questo Papa sta dando palesemente una mano agli attuali politici in carica, i quali, ovviamente, non vengono mai menzionati direttamente dal pontefice quando parla di politici corrotti, ma, al contrario, vengono spesso e volentieri ricevuti da lui in Vaticano, dove li accoglie sempre sorridente e a braccia aperte. Mi domando pertanto a cosa servano i suoi sermoni contro la corruzione nella politica, se poi è lui il primo a stringere la mano, in pompa magna, a gente come Laura Boldrini o Enrico Letta. Ad essere rivoluzionari soltanto a parole è capace persino Silvio Berlusconi.

Si parla tanto di accanimento contro questo nuovo Papa, il quale sarebbe un rivoluzionario che vuol cambiare la chiesa di Roma: ma accanimento da parte di chi? Tutti i maggiori giornali italiani di regime, da Repubblica al Corriere Della Sera, da Libero al Giornale e all' L'Unità, e tutte le maggiori TV, pure di regime, dalle tre reti RAI, a MEDIASET e a La7, non fanno altro che magnificare continuamente Papa Francesco, pubblicare in prima pagina e mandare in onda a tutte le ore servizi su di lui, anche se semplicemente emette uno starnuto. Dove sarebbero, quindi, le voci critiche contro Bergoglio, almeno qui in Italia? Questo Papa è senz'altro un' ottima scappatoia mediatica ai problemi reali del paese: si parla infatti assai frequentemente molto bene di lui e poco o niente invece delle porcate del governo Renzi e dei suoi frenetici tentativi di delegittimare l'attuale Costituzione, apportando delle modifiche di tipo autoritaritarisico e che nulla risolvono sul piano dell'efficienza legiferativa, ma che, al contrario, servono soltanto a diminuire l'apporto diretto del cittadino nella scelta dei suoi rappresentanti e quindi nella scelta della politica che questi intendono portare avanti. Polarizzando l'attenzione degli italiani con le sue prediche astratte contro la corruzione dei politici e contro lo sfarzo dentro la chiesa, ma che finora non hanno portato a nessun cambiamento concreto all'interno del Vaticano, questo Papa sta dando palesemente una mano agli attuali politici in carica, i quali, ovviamente, non vengono mai menzionati direttamente dal pontefice quando parla di politici corrotti, ma, al contrario, vengono spesso e volentieri ricevuti da lui in Vaticano, dove li accoglie sempre sorridente e a braccia aperte. Mi domando pertanto a cosa servano i suoi sermoni contro la corruzione nella politica, se poi è lui il primo a stringere la mano, in pompa magna, a gente come Laura Boldrini o Enrico Letta. Ad essere rivoluzionari soltanto a parole è capace persino Silvio Berlusconi.