"In Italia non se ne va mai nessuno, nemmeno dopo che i carabinieri gli hanno messo le manette, dunque si, da noi ci vuole una norma. Ma qui sorge una questione che interpella direttamente il premier Renzi: il suo governo ha le carte in regola per imporla alle aziende pubbliche? La risposta, purtroppo, è no. Il ministro delle Infrastrutture, Lupi, è indagato per abuso d’ufficio, e il sottosegretario all’Interno, Bubbico, è imputato per lo stesso reato. Il sottosegretario ai Trasporti, Del Basso de Caro, è indagato per peculato, così come quello al Turismo, Barracciu, e quello alla Salute, De Filippo. Tutti e cinque erano già nei guai con la giustizia prima di entrare nel governo, eppure furono nominati lo stesso. Si attende dunque di sapere da Renzi quali sarebbero i “requisiti di onorabilità” e le “connesse cause di decadenza” dei membri del governo. Siccome non si dimettono quando sono indagati, e neppure quando sono rinviati a giudizio, che ci vuole? La condanna di primo grado, o di appello, o di Cassazione, o non basta neppure quella?"
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