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05/01/18

peccato che nessuno del governo l'ha detto, cioè io sono per la retina,poi chi vuole si compera il sacchetto.Sacchetti bio a pagamento, parla il direttore di Legambiente: «Una retina da casa risolve tutto»

Sacchetti bio a pagamento, parla il direttore di Legambiente: «Una retina da casa risolve tutto»

Il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani: «Sono tutte proteste da campagna elettorale. Non lo vediamo sullo scontrino ma paghiamo da tempo plastiche e imballaggi alimentari che non ci regalano per beneficenza»Stefano Ciafani direttore di Legambiente


Stefano Ciafani, lei è il direttore generale di Legambiente, ha sentito tutte le proteste sui sacchetti della frutta? 
«Sono tutte proteste da campagna elettorale». 
Che vuole dire? 
«Che si sta facendo tanta confusione su una norma che è invece avanzatissima e che una volta tanto ci ha visto leader in Europa». 
Sarà anche avanzata, ma si parla di far pagare due centesimi per ogni sacchetto dove si incartano le zucchine, o l’insalata... 
«Quello in realtà già lo paghiamo». 
Come lo paghiamo? 
«Non lo vediamo sullo scontrino, ma i sacchetti di plastica come altri imballaggi non ce li regalano per beneficienza. Una cifra che va da uno a tre centesimi già la paghiamo adesso». 
E quindi? La nuova norma... 
«La nuova norma rende visibile il costo ed è fatta in chiave educativa». 
Veramente si diceva che questi nuovi sacchetti venivano fatti pagare perché erano biodegradabili e quindi costavano di più... 
«Certo, una piccola maggiorazione c’è, perché a differenza della plastica normale questi non vengono fatti con gli scarti del petrolio. Ma il fine della norma è educativo: capire che la plastica biodegradabile è una salvezza per il nostro disastrato ambiente». 
Ma questi sacchetti dove incartiamo la frutta e la verdura siamo obbligati a prenderli al supermercato, a differenza dei sacchetti alla cassa. Ecco perché si protesta contro una tassa... 
«Ma non è vero che siamo obbligati a prenderli al supermercato». 
Come non è vero? 
«Sarà il caso che i ministeri competenti, quello della Salute in primis, emanino una circolare per spiegare cosa si può portare al supermercato in alternativa. Potremmo fare come già succede in alcuni Paesi europei». 
Cosa succede in alcuni Paesi europei? 
«Si portano la retina, ha presente la retina? È igienica, ecologica e si può usare quante volte si vuole». 
Ma lei è sicuro che si potrà usare? 
«Si, sì, bisogna fare questa circolare apposta. Poi sono sicuro di un’altra cosa...». 
Di cosa? 
«Che anche questa storia del monopolio dell’azienda che produce i sacchetti di plastica biodegradabile è un’affermazione da campagna elettorale».

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