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01/02/17

Fiducia nello stato/istituzioni,ma come faiiiiii?Lady dentiera, i giudici sequestrano d’urgenza 2,5 milioni. Il Consiglio di Stato le ridà l’appalto da 103

Fiducia nello stato/istituzioni,ma come faiiiiii?

Uno che ha fiducia in uno stato così e pure magistratura così o è fuori di senno oppure fa parte del sistema

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/01/lady-dentiera-il-consiglio-di-stato-le-rida-lappalto-da-103-milioni-mentre-i-giudici-ne-sequestrano-durgenza-25/3354075/

Escono dalla porta per rientrare dalla finestra. ITribunale sequestra a Lady dentiera beni per 2,5 milioni, quattro giorni dopo il Consiglio di Stato le riapre le porte dell’Ospedale di Desio-Vimercate riaffidando all’imprenditrice Maria Paola Canegrati l’appalto da 103 milioni, proprio quello per “servizi di assistenza specialistica di odontoiatria” che le costò l’arresto per corruzione insieme ad altre venti persone, tra le quali Fabio Rizzi, braccio destro sulla Sanità del governatore Roberto Maroni (che ha patteggiato). Meno noto che l’appalto al centro dello scandalo avesse anche una storia di ricorsi iniziata nel 2015 e finita il 20 dicembre scorso, quando la terza sezione del Consiglio di Stato lo ha riassegnato alla Servicedent della Canegrati, ritenendo che il bando fosse tecnicamente regolare. Un cortocircuito tra magistratura e giustizia amministrativa: quattro giorni prima il Tribunale di Monza otteneva il sequestro d’urgenza di beni e conti correnti per la titolare tuttora agli arresti e sotto processo (prossima udienza il 15 febbraio), dopo che il Gup ha respinto la sua richiesta di patteggiamento a 4 anni e 2 mesi, ritenendo la pena esigua.

Lady dentiera, i giudici sequestrano d’urgenza 2,5 milioni. Il Consiglio di Stato le ridà l’appalto da 103

Lady dentiera, i giudici sequestrano d’urgenza 2,5 milioni. Il Consiglio di Stato le ridà l’appalto da 103
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

Cortocircuito tra magistratura e giustizia amministrativa: la società di Maria Paola Canegrati, agli arresti domiciliari e sotto processo per corruzione, si riprende l'odontoiatria dell'ospedale di Desio, da cui era partita l'inchiesta. "Non c'erano anomalie nel bando". A firmare il ricorso in appello i commissari del Prefetto. Solo quattro giorni prima il Tribunale di Monza aveva ottenuto il sequestro d'urgenza di beni e conti correnti. Il revisore che fece saltare il sistema: "Non mi meraviglia, le cose non funzionano"

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