La questione del finanziamento a fondo perduto al regime turco affinché si occupi dei migranti costituisce uno degli indici più seri e preoccupanti dell’attuale crisi dell’Europa che, prima di essere economica, è politica, culturale e morale. Questo per vari motivi. Innanzitutto, perché in tal modo si punta a sostenere un governo, quello dell’ex aspirante Sultano Erdogan, che si caratterizza da tempo per gravissime violazioni dei diritti umanicrimini di guerra e contro l’umanità, specie ai danni della popolazione kurda. La spirale repressiva in cui tale governo si sta avvitando è davvero senza precedenti. Erdogan ha preso spunto dalrecente tentativo di golpe, qualunque ne sia stata l’origine, perarrestare e licenziare decine di migliaia di funzionari pubblici, specie magistrati e insegnanti.