la violenza sulla donna , ma anche sul bambino,sulle bestie e pure sui vecchi è violenza, se la vittima non reagisce non è giustificabile la violenza, se tu fai sesso con una che è ubriaca e non si rende conto di cosa tu stai facendo, è violenza, se poi ti accompagni a 5 amici è schifezza, cioè già è cosa brutta se lo fai da solo, figurarsi con il branco,se un giudice non capisce questo la smetta di fare il giudice, è solo un incapace,ma andiamo ai fatti, metti che una anche si renda conto, che fa si difende e che fine fa, 6 maschi depravati attorno a lei, alle sue proteste che fanno?Se lei è ubriaca, loro che sono?Poi potrebbero ammazzarla e a volte, anzi il più delle volte non c'è reazione per paura, meglio la violenza di deficienti che hanno un pene al posto del cervello, cioè sono dementi che essere morta, ma quelli che si dividono una donna,ma che cazzo di merda di cervello si ritrovano, io manco un pezzo di pane puccio nella tazza di altri,oltre al fatto che è schifoso,ma le malattie che si prendono e danno così, la sporcizia, perchè fare l'amore è bello così sa di macelleria,di latrina, di degrado di se stessi, ma un giudice che non capisce questo può fare il giudice
La verità la dicono anche le parole della ragazza che ci ha detto che quella sera d’estate, aveva flirtato, ballato, bevuto ma non aveva alcuna intenzione di diventare un oggetto nelle mani di sei uomini che considerava amici e di cui si fidava
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DONNE DI FATTO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/28/violenza-sessuale-entriamo-fortezza-da-basso-perche-lei-ne-esca/1913366/
ho provato sulla mia pelle che la paura del pericolo di più gravi conseguenze paralizza. La reazione non è nemmeno una scelta cosciente ma viene decisa autonomamente dal corpo che non reagisce, non si muove, la voce non esce e l’unico pensiero è che tutto finisca in fretta.
Spero che i giudici di tutti i tribunali la leggano e riflettano sul fatto che la maggioranza delle violenze non vengono denunciate dalle donne anche perché buona parte di loro non ha fiducia nella giustizia.
A questo proposito Fabio Roia, magistrato del tribunale penale di Milano, profondo conoscitore del problema della violenza, ha scritto su La 27a ora: “continuiamo a dire ai convegni che per istruire e giudicare le violenze sulle donne occorrono magistrati specializzati, come ci impone sul piano normativo la Convenzione di Istanbul, e poi applichiamo categorie di valutazione della prova assolutamente generiche e non adattabili alle vittime di violenza”.
La verità la dicono anche le parole della ragazza che ci ha detto che quella sera d’estate, aveva flirtato, ballato, bevuto ma non aveva alcuna intenzione di diventare un oggetto nelle mani di sei uomini che considerava amici e di cui si fidava
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Violenza sessuale, entriamo in Fortezza da Basso perché lei ne esca
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/28/violenza-sessuale-entriamo-fortezza-da-basso-perche-lei-ne-esca/1913366/
ho provato sulla mia pelle che la paura del pericolo di più gravi conseguenze paralizza. La reazione non è nemmeno una scelta cosciente ma viene decisa autonomamente dal corpo che non reagisce, non si muove, la voce non esce e l’unico pensiero è che tutto finisca in fretta.
Spero che i giudici di tutti i tribunali la leggano e riflettano sul fatto che la maggioranza delle violenze non vengono denunciate dalle donne anche perché buona parte di loro non ha fiducia nella giustizia.
A questo proposito Fabio Roia, magistrato del tribunale penale di Milano, profondo conoscitore del problema della violenza, ha scritto su La 27a ora: “continuiamo a dire ai convegni che per istruire e giudicare le violenze sulle donne occorrono magistrati specializzati, come ci impone sul piano normativo la Convenzione di Istanbul, e poi applichiamo categorie di valutazione della prova assolutamente generiche e non adattabili alle vittime di violenza”.
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