29 settembre 1978: Giovanni Paolo I, Papa Luciani, viene strangolato ed ucciso, al 33° giorno di pontificato, nel suo appartamento dal massone cardinale Jean Villot. Il cardinale Ottaviani invia rapidamente suoi 4 agenti preti, uno dei quali medico, per "ricognizione alla salma", che certificano la "morte per strangolamento". Il dato è riferito e pubblicato da uno dei 4 sacerdoti, padre Luigi Villa, che lo pubblica in suoi tre libri e sulla rivista "Chiesa Viva", ancora oggi esistente. Nonostante le forti pressioni, l'autopsia non viene mai autorizzata dalle autorità ecclesiastiche, ufficialmente si parla di infarto. Sei mesi dopo, il 20 marzo 1979, il giornalista Mino Pecorelli, che aveva pubblicato in OP (Osservatore Politico) un elenco di preti e cardinali massoni, includente Villot, viene assassinato nel centro di Roma. La mafia massonica non tollerò le riforme radicali impostate da papa Luciani in Vaticano, in particolare dello IOR, la banca vaticana, pretendendo la nomina a successore del massone polacco Wojtyla (Luciani intendeva riportare la Chiesa cattolica agli ideali originari di umiltà e semplicità, operando riforme nello IOR e nella stessa Curia, quel 28 settembre il Papa aveva con sé un taccuino, sparito poco dopo il ritrovamento del corpo, che conteneva un piano di ristrutturazione delle gerarchie ecclesiastiche, fra cui la sostituzione di Villot e Marcinkus). Marcinkus, massone e vescovo, resta saldo per oltre 15 anni alla guida dello IOR, rendendosi protagonista di episodi come il crack del Banco Ambrosiano e la scomparsa di Emanuela Orlandi.
14/11/16
29 settembre 1978: Giovanni Paolo I, Papa Luciani, viene strangolato ed ucciso, al 33° giorno di pontificato, nel suo appartamento dal massone cardinale Jean Villot. Il cardinale Ottaviani invia rapidamente suoi 4 agenti preti, uno dei quali medico, per "ricognizione alla salma", che certificano la "morte per strangolamento".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento