in effetti basterebbe vietare l'anonimato e tutti quelli che vanno sul web diano nei profili i loro nomi reali, così i troll spariscono, perchè è vero che c'è chi da notizie farlocche,ma anche chi disturba e mette scompiglio,sono i troll, hanno multi profili, e sono pagati e da chi? Basterebbe sanzionare questa gente, io ne ho parecchi che mi seguono, li banno ma risorgono dal nulla, li riconosci perchè poi lo stile nello scrivere è quello, cioè quando scrivi hai un modo di fare che è riconoscibile.
Bisognerebbe anche dare direttive ai social di non falsare i dati, lo fanno e di non censurare così a discrezione loro, ossia io ogni volta che si vota vengo non censurata nel profilo,ma nell'andare in home, su tutti i social, che vuol dire c'è lo zampino dei partiti , secondo me piazzano i loro uomini fra i moderatori dei social, questo deve essere proibito e punito.
Anche su facebook se vai bene, ossia hai popolarità ti rallentano il contatore visite, lo capisci perchè come utente hai nella pagina il contatore a sinistra in alto delle visite, poi fai il conto dei trafiletti ecc, e non corrispondono,ossia il web è da regolare,ma non censurare, via i multi profili e che sia accertata l'identità, il resto deve essere libero,io devo potere dire cioè che penso
http://www.huffingtonpost.it/2017/01/03/enrico-mentana-internet_n_13935192.html?utm_hp_ref=italy
È stato lui a coniare il termine "webeti" per indicare il populismo e l'ignoranza di alcuni utenti della rete, ma non si ritrova affatto nella campagna per regolare Internet che è stata lanciata dall'Antitrust. Secondo Enrico Mentana "su carta bianca lasciata a tutti si scrive di tutto. È come la porta del bagno dell'autogrill: ci si può trovare impresso l'appello alla pace del mondo così come "mia cugina è una prostituta". Fa parte del sacrosanto diritto della libertà di espressione". In un'intervista al Fatto Quotidiano il direttore del TgLa7 boccia l'idea di un'agenzia pubblica che monitori le notizie false sul web.
Bisognerebbe anche dare direttive ai social di non falsare i dati, lo fanno e di non censurare così a discrezione loro, ossia io ogni volta che si vota vengo non censurata nel profilo,ma nell'andare in home, su tutti i social, che vuol dire c'è lo zampino dei partiti , secondo me piazzano i loro uomini fra i moderatori dei social, questo deve essere proibito e punito.
Anche su facebook se vai bene, ossia hai popolarità ti rallentano il contatore visite, lo capisci perchè come utente hai nella pagina il contatore a sinistra in alto delle visite, poi fai il conto dei trafiletti ecc, e non corrispondono,ossia il web è da regolare,ma non censurare, via i multi profili e che sia accertata l'identità, il resto deve essere libero,io devo potere dire cioè che penso
http://www.huffingtonpost.it/2017/01/03/enrico-mentana-internet_n_13935192.html?utm_hp_ref=italy
È stato lui a coniare il termine "webeti" per indicare il populismo e l'ignoranza di alcuni utenti della rete, ma non si ritrova affatto nella campagna per regolare Internet che è stata lanciata dall'Antitrust. Secondo Enrico Mentana "su carta bianca lasciata a tutti si scrive di tutto. È come la porta del bagno dell'autogrill: ci si può trovare impresso l'appello alla pace del mondo così come "mia cugina è una prostituta". Fa parte del sacrosanto diritto della libertà di espressione". In un'intervista al Fatto Quotidiano il direttore del TgLa7 boccia l'idea di un'agenzia pubblica che monitori le notizie false sul web.
Enrico Mentana difende Internet, non i "webeti": "Bavaglio assurdo e impossibile, basterebbe vietare l'anonimato"
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