FERTILITY DAY. IL GOVERNO SI VERGOGNI. 51MILA DONNE HANNO PERSO IL POSTO DI LAVORO. QUESTA È LA REALTA'.
Se non fosse drammatico ci sarebbe da ridere. Ma stannogiocando sporco sulla pelle di milioni di italiane, e di italiani e da ridere non c'è proprio nulla. Il ministro Lorenzin lancia niente di meno che il fertility day, per esaltare in un modo medioevale il concepimento in età giovane, perché se si fanno figli da giovani si è più creativi, scrive l'illuminato ministro della Salute. Perché "la procreazione è un bene comune", si legge nelle locandine diffuse da questo governo che ormai ha perso del tutto il contatto con la realtà. Glielo rammentiamo noi: non è che rinunciare a diventare genitori sia una moda da scoraggiare o una consuetudine capricciosa. Non si fanno figli perché non si può.
Le donne, prima di mettere al mondo un figlio responsabilmente pensano al domani. Non c'è lavoro, come ci dice proprio oggi l'stat: 51 mila donne hanno perso il loro impiego e altre 52 mila hanno perso le speranze di trovarne uno. Sono dati ufficiali, proprio di oggi.
Le donne, prima di mettere al mondo un figlio, devono fare i conti con uno Stato che se ne frega delle famiglie e dei bambini. Uno Stato che privatizza la scuola pubblica, che non offre asili nido gratuiti, che costringe i lavoratori al precariato permanente dei voucher e dei finti contratti “indeterminati”. Uno Stato che con la "buona scuola" separa le insegnanti dai figli con destinazioni ai confini della realtà. Uno Stato che privatizza la Sanità, che ti consiglia un'ecografia morfologica al quinto mese, ma poi se provi a prenotarla te la danno che tuo figlio ha 5 anni. Uno Stato che, invece di aiutare i nuovi italiani a nascere, sta aiutando i vecchi italiani a morire.
Il vostro fertility day dovreste ribattezzarlo hypocrisy day. Quella è l'unica dicitura che non vi verrebbe tacciata come milionesima bugia.
Le donne, prima di mettere al mondo un figlio responsabilmente pensano al domani. Non c'è lavoro, come ci dice proprio oggi l'stat: 51 mila donne hanno perso il loro impiego e altre 52 mila hanno perso le speranze di trovarne uno. Sono dati ufficiali, proprio di oggi.
Le donne, prima di mettere al mondo un figlio, devono fare i conti con uno Stato che se ne frega delle famiglie e dei bambini. Uno Stato che privatizza la scuola pubblica, che non offre asili nido gratuiti, che costringe i lavoratori al precariato permanente dei voucher e dei finti contratti “indeterminati”. Uno Stato che con la "buona scuola" separa le insegnanti dai figli con destinazioni ai confini della realtà. Uno Stato che privatizza la Sanità, che ti consiglia un'ecografia morfologica al quinto mese, ma poi se provi a prenotarla te la danno che tuo figlio ha 5 anni. Uno Stato che, invece di aiutare i nuovi italiani a nascere, sta aiutando i vecchi italiani a morire.
Il vostro fertility day dovreste ribattezzarlo hypocrisy day. Quella è l'unica dicitura che non vi verrebbe tacciata come milionesima bugia.
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