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24/03/11

SILVIO BERLUSCONI E FRATTINI CHIAMATI CONIGLI DA DI PIETRO,IL GOVERNO SCILIPOTIOCULOFLACCIDOCONIGLI,MA QUESTO LO DEDUCO IO


di pietro fa scappare frattini dall'aula, la verità fa male lo so.............


Oggi sono intervenuto in Aula alla Camera sulla situazione che si è creata in Libia, questi il video e il testo del mio intervento.


Innanzitutto mi sia concesso deplorare l'assenza del presidente del consiglio da questo incontro con il parlamento. Piaccia o non piaccia, stiamo facendo un'azione di guerra. Chiamiamola pure "azione di pace", ma è fatta con armi e bombe, e il fatto che il presidente del consiglio non senta il dovere di venire in Parlamento e assumersi la responsabilità davanti al Paese di quello che stiamo facendo diostra che è un coniglio.
Ciò premesso, l'Italia dei valori si riconosce nella risoluzione 1973 dell'Onu perché per la prima volta, in un'azione di guerra effettiva, c'è stata una decisione dell'unico riferimento di governo mondiale che abbiamo. Se riconosciamo l'importanza dell'Onu, abbiamo il dovere di seguirne poi le disposizioni.. per la prima volta l'Onu ha deciso direttamente, e quindi c'è una legittimazione giuridica. Però c'è anche un compito circoscritto che l'Onu ha indicato: salvare vite umane. Questo e solo questo è il compito: non andare ad ammazzare Gheddafi oppure tifare per l'una o l'altra parte della popolazione. Noi dobbiamo tifare per tutta la popolazione, sia che sia pro Gheddafi o che sia contro Gheddafi. Nessuno deve essere ammazzato se non per salvare vite umane.
Che ci siano indubbie ragioni umanitarie per rendere obbligatorio l'intervento dell'Onu mi pare che sia sotto gli occhi di tutti. Ricordo cosa disse Gheddafi poche prima dell'intervento. Aveva deciso di distruggere una parte del suo popolo. Aveva scagliato i suoi soldati contro il suo popolo. Aveva ordinato loro di andare a massacrare Bengasi e una parte della Libia. Di fronte a tutto questo non si può retare a guardare. E' vero che ci sono molti altri interessi, anche non confessabili, per cui si è voluto andare in Libia, ma senza dubbio le ragioni umanitarie c'erano e per questo c'è anche la legittimazione.
Qualcuno dirà, e anche noi lo diciamo, "ma allora perché non in Ruanda, cambogia, Yemen?". La domanda è appunto questa: "Perché no?". Ma non è che siccome non interveniamo mentre ammazzano da altre parti ciò rende legittimo l'ammazzare da questa parte! Il fatto che non si debba ammazzare da nessuna parte non giustifica il fatto che si debbano chiudere gli occhi sempre. Semmai bisogna aprirli anche per le altre regioni in cui ci sono situazioni di questo tipo.
Ma qual è il merito della risoluzione Onu? Ha stabilito che non bisogna permettere agli aerei di Gheddafi di andare a bombardare, che bisogna proteggere Bengasi e la popolazione, che bisogna intervenire anche con embargo e blocco dei beni, che bisogna stabilire un corridoio umanitario. Queste e solo queste sono le ragioni che hanno indotto noi forze dell'opposizione responsabili a sottoscrivere una risoluzione unitaria. Abbiamo ascoltato le accorate parole del capo dello Stato. Lui sì che ci ha messo la faccia, come avrebbe dovuto fare il presidente del consiglio che invece, coniglio, è scappato.
Cosa chiediamo? Chiediamo un cessate il fuoco immediato. Chiediamo una mediazione politica immediata. Chiediamo una corte internazionale dell'Aja per Gheddafi. Ma non è che dobbiamo radere al suolo tutto ciò che è sua proprietà per sfogare i nostri istinti più barbari.
Nel governo regna la confusione. Mi permetto di evidenziare alcune anomalie. Maroni, ministro degli Interni: "Minaccia terrorismo". Frattini, ministro degli Esteri: "In Italia nessun pericolo terrorismo". Il cavaliere. "Sono stato informato poco e male".
Potrei dilungarmi su questo tema molto di più. Certo è che il governo è passato da un eccesso all'altro. Soprattutto Berlusconi, che prima si è messo a fare il giullare, a fare il guascone, a giocare alle gheddafine e adesso dice che è un criminale. Prima non lo aveva visto. Berlusconi gioca con il suo ruolo. Non ha il senso della responsabilità del suo ruolo di presidente del consiglio. Pensa che fare il presidente del consiglio sia come stare nel sottoscala di Arcore con Bunga Bunga, e questa è una cosa vergognosa.
Berlusconi ha scelto il cavallo sbagliato, ma anche Lei lo ha fatto, ministro Frattini. Lei, il 18 gennaio 2011, ha indicato Gheddafi come modello del riformismo arabo. Alla faccia del modello di rifomismo! Ma Lei fa il ministro degli Esteri o fa il giullare insieme a Berlusconi?
(Frattini esce dall'aula)
E lei, signor ministro, non fugga via! Si assuma le sue responsabilità! Il Paese deve sapere che mentre una forza dell'opposizione esprime in Parlamento le sue idee sul comportamento di questo governo, il presidente del consiglio non c'è e il ministro degli Esteri Frattini, dopo averci recitato una poesia, se ne è scappato via e il ministro della Difesa La Russa è venuto qui solo a ripetere pari pari il discorso fatto al Senato, scambiando i deputati per i senatori. Ecco qual è il rispetto che hanno del Parlamento questi signori del governo! Lo sappia il paese: questo è un governo che non c'è, un governo che gioca con la pelle degli altri. E anche con la nostra.
Per questo noi chiediamo che il governo si assuma almeno una responsabilità: che non chieda ma pretenda dagli altri paesi europei che i flussi migratori siano distribuiti equamente. Avremmo voluto dire al ministro Frattini, se non fosse scappato come il secondo coniglio dopo Berlusconi, che non deve giocare con i flussi migratori. Ci sono due flussi migratori: una cosa sono i profughi, altra cosa sono gli immigrati. Quindicimila immigrati in arrivo dalla Tunisia non devono essere usati per giustificare quel che accade a Lampedusa dicendo che sono profughi. Invece non c'entra niente. E' solo una furbata di questo governo che cerca di far passare in secondo piano quel che sta facendo in Libia.
Noi riteniamo che il trattato di amicizia fra Libia e Italia debba essere sospeso. Vede, ministro Frattini che non c'è più, lei ha detto che a norma dell'art. 103 dell'Onu il Trattato non vale più. E' vero. A norma dell'art. 103 non vale più, ma questo deve essere notificato. Deve essere presa una posizione diretta. Noi chiediamo che il Parlamento approvi una mozione che dica che noi sospendiamo la validità di questo Trattato con il governo libico.
Il fatto che voi non volete che ci sia una risoluzione con cui il Parlamento impegna il governo a notificare al governo libico che non vuole averci più niente a che fare dimostra una cosa sola: il recondito pensiero di mantenere con quel governo un filo per continuare, semmai Gheddafi dovesse rimanere al potere, a farci affari. In tutti questi anni Berlusconi, sia da privato cittadino sia da rappresentante del governo, ha legittimato il criminale Gheddafi.
E proprio in relazione al fatto che sulla crisi libica non riesce ad avere una posizione unitari, il governo, a nostro avviso, non ha più alcuna possibilità di restare davvero al governo. Prima va casa, meglio è.

1 commento:

Gaetano ha detto...

Vi sembra sano di mente?
Perchè permettiamo tutto questo?
http://orahovistotutto.blogspot.com/