dall'Italia se uno può se ne va, anche io ci sto pensando,che ci fai in un paese allo sfascio,vivi per mantenere i soliti fancazzisti di politici e fauna criminale, non per fare il solito lamento,ma che ci fai in Italia se vali e non sei raccomandato puoi crepare,ma nessuno,ma nessuno ti riconoscerà nulla e se sei giovane la cosa non solo è frustrante,ma pure umiliante,metti che hai studiato,sei preparato e ti vedi passare avanti una massa di ignoranti raccomandati e poi i figli di.... figli di politici, di imprenditori,figli di tutti quelli che sono casta e se metti che di politica vivono 1,5 milioni di fancazzisti mantenuti con soldi pubblici e politici di mestiere, questi hanno figli e nipoti da sistemare.
Siamo diventati la repubblica fondata sulla raccomandazione, della casta e della fogna, che fare ?Chi può emigra e fa bene, pare che la prevalenza della massa migratoria italiana sia di giovani e vecchi,ambo accomunati dall'insoddisfazione in patria del riconoscimento di persona e non suddito.
I vecchi emigrano perchè con la pensione in Italia sono solo ,siamo solo polli di allevamento intensivo,paghi le bollette, il cibo,la benzina,le tasse e che ti resta, la tv, pure quella infestata di parassiti che pubblicizzano le balle dei politici, adesso siamo vecchi ma non deficienti e ce ne andiamo verso paesi più umani,più vivibili,ma veramente la classe politica può credere che uno dopo i 65 anni deve morire di tv e di tasse, ma che si parta per luoghi umani, e l'l'italia ha solo un'avvenire diverrà musulmana,perchè saranno questi che gestiranno il potere domani
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/06/italiani-allestero-aumenta-il-numero-degli-espatriati-107mila-nel-2015-ad-andarsene-sono-soprattutto-gli-under-35/3078784/
Italiani all’estero, aumenta il numero degli espatriati: 107mila nel 2015. Ad andarsene sono soprattutto gli under 35
Presentato il rapporto della Fondazione Migrantes. La fascia tra i 18 e i 34 anni è la più rappresentata: 36,7%. Germania e Regno Unito le mete preferite, poi Svizzera e Francia. Nel complesso resta maggioritaria l'emigrazione meridionale, ma cresce quella dal Nord: Lombardia e Veneto sono le regioni che registrano il maggior numero di partenze. In dieci anni, i connazionali residenti in Paesi stranieri sono passati da 3 a 4,8 milioni: un incremento che sfiora il 55%. Mattarella: "Abbandonare il Paese è talvolta più un segno di impoverimento che non una libera scelta"
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