immigrazione, realtà tragica ma anche affari grossi per la criminalità e infiltrazioni di estremisti islamici che ormai sappiamo ci sono e pure parecchi in europa, chi se ne deve fare carico?l’europa non l’italia perchè primo paese d’approdo
l’umanità comanda di accogliere chi è in difficolta e loro lo sono,però io mi chiedo ,uno che è in difficoltà e scappa dalla guerra ha tutto il tempo e i soldi per attraversare su carrette di mare il mediterraneo e approdare quì, c’è qualche cosa che non mi torna,poi quando non c’era guerra, sì erano meno,mettiamo la metà però arrivavano,allora non è emergenza,non tutta,non la maggioranza è una cosa costante, ossia sarà così fino a quando non cambierà cosa?non cambieremo noi,cioè capisco la povertà,le disgrazie, le guerre,ma tutti quì non li possiamo tenere, fra un pò la guerra sarà quì da noi,anzi già c’è,poi con i disperati arrivano gli integralisti islamici e li vedi,sono con le loro donne in palandrane a 50 gradi all’ombra, donne tutte coperte, povere mi fanno una pena inimmaginabile, dunque che fare?Soluzioni estreme, di leggi,per me soluzioni europee e anche degli stati uniti ed altri stati,perché l’africa che soffre è depredata da tutti mi pare, cioè gli stati uniti hanno tolto sadam che era un dittatore e poi?Poi hanno dimostrato che il loro problema non era sadam ,ma il petrolio, che governi chi vuole,l’importante è il petrolio, così al posto di saddam chi c’è,cosa fa e cosa da al suo popolo,pare che non dia quello che serve, visto la povertà e se arriva uno e proclama il califfato e viene seguito dalla popolazione e in 2000 dall’europa vanno a combattere con lui, se come ho letto quando arrivano danno il pane e abbassano i prezzi,ANche in italia se arrivasse domani uno e abbassasse i prezzi credereste che alla cacciata popolare o alla sua acclamazione?Sarebbe accolto a furor di popolo,visti gli esempi recenti degli 80 euro,Per me lo acclamano e se lo tengono pure, dunque?Perchè noi dobbiamo farci carico di una situazione catastrofica dove i responsabili principali sono russia,cina e stati uniti,l’europa che lecca i piedi agli stati uniti ed è succube della russia e fa l’occhiolino alla cina è un paese già finito,ci vuole coesione, togliere i vari paletti su conticini germanici, cioè se un’europa così CHI GUADAGNA è LA GERMANIA,MA GLI ALTRI CI RIMETTONO,UNA SOLUZIONE CI SAREBBE,FUORI DALLE BALlE LA GERMANIA, CIOè , NON POSSIAMO Più CONTINUARE A ESSERE SUCCUBI DEGLI STATI UNITI,
POI CON LA BALLA DEGLI F35, che dovrebbero difendere chi e poi con l’autorizzazione americana che vuol dire una tangente, cioè gli devi mantenere e pagare gli aerei che userà a comodo suo
MA SE IN IRAK STA PERDENDO TUTTO,SE IN LIBIA LA MANNANO A CAGARE, E PURE L’EGITTO GLI HA DETTO PUSSA VIA, CIOè SARà CHE GLI STATI UNITI STANNO SBAGLIANDO O NO?QUESTA AGGRESSICVITà COMMERVCIALE STA ROMPENDO I COGLIO… A MEZZO MONDO,IO CHE DEVO COMPERARE IL SEME AMERICANO,LA BENZINA AMERIACANA ,IL DOLLARO,MA BASTA, CHE L’AMERICA CAPISCA CHE LA RENDITA è FINITA, HA GLI SPAZI E LE ENERGIE PER LAVORARE E PRODURRE NEL SUO pAESE SENZA CONTINUARE A FARE I CAZZI NOSTRI,HA FALLITO CON BUSH E OBAMA NON HA FORZE PER CAMBIARE,MA LA RSPONSABILE DI APPOGGIARE GOVERNI FANTOCCIO CHE SONO DITTATURE PER I POPoLI E POI HANNO COME RISULTATO GUERRE E CATASFROFI è SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI,NON CI VUOLE UNA GRANDE VISTA PER CAPIRE CHE SE UNO CHE è UN SANGUINARIO VIENE ACCLAMATO DAL POPOLO CHI C’ERA PRIMA NON FACEVA GLI INTERESSI DEL POPOLO E VADA ANCHE PER LA TUNISIA DOVE C’ERA UN FANTOCCIO CHE SI RIEMPIVA LUI E IL SUO SEGUITO DELLE RICCHEZZE, DELL’EGITTO,DELLA LIBIA, INSOMMA L’AMERICA CaMBI POLITICA CHE STA COSTANDO A PARECCHI STATI E LA PAGHIAMO NOI LA SUA POLITICA DEL CACCHIO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/06/immigrazione-un-problema-europeo-il-primo-risultato-viene-da-m5s/1051204/
Immigrazione, un problema europeo. Il primo risultato viene da M5S
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Secondo le statistiche pubblicate recentemente da Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione Europea, nei primi sei mesi di quest’anno il numero degli immigrati che sono approdati in Europa ha già sorpassato il totale del 2013. Il problema dell’immigrazione è particolarmente serio alla luce dell’allargamento dell’Eu e dell’instabilità politica nel Medio Oriente. Nel 2013, ad esempio, irifugiati siriani erano pari ad un quarto degli immigrati, nel 2014 dovrebbero salire ad un terzo. Se, come molti pensano, la costituzione del Califfato in Siria ed Iraq da parte dello Stato Islamico di Abu Bakr al Baghdadi, organizzazione che fa parte del terrorismo islamico, destabilizzerà ulteriormente la regione, è probabile che nei prossimi mesi assisteremo ad un aumento del numero delle persone che cercano asilo in Europa.
Come affrontare questi problemi? Certo non chiudendo le frontiere e barricandosi nella Fortezza Europa, come vorrebbe Marine le Pen o Nigel Farage ed i suoi seguaci. Il problema dell’immigrazione è un problema globale che va risolto a livello internazionale, altrimenti si finisce per discriminare nei confronti delle nazioni geograficamente più vicine alle zone da dove questi arrivano.
Questa settimana una senatrice italiana del Movimento 5 stelle, Cristina De Pietro, è riuscita a farapprovare a livello internazionale una risoluzione sull’immigrazione che poggia proprio su questi principi – quindi importante – in occasione della sessione annuale dell’Assemblea Parlamentare dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce – Organization for Security and Co-operation in Europe nella terminologia anglosassone) che quest’anno si è tenuta a Baku, in Azerbaijan. L’Osce è un ente internazionale che promuove la pace, il dialogo politico, la giustizia e la cooperazione in Europa, ne fanno parte 57 nazioni per un totale di 2 miliardi di persone, è quindi la più grande organizzazione regionale per la sicurezza.
Nella prima risoluzione internazionale della legislatura ad essere approvata a livello internazionale si esortano i paesi membri Osce che sono anche membri dell’Unione Europea a riformare il cosiddetto “sistema di Dublino” e, in particolare, del Regolamento n. 604 del 26 giugno 2013. Questi prevedono che, per evitare che gli emigrati facciano domanda d’asilo in più di un paese, nell’Unione Europea, in Svizzera e Norvegia, lo Stato membro competente all’esame della domanda d’asilo generalmente è lo Stato in cui l’emigrato ha messo piede per la prima volta. Dato che l’Italia è il punto d’ingresso più gettonato, il problema dell’immigrazione nel nostro paese assume dimensioni ben più grandi che in Danimarca, Finlandia o nel Regno Unito. Ed infatti tra i 15 votanti che hanno rifiutato di approvare la risoluzione c’è la Gran Bretagna ed alcuni parlamentari danesi e finlandesi.
Secondo costoro il tema dell’immigrazione deve essere di esclusiva competenza delle politiche nazionali e per i belgi il “sistema di Dublino” non avrebbe alcun bisogno di revisioni, giusto quindi che il carico resti sui paesi di prima accoglienza.
Il sistema di Dublino è dunque l’ennesimo accordo a livello europeo che finisce per penalizzare una nazione del sud, in questo caso l’Italia, rispetto a quelle del Nord. Meno male che c’è qualcuno che si è preso la briga di denunciare questa discriminazione attraverso i canali tradizionali e democratici della diplomazia invece di fare tanta caciara mediatica.
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