Il pensatore polacco ci ha spinti a guardare in faccia il capitalismo che - scriveva - «è in sostanza un sistema parassitario. Come tutti i parassiti, può prosperare per un certo periodo quando trova un organismo ancora non sfruttato di cui nutrirsi». Ci ha costretti a scrutare tra le pieghe della globalizzazione, delle politiche neoliberiste, della polverizzazione del tessuto sociale, delle nostre «vite di scarto». Ci ha insegnato che «paura e odio hanno le stesse origini e si nutrono dello stesso cibo». Ci ha invitato a rifuggire gli slogan. Ad aprile scorso, Bauman ha concesso a "i Diavoli" l'intervista che vi riproponiamo qui sotto in sua memoria. Ci ha avvertiti: «La rivoluzione culturale è un'impresa a lungo termine»
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