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21/06/12

l'inps,paga le pensioni per gli invalidi civili,paga i paraculi come monti,amato,dini e tutta la fauna e la flora politica,quando questi hanno messo i contributi?


l'inps,paga le pensioni per gli invalidi civili,paga i paraculi come monti,amato,dini e tutta la fauna e la flora politica,quando questi hanno messo i contributi?

cavallo rai rullo

ieri sera ho visto l'infedele ,c'era una nutrita schiera rappresentanti esodati incazzati,però oltre al fatto del perchè hanno dato loro il modo di essere esodati,un vizio italiano per togliere dalle palle la gente,mica si mette in mobilità e si cerca un reimpiego,li si manda in pensione tanto paga pantalone, chi è pantalone,l'inps,ricordo un mio conoscente che nel 92 fu esodato da una grossa azienda mi pare l'ibm,esodato a 2 milioni al mese a 52 anni,questo adesso è 20 anni che si piglia la pensione intanto io ho contribuito a mantenerlo in questi 20 anni,invece di esodarlo lo mettevano in mobilità e poi con corsi formativi in un impiego,adesso come ieri tanto paga l'imps che non paga solo noi che abbiamo versato i contributi,esodati compresi,paga le pensioni per gli invalidi civili,paga i paraculi come monti,amato,dini e tutta la fauna e la flora politica,quando questi hanno messo i contributi?Cioè io non dico che non bisogna dare la pensione a chi è invalido ,ma non dai contributi dei lavoratori,deve essere lo stato che deve pagare, che vuol dire che pure gli imprenditori,le banche e tutto ciò che è contributivo in tasse deve farsi carico dei poveri invalidi e dei paraculi,perchè la pensione di dini,40.000 euro al mese la devo pagare io, perchè la politica per 60 anni ha fatto man bassa dei soldi nostri e devono finirla, adesso con lusi in galera io spero che lo seguono rutelli,letta e tutta la merda perchè per me quello ha rubato con altri ,da solo era impossibile,noi manteniamo un sacco di gente che oltre a non lavorare la sua presenza fa solo danni,metti tutto ciò cvhe è stato,dirigenti ad iosa ed ancora li nominano,ma a stipendi stellari,siamo al punto della rivoluzione francese,quuando la regina disse se non c'è il paner per il popolo date loro le briosche,che vuol dire, non si vogliono rendere conto che noi non possiamo più dare stipendi come li diamo,che bisogna ridurli,che non sono diritti acquisiti gli stipendi di monti,dini,amato,napolitano,il parlamento,il senato,i vari direttori tipo inps,più di un milione l'anno,manganelli,regioni,province,giudici,inail,rai,croce rossa,protezione civile, evarie dello stato che ci ha rovinato,gli esodati hanno alvorato e potevano essere messi in mobilità e reimpiegati dopo corsi di formazione,invece la melam,la merda che il governo ci ha propinato in 60 anni quella deve finire che ci ha rovinati,fate il conto degli stipendi di questa merda e vedrete che i 10 miliardi l'anno se li beccano,per 60 anni fanno 600 miliardi e metti gli interessi pagati per mantenerli, e vedi che metà debito pubblico è dovuto a stipendi di paraculi ingordi che provengono dal mondo della politica,è per questo motivo che grillo vincerà ,è la nostra speranza, deve essere così, non possiamo refggere un esercito di stronzi che si parano il loro culo e mandano noi al macello
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LAVORO
Lavoro, Monti: "Risolverò questione esodati"
Pd e Pdl "Con le modifiche si vota entro il 28"
Il caso esodati e la flessibilità in entrata i temi al centro della richiesta formale dei due principali azionisti del governo Monti: "Serve una risposta immediata". Berlusconi: "Riforma non convince, ma ok prima del vertice Ue". Bersani: "Confido in impegni di Monti". Striscione della Lega: "Esodiamo la Fornero". Il premier telefona a Casini, Alfano, Bersani e Berlusconi
Lo leggo dopo
I parlamentari della Lega mentre ripiegano lo striscione con la scritta "Esodiamo la Fornero" (ansa)
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Giannini: ''La politica del rinvio''
VIDEO
Berlusconi: ''Leali a Monti, ok riforma entro 28 giugno''
ROMA - "Risolverò le questioni su esodati e flessibilità". L'annuncio arriva a fine giornata dal premier Mario Monti, dopo che Pd e Pdl avevano chiesto al governo una risposta 'immediata' e 'solenne', al massimo entro stasera. In caso contrario l'intesa di massima raggiunta ieri nella riunione dei capigruppo di maggioranza con Elsa Fornero sarebbe stata a forte rischio. "Il governo ha chiesto di accelerare l'esame sulla riforma del lavoro" per approvarlo "entro il 27 giugno affinchè il Consiglio Europeo del 28 giugno possa prendere atto del varo di questa importante riforma strutturale", è scritto in una nota dal premier Monti, che si impegna a risolvere con iniziative ad hoc i "problemi posti dai gruppi parlamentari".

Nella riforma del lavoro ci sono "molti punti che non ci convincono, ma abbiamo deciso di sostenere la richiesta di Monti di anticipare il voto in Aula rispetto alla prima settimana di luglio e dare un leale sostegno al governo affinché Monti si presenti al vertice europeo di giugno con la riforma del lavoro approvata", ha detto Silvio Berlusconi. Anche il Partito democratico è pronto ad approvare la riforma del mercato del lavoro entro il 28 giugno, confidando che il premier Mario Monti tenga fede agli impegni presi, ha precisato in serata Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'assemblea del gruppo Pd: ''Confidiamo che Monti tenga fede agli impegni'', avrebbe detto il segretario da quanto riferito da alcuni partecipanti all'incontro. Dal governo, ha sottolineato il Pd si attende ''impegni precisi sui tempi e la copertura per i 55mila esodati aggiuntivi che sono stati riconosciuti dal ministro Fornero''. Avute queste garanzie, ha aggiunto, ''si può procedere ad accelerare l'iter della riforma anche con la fiducia'', ha assicurato. La conferenza dei capigruppo intanto è stata convocata per domattina alle 9: se oggi sarà sciolto il nodo politico e il governo avrà rassicurato a sufficienza i partiti, si deciderà un cambiamento del calendario dei lavori che potrebbe consentire al governo di incassare dal parlamento il via libera al ddl lavoro entro la dead line del 28 giugno.

A sbloccare, probabilmente, la situazione, è stato lo stesso Monti che ha avuto contatti telefonici con i leader della maggioranza, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. Lo riferiscono fonti parlamentari, secondo le quali il premier ha avuto un colloquio telefonico anche con Silvio Berlusconi.

Ma prima della nota di Monti, la richiesta dei due principali partiti che sostengono la maggioranza e il governo aveva i toni dell'ultimatum: il Pdl ha chiesto un impegno scritto del governo; il Pd ha sollecitato una posizione "solenne, immediata e conclusiva".

L'informativa alla Camera. Il ministro Fornero, nell'informativa alla Camera in mattinata, ha ribadito quanto detto ieri al Senato 1 a proposito dei lavoratori da tutelare, compreso il fatto che potrebbe essere 62 anni l'età oltre la quale si potrebbe avere diritto alla salvaguardia del governo: anche i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione "entro il 2014 o hanno superato una soglia d'età, per esempio 62 anni" potrebbero rientrare nella nuova platea dei salvaguardati. Ieri il ministro aveva parlato di un mix di soluzioni per i lavoratori meno anziani che può comprendere l'estensione del trattamento di disoccupazione e formule di sostegno dell'impiego di queste persone con incentivi contributivi e fiscali. "Non vanno esclusi - ha detto - la partecipazione su base volontaria a lavori di pubblica utilità, che possono essere gestiti dagli enti territoriali, utilizzando loro fondi, né, previo accordo con le parti sociali, l'uso di fondi interprofesionali". "Il governo assicura tutto l'impegno necessario per monitorare l'avviamento operativo delle norme nell'attuale difficile contesto recessivo al fine di calibrarne la concreta applicazione ed effettuare, se del caso, i necessari aggiustamenti", ha concluso il ministro.

FOTO - La protesta della Lega 2

Lega in Aula con lo striscione. Appena il ministro ha preso la parola nell'Aula di Montecitorio, il Gruppo della Lega Nord ha esposto uno striscione con su scritto "Esodiamo la Fornero" e successivamente ha abbandonato l'Aula in segno di protesta. "Siamo usciti dall'Aula - ha spiegato il presidente dei deputati leghisti Gianpaolo Dozzo - perché non intendiamo più ascoltare futili scuse da un ministro che non solo ha causato il problema degli esodati, ma lo ha colpevolmente minimizzato prevedendo forme successive di tutela solo per una piccolissima parte di essi. Migliaia di lavoratori - ha concluso Dozzo - sono rimasti senza stipendio, senza pensione e senza ammortizzatori sociali e chi ne è responsabile è proprio la Fornero. Contro Fornero abbiamo presentato una mozione di sfiducia individuale per i problemi da lei stessa creati e per l'incapacità di porvi un serio rimedio".

Una giornata di malumori. I malumori in maggioranza avevano spinto molti parlamentari ad annunciare più o meno esplicitamente che non avrebbero votato l'eventuale fiducia che l'esecutivo avesse chiesto sul ddl. Altro segnale chiaro è arrivato stamattina alla Camera quando, dopo l'informativa del ministro del Welfare, gli interventi critici di deputati di Pd e Pdl hanno ottenuto l'applauso reciproco dei due gruppi.

Il Pdl ha insistito sul fatto che una parte delle misure richieste per il ddl possa in realtà essere introdotta attraverso la corsia più rapida del Decreto sviluppo; tra queste potrebbe esserci l'ampliamento della platea dei lavoratori esodati e le modifiche su flessibilità in entrata e sgravi alle imprese. "È stato richiesto dai gruppi un Comunicato nel quale il governo prenda degli impegni sulla flessibilità in entrata, sugli ammortizzatori sociali e sugli esodati", ha detto Giuliano Cazzola (Pdl). "Il vettore potrebbe essere, ad esempio, il dl Sviluppo, ma anche altri, che è un vettore qualificato", ha aggiunto. "Ci sono riunioni di gruppo stasera, vedremo. È una questione politica tra maggioranza e governo".

Il Pd non fa questioni di "strumenti tecnici", ma per bocca dell'ex ministro Cesare Damiano ha chiesto "la disponibilità del governo ad ascoltare, così come noi stamo ascoltando le sue richieste" e ha lanciato l'allarme: "In un periodo come questo di recessione che si prolunga, per i lavoratori avere una pensione che si allontana e ammortizzatori che a regime saranno di tutela più breve provoca un cortocircuito difficile da gestire. Rischiamo di creare esodati in modo permanente. Bisogna - ha sottolineato - scendere dall'idea di avere una verità assoluta". E ha concluso: "Bisogna porre riparo. Sarebbe meglio intervenire con una misura strutturale, ma intanto abbiamo bisogno di un provvedimento".

"Idv denuncia il ministro Fornero per aver dato i numeri, come se desse di testa", afferma Antonio Di Pietro, che ad Elsa Fornero riconosce "le attenuanti generiche per aver confessato di aver detto il falso". "Ancor più grave - prosegue - è il comportamento della maggioranza parlamentare. Non si può prima criticare un ministro e poi votare compatti la fiducia allo stesso ministro. È come dire che io prima ti denuncio perché sei venuto a rubare a casa mia, e poi ti do le chiavi. Questo significa che sei connivente, che ipocritamente 'ci marci'".

Di "sottovalutazione delle stime" sugli esodati, da parte del governo, aveva parlato anche Fli. "Sarebbe corretto prendere atto che si è sbagliato e, evitando le spinte demagogiche, dare una risposta ai cittadini", ha spiegato Luigi Muro, capogruppo in Commissione Lavoro.

"Fornero deve essere licenziata per giustificato motivo: palesemente non è capace di fare il lavoro che dovrebbe fare un ministro della repubblica. È Vergognoso che dopo sei mesi ancora non ci sia una soluzione chiara e definita per tutti gli esodati, con questo balletto di numeri che è davvero un insulto verso i lavoratori" è la critica di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista.

Cisl: "Strafalcione governo pesa su credibilità". Uil: "Piccolo passo avanti". "Il tecnico, che dovrebbe essere più accorto, ha fatto uno strafalcione", che ha causato "una confusione che grava sulla condizione delle famiglie, ma anche sulla credibilità del governo", ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, parlando al Tg2 delle misure previste dal ministro del Lavoro per gli esodati. "Non ci siamo, c'è un piccolo passo avanti, ma non ci siamo", è stato il commento del segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, commentando le parole del ministro del Welfare Elsa Fornero. "Bisogna passare dalle parole ai fatti - ha continuato il leader sindacale - e applicare le vecchie norme pensionistiche a tutti coloro che hanno sottoscritto accordi entro il 31 dicembre".

Confindustria: "Sì ddl, ma subito modifiche". Sì all'approvazione del ddl lavoro entro il 28 giugno, ma poi cambiarlo subito dopo, senza lasciar trascorrere un periodo di ''monitoraggio'' come aveva proposto il ministro Fornero. È questa la posizione del vicepresidente di Confindustria, Stefano Dolcetta, durante un'audizione alla commissione Lavoro della Camera. Dolcetta ha ribadito che il provvedimento ''non soddisfa'' gli industriali.
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09:56 Scritto da: annaquerci

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