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26/06/17

La “strana” carriera della moglie del ministro, fanno tutto fra di loro, soldi ecc, come la destra, ossia destra è sinistra eguali sono,ladroni sono


Un'inchiesta condotta dal giornalista Franco Bechis sul quotidiano Libero ha scoperchiato una presunta parentopoli che coinvolge il ministro Dario Franceschini…
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Un’inchiesta condotta dal giornalista Franco Bechis sul quotidiano Libero ha scoperchiato una presunta parentopoli che coinvolge il ministro Dario Franceschini e sua moglie Michela Di Biase, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Roma. Il motivo scatenante è il passaggio della Di Biase dall’azienda regionale dei trasporti, la Cotral, dove era specialista tecnico-amministrativo, alla Fondazione Sorgente Group, dove è stata inquadrata alle relazioni esterne “con particolare riferimento alla promozione di eventi e mostre organizzate dalla Fondazione stessa”. Il problema nasce nel momento in cui il nuovo datore di lavoro della signora Franceschini, uno dei principali gruppi immobiliari italiani, con un patrimonio gestito di circa 5 miliardi di euro, si occupa di arte e cultura e, come scrive Bechis, per “sua natura lavora molto con il ministero dei Beni culturali, che associa in numerose iniziative nel settore (mostre, conferenze, pubblicazioni), e come altre fondazioni private gode delle agevolazioni fiscali sui finanziamenti ricevuti da privati”. Il rapporto dunque tra la fondazione e il ministero è molto stretto tanto che i contributi privati che le arrivano sono determinati ed elencati ogni anno in una circolare del ministero stesso. E in base a ciò che riporta Libero “i finanziamenti privati in agevolazione fiscale alla Fondazione Sorgente ammontano negli ultimi documenti ministeriali a circa 2 milioni di euro all’anno”. Sul ruolo della Di Biase all’interno della fondazione pare non ci sia molta chiarezza e secondo Bechis “potrebbe esserci un conflitto di interessi con il ruolo istituzionale del ministro e pure una sorta di concorrenza familiare, visto che il ministero non ha a disposizione grandi fondi mentre oggi le fondazioni private possono avere più risorse da investire nella cultura”.
Sulla vicenda sono già arrivate precisazioni ufficiali. In un comunicato rilasciato dall’Ufficio stampa Mibact si legge: “Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo non ha alcun rapporto né collaborazione in essere con la Fondazione Sorgente group. Quest’ultima risulta semplicemente beneficiaria di erogazioni liberali da parte di Sorgente group Spa, uno dei soggetti privati presenti nella circolare pubblicata ogni anno dal Mibact per monitorare l’applicazione del testo unico delle imposte sui redditi. Si sottolinea che la circolare del Mibact non ha alcun valore di ‘determinazione’ ma di semplice ricognizione, ai sensi delle norme vigenti, delle erogazioni effettuate da privati”. A stretto giro arriva anche il comunicato della Fondazione Sorgente: “La Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, è una fondazione privata ed autonoma, finanziata interamente da Sorgente SGR Spa, e che opera nell’ambito e nel rispetto delle normative fiscali previste dalla legge. La Fondazione è – dal punto di vista economico – interamente autonoma e non riceve nessun contributo dal Ministero dei Beni Culturali. Infine, la Dottoressa Michela Di Biase è stata selezionata dalla Fondazione Sorgente Group per il suo curriculum, la sua professionalità ed esperienza in ambito istituzionale al fine di promuovere le attività culturali della Fondazione stessa”.

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