giunta libero e financo coerente. Solo che per quell’impresa titanica gli mancano proprio le basi. E allora se la prende con noi, non parendogli possibile un giornale senza padroni che non prende ordini da nessuno. Omnia munda mundis, omnia sozza sozzis (Massimo Fini). Da quando siamo nati, ci hanno affibbiato variati mandanti occulti: da Di Pietro a Ingroia, dal Partito dei Giudici alla sinistra radicale, per qualche tempo persino Renzi, ora i 5Stelle. Poi però le nostre cronache e i nostri commenti si sono sempre incaricati di smentire quelle panzane. Per limitarci al M5S: lo scoop sull’incarico dimenticato dalla Raggi che le procurò la prima indagine penale, quello sulle polizze di Romeo, giù giù fino al ritratto al vetriolo di Spadafora che gli è costato un ministero. Ora, noi siamo vicini a Ballusti e capiamo la sua angoscia. Dev’essere terribile specchiarsi la mattina e vedere quella faccia. Specie da quando B. è fuori di testa e oggi ordina di sparare sul governo e domani di difenderlo. Come diceva Guzzanti nei panni di Fede, “nulla è peggio che leccare culi in movimento”.
Pertanto abbiamo deciso di aiutarlo con un consiglio gratuito. Per essere coerenti, gioia mia, devi sceglierti una posizione (un’idea, non un partito) e poi tenerla ferma nei confronti di chiunque. Se, puta caso, uno viene scoperto (da un’indagine penale o da un’inchiesta giornalistica) a compiere fatti gravi e infamanti, oggettivamente riscontrati a prescindere dalla loro rilevanza penale, devi decidere: il tizio deve dimettersi o no? Noi abbiamo sempre detto di sì, beccandoci orgogliosamente di “giustizialisti”. E abbiamo applicato questo principio a B. (i perché son noti), alla Boschi (conflitto d’interessi), alla sindaca M5S di Quarto (omessa denuncia di ricatti), ai deputati grillini indagati per le firme false (rifiuto di rispondere ai pm), a Lotti (accuse di altri renziani su Consip), alla Muraro (bugia, su un’indagine poi peraltro finita nel nulla), a Lanzalone (arresto e conflitto d’interessi). In che senso dunque saremmo “giustizialisti con i nemici e garantisti con gli amici”? E quali amici, poi? Se emergeranno prove che Raggi, Di Maio, Grillo, Casaleggio & C. erano complici in corruzioni, dovranno ritirarsi ipso facto. […]

18/06/18

SPIEGARE A FIANO COSA è UN SOCIAL LUI CHE VUOLE LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI SOCIAL ,DOPO CHE IL PD HA MESSO TROLL OVUNQUE SUI SOCIAL

SPIEGARE A FIANO COSA è UN SOCIAL LUI CHE VUOLE LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI SOCIAL ,DOPO CHE IL PD HA MESSO TROLL OVUNQUE SUI SOCIAL


SPIEGARE A fIANO COSA è UN SOCIAL è DIFFICILE ,LUI CHE VIVE SOTTO LA CAMPANA DELLA POLITICA NON DI VETRO MA DI CEMENTO ARMATO,OSSIA COL CERVELLO CHE SI RITROVA CHE VUOI CHE CAPISCA UN FIANO O PIDDINO DI FEDE, DUNQUE IL SOCIAL è UNA PIAZZA,COSA SI FA IN UNA PIAZZA, SI CHIACCHIERA, E SI PARLA DI TUTTO E ANCHE DI POLITICA, PUOI TAPPARE UNA BOCCA CHE PARLA IN PIAZZA,NON LO PUOI FARE, FIANO ABITUATO A GESTIRE LE TV CHE DICONO QUELLO CHE FA COMODO ALLA CASTA E DUNQUE ALLA POLITICA, CON LA PIAZZA RESTA SPIAZZATO,E SICCOME DA SEMPRE LA PIAZZA NON LA PUOI CONTROLLARE, MANEGGIARE, AL MASSIMO PUOI METTERE GENTE CHE MAGARI SI MISCHIA ALLA FOLLA PER FOMENTARE E SPIARE E QUESTO SUCCEDE SUL WEB, OSSIA PARLO DEI TROLL, MA NOI DELLA PIAZZA COME LI SCOPRIAMO LI BANNIAMO,OSSIA NON DIAMO LORO Visibilità E SICCOME NEI NUMERI NOI SIAMO MILIONI DI LIBERI CITTADINI E I TROLL PIDDINI SONO MIGLIAIA CAPIRAI CHE CARO FIANO FATTENE UNA RAGIONE NOI A TE NON TI AMIAMO,ANZI NON TI FILIAMO,ANZI VAFFANCULO


Fiano, Commissione inchiesta sui social

Commenti feroci contro chi critica M5s o Lega sul web,verificare © ANSA


(ANSA) - ROMA, 18 GIU - "Servirebbe una commissione d'inchiesta sui social per capire cosa succede in Italia". A chiederlo è il deputato del Pd Emanuele Fiano, ai microfoni di ECG in onda su Radio Cusano Campus. "Oggi, al di là del prezioso lavoro che fanno i mezzi d'informazione, molto della disputa politica si svolge sui social - continua - e ogni volta che si criticano M5S o Lega fioccano commenti, critiche, violenze, che arrivano da decine di account sul cui profilo non c'è nulla e con 4 o 10 follower al massimo. Vorrei togliermi il dubbio che tutto questo possa dipendere da qualcuno che questi account li organizza per opporsi alle critiche in maniera coordinata.
    Vorrei semplicemente verificare questo".