A Venezia è morta una ragazza al centro d'accoglienza , l'ex base americana, pare si sia sentita male alle 7 ed abbia avuto i soccorsi alle 15,dopo parecchie ore e questo è da criminali, cioè possibile che accada una cosa così, poi c'è stata la protesta, bè è normale che si sia protestato,però poi dopo questo analizziamo i fatti, lei soccorsa come tanti nel canale di sicilia ,ossia in Africa, e poi in Agosto e ancora in Italia ad aspettare che si appuri se ha diritto o non ad avere asilo, mi chiedo dove accade questo?In che paese civile ci vogliono più di 7 mesi per sapere se hai diritto o non ne hai ad avere asilo, per me è solo un affare per le cooperative ed altro che lavorano con l'accoglienza e basta.
cooperative che sono organizzati benissimo, più di 8 ore per avere soccorso,manco in Africa ci mettono tutto sto tempo, mi chiedo poi l'Europa che ci sta a fare, l'unione del cacchio, si mettano delle regole per l'accoglienza ,chi ne ha diritto l'abbia e subito e chi no, vada rispedito indietro, poi basta andare sulle coste libiche a prenderli, è un incitamento a fare in modo che il mercato del bestiame umano si incrementi e non si fermi più, le mafie gestiscono questo mercato,quelle italiane e quelle africane più le cooperative che ne sono coinvolte, ossia il piddì e la chiesa che poi se vai a vedere in profondità è sempre lei la vecchia diccì
la giovane, Sandrine Bakayoko, era stata trovata priva di conoscenza in uno dei bagni della ex base militare trasformata in un centro di accoglienza che ospita un migliaio di migranti. Inutili le manovre effettuate dai sanitari del 118 per rianimarla: quando l’ambulanza è arrivata al pronto soccorso di Piove di Sacco, riferisce La Nuova Venezia, la ragazza era già morta. Era arrivata in Italia con il fidanzato il 30 agosto, dopo aver affrontato il Mediterraneo su un barcone partito dalla Libia: era ospitata nell’hub in attesa di ricevere una risposta alla sua richiesta d’asilo.
Gli ospiti del centro hanno denunciato un ritardo nei soccorsi: secondo una ricostruzione pubblicata dal Corriere del Veneto, la giovane donna si sarebbe sentita male sotto la doccia intorno alle 7 e l’ambulanza che l’ha portata via intorno alle 15 non sarebbe riuscita a salvarla. “È stata anche colpa della negligenza della cooperativa, l’ambulanza è arrivata solo 8 ore dopo”, avrebbero raccontato alcuni ospiti del centro. Ulteriore complicazione: “La prima ambulanza non ha potuto portarla via ed è dovuta arrivare una seconda ambulanza ma per lei era troppo tardi”. In una nota diramata nella serata di ieri il 118 di Padova afferma di aver ricevuto la richiesta di intervento alle 12.48.
A Venezia è morta una ragazza al centro d'accoglienza , l'ex base americana, pare si sia sentita male alle 7 ed abbia avuto i soccorsi alle 15,dopo parecchie ore e questo è da criminali, cioè possibile che accada una cosa così, poi c'è stata la protesta, bè è normale che si sia protestato,però poi dopo questo analizziamo i fatti, lei soccorsa come tanti nel canale di sicilia ,ossia in Africa, e poi in Agosto e ancora in Italia ad aspettare che si appuri se ha diritto o non ad avere asilo, mi chiedo dove accade questo?In che paese civile ci vogliono più di 7 mesi per sapere se hai diritto o non ne hai ad avere asilo, per me è solo un affare per le cooperative ed altro che lavorano con l'accoglienza e basta.
cooperative che sono organizzati benissimo, più di 8 ore per avere soccorso,manco in Africa ci mettono tutto sto tempo, mi chiedo poi l'Europa che ci sta a fare, l'unione del cacchio, si mettano delle regole per l'accoglienza ,chi ne ha diritto l'abbia e subito e chi no, vada rispedito indietro, poi basta andare sulle coste libiche a prenderli, è un incitamento a fare in modo che il mercato del bestiame umano si incrementi e non si fermi più, le mafie gestiscono questo mercato,quelle italiane e quelle africane più le cooperative che ne sono coinvolte, ossia il piddì e la chiesa che poi se vai a vedere in profondità è sempre lei la vecchia diccì
la giovane, Sandrine Bakayoko, era stata trovata priva di conoscenza in uno dei bagni della ex base militare trasformata in un centro di accoglienza che ospita un migliaio di migranti. Inutili le manovre effettuate dai sanitari del 118 per rianimarla: quando l’ambulanza è arrivata al pronto soccorso di Piove di Sacco, riferisce La Nuova Venezia, la ragazza era già morta. Era arrivata in Italia con il fidanzato il 30 agosto, dopo aver affrontato il Mediterraneo su un barcone partito dalla Libia: era ospitata nell’hub in attesa di ricevere una risposta alla sua richiesta d’asilo.
Gli ospiti del centro hanno denunciato un ritardo nei soccorsi: secondo una ricostruzione pubblicata dal Corriere del Veneto, la giovane donna si sarebbe sentita male sotto la doccia intorno alle 7 e l’ambulanza che l’ha portata via intorno alle 15 non sarebbe riuscita a salvarla. “È stata anche colpa della negligenza della cooperativa, l’ambulanza è arrivata solo 8 ore dopo”, avrebbero raccontato alcuni ospiti del centro. Ulteriore complicazione: “La prima ambulanza non ha potuto portarla via ed è dovuta arrivare una seconda ambulanza ma per lei era troppo tardi”. In una nota diramata nella serata di ieri il 118 di Padova afferma di aver ricevuto la richiesta di intervento alle 12.48.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/03/venezia-rivolta-nel-centro-accoglienza-di-cona-25-operatori-bloccati-per-ore/3293252/
Venezia, rivolta nel centro accoglienza di Cona: 25 operatori bloccati per ore
CRONACA
E' accaduto a Cona, dopo la rivolta scoppiata in seguito alla morte avvenuta all’interno della struttura di una ragazza ivoriana di 25 anni. La protesta è terminate alle 2 della notte, quando sono intervenute le forze dell'ordine
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