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Caos a Olbia per l’eruzione del Vulcano a Plebi: A rischio la stagione dei funghi
Tutte le abitazioni limitrofe sono state evacuate in forma preventiva, ma non si registrano danni a cose o persone. La fortuna ha voluto infatti che l’eruzione allineasse le antenne presenti sulla cima, formando una barriera elettromagnetica di portata tale da contenere prima e raffreddare poi, le cascate di lava che stavano inesorabilmente per giungere a valle
Il pensiero che preoccupa maggiormente gli olbiesi però non è tanto quello di fare la stessa fine degli abitanti di Pompei, quanto quello di trovare un altro posto dove cercare porcini con la famiglia visto che le radiazioni che da anni colpiscono Plebi, avevano mutato i funghi rendendoli più grandi e quindi facilmente individuabili facendo la felicità soprattutto dei bambini più piccoli.
Le cause dell’accaduto sembra siano da attribuire allo specie mitologica nata dallo strano incrocio tra pecore e api chiamate PleBee in onore del monte, che stanche di captare le frequenze di Radio Maria avrebbero scavato una tana in profondità nel terreno per ben 3000 Km, graffiando il nucleo terrestre e scatenando la fuoriuscita lavica
Nell’attesa che il buco venga tappato le autorità hanno apposto un cartello di pericolo, che per un errore di stampa riporta a scritta “Possibili erezioni sul monte” invece che eruzioni, generando da subito grandi aspettative ed eccitazione tra molti anziani e non, che si sono diretti in massa fino in cima con la speranza di poter tornare in attività proprio come il vulcano.
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