Due cose sono certe e indiscutibili con riferimento alle Olimpiadi. La prima, che sono occasione di guadagni ghiotti per le lobbyfameliche dei costruttori e altre cricche in genere poco o nulla attente al bene comune e invece attentissime ai benefici che ne possono ricavare. Meglio di un terremoto, per intenderci. Anche qui c’è da fregarsi le mani e da fare parecchi quattrini. La seconda, che in genere esse comportano pesanti perdite per la società e gli organismi pubblici. Secondo un recente articolo di Tim Hartford sul Financial Times, giornale serio che però non è proprio un organo di esaltati altermondialisti, esse provocano spese infinite e dissesto finanziario.