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12/12/16

Renzi impone Lotti ai Servizi e Alfano ministro degli Esteri Boschi resta, Orlando in forse alla Giustizia: vogliono candidarlo nel Pd contro Emiliano


L’incarico arriva prima dell’ora del pranzo domenicale. Paolo Gentiloni, ex rutelliano come lo stesso Matteo Renzi, sale al Quirinale e viene unto democristianamente…
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Renzi impone Lotti ai Servizi e Alfano ministro degli Esteri
Boschi resta, Orlando in forse alla Giustizia: vogliono candidarlo nel Pd contro Emiliano
di RQuotidiano 12 dicembre 2016
L’incarico arriva prima dell’ora del pranzo domenicale. Paolo Gentiloni, ex rutelliano come lo stesso Matteo Renzi, sale al Quirinale e viene unto democristianamente da Sergio Mattarella. Sarà lui il successore del Rottamatore e oggi dovrebbe esserci già la lista dei ministri: il capo dello Stato vuole un governo in carica per giovedì, importante scadenza per un vertice europeo. E così da ore dentro il Pd e non solo impazza il fatidico totoministri.
L’ossessione di “Luca”, la promozione di Minniti
Il pezzo forte dell’eventuale esecutivo Gentiloni è il ruolo da assegnare a Luca Lotti, il braccio destro del premier uscente nonché potente e occhiuto sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per inquadrare la questione Lotti non c’è immagine più efficace del bunker in cui si sono rinchiusi Renzi e i renziani proprio a Palazzo Chigi. Da lì il segretario del Pd ha condotto le sue consultazioni parallele, anziché al Nazareno, fino alla sceneggiata finale della telefonata a Mattarella nella notte di sabato, per comunicare quello che non aveva comunicato la delegazione del Pd al presidente della Repubblica, cioè il nome di Paolo Gentiloni. Adesso, nel bunker renziano, la priorità è non solo confermare Lotti ma affidargli anche la strategica e “sensibilissima” delega ai Servizi segreti. Gli 007 sono stati la vera ossessione di Lotti nel biennio del Giglio magico al governo, scatenando una guerra con il titolare Marco Minniti, ex dalemiano, e che ha investito il nodo della consulenza per la cybersicurezza a Marco Carrai, altro prezioso pilastro del renzismo.
Sms a Gentiloni: “Questa cosa è una vergogna”
A riferire dell’operazione Lotti sono importanti esponenti del Pd. Alcuni anche preoccupati, al punto da spedire qualche sms a Gentiloni di questo tenore: “Spero non ti presterai a questa vergogna”. Testuale. Lotti ai Servizi è infatti un’operazione inquietante per gran parte del Pd, figuriamoci per il resto della politica. Se così fosse, Minniti verrebbe ricompensato con la poltronissima da ministro dell’Interno. Per lui sarebbe un ritorno al Viminale, dopo la casella da viceministro nell’ultimo governo di Romano Prodi. Il risiko avviato coi Servizi a Lotti si completerebbe con lo spostamento di Angelino Alfano, un uomo una poltrona, agli Esteri, lasciati liberi dalla promozione di Gentiloni a premier.
....(continua)
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano in edicola oggi.
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