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03/07/15

Verbitsky: non fidatevi di Bergoglio, è un grande attore,io non mi fido proprio delle chiese, grandi diavoli sono

il papa chi è,per me nulla di buono,si certo sa farsi pubblicità ad esempio mette le doccie per i barboni in vaticano,ma l'acqua al vaticano con fogne ecc le paghiamo noi,dunque che regala,noi regaliamo ai barboni la doccia e il papa se ne fa un merito,ma i soldi che noi diamo 7 miliardi l'anno per una fede che deve essere povertà e elemosina ,alla FACCIA NOSTRA,per i nostri barboni visto che ogni clandestino costa al mese 1050 euro,allora manco una doccia gli diamo onde evitare diffusioni di malattie e manco un letto gli diamo, questa non è civiltà e saremo civili quando il vaticano diventerà un museo,gesù con il vaticano e chiese non ha nulla a che vedere
Verbitsky: non fidatevi di Bergoglio, è un grande attore 2 By mora on 11 febbraio 2015 · Religione Fare la predica ai cattivi, con un unico obiettivo: evitare che i buoni si ribellino...
MORASTA.IT
«Tra le centinaia di chiamate e e-mail ricevute», scrive Verbitsky su “Página 12”, quotidiano argentino vicino al governo democratico di Cristina Bergoglio visto dal quotidiano argentino "Página 12"Kirchner, il giornalista ne sceglie una, quella di Graciela, la sorella del sacerdote gesuita Orlando Yorio, che sostenne di esser stato “consegnato” da Bergoglio nelle mani dei torturatori dell’Esma, la famigerata scuola della marina trasformata in lager per dissidenti. «Non posso crederci», dice Graciela Yorio, subito dopo la fatidica fumata bianca in piazza San Pietro. «Sono cosi sconvolta e arrabbiata, che non so cosa fare». Bergoglio? «Ha ottenuto quello che voleva». Suo fratello l’aveva avvertita: «Vuole diventare Papa: è la persona più indicata per coprire il marciume, è un esperto nel dissimulare». Piange, al telefono, anche il fratello del religioso perseguitato, Alfonso, detto “Fito”. Una vita intera dedicata a difendere la memoria di Orlando, che denunciò Bergoglio come responsabile del suo rapimento e delle torture che patì per 5 mesi, nel 1976. L’incubo di padre Yorio adesso è diventato realtà: è diventato Papa, per giunta col nome di Francesco d’Assisi, l’uomo che non è ancora riuscito ad archiviare in modo convincente le ombre del passato.

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