Uova biologiche: perché comprarle e come riconoscerle
Ai mercati locali c’è sempre la fila ai banchi che vendono “uova di cascina”. Le uova del contadino evocano probabilmente l’immagine di galline che razzolano felici nell’aia, e per molti sono sinonimo di “uova da bere”, uova naturali, sane, biologiche. Niente di più lontano dalla realtà.
Per capirlo basta vedere se le uova sono marchiate (devono esserlo per legge): se il numero iniziale del codice è 3, vuol dire che sono uova di galline allevate in gabbia. Sulla maggior parte delle uova di cascina che vedo in giro c’è il numero 3. Non importa quello che dicono i cartelli, o quello che c’è scritto sulle confezioni. Non dobbiamo farci ingannare dalle immagini di galline sorridenti: le uova hannoun’etichetta, un codice identificativo che ci fornisce informazioni molto precise sulla loro produzione e provenienza.
Il primo numero di questo codice riguarda appunto la modalità di allevamento delle galline:
- 3 per le galline allevate in gabbia (o batteria);
- 2 per le galline allevate “a terra”;
- 1 per le galline allevate all’aperto in maniera intensiva;
- 0 per le galline allevate all’aperto in maniera estensiva e con mangime biologico.
Solo le uova di quest’ultima categoria possono essere legittimamente etichettate come “biologiche”. Sfatiamo quindi subito un mito: “uova di cascina” non è sinonimo di uova sane, naturali, e tanto meno biologiche.
Quello che succede negli allevamenti è lontano dalla nostra vista, e ci è spesso volutamente nascosto: altrimenti sarebbe molto più difficile vendere una serie di prodotti. Ma io credo che vedere e sapere sia importante, per scegliere più consapevolmente quello che finirà nei nostri piatti.
Le galline allevate in gabbia sono chiuse in spazi angusti: secondo la direttiva europea, ogni gallina può avere a disposizione uno spazio di 550 centimetri quadrati, che in virtù delle frequenti violazioni possono diventare anche 450. Questo significa oltre 20 galline in un metro quadro (e per ognuna di loro, uno spazio inferiore a quello occupato da un foglio A4). Nella loro breve vita di macchine produci-uova, queste galline non potranno aprire le ali, razzolare, appollaiarsi, deporre le uova in un nido. Accalcate come sono le une sulle altre, le galline impazziscono e diventano aggressive: si beccano tra loro, si spennano e si cannibalizzano (per evitarlo, a volte vengono debeccate alla nascita).Si feriscono contro le gabbie, si fratturano le ossa e si ammalano di osteoporosi. Si trasmettono infezioni.Infezioni che passano anche attraverso gli escrementi: e per inciso, le galline allevate in gabbia sono disposte in verticale, per cui gli escrementi di quelle ai piani alti cadono su quelle ai piani bassi.
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