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25/06/12

emilia, “Noi il Papa non lo vogliamo”. Animi tesi, interviene la Digos,ma il coraggio di dire che non solo non lo vogliamo,ma non deve venire,ma che ci va a fare,uno spot per la chiesa,è già famosa,vedi pedofili e sodi riciclati di mafia,e pubblicità inga


25/06/2012

emilia, “Noi il Papa non lo vogliamo”. Animi tesi, interviene la Digos,ma il coraggio di dire che non solo non lo vogliamo,ma non deve venire,ma che ci va a fare,uno spot per la chiesa,è già famosa,vedi pedofili e sodi riciclati di mafia,e pubblicità inga

emilia, “Noi il Papa non lo vogliamo”. Animi tesi, interviene la Digos,ma il coraggio di dire che non solo non lo vogliamo,ma non deve venire,ma che ci va a fare,uno spot per la chiesa,è già famosa,vedi pedofili e sodi riciclati di mafia,e pubblicità ingannevole,perchè l'8 x 1000 non è vero che va ai poveri,ma solo una piccola quantità va alla povera gente, il resto va al clero e agli spot, cioè quando mettono in moto la macchina per fare vedere il papa, che vuol dire pubblicità, meno male che al mondo c'è pure la gente onesta, che non è al seguito del papa, della rai e dello stato italiano,noi la diciamo la varità da sempre,il vaticano,il clero,macchina infernale che non è di certo il valgelo e manco dio,solo uomini ingordi che sfruttano tutto e tutti,sai che sollazzo per noi sapere che un uomo vecchio si sposta e sposta soldi nostri per farsi pubblicità,ma io non darò e dirò a tutti,mai un soldi alla chiesa,mai un soldo allo stato, se li magnano loro da sempre,dio non è con loro,non lo è mai stato, questi sono solo gli eredi del ponrtefice maximo,cioè di roma e dell'impero,cioè degli dei, agiscono in nome dell'ignoranza della gente,sfruttano tutto e tutti, statene lontani,non rappresentano nessun dio

 

Arriva il Papa, la tendopoli di Rovereto “si deve spostare”. La Rai: “Dà fastidio inquadrare le tende assieme al Papa”. “Noi il Papa non lo vogliamo”. Animi tesi, interviene la Digos

da  • 25 GIUGNO 2012 • PRINT-FRIENDLY
 
 
 
 
 
 
 
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Una volontaria scrive:
Sono appena rientrata a Trento dall’Emilia. Avrei molto da scrivere. Sono andata di persona dove stanno montando il palco x il Papa, a Rovereto. Ho parlato di persona con la gente nella tendopoli lì attaccata. La digos voleva che si togliessero di lì da stasera fino a quando il Papa fosse ripartito. Motivazione: la Rai non voleva che si vedessero le tende nelle inquadrature, davano fastidio. I terr…emotati si sono ribellati, la Digos ha ceduto solo quando la gente ha minacciato di rendere pubblico quanto stava accadendo, facendolo girare in rete e chiamando altre televisioni e giornali. I terremotati erano incazzati neri, il Papa lì non lo vogliono! Non vogliono aggiungere casino al casino, vogliono essere lasciati ho pace x cercare di tornare alla normalità, se pur dentro una tenda!
Ci sono aneddoti passati alla storia della tivù per quel che riguarda i rapporti fra la gente, la Rai e i programmi sul Papa. Famoso il caso di quell’operatore che disse al Papa di allora “se per favore non poteva cambiarsi d’abito. Sa, il bianco spara”. Vecchio aneddoto che fa capire quanto l’immagine valga più della realtà e che chi vive facendo quel lavoro sull’immagine. Oggi la questione è molto più complicata ma quel che viene raccontato dalla volontaria mette solo amarezza. Chi soffre viene trattato come se avesse solo bisogno di vedere il Papa far bella figura in tivù.
Le tendopoli danno fastidio. Le tende sono segno di problemi irrisolti, la Rai vuole evidentemente organizzare una trasmissione rassicurante “che dia speranza”, immagino. Come al solito l’improvvisazione non giova e non vengono tenuti in considerazioni gli umori, i sentimenti, il bisogno di rispetto che chi ha perso tutto o quasi nel terremoto merita. Si costruiscono a tavolino i programmi televisivi senza confrontarsi col territorio e con la gente del posto. Bel modo di fare.

Dalai Lama fra la gente, Papa blindato. Terremotati sbigottiti

da  • 25 GIUGNO 2012 • PRINT-FRIENDLY
 
 
 
 
 
 
 
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ieri ho visto il Dalai Lama, premetto che non sono buddista, ma ho apprezzato, e mi ha commosso l’umiltà di una persona che ha dato a tutti parole di speranza e un sorriso, E’ inconcepibile che per la visita di un “santo padre” si facciano così tante cose levando ai terremotati supporti e aiuti, vogliamo poi parlare dei soldi che si spendono?
RATZINGER, GO HOME!!!
p.s. per la visita del Dalai Lama, non c’erano papamobili, fiori, palchi, imponenti servizi di sicurezza… anzi, era tra la gente… se volevano fare un attentato, non avrebbero avuto problemi… eppure lui ha voluto stare tra la gente…

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