Il Pregiudicato Frodatore si salva ancora con la prescrizione.
Processo Unipol, Berlusconi si salva con la prescrizione
Da Il Fatto Quotidiano del 1 Aprile 2014
PRESCRIZIONE DEL REATO contestato a Silvio e Paolo Berlusconi e risarcimento di 80 mila euro all’ex segretario dei Ds Piero Fassino. Si è concluso con la conferma della responsabilità penale dell’ex presidente del Consiglio e del fratello pur con la dichiarazione del “non luogo a procedere”, il processo di secondo grado per la vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte legata al caso Unipol. Lo ha deciso ieri la seconda Corte d’Appello di Milano. I giudici hanno accolto in sostanza la richiesta del sostituto procuratore generale Daniela Meliota. Il pg, infatti, nonostante la prescrizione del reato di rivelazione del segreto d’ufficio, ha parlato di "un non senso giuridico dire che c'è l’evidenza della conclamata innocenza dei due imputati", condannati in primo grado, il 7 marzo dell’anno scorso, a un anno e due anni e tre mesi di carcere. Con la sentenza, poi è stata respinta sia la proposta del prof. Carlo Federico Grosso, legale dell’ex segretario dei Democratici di Sinistra e attuale sindaco di Torino, sia la richiesta di assoluzione nel merito da parte delle difese.
Processo Unipol, Berlusconi si salva con la prescrizione
Da Il Fatto Quotidiano del 1 Aprile 2014
PRESCRIZIONE DEL REATO contestato a Silvio e Paolo Berlusconi e risarcimento di 80 mila euro all’ex segretario dei Ds Piero Fassino. Si è concluso con la conferma della responsabilità penale dell’ex presidente del Consiglio e del fratello pur con la dichiarazione del “non luogo a procedere”, il processo di secondo grado per la vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte legata al caso Unipol. Lo ha deciso ieri la seconda Corte d’Appello di Milano. I giudici hanno accolto in sostanza la richiesta del sostituto procuratore generale Daniela Meliota. Il pg, infatti, nonostante la prescrizione del reato di rivelazione del segreto d’ufficio, ha parlato di "un non senso giuridico dire che c'è l’evidenza della conclamata innocenza dei due imputati", condannati in primo grado, il 7 marzo dell’anno scorso, a un anno e due anni e tre mesi di carcere. Con la sentenza, poi è stata respinta sia la proposta del prof. Carlo Federico Grosso, legale dell’ex segretario dei Democratici di Sinistra e attuale sindaco di Torino, sia la richiesta di assoluzione nel merito da parte delle difese.
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