LA STRATEGIA PER L’ASSOGGETTAMENTO DEI POPOLI: GUERRE, ARMI E MIGRAZIONI
Quanto sta avvenendo ai confini della frontiera meridionale dell’Europa non è casuale, è una precisa e diabolica strategia.
E’ di questi giorni la notizia che le principali aziende belliche che vendono armi nelle aree di guerra da cui provengono i profughi che fuggono in Europa, sono le stesse che stanno lucrando sulla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea, grazie ad una potente lobby che detta la politica migratoria alla Commissione europea.
E’ di questi giorni la notizia che le principali aziende belliche che vendono armi nelle aree di guerra da cui provengono i profughi che fuggono in Europa, sono le stesse che stanno lucrando sulla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea, grazie ad una potente lobby che detta la politica migratoria alla Commissione europea.
In questa complessa strategia rientrano anche leggi nazionali come il Jobs act e la Riforma Fornero che, impoverendo e precarizzando il futuro, non danno prospettive economiche e sociali alle nuove generazioni.
Nell'impossibilità di avere un impiego sicuro, nella difficoltà di ottenere un muto per l’acquisto della casa, le giovani coppie fanno sempre meno figli e, soprattutto i laureati, si è costretti ad emigrare per trovare lavoro.
Così, in una Italia in piena crisi demografica ed economica, il vuoto viene colmato da chi fugge dalle guerre che noi stessi abbiamo contribuito ad iniziare e alimentare con la vendita degli armamenti.
Nell'impossibilità di avere un impiego sicuro, nella difficoltà di ottenere un muto per l’acquisto della casa, le giovani coppie fanno sempre meno figli e, soprattutto i laureati, si è costretti ad emigrare per trovare lavoro.
Così, in una Italia in piena crisi demografica ed economica, il vuoto viene colmato da chi fugge dalle guerre che noi stessi abbiamo contribuito ad iniziare e alimentare con la vendita degli armamenti.
In Italia sta avvenendo un vero e proprio suicidio migratorio.
Esportiamo laureati e importiamo manodopera di bassa qualifica. Lentamente l'Italia accresce il livello medio di ignoranza, povertà e sfruttamento. Studiare non conviene più, nemmeno agli immigrati.
Esportiamo laureati e importiamo manodopera di bassa qualifica. Lentamente l'Italia accresce il livello medio di ignoranza, povertà e sfruttamento. Studiare non conviene più, nemmeno agli immigrati.
Se non spezziamo questo strategia, ci avvieremo verso un futuro in cui una minoranza avrà la supremazia su milioni di italiani e immigrati, uniti dalla povertà.
Servizio tratto da La Gabbia
Servizio tratto da La Gabbia
-5:05
Visualizzazioni: 69.638
Nessun commento:
Posta un commento