Alfano con la ministra Boschi e il presidente Mattarella è un sistema di collaudata presa per il culo degli italiani che votano per avere i governi indicati dagli elettori,cioè dalla maggioranza e si ritrovano un Alfano, ma chi è, è sempre in posti chiave, è sempre dentro qualche problema di schifezza, tipo dare il consenso che sia prelevata una mamma e bambina e deportata in un paese totalitario e strozzino, Alfano che è un ponte sicuro verso attività vestite di pietismo come l'accoglienza e che poi rivelatesi di mafia purissima e dopo tutto questo ed altro,cosa che in un paese normale sarebbe bandito,manco lo spazzino o portiere gli farebbero fare, ebbene in Italia con un misero 4% di elettorato questo si piglia ministeri chiave, ma cosa è chi è, non importa chi è,ma a chi serve il signore Alfano, e a noi importa perchè attraverso lui e non solo lui,ma la ministra Boschi e lo stesso presidente della repubblica Mattarella, capiamo che siamo non solo uno dei paesi più corrotti al mondo,ma siamo un paese di mafia.Per quale recondito motivo fai presidente della repubblica un'uomo che è figlio di un mafioso e fratello di un semimafioso, io sono una persona normale ,tranquilla,ma mai mi sognerei pure se il soggetto fosse santo,ma non lo farei mai presidente, ma in Italia lo si fa si, come s'è fatto un Napolitano, ex comunista ma allevato dalla scuola d'elite fascista, che vuol dire che tutto cambia per non cambiare nulla, eravamo paese di mafia e tale siamo rimasti, grazie anche alle politiche americane che hanno così voluto tenere il potere spacciando la mafia per democrazia, noi quì in mezzo al mare in una posizione importante nel mediterraneo facciamo gola alle potenze e dunque se il paese lo tieni per mazzo di poteri mafiosi e massonici lo tieni così, peccato che gli Usa non sono più credibili manco al paese suo,infatti ha vinto Trump, cioè che te ne fai di una finta democrazia?
Governo Gentiloni, boom di tweet contro Alfano e Boschi. “Bocciata. Abbia un po’ di dignità: sparisca”
POLITICA
Utenti stupiti della nomina di Alfano agli Esteri e dell'ex ministro delle Riforme, che diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "Un affronto agli italiani tutti e alla democrazia del voto referendario"
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