Basta con i voltagabbana! Il MoVimento 5 Stelle l’ha sempre sostenuto e si è dato delle regole interne per sanzionare chi tradisce il mandato degli elettori. Oggi anche il direttore del Corriere della Sera lo ha riconosciuto, ammettendo che "Il Parlamento sta diventando il regno del trasformismo" e che nei cambi di casacca "pesano di più la voglia di prendere qualche poltrona e i vantaggi economici". Finalmente!
Dall’inizio della legislatura 264 parlamentari hanno tradito gli elettori, passando a un gruppo parlamentare diverso da quello con cui sono stati eletti. Ci sono stati 388 passaggi, 9 cambi al mese. Un vero e proprio mercato (abusivo).
Se uno vuole andare in un partito diverso da quello votato dai suoi elettori, si dimette e lascia il posto a un altro, come accade ad esempio in Portogallo.
In Italia, invece, della volontà popolare se ne fregano: una volta che sono in Parlamento gli elettori non contano più, quello che conta è la poltrona e il megastipendio.
Noi vogliamo il vincolo di mandato perché abbiamo il massimo rispetto dei cittadini, ma ancora nella Costituzione non è previsto. I nostri eletti però hanno regole chiare: chi non vuole più stare nel MoVimento va a casa, se non lo fa tradisce gli elettori e arreca un danno che deve essere risarcito. È semplice. Sono lieto che anche fuori dal MoVimento qualcuno ora se ne renda conto.
Dall’inizio della legislatura 264 parlamentari hanno tradito gli elettori, passando a un gruppo parlamentare diverso da quello con cui sono stati eletti. Ci sono stati 388 passaggi, 9 cambi al mese. Un vero e proprio mercato (abusivo).
Se uno vuole andare in un partito diverso da quello votato dai suoi elettori, si dimette e lascia il posto a un altro, come accade ad esempio in Portogallo.
In Italia, invece, della volontà popolare se ne fregano: una volta che sono in Parlamento gli elettori non contano più, quello che conta è la poltrona e il megastipendio.
Noi vogliamo il vincolo di mandato perché abbiamo il massimo rispetto dei cittadini, ma ancora nella Costituzione non è previsto. I nostri eletti però hanno regole chiare: chi non vuole più stare nel MoVimento va a casa, se non lo fa tradisce gli elettori e arreca un danno che deve essere risarcito. È semplice. Sono lieto che anche fuori dal MoVimento qualcuno ora se ne renda conto.
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