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21/02/13

leggete e riflettiamo,non siamo umani,siamo nazisti perchè permettiamo questo

In uno scioccante dossier, l'associazione inglese Animal Aid rivela le modalità secondo le quali vengono fatte soffrire, per poi essere uccise, le scimmie nei laboratori britannici, oltre alle "ragioni" addotte a sostegno della loro morte. Tutti gli esperimenti rivelati nel dossier sono stati eseguiti in Gran Bretagna (a parte uno, eseguito invece negli USA ad opera di uno scienziato britannico) negli ultimi due anni e pubblicati nel 2006.
Si tratta di esperimenti su alcune scimmie il cui cervello è stato deliberatamente danneggiato e che sono state successivamente spaventate per poterne valutare le reazioni, e un macaco di 16 anni, al quale è stato somministrato un farmaco che provoca tremori, rigidità e inabilità. http://www.animalaid.org.uk/h/n/CAMPAIGNS/experiments/ALL/1505/

TRADUZIONE:
* University College di Londra e Università di Rochester, New York: Scimmie cerebrolese premiate con del succo di frutta
In uno studio in collaborazione fra scienziati britannici e americani all'Università di Rochester (New York), due macachi adulti sono stati studiati per valutare la loro reazione a 367 diversi tipi di richiami di altre scimmie. Entrambe gli animali erano stati precedentemente sottoposti a un'operazione chirurgica per l'impanto di elettrodi nel cervello. Inoltre, ad uno di essi è stata anche impiantata una spirale ottica – uno strumento utilizzato per la registrazione dei movimenti dell'occhio, che viene applicato chirurgicamente dietro la congiuntiva (la delicata membrana che ricopre la parte anteriore del bulbo oculare e riveste la parte interna della palpebra).
Le scimmie sono state addestrate, usando del succo di frutta come premio, a focalizzare l'attenzione su un punto centrale, mentre venivano sottposte all'ascolto di vari suoni – compresi i richiami delle scimmie – emessi da aloparlanti. I ricercatori hanno registrato l'attività di cellule cerebrali associate all'udito.
Finanziato dal National Institute on Deafness e dalla Schmitt Foundation
Averbeck BB, Romanski LM. The Journal of Neuroscience 2006; 26(43):11023-11033. 'Probabilistic encoding of vocalizations in macaque ventral lateral prefrontal cortex.'

*University College di Londra: esperimenti del 1983 sugli occhi delle scimmie, ripetuti nel 2005
I ricercatori del Wellcome Laboratory di Neurobiologia dello University College di Londra, hanno condotto esperimenti su delle scimmie, per poter identificare esattamente quali cellule cerebrali siano responsabili del riconoscimento delle sfumature dei colori. Sono stati utilizzati sei macachi maschi. I test sono stati eseguiti su quattro animali anestetizzati e su due coscienti.
Le scimmie sono state abituate a sedersi su una "sedia di contenzione" – un apparecchio che limita fortemente i movimenti del corpo. Sotto anestesia, è stato loro impiantato nel cranio uno strumento di registrazione, usando viti di acciaio inossidabile e cemento dentale.
Dopo aver riacquisito conoscenza, sono state immobilizzate sulla sedia e addestrate a fissare lo sguardo su un punto preciso di uno schermo posto loro di fronte, il cui sfondo cambiava colore.
Esperimenti simili sono stati eseguiti sulle quattro scimmie anestetizzate, i cui occhi riuscivano ancora a trasmettere e far registrare deboli onde. Tutti e sei gli animali sono stati uccisi per studiarne i cervelli.
Gli autori hanno ammesso che gli stessi risultati sulla funzione delle cellule erano stati ottenuti durante alcuni esperimenti sulle scimmie condotti nel 1983.
Finanziato dalla Wellcome Trust.
Kusunoki M, Moutoussis K, Zeki S. J Neurophysiol 2006; 95:3047-3059. 'Effect of background colours on the tuning of colour-sensitive cells in monkey area V4.'

*Oxford: Ricercatori delibitano una scimmia di 16 anni
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford ha condotto esperimenti su un macaco di 16 anni, come parte di uno studio in corso relativo ai disordini motori associati al morbo di Parkinson.
La scimmia, in età ormai avanzata, è stata sottoposta a un intervento chirurgico per l'impianto in profondità di un elettrodo cerebrale, connesso ad un pacemaker, che poteva essere attivato o disattivato da un comando a distanza. In esperimenti successivi, l'animale è stato reso inabile, attraverso la somministrazione dell'MPTP – una sostanza chimica che danneggia il cervello e compromette seriamente il controllo dei movimenti del corpo.
I ricercatori hanno poi eseguito esperimenti con la combinazione di un comune medicinale utilizzato per il trattamento di questa malattia (L-DOPA) e l'attivazione o disattivazione del pacemaker.
E' stato scoperto che i due trattamenti per il Parkinson (L-DOPA e la stimolazione elettrica attraverso l'elettrodo impiantato in profondità nel cervello) insieme, nel complesso davano il miglior risultato.
Studi equivalenti condotti su pazienti umani suggeriscono che questa informazione era già nota almeno dal 1999. Il numero di esperimenti a cui questa scimmia sedicenne era stata precedentemente sottoposta, così come la sua sorte dopo gli studi su di essa condotti, non sono stati resi noti.
Finanziato dal Medical Research Council, dalla Templeton Foundatione e dalla Charles Wolfson Charitable Foundation
Jenkinson N, Nandi D, Oram R, Stein J, Aziz T. Neuroreport 2006; (17) 6: 639-641. 'Pedunculopontine nucleus electric stimulation alleviates akinesia independently of dopaminergic mechanisms

*Hull, Bristol, Nottingham e Newcastle: nove scimmie uccise per esperimenti ripetuti alla vista
In questo studio, gli scienziati delle università di Hull, Bristol, Nottingham e Newcastle hanno condotto esperimenti alla vista su nove marmoset. Gli animali sono stati anestetizzati e poi è stata somministrata loro una sostanza paralizzante. L'uso di tale sostanza è di particolare importanza, perché puo' impedire alle scimmie di esprimere qualsiasi sensazione di dolore.
Nel cervello di questi animali sono stati impiantati chirurgicamente degli elettrodi, in modo da registrare l'attività delle cellule cerebrali. Inoltre, nei loro occhi sono state applicate delle lenti a contatto e poi sono stati esposti a fasci di luce di diverse frequenze.
Alla fine degli esperimenti, tutti e nove i marmoset sono stati uccisi per iniezione letale. I loro cervelli sono stati rimossi per studi di laboratorio.
Gli autori sono giunti alla conclusione che i loro risultati si avvicinavano moltissimo a quelli di alcuni studi sugli animali eseguiti 13 anni fa. Hanno ammesso che recenti studi sulla formazione delle immagini condotti con tecniche non invasive sugli esseri umani avevano già contribuito ad importanti informazioni agli studi in questo campo.
Finanziato dalla Wellcome Trust, dal Biotechnology e dal Biological Sciences Research Council (BBSRC)
Barraclough N, Tinsley C, Webb B, Vincent C, Derrington A. Visual Neuroscience 2006; 23:815-824. 'Processing of first-order motion in marmoset visual cortex is influenced by second-order motion

*Oxford: Scimmie danneggiate cerebralmente per renderle indecise
Un gruppo di scienziati dell'Università di Oxford ha compiuto studi sul comportamento del processo decisionale di nove macachi adulti. Tre scimmie sono state sottoposte a interventi chirurgici, durante i quali è stata loro deliberatamente danneggiata l'area del cervello ritenuta importante per il processo decisionale.
Tutti e nove i macachi sono stati costretti ad eseguire vari compiti con la promessa di un premio. Sono stati ammaestrati a manipolare un joystick per 150 volte al giorno, per cinque giorni consecutivi. Gli animali dovevano conseguire un risultato positivo per 25 volte di seguito, dopo le quali il livello di frustrazione aumentava, in quanto i ricercatori richiedevano loro un diverso tipo di risposta "corretta".
Basandosi sul confronto fra scimmie normali e scimmie cerebrolese, il gruppo di ricerca è arrivato alla conclusione che la parte del cervello danneggiata è "essenziale per l'apprendimento del valore delle azioni".
Finanziato dal Medical Research Council, dal Clarendon Foundation, dal Wellcome Trust e dalla Royal Society.
Kennerley SW, Walton ME, Behrens TEJ, Buckley MJ, Rushworth MFS. Nature Neuroscience 2006; 9:940-947. 'Optimal decision making and the anterior cingulate cortex.

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