cerchiamo di capire, ogni immigrato sono 35 euro al giorno,per il cibo se lo dai buono,ma ho dubbi sono 5 euro,il resto chi lo prende?Restano 30 euro a persona, si parla di 40 milioni di euro,si parla di 250 dipendenti, ebbene dividiamo 40.000.0000 /250 = 160.000 euro a capoccia, dai ma sono ricchi i dipendenti delle cooperative , se invece come io credo prendono metti 15.000 la'anno netti e lordi 25.000 euro il resto chi lo prende, capisco che alfano è difensore dell'umano con queste cifre la mafia se fa umana
Durante l'ultima commissione d'inchiesta sul sistema d'accoglienza Alfano si è esposto al ridicolo tessendo le lodi dell'azione del governo sulle politiche d'immigrazione come se il suo partito non fosse invischiato fino al midollo con Mafia Capitale e Mineo.
Di questi soldi al richiedente asilo, in via effettiva, va solamente un pocket-money di 2,50 euro (adesso aumentato a 3,50 euro a quanto pare) che però vengono commutate in pacchi di sigarette dal medesimo valore (anche a chi non fuma!!!) che chiaramente gli ospiti rivendono a metà prezzo alimentando un peculiare mercato nero. Il resto dei 36€, ossia quasi tutta la quota, viene gestito da coloro che si aggiudicano l'erogazione dei servizi.
Come funziona il sistema delle cooperative attorno al CARA?
CARA di Mineo: un caso di Stato
Durante l'ultima commissione d'inchiesta sul sistema d'accoglienza Alfano si è esposto al ridicolo tessendo le lodi dell'azione del governo sulle politiche d'immigrazione come se il suo partito non fosse invischiato fino al midollo con Mafia Capitale e Mineo.
Di questi soldi al richiedente asilo, in via effettiva, va solamente un pocket-money di 2,50 euro (adesso aumentato a 3,50 euro a quanto pare) che però vengono commutate in pacchi di sigarette dal medesimo valore (anche a chi non fuma!!!) che chiaramente gli ospiti rivendono a metà prezzo alimentando un peculiare mercato nero. Il resto dei 36€, ossia quasi tutta la quota, viene gestito da coloro che si aggiudicano l'erogazione dei servizi.
Come funziona il sistema delle cooperative attorno al CARA?
La provincia regionale di Catania, che era presieduta proprio dall'attuale sottosegretarioGiuseppe Castiglione di NCD (o ex provincia, dato che in Sicilia si sta trasformando in questi giorni in città metropolitana) è il soggetto attuatore per decreto del Governo ed ha affidato la gestione ad un consorzio siciliano (un raggruppamento temporaneo di imprese) di cooperative sociali, denominato "Sisifo". La Sisifo è iscritta a Legacoop e funge da capofila di questo raggruppamento di cui fanno parte anche altre cooperative come sol.co Calatino, la "cattolica" Domus caritatis e la coop-azienda di ristorazione Cascina di Roma (coop legata a comunione e liberazione).
Sisifo oltre ad essere finita nella bufera per la gestione del centro di Lampedusa, ha vinto anche l’appalto per CARA di Foggia e amministra il CSPA (Centro di soccorso e prima accoglienza) di Cagliari. Ha sede a Catania in un immobile di proprietà di Giovanni La Via (che si è detto estraneo alla vicenda in quanto l'immobile sarebbe affidato ad una società immobiliare), eurodeputato del NCD molto vicino all'ex Presidente del consorzio Giuseppe Castiglione.
Sisifo oltre ad essere finita nella bufera per la gestione del centro di Lampedusa, ha vinto anche l’appalto per CARA di Foggia e amministra il CSPA (Centro di soccorso e prima accoglienza) di Cagliari. Ha sede a Catania in un immobile di proprietà di Giovanni La Via (che si è detto estraneo alla vicenda in quanto l'immobile sarebbe affidato ad una società immobiliare), eurodeputato del NCD molto vicino all'ex Presidente del consorzio Giuseppe Castiglione.
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