L'Oref ha dato parere negativo al bilancio previsionale di Roma Capitale.
Michela Di Biase definisce il parere dell’Oref “una bocciatura clamorosa” per la giunta Raggi. “Non era mai successo. Ora riportino la discussione sul bilancio in Aula e facciano quadrare i conti. La grande tessitura che dicevano sul bilancio non c’è stata, si rimettano al lavoro in tempi brevi ... Il parere Oref sono 60 pagine, lo abbiamo avuto poco fa e dobbiamo studiarlo .... In sostanza il bilancio non rispetta gli spazi del Patto di stabilità“.
Michela Di Biase è la compagna di Franceschini (a capo sotto Gentiloni come sotto Renzi del Dicastero Cultura di questo Paese).
C'è ancora molto e meglio da fare.
L’Oref “ha riscontrato il mantenimento del pareggio di bilancio nel rispetto del piano di riequilibrio di Roma Capitale – si legge nel parere – e, pur valutando positivamente la politica di bilancio ispirata ai principi di prudenza“, ritiene “non sufficienti gli spazi di finanza pubblica necessari al rispetto dell’equilibrio finanziario in relazione alle necessità che potrebbero rivelarsi rispetto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, alle passività potenziali comunque presenti e a tutte le altre criticità evidenziate nel presente parere ed esprime parere non favorevole, sulla proposta di approvazione del bilancio di previsione 2017-2019 e relativi allegati”.
In poche parole l'Oref dice che l'elaborato è buono ma che i debiti (fuori bilancio) sono troppi e le potenziali criticità - i cd imprevisti - potrebbero mettere in serio pericolo la stabilità finanziaria della Capitale.
Due, anzi 3 domande.
1) dove era l'Oref quando Roma accumulava i miliardi di debiti che ha oggi visto che questa è "la prima bocciatura nella storia";
2) le poste fuori bilancio da dove arrivano?
3) Michela Di Biase, nel 2013 consigliere comunale e presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, era tra i consiglieri capitolini che andarono dal Notaio per far cadere Marino?
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