il mio canale you tube

il mio canale you tube
musica e video amatoriali fatti da me

Elenco blog personale

08/04/16

LO SCANDALO #TRIVELLOPOLI SPIEGATO IN 3 MINUTI

44317_1460107291.jpg



di M5S Parlamento
Lo scandalo Trivellopoli travolge il governo. E dalle intercettazioni della Procura spuntano nomi di ministri e di esponenti politici del PD:
- L'Ex Ministro Guidi (Governo- Pd);
- Il Ministro Boschi (Governo – Pd);
- Il Presidente della Regione Basilicata (Pd);
- L'Ex Sindaco del Comune di Corleto (Pd);
- Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti (Pd);
- Il Consigliere regionale Vincenzo Robortella (Pd);
- Il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (Pd);
- Il Capo dello Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi;
Tanti i nomi e tantissimi i REATI CONTESTATI:
- disastro ambientale
- associazione per delinquere;
- traffico d’influenze illecite;
- Corruzione propria;
- corruzione impropria;
- concussione;
- induzione indebita;
- truffa aggravata per erogazioni pubbliche;
- traffico illecito di rifiuti e miscelazione di rifiuti speciali.
- abuso di ufficio;
Le intercettazioni su Trivellopoli coinvolgono direttamente ministri del governo come la Guidi e la Boschi. Ma per difendere la sua ministra più fedele, Renzi dice che l’emendamento è opera sua. La Boschi rimane al sicuro e la Guidi se ne va a casa.
Ma vediamo esattamente come sono andate le cose.
E’ la notte del 17 ottobre 2014. La Camera discute lo Sblocca Italia, o meglio sblocca trivelle. All’improvviso arriva un emendamento, cioè una proposta di modifica del testo, voluta dal governo con un chiaro obiettivo: favorire la francese Total, colosso mondiale del petrolio.
La proposta esclude le autorizzazioni regionali e locali per le opere che trasportano il petrolio estratto in Basilicata, prima a Taranto e poi fuori dall'Italia, all'estero, con enormi risparmi per la Total.
Mirella Liuzzi, deputata del M5S, si accorge dell’emendamento marchetta e riesce a tirarlo fuori dalla legge.
Ma non finisce qui.
Il Governo qualche mese dopo ci riprova e infila la stessa marchetta dentro la legge di Stabilità per il 2015. Poi arriva la Boschi che blinda tutto con il voto di fiducia.
Festeggia Gianluca Gemelli, fidanzato del ministro Guidi: per lui all’orizzonte c’è un subappalto della Total da 2 milioni e mezzo di euro.
Pieno conflitto di interessi, direte voi! E invece no: per Renzi è solo un modo per sbloccare un’opera pubblica - che in realtà è privata - secondo lui necessaria al Paese, ma che in realtà favorisce solo la Total.
L’Italia cosa ci guadagna? Solo danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Perchè le tasse pagate dalle multinazionali per estrarre petrolio, le cosiddette royalties, da noi sono briciole, le più basse di tutta Europa.
Il governo fa l’ennesimo regalo alle lobby, l'ennesima marchetta. Proprio quelle che Renzi contestava a Letta, poco prima di prendergli il posto.
Ora che Renzi è stato beccato con le mani nel petrolio, dovrebbe dimettersi immediatamente.
Per questo i M5S ha presentato una mozione di sfiducia in Parlamento, per mandare a casa l’intero governo.
Ogni giorno nuovi nomi illustri, come i ministri Del Rio e Padoan, sono tirati in ballo nell’inchiesta Trivellopoli. Chi sarà il prossimo?



Nessun commento: