Sindaco Messina su vittoria Genovese: «Ho visto cose che voi umani..»
07/11/2017 - 18:10
Renato Accorinti commenta da Messina il "boom" di preferenze registrato dal giovane figlio di Francantonio Genovese. "Messina è come il Sudamerica, c'è un controllo totale tra mafia e massoneria"
Renato Accorinti, sindaco di Messina
FIRENZE - Il figlio di Francantonio Genovese, Luigi, record di preferenze per Forza Italia a Messina con oltre 17mila voti alle regionali di domenica? «Ho visto cose che voi umani...». Così, da Firenze, dove si trova per partecipare alla convention dei sindaci Unity in diversity, il sindaco "no global" di Messina, Renato Accorinti ha commentato il dato con i giornalisti. «Il figlio di Genovese ha 21 anni, e il sindaco della città di Messina, che non ha nulla contro di lui, ci mancherebbe, non conosce il volto di questo ragazzo. Un giovane che non ha fatto un giorno di politica in città, non lo conosce nessuno: ma ha preso più voti di tutti i candidati siciliani, tutti.
Com'è possibile? Eh, io ho visto cose che voi umani...non lo potete immaginare, no», dice ancora. Parlando del padre di Luigi, Accorinti ha detto che «Genovese era del Pd: ha tre processi, in uno già gli hanno dato in primo grado 11 anni, al cognato 6, alle due mogli 5. Ha avuto 2 anni agli arresti domiciliari, 7 mesi di carcere. Esce, e passa dal Pd a Forza Italia. Poi chiede ai suoi consiglieri comunali, del Pd, di passare dall’altro lato. In 10 lo fanno». Parlando della sua città, «Messina io la paragono al Sudamerica - ha detto - è una città sudamericana, c'è un controllo totale, tra massoneria e mafia. La mia elezione è stata molto più che un’anomalia: con una lista singola al ballottaggio ho vinto chi aveva già preso il 49,94% al primo turno. In pratica è come se fai al salto in lungo uno stacco di 50 metri».
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