il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

15/06/15

Attenzione ai propri spazzolini. Una ricerca recente ha dimostrato come vi sia una probabilità pari al 60% che questi siano coperti di coliformi fecali,

Pubblicato il 12 giu 2015
Depression, discovered evidence of its origin biochemistry three Italian researchers.
La depressione è causata da una alterazione della membrana cellulare dei neuroni, quindi ha una causa biochimica e non solo emotiva come si è sempre creduto. E’ la tesi, affascinante, al centro di una ricerca di tre scienziati delle Università di Bologna e di Lugano. Questa metodica diagnostica riesce a valutare la presenza degli acidi grassi critici nella membrana cellulare, che ne determina le viscosità e quindi l'ingresso della serotonina nella cellula". Si tratta di un sistema di diagnosi a basso costo - un esame del sangue di questo tipo costa pochi euro - che gli psichiatri potranno utilizzare al meglio per diagnosticare la situazione dei loro pazienti e, in futuro, curarne le sindromi con farmaci mirati e appropriati metodi nutrizionali e con le giuste integrazioni lipidiche. "Il senso del congresso di Como", conclude Cocchi, "è stato quello di riunire i massimi scienziati mondiali del settore per discutere insieme un protocollo sperimentale che misuri la relazione tra la composizione della membrana cellulare e i "disordini dell'umore”. Gli esperimenti continuano, dunque: "E ne sta per partire uno sugli embrioni di pollo", racconta Cocchi, "partendo dal dato che senza un 1% di acido linoleico nel cervello, la gallina non produce uova. Si tratta di valutare come la carenza di acido linoleico possa modificare la quota piccolissima ma indispensabile, che è nel cervello di tutti gli esseri viventi compreso l'uomo. Siamo alle soglie - in questo connubio tra biochimica matematica e fisica - del comprendere l'aspetto quantistico del cervello. Come e perché', cioè, la funzionalità del cervello sia interpretabile in chiave quantistica.

Toothbrush, a possible hideout for faecal matter.
Attenzione ai propri spazzolini. Una ricerca recente ha dimostrato come vi sia una probabilità pari al 60% che questi siano coperti di coliformi fecali, ovvero dei batteri a forma di bastoncello che si trovano nelle feci umane e che possono raggiungere il proprio spazzolino tramite l’aria, anche semplicemente tirando lo sciacquone. secondo la Quinnipiac University, in Connecticut . Analizzando 135 spazzolini da denti delle persone che condividono un bagno – con una media di 9,4 occupanti ciascuno – è emerso come almeno il 60% di questi siano appunto contaminati da feci, il cui 80% però non proviene dall’organismo del suo proprietario. Ciò che preoccupa non è tanto se questi arrivano dal proprio organismo, quanto se il proprio spazzolino sia contaminato da materiali fecali di altre persone e che quindi contengono batteri, virus e parassiti che non fanno parte della propria flora. Nel caso in cui si condividesse il bagno con altre persone, infatti, arriverebbe a 80 la percentuale del materiale fecale presente sullo spazzolino che non appartiene a noi. Come fare, quindi, per cercare di contaminare il proprio spazzolino? Coprirlo con il suo tappino in plastica? Sbagliato. La ricerca, infatti, ha dimostrato come questi siano anche peggio del lasciare i proprio spazzolino all’aria aperta in quanto risulta essere un ambiente perfetto per il proliferare dei batteri in quanto le setole non hanno la possibilità di asciugarsi propriamente, lasciandole quindi umide. La cosa migliore sarebbe quella di posizionare i propri spazzolini lontani dai sanitari così da evitare eventuali schizzi o, ancora meglio, prendere l’abitudine di abbassare l’asse del WC prima di tirare lo sciacquone

Nessun commento: