Ci risiamo. La bufala circolata ieri in Rete vedeva un fotomontaggio dell’attrice americana Krysten Ritter spacciata come “Luciana”, la sorella minore (peraltro morta) della presidente della Camera Laura Boldrini, a capo di 340 cooperative che si occupano della gestione migranti. Un altro sito le attribuiva una pensione maturata a soli 35 anni. Arriva presto la smentita della presidente Boldrini su Facebook: “Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua, quando ci si riunisce in famiglia. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia”. La Boldrini si rivolge a quanti hanno condiviso queste menzogne, ma in particolar modo “a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti”. La presidente della Camera ha già preso parte a un’iniziativa a fine novembre contro l’odio in Rete, ha lanciato la petizione #BastaBufale, e venerdì 21 aprile ospiterà alla Camera quattro tavoli di lavoro per approfondire il tema. Tra gli invitati Google e Facebook: la Boldrini ha scritto a Mark Zuckerberg, affinché istituisca in Italia un ufficio che risponda a chi chiede di bloccare contenuti offensivi.
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